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Autore: imoto    22/04/2016    2 recensioni
Dal I capitolo:
Naruto continuò ad osservare lo specchio, cosa diavolo stava succedendo?
[...] -Hei, palla di pelo troppo cresciuta! Svegliati! Dobbiamo parlare!-
-Che. Cosa. Vuoi.-
-Ho bisogno che mi rimetti in sesto, e anche il fretta, devo parlare con Tsunade!-
[...] "Padre?" pensò sconvolta, e ancora una volta si chiese cosa diavolo si era persa per fare un semplice sonnellino.

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Dal VIII capitolo:
-Okay, la situazione è strana, lo ammetto...-
Uno strano tic nervoso all'occhio e il sorriso da pazzo scappato da un manicomio lo rendevano Neji Hyuuga appena più inquietante del solito.
-Neji calmati-
-CALMARMI? OH MA NON VEDI CHE IO SONO CALMISSIMO SONO LA PERSONA PIU' CALMA SULLA FACCIA DELLA TERRA NON LO VEDI? COME CAZZO FACCIO A STARE CALMO SE SONO SEDUTO IN TESTA A UN FOTTUTTISIMO DRAGO A TRE TESTE CON MANIE OMICIDE E NECROFILE CHE VOLA? COME??-
Lo Hyuuga perse i sensi grazie al collaborativo aiuto dell'Hatake che gli aveva dato un'efficace quanto dispotica botta in testa.
-Qualcuno ha qualcosa da obiettare?-
Nessuno aprì bocca.

***
Storia a quattro mani con Fenice Cremisi.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jiraya, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Tsunade | Coppie: Hinata/Naruto
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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Le urla di disperazione riempivano l'aria, così come l'odore di ruggine, umidità e stantio. Di certo non era un posto salutare! Non che la gente lì sotto si preoccupasse molto della salute... anzi, strinse le palpebre impedendosi di scoppiare a ridere, non era ne il luogo ne l'occasione.
Più di un ninja era passato lungo quel corridoio, davanti a quella porta, negli ultimi giorni. Tutti con un viso l'espressione più terrorizata e di pietà mai vista da Naruto nella sua vita e così bianchi da fare concorrenza alla pelle di Orochimaru
-E lui vive sempre sotto terra, per inciso-
-Hai detto qualcosa?-
Naruto sollevo il capo scrociando le braccia dal petto e posando il viso imbarazzato sull'espressione algida e impeturbabile di Morino Ibiki. Ridacchiò nervoso portandosi una mano dietro al capo:
-Nulla nulla! Ho solo la brutta abitudine di borbottare sotto voce!-
L'uomo annuii prima di tornare a fissare la porta in metallo, l'unica cosa che li divideva dall'orrore delle urla e delle torture che si savano compiendo in quella stanza. Sbuffò, poteva capire che Tsunade l'avvese preso male il tradimento di Jiraiya, ma da lì a torturarlo per tre giorni di seguito ne passava di acqua sotto i ponti! Represse un brivido che gli percorreva la spina dorsale e si appuntò mentalmente di non fare mai e poi mai in via sua infuriare la Senju! Ci teneva alla pellaccia lui! E lui che sperava finisse in fretta... troppo ottimistica come visione. A quanto pare non avrebbe potuto parlarci neanche oggi.
Sbuffo e l'ennesimo sospiro sconsolato di Anko, appoggiata al muro dall'altre parte del corridoio, gli arrivò alle orecchie. Sempre più curioso si avvicinò al torturatore al suo fianco dando un'occhiata di strisciò all'alieva del serpente.
-Oi?-
Ibiki non diede alcun segno di aver sentito il suo sussurro, ma per diamine lui era Naruto Uzumaki Namikaze! Non si sarebbe arreso facilmente!
-Ibikiiii!- cantilenò appena. Dall'uomo ancora nessuna reazione.
-Hey! Mi dai retta per qualche secondo della tua breve vita!?- sbotto cercando di tenere, inutilmente, un tono di voce accettevole. L'uomo si massaggiò pigramente la radice del naso, perchè tutta la gente problematica toccava a lui?
-Che vuoi ragazzino!-
Quello sorrise contento di aver avuto la sua attenzione.
-Tu sai perchè Anko sembra essere così depressa?- chiese curioso, con lo stesso tono di voce che aveva lui quando era ancora un novello torturatore e chiedeva al suo sensei come torturare questo o quel prigioniero. Ghignò.
-Pensava di essere la kunoichi più sadica di Konoha- un urlo inumano e straziato oltrepassò la barriera ferrea della porta penetrandogli  nelle orecchie e nel cervello, il ghigno di Ibiki si espanse sul viso -Ma si sbagliava!-
Naruto passo lo sguardo da Anko alla porta dietro la quale Tsunade continuava il suo, egregio a parere dalle urla, lavoro prima di scoppiare a ridere di gusto.

