Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: Foglia 21    20/04/2016    0 recensioni
"I suoi uccellini avevano esplorato praticamente ogni angolo di Approdo del Re, dai vicoli più bui di Fondo delle Pulci alle stanze del Palazzo Reale, ma di lui neppure l’ombra. Sembrava che Petyr Baelish fosse sparito nel nulla la sera precedente, nel giorno in cui era giunta in città la notizia di quanto accaduto alle Nozze Rosse....."
PRIMO CAPITOLO MODIFICATO
Genere: Angst, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Petyr Baelish, Varys
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“L’unione tra Lord Baelish e Lysa Arryn ci garantirà il controllo della Valle senza inutili spargimenti di sangue.” Dichiarò Tywin Lannister con tono deciso ed espressione dura: aveva preso la sua decisione e nulla lo avrebbe dissuaso dal perseguirla. “Trovo che il Lord di Harrenhal sia il pretendente perfetto per la vedova.”
“Scusate l’interruzione...” Tyrion osservò il padre con attenzione. “Ma in vista delle nozze reali non credo sia il caso di rimanere senza maestro del conio! Le spese si prospettano enormi e necessitano di un eccellente amministratore quale è Lord Baelish.”
Varys annuì con convinzione. Non desiderava che il trentenne abbandonasse Approdo del Re proprio in quel momento di grande pericolo.
Gli occhi di Lord Tywin si accesero di scherno nei confronti di quel nano che tanto disprezzava. “Fortunatamente Lord Petyr ha avuto l’eccellente idea di proporre te come sostituto.”
“Cosa?”
Varys osservò Ditocorto e così fece Tyrion, furibondo. Era ovvio che lui e Tywin avessero già discusso quella mossa. Petyr ricambiò lo sguardo del Folletto con un ghigno divertito stampato sulle labbra. I suoi occhi grigioverdi avevano ripreso la loro vivacità, ma non avevano mai incontrato quelli dell’eunuco durante la riunione. Anche quando si era rivolto a lui per qualche questione il suo sguardo era stato assente, privo di sentimenti.
“Non credo che una vita di ricchezze sfrenate mi abbia preparato a gestire il denaro!”
“Tyrion, la decisione è presa. Al più presto organizzerò la partenza di Lord Baelish.”
 
“Credi davvero sia una buona idea?”
Petyr continuò a camminare ignorando il Ragno che lo seguiva, senza degnarlo di una risposta. Era riuscito ad evitarlo dopo la riunione ma a quanto pareva Mant non era l’unico a seguirlo. Era stato in tre dei suoi bordelli per controllare gli incassi e autorizzare le spese e ora si stava dirigendo verso il quarto, percorrendo a piedi le strade affollate della città.
“Lord Baelish.”
“Varys...”
“Il Nido dell’Aquila? Sul serio?”
Petyr oltrepassò l’entrata dell’ultimo bordello, quello dove aveva portato Cat l’ultima volta in cui l’aveva vista, e si guardò attorno. Non ci volle molto per individuare Ros nella sala piena di puttane e clienti. Le fece un cenno con la mano e si allontanò con lei.
Lord Varys li osservò da un angolo mentre parlavano, deciso a non arrendersi e a continuare la conversazione con l’altro non appena avesse terminato. Attese per mezz’ora, certo che il maestro del conio stesse allungando i tempi di proposito, e infine l’altro si diresse verso l’uscita, passandogli accanto come se fosse invisibile.
“Petyr, per quanto ti comporterai come un bambino?” disse Varys seccato, mentre percorrevano la via che conduceva alla casa di Elliria.
Finalmente l’altro si fermò, osservandolo attentamente. “E tu per quanto fingerai di interessarti al mio benessere?”
Varys assunse un’espressione ferita e l’altro non sarebbe stato capace di dire se fosse falsa oppure no. “Siamo amici, lo dicesti tu una volta.”
“A te importa solo del reame.” Petyr lo prese in giro. “Credo che per te la parola amicizia non abbia un significato reale.”
“Perché? Per te ce l’ha?” Varys rise. “Non credermi stupido!”
“Dunque…?”
“Dunque non ritengo prudente che tu parta ora.”
Petyr alzò gli occhi al cielo e riprese a camminare, stavolta più lentamente. “Anche volendo non avrei potuto rifiutarmi. Tywin aveva già deciso. Domani comunicherà la data della mia partenza.”
“Se Mant dovesse seguirti non avrai nessuno che ti protegga da lui. Mercenari e soldati non possono niente contro la sua magia.”
“E credi che Elliria possa davvero neutralizzarlo?”
Varys rimase in silenzio per un po’. “Non saprei…”
“Incoraggiante…”

“Avevo sentito dire che eri un idiota, ma volevo darti il beneficio del dubbio!”
“Chi dice che sono un idiota?”
Elliria fulminò Petyr Baelish mentre la osservava fingendosi offeso. Lui la ignorò e osservò Varys. “Scommetto che sei tu a dirlo…”
Varys gli sorrise. “Non sei nemmeno al centro delle mie conversazioni”
“Non ho detto questo…”
“Basta! Se te ne andrai Mant ti seguirà, lo sai?”
Petyr si sedette al tavolo. “Lo so…”
“Non sono sicura di riuscire ad eliminarlo prima che tu parta.” La donna non disse altro e si diresse verso la libreria, afferrando un grosso tomo ammuffito e cominciando a sfogliarlo.
“Quale sarebbe il tuo piano?” Varys attese qualche minuto ma sapeva che la donna non avrebbe risposto alla domanda.
Si limitò a guardarlo infastidita. “Non hai nessun uccellino da interrogare oggi?”
Petyr estrasse dalla borsa il grosso libro dei conti della corona e iniziò a sfogliarlo, smettendo apparentemente di prestare attenzione a quello che gli succedeva attorno. Varys sbuffò e uscì, senza dire nulla.
Il maestro del conio attese qualche minuto poi alzò lo sguardo. “Come pensi di uccidere Mant?”
Elliria sospirò. “Lui non è vulnerabile alle normali armi. Devo crearne una. E questo richiederà un enorme sacrificio di sangue da parte tua.”
Petyr annuì.
“La magia che praticherò sarà tra le più oscure.”
“E lo odi a tal punto?”
Lei si voltò verso di lui. “Ti interessa molto saperlo?”
L’altro fece spallucce. “È utile sapere cosa spinge le persone.”
“E in questa storia non hai ancora capito cosa spinge me e l’eunuco. La cosa deve farti impazzire.” Gli rivolse un sorriso beffardo. “Non sai di chi fidarti, vero?”
Lui scosse il capo. “Non ci si può fidare di nessuno, se non di se stessi.”
“Io non la penso così. Non ci si può fidare nemmeno di se stessi. Ci sono troppi conflitti dentro di noi e non sempre facciamo ciò che è giusto.”
Petyr Baelish ridacchiò, in effetti la strega aveva ragione.
 

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Foglia 21