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Autore: IlCantoDiLorelei    21/04/2016    1 recensioni
In questa one-short ho cercato di dare una spiegazione per i continui tentativi dell'imperatore Kaido di suicidarsi.
Estratto:
"Il suo aspetto mostruoso incuteva terrore perfino agli altri imperatori.
Tutti sapevano delle sue imprese, dei suoi terribili scontri, della sua brutalità. Ma nessuno aveva conosciuto il resto."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaido, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il desiderio di Kaido

Fra i quattro imperatori,ce n'era uno che veniva definito in mille modi: l' uomo più forte del mondo, il pazzo, il suicida. 
Kaido dalle cento bestie era tutto questo: era sopravvissuto a tutte le torture a lui inflitte, ai tentativi di esecuzione, ai suoi tentativi di suicidarsi, diventato il suo passatempo. 
In molti erano convinti che quel suo strano hobby fosse solo un modo per dimostrare la sua forza, per far vedere ai suoi avversari la sua apparente immortalità. 
Il suo aspetto mostruoso incuteva terrore perfino agli altri imperatori. 
Tutti sapevano delle sue imprese, dei suoi terribili scontri, della sua brutalità. Ma nessuno aveva conosciuto il resto. 
C'era un'isola nel Nuovo Mondo sotto la sua protezione dove vi trascorreva più tempo possibile,  ascoltando in lontananza i canti e le voci di quel popolo, mentre guardava assorto il mare. In quei momenti i suoi occhi sembravano risplendere di luce umana. Nessuno sapeva il motivo per il quale amasse così tanto quel luogo e per quale motivo impedisse in modo così risoluto ai suoi di compiere una qualsiasi malefatta in quel regno. 
Era un luogo molto particolare, come se non fosse stato scalfito dal passare del tempo. In ogni città o borgo c' era un castello di nobili. Buffoni e menestrelli,cavalieri e dame. Il regno delle Favole, lo avevano definito i pirati di Kaido. Le  cittadine erano piene di locande dove i pirati passavano la maggior parte del tempo bevendo e ascoltando i canti dei menestrelli. Questi quasi sempre narravano di prodi cavalieri pronti a tutto per la propria amata. Storie di battaglie, duelli e di amor cortese. 
Vi era una storia nel regno, conosciuta come "La storia della principessa triste".
Narrava la travagliata storia di una bella fanciulla dai capelli simili a fili d'oro, e dagli occhi del colore delle acque più pure. Figlia di un re passava la sua vita rinchiusa nel castello ad osservare il mondo dalle finestre imponenti. Si dice che la fanciulla possedesse una voce angelica e che la accompagnasse  con il suono dell'arpa. In quel modo la fanciulla riusciva a trasmettere a chiunque l'ascoltasse la sua tristezza per l'impossibilità di vedere il mondo e di conoscere l'amore. Nessuno di coloro che l'ascoltava riusciva a trattenere le lacrime sentendo il suo canto.
Il re stesso, commosso le permise di abbandonare il palazzo con lui per un incontro diplomatico con un regno vicino. 
Una terribile sventura si abbatté sulla nave che trasportava i due reali. Una ciurma di pirati rubó  tutto l'oro presente sulla nave ed uccise tutti i presenti, eccetto la bella principessa, che fu portata al capitano come dono. 
La storia tramanda che il giovane e terribile capitano rimase talmente colpito dalla giovane che non osò toccarla neanche con un dito, temendo di poterla macchiare con quelle sue mani che non avevano conosciuto altro che violenza. Con il suo canto la bella fanciulla commosse non solo il capitano, ma anche tutto l' equipaggio. 
In quella nave non fece altro che risuonare il suono melodioso della voce della giovane. Si unì ai pirati, innamoratasi del capitano. 
Aveva finalmente cominciato a vedere il mondo ed aveva conosciuto l'amore. 
Ma la felicità è caduca e la principessa venne ferita durante uno scontro fra ciurme rivali. Sentendo che la sua vita giungeva al termine, chiese al suo amato di riportarla nella sua terra. Resistette per interi giorni e, non appena la terra fu in vista, la fanciulla intonò un ultimo dolcissimo e struggente canto, nel quale diceva addio alla sua terra, ai suoi compagni e all' uomo da lei amato. 
Si dice che chiunque navighi  per mare senta il canto della giovane quando è prossimo alla morte. 
Questo era il sogno di Kaido, quello di poter sentire nuovamente il canto della sua Aibihil.
  
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