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Autore: rora02L    22/04/2016    8 recensioni
E se Sherlock ed il caro John si prendessero un giorno di vacanza al mare? Cosa accadrebbe? Niente di molto normale, ovviamente. Scopritelo insieme a me.
Vi avverto che questa è la prima storia che scrivo in questo fandom e potrebbe non essere il massimo, ma prima o poi volevo provare. Questa FF partecipa al contest "Il contest delle regioni" indetto da tatsuei sul forum di EFP.
Arrivata seconda!
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Holiday with Sherlock.

Desideriamo spiagge assolate, e poi passiamo il tempo a tenere il sole lontano dalla nostra pelle, l’acqua salata fuori dai nostri corpi, e la sabbia fuori dalle nostre cose.
Erma Bombeck

Sherlock alzò un sopracciglio scuro, dubbioso. Mi guardò per alcuni secondi, come se volesse rielaborare mentalmente la frase che avevo appena osato pronunciare. Ma sapevo bene che non era quello il motivo di quella occhiata, in realtà mi stava chiedendo se stessi scherzando.
“Vacanza, Sherlock… hai mai sentito parlare di questo?- insistetti, sia come suo medico che come amico- Hai il colore di… un cadavere, non esci da questo posto da almeno tre settimane!”
Lui sospirò, chiudendo di scatto il mio computer ed interrompendo la lettura di un articolo sulle diverse tipologie di sabbia presenti sul pianeta Terra. Ah, non temete: non lo stava leggendo per informarsi, ma perché provava un insano piacere nel correggere gli errori altrui e dare prova nuovamente della sua conoscenza in questo campo. Tipico.
Sherlock scrollò il capo, protestando al suo solito: “John, smettila di preoccuparti per me. Uscirò da qui non appena ci sarà un caso degno della mia presenza fisica e del mio talento. Nel frattempo, colmo le lacune del dottor Frederick, geologo senza speranza.” Aprì nuovamente il computer, con le dita affusolate e pallide, ma io lo presi per il polso destro con rabbia. Lo guardai dritto negli occhi azzurri e dissi con decisione: “Domani pomeriggio tu vieni in vacanza con me a Brighton. Niente scuse.”
Prima che potesse replicare, uscii in fretta dall’appartamento, lasciando il genio detective a metà di una frase brillante, che forse mi avrebbe fatto desistere dai miei propositi. Forse.
Quelle giornate di inizio Agosto, nonostante fossimo a Londra, erano torride e secce, di un caldo soffocante. Gli avrebbe fatto bene fare una gita, cambiare aria e prendere un po’ di vitamina D. E di sole. Magari farsi anche un bagno ristoratore nell’acqua fresca e salmastra.
Respirai a pieni polmoni, deciso ad andare al più vicino negozio di costumi da bagno per uomo: sapevo bene che Sherlock non ne possedeva uno e, anche se così fosse stato, avrebbe fatto di tutto per sabotare la mia vacanza al mare. Ed io non potevo certo permetterglielo.

~

“Che sbadato!- esclamò Sherlock, facendo un finto broncio e un gesto teatrale con le braccia- Ho scordato la crema solare, Mrs. Hudson deve averla lasciata sul tavolo… dovremo tornare indietro.” Mi guardò con il suo miglior sorriso ingenuo, che lasciava intravedere la sua aria trionfante.
Sorrisi di rimando, sapendo bene che lo avevo in pugno: “Oh, non preoccuparti per quella… ne ho portata un po’ da casa, sarà sufficiente per entrambi.”
Sherlock mi fulminò con lo sguardo, quasi a dire che mi odiava, e si voltò verso il finestrino del treno, con le braccia incrociate ed il broncio, lamentandosi: “Detesto tutto questo. Io non ho bisogno di una vacanza, John, e non puoi costringermi!”
Risposi allora, calmo: “Hai ragione, non posso costringerti. Perché sei venuto ugualmente, allora? Hai persino provato il costume da bagno che ti avevo comperato, chiedendo poi un parere a Mrs. Hudson… ancora un po’ e quella povera donna avrebbe riempito il nostro frigo con del cibo, sostituendo i cervelli umani con dei broccoli vegetali e le dita insanguinate con delle ottime bistecche fresche. Sarebbe stata una vera tragedia, del cibo nel nostro frigo!”
Ridacchia ripensando alla scena. Sherlock era mingherlino, nonostante la sua forza. Lui mi fece il verso, offeso e rispose seccato: “Sono venuto unicamente affinché tu, John, la smetta con queste paranoie inutili sulla mia salute, ammorbanti quanto un cancro e fastidiose come il ronzio di una mosca… e poi, ammettilo, non saresti mai andato senza di me.”
Lo guardai, indeciso se tirargli un pugno per avermi dato del paranoico o una occhiataccia per la sua solita insolenza.
Sospirai, ormai abituato alle sue manie di grandezza e mi chiesi se avesse ragione. Sarei andato al mare senza di lui?
La risposta era ovvia: no.

