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Autore: reggina    21/04/2016    5 recensioni
Mentre l'Europa è dilaniata dalla guerra, un giardino in fiore in una Chicago che riscopre la primavera risveglia in Candy ricordi di giornate dolci perse per sempre.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice White Andrew (Candy)
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un piccolo bocciolo di rosa

Rotondo come una sfera di cristallo

Timidamente dischiuse i petali

Nascosti nella tosa mucosa

E dolce fu il profumo, delicato e aromatico

Che esalò dal cuore suo invisibile.


(Emily Bronte)

Nel bagliore finale e disperato del tramonto, nell'ora senza rumore con il sole sotto l'orizzonte, i disegni simmetrici di evonimi e foglie lanceolate e decidue si tingono di uno sfavillante colore aranciato.

 Quella rifrazione di luce sembra ingannare la città di Chicago, adesso in penombra. I rami onusti, i fiori a grappoli del glicine, la natura inafferrabile hanno trasformato in un Eden in terra il giardino terapeutico adiacente al Santa Johanna.

Com'è lontano quel mondo al rovescio, fatto di carneficine ed orrore, che Flanny e Stear descrivono nelle loro lettere stilate al fronte! In quell'Europa dilaniata e insanguinata dal ra-ta-ta-tà di pistole, fucili, obici, mitragliatrici...Dove i vivi, con gli occhi vuoti, fluttuano abbracciati alla morte. Dove, contro natura, sono i padri a seppellire i figli. Dove l'uomo ha sconfitto la natura.

Candy, accomodando la gonna stropicciata dell'uniforme, siede su una panchina in legno tra quelle piccole meraviglie lasciandosi cullare dal ronzio delle api come da una nenia dolce. Tiene tra le mani la cuffia e chiude gli occhi, cercando di ricaricarsi d'energia dopo lo smonto del suo turno in corsia. La conta che impegna due bambine in una filastrocca infantile fa spaziare i suoi pensieri sulla collina di Pony, su lei ed Annie in quell'età spensierata nonostante i loro destini difficili.

I sorrisi scintillanti, sui visini color avorio delle piccole malate, sono un inno di speranza. Un augurio perché il mondo ritrovi, al più presto la pace. Com'è crudele la guerra! Separa e distrugge le famiglie, allontana gli amici, guasta le gioie più pure, riempie i cuori di odio.

Mi sento così fortunata a poter godere di un tale incanto mentre molti miei coetanei sperimentano l'orrore in tutte le sue forme!

Devo dar ragione ai persiani per i quali paradiso e giardino erano sinonimi. Tra spighe di gladioli, tra i fiori coloratissimi delle primule riuniti in ombrelle, tra margherite tomentose spicca lei, la regina per eccellenza.

La rosa, con i suoi petali appuntiti che ricordano una stella, mi parla in un linguaggio silenzioso che comprende soltanto il mio cuore. Riapro gli occhi, boccheggiando come se avessi appena ricevuto un cazzotto, mentre quel pensiero nitido, quel passato che fa parte di me ma che mi ostino a tener sempre dentro, si forma nitido.
Anthony!

Un animo gentile e romantico con una tendenza innata a far crescere il più nobile tra i fiori.

Sei proprio carina quando sorridi, ragazzina!

Un cancello sul quale si arrampicava una cascata di rose sarmentose, il mio principe appoggiato alla colonna dal capitello a calice e le fantasie di una bambina che, in poco tempo, si trasformavano in una realtà incantata…Che giorni felici che si prospettavano insieme!

Non mi interessa niente del principe. Tu mi piaci perché sei Anthony!


Com’era facile starti accanto Anthony caro, con quella tenerezza fatta di una passione tranquilla. Volando su quelle ali d’entusiasmo del primo amore che credono tutto possibile.

Come traboccava di gioia il mio cuore in tumulto quando ti sorprendevo nella tua posa classica: le mani nel terriccio, la testa baciata dal sole e il cuore immerso nei tuoi roseti.

Si chiama Dolce Candy perché è bella come te . Te la regalo perché oggi festeggiamo il tuo compleanno!

Quanta passione per ottenere quell’ibrido puro e brillante e quel malinteso subito dimenticato quando mi facesti sentire la più importante, mentre ci chinavamo su quel piccolo bocciolo appena fiorito nel tuo giardino e la mia gota arrossata dallo schiaffo con cui avevi ripagato la mia avventatezza e da qualcosa di nuovo e bello, sconosciuto fino a quel momento. Le montagne si tingono di un color ruggine, cupo e profondo come un bosco dopo un incendio, e il cielo si muove velocissimo.

I fiori sono belli anche se appassiscono, perché poi rinascono ancora più belli. Così quando una persona muore rinascerà più bella nel cuore di chi l’ha amata. E li vivrà per l’eternità.

Forse, come le tue rose, appartenevi a quel mondo in cui alle persone più belle tocca il peggior destino e sei apparso e scomparso nella mia vita come una meteora che, con il suo passaggio, ha lasciato in me tracce indelebili. Una giornata d’autunno indefinita, un atmosfera da Inghilterra tradizionale, il trotto naturale dei nostri cavalli fianco a fianco. Una tagliola maledetta e l’animale imbizzarrito…

Un giorno andremo insieme lassù. Sai inizio ad essere un po’ geloso della tua collina di Pony!

Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state.


Le campane della chiesa cristiana, nelle vicinanze, suonano a vespro mentre i ricordi si fanno slavati e la ragazza raggruppa sulla gonna linda i tre simboli della sua vita: la croce della felicità emblema delle sue radici, il medaglione con lo stemma degli Andrew a ricordare un sogno bambino, la foto di Anthony.
Interfacce che separano i luoghi e i tempi. L’oggi e il ieri.

Recide un piccolo fiore semisferico, profondamente a coppa ricco di petali, e lo avvicina a quell’immagine in bianco e nero per sentirlo ancora vicino, per non fantasticare su una vita più lineare se le cose fossero andate diversamente. Candy raggranella i suoi beni più preziosi nascondendoli nella borsa poi, rasserenata, si avvia verso casa mentre la linea fredda del crepuscolo, come i ricordi, si fonde in una sera tranquilla.


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La citazione "Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state" è di Guido Gozzano.

Mi hanno chiesto di pubblicare questa one-shot su un forum neonato dedicato a Candy e al suo amico Klin ed è stata l'occasione per riprenderla in mano, a distanza di anni, revisionarla, modificarla un pochino e regalare ai lettori che avevano già letto e recensito una versione più curata.

   
 
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