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Autore: Bo_Belle    06/04/2009    0 recensioni
Ovvero l'educazione sentimentale dei giovani Duke.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bo Duke, Jesse Duke, Luke Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fattoria 1
CAPITOLO I


Fattoria Duke, sabato, notte fonda. Nella camera dei ragazzi si udì un bisbiglio.
“Luke, stai dormendo?”.
Un sospiro: “Sì, sto dormendo”.
“Come?! Mi prendi in giro? E allora come hai fatto a rispondermi?”.
Tra sé e sé: “Ma è stupido? Ci casca ogni volta!”. Bisbigliando: “Io sono capace di parlare mentre dormo, dovresti saperlo ormai”.
“Mi prendi in giro! Smettila”.
Tra sé:“Si, ti prendo in giro…come sempre…e come sempre smetto”. A bassa voce: “Che vuoi?”.
“Posso farti una domanda?”.
“Non puoi aspettare domattina?”.
“E’ importante Luke!”.
Tra sé: “ Sì certo! E’ sempre importante! Come quando volevi sapere una scusa per farti esonerare dall’interrogazione di chimica dalla signora Nellingham…o come quando volevi sapere perché il sole sorge a est e non ad ovest… o come quando non sapevi sciogliere i nodi del filo da pesca che TU avevi imbrigliato…ah…e l’ultima volta mi hai chiesto perché tu non hai ancora i peli sul petto…già! Questioni di vita o di morte!”.
“Luke? Allora?”.
Tra sé: “E io sono stanco! Ho seminato tutto il giorno i campi con lo zio Jesse, poi ho spaccato la legna, ho sistemato l’infisso che TU hai rotto con la mazza da baseball….ahi, il dito mi fa ancora male per quella martellata…e per cena…fagiolini bolliti! No, no, no, NO! Non risponderò a nessuna delle tue stupide domande!!!”.
“Luke, ti prego!”.
Un sospiro rassegnato: “Ok, dimmi…”.
“Ehm…dunque…ehm..”.
“Allora, sbrigati per favore, ho sonno!”.
“Ok. Dunque…ehm...Luke, tu cosa fai quando baci una ragazza?”.
“BO!!” gridò Luke balzando a sedere in mezzo al letto.
“Shhhhhhh! Sei pazzo? Vuoi fare arrabbiare zio Jesse?!” rispose Bo, faticando a mantenere il tono del bisbiglio.
“Tu sei pazzo! Che razza di domande sono?!”.
Bo si mise a sedere in mezzo al letto e accese la lampada, mettendoci il cuscino davanti per attenuare la luce.
“Spegni, non ho nessuna intenzione di…” Luke non completò la frase, Bo aveva abbassato lo sguardo e aveva assunto la sua tipica espressione da cagnolino bagnato…sospirò: “Perché lo vuoi sapere?”.
Bo sorrise imbarazzato: “Sai, domani dopo la funzione rimango in chiesa per il picnic dei giovani volontari di Hazzard….ehm..e ci sarà Betty Sue…”.
“E…” l’impazienza di Luke si stava trasformando in curiosità.
“E…lei mi…piace” ammise Bo sottovoce, rosso fino alla radice dei capelli.
Luke faticò a trattenere un sorriso, provocando un sbuffo di Bo, che si girò, appoggiando la testa sulle ginocchia piegate: “Lasciamo stare, tu mi prendi in giro”.
Luke si diede del cretino e aggiunse precipitosamente: “No no no no no, Bo! Non ti prendo in giro, sul serio…cosa…ehm…cosa vuoi sapere?” pentendosi immediatamente per quella disponibilità.
Bo si girò di nuovo, rincuorato, e ricominciò: “Allora, tu cosa fai quando baci una ragazza?”.
Luke era imbarazzato: “Be’, Bo, ecco, non penso che dovrei dirti quello che faccio…cioè…non che non te lo possa dire…potrei, perché non c’è niente di male…da nascondere intendo dire…il fatto è che…pur potendotelo dire…in un  certo senso…”. Si era perso!
“Luke…” Bo lo guardava sconfortato.
Luke cercò una via d’uscita: “Tu vuoi baciare Betty Sue domani?”.
Bo diventò ancora più rosso: “Sì!”.
“E lei lo sa?”.
“Alle funzioni lei mi guarda e io guardo lei”.
“Bo…vuoi dire che vi siete solo guardati?”.
