IL GATTO E IL TOPO 


Fiaba per i più piccoli ...



In una buia e fetida fogna, viveva una colonia di topi. Erano governati da Jerry, il loro ratto titolare.

Quest’ultimo, maltrattava i suoi dipendenti e li incombeva di lavori pesanti. Non gli passava nemmeno per la testolina l’idea di essere più gentile con i suoi simili.

“Ma guardalo, noi sgobbiamo dalla mattina alla sera e lui se ne sta comodamente seduto a mangiare formaggio.” Si lamentavano gli altri topi, mentre lo vedevano poltrire e gustarsi una forma di gruviera bucherellata.

“Cosa fate lì impalati?” gridava Jerry “Al lavoro, non vi pago per fare i parassiti nella mia fogna puzzolente!”

“ Ma sentilo” borbottavano quelli “la sua fogna, la nostra semmai. Se non fosse per i nostri servigi, certamente non se ne starebbe in panciolle per tutto il tempo.”

“ Che avete da bisbigliare, razza di ingrati? Battete la fiacca? Ora ve la do io una buona ragione per lamentarvi. Costruite delle trappole per i gatti che osano oltrepassare il nostro territorio e per punizione, non vi darò nemmeno un pezzettino di grana stagionato!”

I topi sbuffarono e lo guardarono con disprezzo, ma non si lamentarono. Cominciarono subito col darsi da fare a piazzare le trappole, prima che al loro capo, venisse in mente di infliggere un altro castigo ingiusto.

Nel mentre, un grazioso gatto dalla peluria tigrata, di nome Fuffi, si ritrovava passando per quelle vie. Incuriosito da dei rumori che provenivano da un tombino vicino, Fuffi si avvicinò e spiò dalla fessura. Vide che all’interno di quella fogna, c’era un gran trambusto di topi che andavano e venivano come dei matti. Subito dopo, udì il loro capo che sbraitava ai servitori.

“Forza teste di rapa! Più veloci, più veloci!”

“Che inciviltà è mai questa? Trattare così dei poveri operai” sbottò Fuffi indignato.

Senza accorgersene, il tombino sul quale il felino era posato, si ruppe al peso del suo corpo e in men che non si dica, si ritrovò catapultato giù per la fogna.

“Un gatto, un gatto, acciuffatelo!” urlò Jerry.

Improvvisamente Fuffi fu circondato da migliaia di topi, e imprigionato in una gabbietta.

“Di un po’, volevi farti uno spuntino?” disse Jerry, guardandolo malizioso.

“Assolutamente no. Io sono vegetariano!” piagnucolò Fuffi.

“E ti aspetti che io ci creda? Da che mondo e mondo, i gatti ci aggrediscono e ci mangiano.”

“Veramente qua dentro, l’unico che aggredisce sei tu. Ho visto come tratti i tuoi compari. Ma non ti vergogni? Loro sono tuoi amici, non puoi trattarli come tuoi schiavi!”

Alle parole di Fuffi, il capo Jerry si zittì. Purtroppo le parole del micio, risultavano veritiere.

“ Se io ti liberassi” propose Jerry “cosa mi consiglieresti di fare?”

“Ti consiglierei di dare a tutti questi topi la loro giusta ricompensa e di non trattarli più male.

“Ci sto, ma a patto che tu non metta più piede qui.”

Detto questo, i topi liberarono il povero Fuffi e lo lasciarono andare via. Il gatto non fece più ritorno alla fogna, e Jerry ricompensò i suoi fedeli servitori con una doppia porzione di Asiago … da leccarsi i loro lunghi baffi … Squitt Squitt!