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Autore: miky923    19/04/2016    5 recensioni
Naruto viene esiliato da Konoha dopo aver completato il recupero di Sasuke. Ferito e arrabbiato decide di abbandonare il villaggio prima che l'esilio fosse ufficiale diventando un ninja traditore e si dirige verso una terra al di fuori dei paesi ninja.
Tre anni dopo per la prima volta nella storia il continente oscuro ha raggiunto la stabilità e gira voce sia tutto merito di un potente re che ha unificato l'intero paese nelle sue mani.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Shikamaru e Kiba dopo aver aiutato negli ultimi giorni l'esercito di Naruto a scovare gli ultimi ninja del suono nascosti, tornarono al villaggio della foglia per informare l'hokage di quanto accaduto durante la loro missione. La spiegazione di Shikamaru era stata la più completa possibile, mentre Kiba continuava a parlare freneticamente. Finito il rapporto sulla missione, Tsunade stessa insieme a Kakashi e a Sakura decise di raggiungere il paese del suono con Shikamaru e Kiba. Dopo poco più di un giorno di marcia il gruppo raggiunse il paese del suono, e ora si trovavano in piedi in cima ad una collina.

“C-Cosa?” Chiese con un filo di voce Tsunade.

“Come vi ho già detto, Naruto e il suo esercito hanno invaso il paese del suono.” Rispose Shikamaru.

Tsunade guardò per un istante il ragazzo annuendo per poi tornare a guardare lo spettacolo davanti a lei. Intorno al piccolo villaggio erano stati montati diversi accampamenti. C'erano numerosi soldati in armatura che combattevano tra di loro in dei ring provvisori mentre altri si limitavano a marciare in giro da soli o in gruppi. Tutto questo sarebbe potuto essere considerato normale, se non fosse stato per i numerosi colossi e creature non umane sparpagliate per la vallata.

“Vi avevo detto che erano gigantesche.” Disse Kiba con un sorriso divertito ai due che erano rimasti in silenzio.

Sakura aveva la bocca aperta e gli occhi spalancati dallo stupore, mentre Kakashi era rimasto totalmente senza parole.

 

Poco dopo

 

Con un mugolio Naruto socchiuse le palpebre e si guardò intorno muovendo solamente gli occhi, sentendo ancora ogni muscolo troppo indolenzito per permettergli di muoversi a piacimento. Riconobbe subito quelle pareti bianche e il soffitto luminoso, con un po di sforzo riuscì a girarsi di lato emettendo un sospiro. L'ospedale era l'ultimo posto in cui avrebbe voluto risvegliarsi, aveva perso il conto di quante volte i medici di Konoha avessero tentato di eliminarlo quando era piccolo, e da allora detestava con tutto se stesso quelle strutture.

“Ben svegliato Naruto.” Lo salutò Kakashi.

Il Jonin si trovava seduto ad una sedia intento a leggere il suo amato libro, quando la sua attenzione venne attirata dal biondo che si era svegliato e girato nella sua direzione.

“Giorno.” Borbottò premendo la faccia al cuscino.

Dopo qualche secondo in quella posizione scalciò via le coperte e si alzò a sedere.

“Per quanto tempo sono rimasto svenuto?” Domandò con un sonoro sbadiglio.

“Due giorni qua in ospedale, cinque se contiamo anche il tempo trascorso prima che ti portassero qui.”

“Oh vero, come stanno tutti gli altri?” Domandò con una leggera nota di preoccupazione.

“Stanno benone a differenza tua, tutti i nostri ninja avevano solo alcuni graffi ed erano molto affaticati, mentre i tuoi compagni erano in perfetta forma.” Rispose chiudendo il suo libro.

Il biondo sorrise rilassandosi. Era certo che i suoi compagni non avrebbero avuto problemi, ma temeva che potesse succedere qualcosa ai suoi vecchi amici.

“Bhe direi che è andata alla grande.” Disse alzandosi in piedi e barcollando un po'.

Kakashi lo sostenne posandogli una mano sul petto.

“Piano, dove pensi di andare ora?”

“Da qualsiasi parte basta che sia fuori di qui. Si ricorda quanto odio stare in ospedale?”