“Ma ci siamo guardati tanto!”.
Luke sospirò. “Bo, secondo me, visto che vi siete solo guardati fino ad ora, forse bisogna preparare un po’ l’evento”.
“Preparare?!”.
“Sì Bo! Non vorrai mica darle un bacio di punto in bianco nel mezzo del picnic  e con tutti i ragazzi intorno! Devi portarla in un luogo un po’ appartato, creare un po’ di atmosfera e poi…ehm…magari…”.
“E come si crea l’atmosfera?” Bo cominciava a nutrire dei dubbi.
Oddio, si preannunciava una lunga notte insonne! “Dovete mettervi un po’ comodi e..”.
“In piedi o seduti?”.
“Non ha importanza, come ti viene meglio!”.
“Ma io non lo so come viene meglio! A te come viene meglio?!”.
“Bo! Non importa come viene meglio a me…ma che razza di domande fai?!” Luke stava perdendo ogni speranza. “Allora…ricominciamo, andate in un luogo un po’ appartato, vi mettete un po’ comodi…” Luke si arrestò…adolescenti con gli ormoni in fermento…forse era meglio evitare un’eccesiva comodità… “ma in effetti la comodità non è poi così necessaria…” oddio, si stava perdendo di nuovo!
“Ma Luke, hai detto che era importante!”.
Dannazione, aveva ragione! “Sì, ma non ti concentrare su questo. Concentrati su quello che devi dire”.
“Dire?! Luke ma io non voglio parlare! Non voglio perdere tempo!”.
 “Non sarà una perdita di tempo! Servirà, fidati!” sospiro profondissimo “Bo, ti svelo un segreto che ti aiuterà per tutta la vita: con le donne non si va mai di fretta, a loro piace perdere tempo, specialmente quando tu vuoi...ehm…concl…ehm…quando tu hai fretta…” Aiuto! “Comunque, parla un po’ e dille qualcosa che possa impressionarla”.
Bo stava cercando di memorizzare tutto, erano tante cose! Annuiva, infine chiese: “E poi?”.
Luke  sbarrò gli occhi: “E poi le dai un bacio naturalmente!”.
Bo era perplesso: “ E come?”.
 “Come come? Bo! Non posso mica dirti come si dà un bacio!”.
“E perché no? E’ proprio quello che voglio sapere! Io non lo so come si dà un bacio!” piagnucolò il biondino.
Luke abbassò il capo, sconfitto: “Bo, ma come faccio a spiegartelo…non saprei…e poi non mi va di entrare nei particolari e…no, per favore, smettila!”. Bo adesso accompagnava lo sguardo da cucciolo bagnato con un gran broncio e gli occhi lucidissimi.
Santa pazienza! “Ok, facciamo così. Tu mi fai le domande e io cerco di risponderti” e di nuovo si pentì della sua disponibilità ancora prima di concludere la frase.
“Ho una sola domanda” ribattè Bo nuovamente rinfrancato.
“Vai!” lo incoraggiò Luke, sperando di finire presto.
“Come si dà un bacio?” chiese Bo, saltando sulle ginocchia.
Luke si rassegnò: “Ok, Bo…hai vinto tu. Appena arriverà il momento giusto…te ne accorgerai da solo, fidati, ti avvicini piano a lei, le appoggi delicatamente le mani sul corpo, la guardi negli occhi, pieghi leggermente la testa e…lasci che… la natura faccia il suo corso” chiuse sentendosi un po’ stupido.
“Il corso della natura?! Luke, sembri zio Jesse quando parla delle capre…”.
“Ehm…tutti gli esseri viventi hanno uguale dignità…” e con questo aveva raggiunto l’idiozia totale! “Comunque, Bo, è tardi. Mettiamoci a dormire, domani dobbiamo alzarci presto e aiutare zio Jesse e, inoltre, tu devi essere riposato per il grande evento” disse sorridendo mentre guardava il cuginetto imbarazzato.
“Hai ragione. Posto appartato, discorso per impressionarla, mi avvicino, mani sul corpo, la guardo negli occhi, piego la testa e via! Grazie Luke, buona notte!” e senza aspettare risposta riprese il cuscino, spense la lampada e si infilò sotto le coperte. Luke, basito per l’intera conversazione, era rimasto seduto in mezzo al letto, indeciso se ridere o piangere.



  
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