~

Non avevo mai visto Sherlock vestito in modo… normale. Portava una t-shirt bianca, dei bermuda grigi, un paio di infradito scure ed aveva un borsone blu a tracolla, in cui Mrs. Hudson aveva riposto tutto l’occorrente per quella gita.
Sarebbe venuta anche lei, se non fosse stato per il fatto che doveva immediatamente provvedere al riempimento della nostra dispensa: quale momento migliore se non quello, ossia senza Sherlock tra i piedi?
La cosa che più era estranea al personaggio del mio amico era quel berretto blu scuro con la visiera, che copriva i riccioli neri e gli occhi chiari. Notò subito il mio sguardo curioso e, con fare calmo, mi chiese cosa ci fosse da guardare.
Gesticolai con le mani e, dopo alcuni balbettii sconnessi, risposi: “Non sembri nemmeno tu, Sherlock. Sembri… una persona normale!” Lui sobbalzò, sorpreso dalla mia osservazione.
Poi fece spallucce e riprese la sua camminata spedita verso la spiaggia. Sentivo già la brezza estiva, fresca e ristoratrice. Le onde del mare che si scontravano contro la spiaggia di ciottoli grigi e bianchi producevano un suono piacevole, che calmava l’anima. Sospirai sognante, congratulandomi per la magnifica idea e sapendo che, alla fine, anche il mio amico l’avrebbe apprezzata.
Sherlock però si fermò di colpo, ammirando l’orizzonte, dove il mare si perdeva nel cielo. Con un sorriso sghembo, commentò: “Desideriamo spiagge assolate, e poi passiamo il tempo a tenere il sole lontano dalla nostra pelle, l’acqua salata fuori dai nostri corpi, e la sabbia fuori dalle nostre cose…”
Io lo guardai confuso e replicai: “Ma… questa non è una spiaggia sabbiosa.”
Lui rise, dicendomi: “ John, hai rovinato la poesia di questo momento!”
Fu in quel momento che capii a cosa si riferiva il mio amico. Ne avevamo passate tante negli ultimi tempi. Gente che ci aveva minacciato, messo nei guai e più di una volta avevamo rischiato di morire. Eppure andavamo sempre alla ricerca di quelle situazioni pericolose, che ci caricavano di adrenalina e ci facevano sentire vivi, nonostante fossimo ad un passo dalla morte. Ma forse proprio sapere che si sta per morire, quella consapevolezza, ci ricorda che stiamo ancora respirando. E che il nostro cuore batte ancora nel petto, fatto di carne e ossa, di sangue che scorre e scalda.
Mi accorsi solo allora che intanto Sherlock era andato avanti a passo spedito e mi richiamò a sé: “Avanti, John, è stata tua l’idea! Datti una mossa, non abbiamo tutto il giorno!”
Ripresi ad avanzare verso la spiaggia. Ma appena sentimmo i ciottoli grigi contro i palmi dei piedi, notai che qualcosa non andava. Mi guardai introno circospetto e sconcertato, mentre Sherlock avanzava saltellando, diretto all’acqua salmastra del mare.
Alla fine mi decisi ad aprire bocca e chiesi al mio amico: “Sherlock… ma come mai nessuno di questi uomini indossa… il costume da bagno?”
Lui mollò il borsone che portava a tracolla sulla spiaggia, facendolo cadere bruscamente, e si girò verso di me: “Elementare, mio caro Watson… - si tolse la maglia candida, mostrando il fisico pallido, e tolse i pantaloni, per poi mettere una mano sull’elastico del costume- questa è una spiaggia nudista!”
Ebbi appena il tempo per distogliere lo sguardo, prima che Sherlock togliesse anche il suo ultimo indumento. Balbettai imbarazzato: “I-io non voglio essere in una spiaggia di nudisti!”
Lui sospirò, dirigendosi verso l’acqua: “Ah, sei sempre il solito pignolo… sei un dottore, ne avrai visti centinaia di corpi nudi!”
Replicai arrabbiato: “Certo, ma non per questo mi piace mostrarmi senz’abiti in pubblico! Andiamo, Sherlock, cerchiamo un altro pos-“
Non completai la frase perché uno schizzo d’acqua salata mi arrivò dritto in faccia, nonostante mi stessi coprendo gli occhi con le mani, per non guardare il mucchio di anziani uomini privi di indumenti.
Rimasi a bocca aperta per alcuni istanti, finché non tolsi le mani dal volto e vidi Sherlock immerso nell’acqua dalla vita in giù, che sorrideva compiaciuto: “Ha scelto lei di venire qua, Watson.”
Digrignai i denti e tolsi i vestiti, rimanendo ugualmente in costume, e mi avvicinai al mio amico incurante dell’acqua, in modo minaccioso: “Questa me la paghi, Sherlock! Se non ti hanno ucciso i tuoi nemici, lo farò io affogandoti!”
Iniziammo così una lotta all’ultimo schizzo d’acqua, sentendoci nuovamente bambini e privi del peso che ogni giorno ci opprimeva, tra complotti e macchinazioni varie per ucciderci.
Non avevo mai sentito il mio amico ridere così forte, mentre con le mani mi gettava l’acqua addosso e correva tra le onde, felice e sereno.

Fu una giornata diversa dal solito, come ci si aspetta sempre dall’imprevedibile Sherlock Holmes.




Angolo autrice:
Ammetto che è da un po' che non scrivo nell'angolo... ma rieccomi, gente! Dopo questo ennesimo esperimento, ne potrete leggere tanti altri, che però sono ancora in cantiere.
Conoscendo la mia innata capacità di dimenticare le cose, tipo i nomi delle persone, ho deciso di pubblicare immediatevolmente, ignorando il fatto che avrei altro tempo per scrivere.
L'idea mi è venuta ripensando ad una mia gita a Londra, in cui ci portarono nella spiaggia sopra descritta. Per correttezza, lascio lo specchietto che mi era stato assegnato per il contest a cui questa FF partecipa:
Emilia-Romagna
Obbligo: Vacanza
Divieto: drabble e derivati
Citazione: Desideriamo spiagge assolate, e poi passiamo il tempo a tenere il sole lontano dalla nostra pelle, l’acqua salata fuori dai nostri corpi, e la sabbia fuori dalle nostre cose. (Erma Bombeck)
Oggetto: Acqua
Canzone: https://www.youtube.com/watch?v=oB4K0scMysc
Ho usato tutti gli elementi del pacchetto, tranne la canzone.
Spero vi sia piaciuta e a presto!
Rora
  
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