“Si mi ricordo, ma puoi aspettare ancora qualche ora no? Tra non molto Sakura sarebbe passata a controllarti, e se fossi stato sveglio avrebbe voluto visitarti al braccio.”

Naruto spostò lo sguardo al braccio destro e lo vide avvolto dalla punta delle dita fino al gomito con bende nere, sulle quali erano incise delle rune e simboli rossi.

“Non ce ne sarà bisogno, Aruk sa guarire alla grande queste ferite.” Disse chiudendo e aprendo la mano più volte.

“Solo perchè è intervenuto subito, mancava poco e avresti perso l'uso del braccio.” Disse una voce femminile alle sue spalle.

Naruto voltandosi vide seduta dall'altro lato del letto Eltanin. I lunghi capelli castani rossicci ricadevano sulla schiena e le spalle, i due occhi dall'insolito colore rosso e azzurro lo osservavano attentamente. Era vestita con una armatura con delle piccole rifiniture in oro, indossava una pettorina metallica, il braccio sinistro era coperto da un guanto che la copriva fino al gomito e da un copri spalla, mentre il braccio destro era lasciato scoperto. Alla vita indossava una sorta di cintura a cui i lati si estendevano due placche di metallo che le coprivano le cosce lateralmente, mentre ai piedi indossava degli stivali che arrivavano poco sotto le ginocchia. Ogni parte del corpo lasciata esposta dall'armatura era invece rivestita con un abbigliamento nero in cotone.

“Hey Eltanin. Sapevo che sareste stati puntuali quindi non mi sono preoccupato per il braccio.” Disse ridacchiando.

“Devi iniziare a pensare anche alle conseguenze di quello che fai, non ti costava nulla attendere il nostro arrivo.” Disse in tono serio appoggiando il mento sulla mano nuda, senza toglierli gli occhi di dosso.

Naruto optò di non ribattere oltre, sapendo già che avrebbe perso qualsiasi discussione intrapresa con la ragazza drago.

“Hey me lo dai un bacio visto che sono convalescente?” Domandò, sperando di cambiare argomento.

“No.” Fu la secca risposta di Eltanin.

Kakashi non potè fare a meno di sorridere divertito nel vedere Naruto con il broncio mentre si cambiava i vestiti. Poco dopo tutti e tre uscirono dalla stanza e percorsero il corridoio dell'ospedale.

“Naruto?” Domandò Kakashi dopo un po.

“Si?”

“In questi giorni ho avuto occasione di parlare con Eltanin, Kage e alcuni dei tuoi uomini oltre che con Shikamaru. Tu avevi deciso di conquistare il paese del suono già da tempo non è vero?”

“Bhe si.” Rispose portando le braccia dietro la testa continuando a camminare.

“Ovviamente terrò fede alla missione affidatami in partenza da Konoha, tutte le ricerche e i dati accumulati da Orochimaru saranno vostri, eccetto per i dati riguardanti gli abitanti di Sentora. Comunque cosa ci fai qua?”

“Dopo che hai sconfitto Orochimaru e il paese del suono è caduto, Shikamaru e Kiba tornarono indietro per informare Tsunade della situazione. Io, insieme a Sakura e Tsunade siamo venuti in caso ce ne fosse stato bisogno.” Spiegò aprendo la doppia porta dell'ospedale.

Varcata la soglia Naruto si guardò intorno osservando le piccole abitazioni che fiancheggiavano le strade, molto simili alle strutture di Konoha.

“Eltanin dove stai andando?” Domandò Naruto vedendo la ragazza allontanarsi.

“A riorganizzare i soldati. Gli altri dovrebbero essere alla taverna.” Rispose senza voltarsi.

“Dai vieni anche tu.”

“Forse dopo.” Disse svoltando al primo angolo.

“È molto diligente.” Constatò Kakashi.

“Anche troppo.” Sbuffò Naruto infilando le mani in tasca.

Mentre camminavano Kakashi sorrise vedendo Naruto salutare imbarazzato i soldati che incontravano per strada, tutti lo salutavano con un ampio sorriso o si complimentavano dandogli una pacca sulla spalla. Il comportamento del biondo diventava impacciato quando sorrideva, cercando di non perdere l'equilibrio quando a complimentarsi erano esseri come minotauri o piccoli golem.

-Nonostante siano passati tre anni sembra non sia cambiato per niente.- Pensò il Jonin rimuginando a quando Naruto era sotto il suo comando.

“Hai un esercito piuttosto... Unico.” Commentò Kakashi con una piccola risatina.

“Ehehe lo so.” Disse ridacchiando e varcando la porta della taverna che avevano raggiunto nel frattempo.

Appena entrati per poco i due non vennero colpiti da delle bottiglie che volavano per la stanza. In un lato della taverna Rock lee evidentemente alticcio aveva iniziato una rissa tutti contro tutti con Kiba e alcuni minotauri. In un tavolo in disparte Naruto riuscì a scorgere Edward bere da un boccale e seduta davanti a lui Ino che flirtava. Seduti al bancone si potevano riconoscere Alma con le ali afflosciate alle sue spalle, Nora, Shikamaru e Neji. Dopo aver scavalcato i corpi svenuti di alcuni soldati e abitanti del villaggio Naruto e Kakashi si sedettero al bancone.

“Ciao a tutti.” Salutò Naruto dando poi un bacio sulla guancia a Nora al suo fianco.

Neji salutò con un cenno del capo, Shikamaru alzò svogliatamente la mano mentre Nora lo salutò con un semplice ciao. Naruto ridacchiò vedendo Alma seduta tra i due ninja di Konoha addormentata sul bancone.

“Come è stata la situazione mentre ero svenuto?” Chiese facendo cenno all'uomo oltre il bancone che si sbrigò a servire da bere a lui e a Kakashi.

“Meglio di quanto previsto. Tutti ti considerano il loro eroe.” Rispose la ragazza.

“Aspetta tu sei Naruto? Il capo di Sentora?” Domandò lo stesso uomo che lo aveva servito.

“Ehmm si... Mi scuso per tutto il disturbo che i miei uomini hanno causato a questo villaggio. Prima di andarmene provvederò a ripagare tutti i danni.” Disse Naruto utilizzando un tono formale che ben pochi avevano sentito.

“Stai scherzando? Tu ci hai liberati dal villaggio del suono. Prima che Orochimaru e i suoi uomini si insediassero nel territorio, questo villaggio insieme ad altri non facevano parte di nessuna nazione. Io e tutti gli altri vi saremo eternamente grati.” Disse l'uomo prendendo le mani di Naruto con le proprie e guardandolo con gli occhi pieni di riconoscenza.

“N-non c'è di che, davvero.” Rispose Naruto imbarazzato.

Dopo aver bevuto e mangiato in allegria, Naruto che trasportava Alma ancora addormentata sulla schiena e gli altri uscirono dalla taverna. Gli unici lasciati indietro furono Kiba e Rock lee addormentati in mezzo a molte altre persone, e Edward che si subiva ancora le chiacchiere senza fine di Ino.

 

Base fuori dal villaggio.

 

Arrivati ad una grande tenda si fermarono all'ingresso osservando le persone all'interno. Eltanin era in piedi davanti ad un tavolo e osservava delle carte posate su di esso. Poco più in la Tsunade e Aruk stavano parlando tra di loro e Sakura a fianco della sua maestra ascoltava attentamente.

“Quindi queste rune possono guarire qualsiasi tipo di ferita?” Chiese Tsunade.

“Teoricamente si. Le rune sono solo un catalizzatore, accumulano la magia di chi le scrive e la rilasciano quando serve. La loro efficacia dipende dal mago che le scrive.” Spiegò Aruk.

L'uomo era vestito con un completo blu e la camicia sotto bianca, i capelli bianchi erano tagliati corti e la barba dello stesso colore era impeccabile.

“Oh eccovi mio signore. Come state?” Domandò Aruk con un sorriso cordiale.

“Benissimo grazie. Come è stato il viaggio?” Chiese Naruto con un ampio sorriso avvicinandosi al gruppo e posando Alma su una sedia vicino al tavolo.

“Tranquillo e senza intoppi.” Rispose l'uomo con un piccolo inchino e portando il braccio destro al petto appena Naruto fu vicino.

Il sovrano di Sentora sorrise divertito non appena vide Tsunade osservarlo con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate.

“Hey Tsunade! Come va?” Chiese Naruto ridacchiando.

“Mi dovrai spiegare parecchie cose appena torniamo a Kanoha, mio signore.” Rispose l'hokage dicendo le ultime due parole in tono di presa in giro.

“Eheh Aruk ci tiene molto a queste forme di rispetto. Comunque qua non abbiamo più niente da fare, quando volete possiamo tornare alla foglia.” Disse agganciando le braccia dietro la testa.

“Ok, raduniamo gli altri e ci metteremo in marcia.”

“Non serve, a loro ci penserà Edward tranquilli.”

Tsunade lo guardò un po perplessa ma poi annui fidandosi di lui.

“Eltanin ci dai un passaggio?”

“Ok.” Rispose spostandosi dal tavolo e dirigendosi fuori dalla tenda.

“Bene, Aruk, Gen lascio a voi organizzare gli uomini, ci vedremo stasera a casa.” Disse seguendo Eltanin fuori dopo aver risollevato Alma ancora addormentata.

Quelli rimasti dentro si guardarono intorno cercando questo Gen senza vederlo e seguirono Naruto dopo aver salutato l'uomo.

“Cosa ne pensi Gen?” Domandò Aruk andando al tavolo dove si trovava fino a prima Eltanin, sistemando le cartine che la ragazza stava guardando.

“Che faccia quello che vuole, non mi interessa.” Rispose il ragazzo in tono scontroso uscendo da un angolo nascosto dalle ombre.

 

Fuori dalla tenda.

 

Tutti rimasero a bocca aperta nel vedere Naruto e Nora salire in groppa di un enorme drago. Il drago aveva le scaglie rosso acceso lungo tutto il corpo, le immense ali erano spiegate all'infuori. Sul capo crescevano due grandi corna e intorno alla testa si trovavano dei piccoli spuntoni d'osso, Gli stessi spuntoni uscivano dalle ali e la punta della coda era formata da una placca d'osso simile ad un'ascia a doppio taglio molto affilata.

“Che state aspettando? Andiamo!” Chiamò Naruto.

Tutti saltarono sopra al drago e appena si furono posizionati questo si alzò in aria sbattendo le ali e si diresse verso Konoha.

 

Fuori dal paese del suono.

 

“Non ci posso credere. Prima il villaggio della nebbia, poi quello della sabbia e ora quello del suono. Ci continua a battere sul tempo.” Si irritò un uomo con i lunghi capelli argentei e la pelle abbronzata.

“Calmati Hyde, abbiamo quello per cui siamo venuti, anche se avrei preferito il suo maestro.” Disse un altro uomo incappucciato indicando con un cenno della testa Kabuto legato a terra svenuto.

“Mpff spero solo che lei non si arrabbi troppo Jack.”

“Andrà bene. Maya avrà già finito con l'akatsuki. Ora muoviamoci.” Ordinò iniziando a muoversi, mentre il compagno caricò Kabuto in spalla seguendolo.

 

Poco dopo.

 

Il viaggio procedeva tranquillo, Kakashi aveva messo da parte il suo amato libro per osservare il paesaggio che si muoveva sotto di lui, stessa cosa facevano Neji e Shikamaru. Seduto in mezzo alle ali di Eltanin si trovava Naruto, Nora e Alma sedute davanti a lui, Tsunade e Sakura invece erano alle sue spalle che gli controllavano il braccio. Una volta tolte le bende nere che avvolgevano il braccio di Naruto Sakura posò le mani su di esso incanalando il chakra per trovare qualche ferita. Da quello che aveva sentito dire dagli altri, dopo lo scontro con Orochimaru Naruto aveva il braccio distrutto, ma sembra che Aruk sia riuscito a rimetterlo in sesto più che bene. La cosa però che attirò l'attenzione delle due fu una grande cicatrice che divideva il braccio dal torace all'altezza della spalla.

“Naruto, come ti sei fatto questo?” Domandò Tsunade indicando con il dito la pelle chiara della cicatrice.

“Oh quello? Bhe è una lunga storia.” Rispose il biondo in evidente imbarazzo.

“Non è stata una semplice ferita a lasciarti questo segno.” Constatò Sakura.

Nel frattempo Alma si era avvicinata incuriosita e aveva ascoltato la conversazione.

“Quella cicatrice gliela hanno fatto Eltanin e Aruk quando hanno riattaccato il braccio a Naruto.” Intervenne la Succube appoggiandosi alle spalle del biondo e stringendolo.

Sakura non disse nulla ma sentiva in lei crescere una strana sensazione di gelosia.

“Riattaccato? Avevi perso il braccio Naruto?” Domandò Tsunade con tono preoccupato.

“È stata Nora a strapparglielo.” Rispose Alma in tono assonnato prima che Naruto potesse parlare.

Tsunade e Sakura guardarono con occhi spalancati la ragazza accusata, mentre questa aveva distolto lo sguardo dal paesaggio e le osservava non capendo dove avesse sbagliato.

“Hey hey hey non pensate male. Mi ha salvato la vita quella volta.” Cercò di intervenire Naruto sentendo un'aura di odio provenire dai due medici.

“E come glielo hai strappato e perchè Nora?” Domandò Tsunade studiando attentamente la ragazza.

“Il braccio di Naruto era stato infettato da un potente veleno, e nessun altro era presente. Gli ho strappato il braccio prima che il veleno si diffondesse.” Rispose in tono calmo.

Naruto rabbrividì al ricordo e strinse la spalla con l'altra mano.

“È stato molto doloroso.” Borbottò tra se.

La discussione terminò lì, Sakura e Tsunade continuarono a studiare le ferite che aveva Naruto lungo il corpo e fecero parecchie domande sulle grandi cicatrici che aveva sul petto e sulla schiena.

 

Konoha.

 

Eltanin atterrò sullo spiazzo in cima al tetto del palazzo dell'Hokage. Subito tutti scesero dalla schiena del drago e questo riprese la forma umana.

“Hey Naruto, come è andato lo scontro?” Domandò Jiraya con un ampio sorriso.

Il saggio dei rospi era in attesa di Naruto appoggiato al corrimano del tetto.

“Tutto secondo i piani.” Rispose ridacchiando incrociando le braccia dietro alla sua testa.

In un attimo in cima al tetto del palazzo arrivarono degli ambu e alcuni jonin pronti ad affrontare la creatura vista volare sopra il villaggio poco prima. Tsunade si sbrigò a congedarli spiegando brevemente quanto accaduto e cosa era la creatura avvistata prima. Una volta che se ne andarono Tsunade guardò irritata Jiraya.

“Tu sapevi tutto dall'inizio non è vero?”

“Già, non immagini nemmeno lontanamente il progetto che ha in mente Naruto.” Rispose avvolgendo un braccio in torno alle spalle del ragazzo sentendosi orgoglioso di lui.

“Ehmm... Hey Naruto, che dici di venire con me e Kakashi? Sarà bello fare un'uscita insieme, come una volta.” Propose Sakura.

Il jonin la guardò confuso non aspettandosi un comportamento cosi amichevole da Naruto, non dopo che il biondo aveva sconfitto come niente fosse Sasuke.

“Perchè no? Ovviamente paga Kakashi, vero maestro?” Chiese Naruto in tono innocente.

Sakura sorrise felice e se ne andò verso le scale afferrando Naruto per mano e Kakashi per il braccio.

“Bhe anche io me ne vado, i bagni termali mi aspettano.” Ridacchiò Jiraya con una espressione perversa sul volto e si girò anche lui pronto per andarsene.

“Eh no. Tu parlerai al consiglio con me, e dopo mi spiegherai questo progetto che hai accennato prima.” Disse Tsunade stringendo con forza la spalla del suo vecchio compagno.

Quando anche i due ninja leggendari lasciarono il tetto rimasero solo Nora, Eltanin e Alma.

“Andiamo a casa, Alice sarà sola adesso.” Disse Nora dirigendosi anche lei verso le scale seguita da Eltanin.

“Cosa? Volete lasciare Naruto da solo con quella mocciosa?” Chiese Alma scandalizzata guardandole come se gli fossero spuntate un'altra testa ciascuna.

“Alma, Naruto è solo andato con i suoi vecchi amici, non devi preoccuparti.” Disse Eltanin in tono calmo.

“Ma chi ci assicura che quella la non proverà qualcosa con Naruto? E poi c'è anche quella ragazzina, la Hyuga, ha ancora una cotta per Naruto da prima che lasciasse il villaggio.”

Eltanin sospirò e prese Alma per il braccio tirandola con se ignorando ogni forma di protesta.

 

Sala del consiglio.

 

Tsunade aveva appena finito di illustrare tutto quello che era successo nel paese del suono quando quasi tutti i consiglieri alzarono proteste contro l'impresa di Naruto. Secondo loro Naruto aveva conquistato il paese del suono per poter chiudere il paese della foglia in una morsa. Era risaputa l'amicizia che c'era tra Naruto e il Kazekage, sapevano che il villaggio dell'erba e il paese dell'acqua erano alleati di Sentora, come tanti altri piccoli villaggi intorno a Konoha.

“Per quanto riguarda la missione affidata a Naruto, dove sono i dati raccolti dalle ricerche di Orochimaru?” Domandò Danzo alzandosi in piedi.

“Orochimaru stava facendo degli esperimenti sugli esseri che abitano Sentora, Naruto prima di consegnarci le ricerche vuole eliminare tutto quello che riguarda questi esperimenti. I ninja di Konoha mandati in missione hanno visto tali dati, quindi non c'è pericolo che Naruto nasconda informazioni importanti.” Rispose Tsunade.

“Bene. Ho sentito che siete andate di persona nel paese del suono, come descrivereste personalmente la forza militare del re di Sentora?” Chiese il vecchi consigliere dimostrando parecchio interesse nell'argomento.

“Da quanto ho visto è potentissimo e hanno varie unità, sia per muoversi a terra che in aria, le sole forze usate per invadere il suono basterebbero a distruggere Konoha se è quello che intendi. Però penso che quello che ho visto sia solo una piccola parte dell'intero esercito di cui dispone Sentora.”

Le parole di Tsunade pietrificarono tutti i presenti, mentre Danzo iniziava a pensare numerose ipotesi.

-E pensare che a quest'ora potrei essere in compagna di qualche bella ragazza.- Pensò Jiraya sospirando.

 

Sera appartamento di Naruto.

 

-Uff che mangiata. Ehehe è stato divertente uscire con Sakura e Kakashi... Chi sa se gli altri sono arrivati.- Pensò Naruto salendo le scale che portavano al suo appartamento e vedendo le luci accese dalle finestre.

Appena aprì la porta venne accolto da Alice che gli saltò letteralmente addosso facendolo cadere a terra.

“Hey ti sono mancato Alice?” Domandò ridacchiando e accarezzando la testa della piccola Lamia che le stava sopra.

“Si.” Rispose squillante prima di dargli un bacio.

Alice tornò dentro tirandosi dietro Naruto avvolgendolo con la possente coda. Una volta dentro Naruto vide che erano arrivati tutti: Aruk e Edward erano seduti al tavolo a giocare a shogi, sedute sul divano si trovavano Nora e Eltanin entrambe intente a leggere un libro, seduta al piccolo bancone della cucina si trovava Kurama che gli rivolse un ampio sorriso, mentre alla piccola cucina dell'appartamento si trovava Gen intento a preparare la cena per tutti. Naruto dovette trattenersi dal ridere nel vedere l'uomo più forte del gruppo intento a cucinare. Gen indossava una semplice maglietta bianca a maniche corte e dei jeans, i capelli erano corti neri e gli occhi castani scuri.

“Ciao a tutti ragazzi.” Salutò Naruto.

“Salve mio signore.” Salutò Aruk.

“Ciao Naruto.” Salutò Edward.

“Ciao.” Risposero semplicemente Eltanin e Gen.

Nora salutò con un cenno del capo e accennando un sorriso. Naruto si avvicinò al divano con ancora Alice avvinghiata alla sua vita, si chinò a dare un bacio sulla fronte prima a Eltanin e poi a Nora.

“Hey, dove è Alma?” Domandò notando che tra tutti i suoi amici mancava la succube.

“Sul tetto. Dovresti stare un po con lei, sai com'è.” Rispose Nora alzando l'indice verso il soffitto.

“Va bene.” Sorrise e si girò accarezzando sulla testa Alice.

“Forza lasciami, torno presto.”

La ragazza lo lasciò liberandolo, ridacchiando per le carezze e si diresse in cucina da Gen.

Una volta arrivato sul tetto Naruto vide Alma in piedi sul bordo intenta a guardare la luna già alta. Indossava una maglietta che le arrivava fino ai fianchi e dei pantaloncini cortissimi, le ali erano ritratte attaccate alla schiena e la coda si muoveva lentamente di qua e di la, i capelli lunghi erano mossi dal vento che si stava alzando, dandole un aspetto quasi magico. Naruto si riscosse dai suoi pensieri e si avvicinò alla ragazza affiancandola e guardando nella stessa direzione.

“Hey.” Fu l'unica parola che pronunciò Alma.

“Hey.” Rispose Naruto senza muoversi.

Il ragazzo si stava prendendo a calci in testa per essere stato cosi stupido. Quando Sakura gli aveva proposto di fare un giro con Kakashi come i vecchi tempi aveva accettato senza pensarci. Solo ora capì che aveva sbagliato ad andarsene senza aver rassicurato la ragazza. Alma era tutt'altro che sempre felice e spensierata come cercava di dimostrare a tutti. Mentre Nora e le altre non avrebbero avuto problemi Alma aveva bisogno di essere sempre rassicurata. Lei aveva totale fiducia in Naruto ma nonostante ciò aveva la costante paura di essere lasciata indietro o peggio abbandonata. Naruto si voltò verso di lei e voltandola la strinse in un forte abbraccio sapendo che era quello di cui aveva bisogno in quel momento.

“Scusami se oggi sono andato via cosi, non volevo farti stare male.” Si scusò passandogli una mano sulla schiena, accarezzandola nello spazio tra le ali.

“Non mi piace quella ragazza...” Borbottò a bassa voce.

Il ragazzo sapeva che non era Sakura il problema, Alma odiava tutti a Konoha per quello che aveva dovuto passare lui. L'unico motivo per cui aveva indossato una maschera felice davanti agli altri era solo per farlo stare tranquillo. L'essere andato via con Sakura e Kakashi aveva solo accresciuto la sua paura che avrebbe deciso di rimanere a Konoha invece che con gli altri. Portando un braccio dietro la vita della ragazza si diede una spinta in avanti facendola stendere sul pavimento del tetto e le si mise sopra.

“Alma, non ti lascerò mai. Tu, Nora, Kurama, Gen e tutti gli altri siete la cosa più bella e importante che abbia mai avuto nella mia vita. Non vi lascerei mai.” Disse prima di baciare la ragazza.

Alma avvolse le braccia intorno al collo di Naruto e dopo un lungo bacio si staccarono.

“Lo so... Ma da quando sono arrivata qua ho la sensazione che ti vogliano portare via da noi. Prima la Hyuga, poi questa Sakura. Io mi fido di te, ma ho lo stesso paura.” Disse con voce leggermente tremante e uno sguardo triste.

Naruto sorrise vedendo le guance della ragazza arrossate e le posò una mano sul volto.

“Nessuno mi porterà mai via dalle persone che amo.” Disse prima di chinarsi in un altro lungo bacio.

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti, vi chiedo nuovamente immenso perdono per il ritardo, spero che il capitolo vi piaccia.

 

 

 

 

 

In questa immagine ho trovato un armatura che si avvicina di più a quella che ho immaginato per Eltanin.



 

 

Questa immagine che ho trovato invece è di come è Alice ^^






E questa invece è la dolce Eltanin in forma di drago.








Spero che le immagini vi piacciano, ciao alla prossima ^^
  
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