-Invece di ridere come l'idiota che sei, marmocchio, che ne dici di andartene da questo posto? Sinceramente l'odore di fogna non è tra i miei preferiti e le urla di quel poveretto mi stanno facendo venire il mal di testa! Muoviti!-
Naruto scosse la testa arrendendosi all'evidenza, "Come vuoi Kurama-chan!"
-E GUAI A TE SE OSI CHIAMARMI UN'ALTRA VOLTA KURAMA-CHAN SONO STATO CHIARO!?! DANNATO OMUNCOLO, MOCCIOSO IMPERTINENTE!"
Naruto scoppiò di nuovo a ridere sotto lo sguardo spaesato e confuso di Anko e Ibiki che proprio non capivano cosa ci fosse di così divertente nel... nel nulla! Stava forse impazzendo?
Il giovane prese qualche respiro profondo per calmarsi prima di uscire all'aperto, alla luce del sole e potè sentire la volpe tirare un sospiro-un ringhio- di sollievo all'odore dei ciliegi e dell'aria pura.
Sorrise a se stesso stringendo gli occhi rritati da tutta quella luce che si erano ormai abituati al buio del reparto sotteraeo interrogazioni e torture. Sbattè le parlepbre un paio di volte e pian piano riaquistò la vista cominciando a passeggiare tra le vie di Konoha. L'aria era serena e tranquilla, le donne indaffarate correvano per le vie con un cesto in una mano e il figlio stetto nell'altra mentre le più tranquille si fermavano ad ammirare le vetrine o chiaccherare con i negozianti. Slittò di lato appena in tempo per schivare un gruppo di bambini che correva per strada giocando a fare i ninja, le loro risate e le simil tecnica, molte delle quali inesistenti, urlate a squarcia gola erano un vero tocca sana.
Il vero mondo degli shinobi era molto diverso e quei bambini l'avrebbero imparato in fretta se avessero deciso di continuare su quella strada.
Si avvicinò pigramente a una bancarella per strada, l'odore era buono e il suo stomaco iniziava a gorgogliare, goloso.
-Desidera?-
-Un an-dango, un bocchan dango e un goma dango*-
-Sono 450 yen**-
-A lei!-
Addentò una pallina gommosa più felice di prima all'idea di star per riempire il suo stomaco, certo non era il suo adorato ramen... ma era meglio di nulla e poi per cena si sarebbe rifatto! Anuii convinto tra se e se imboccando una stradina laterale e rischiando quasi di strozzarsi con il dango che aveva in bocca. Un essere non ben definito era spuntato fuori dal nulla ed era certo che si sarebbero scontrati. L'aveva visto a pochi millimetri da se, avvicinarsi, già immaginava tutti i suoi dango ancora caldi e deliziosi sparsi per terra, tutta colpa dell'essere, e invece esso l'aveva schivato abilmente all'ultimo secondo ruotando su se stesso come in una piroetta. Il tutto in una frazione di millesimo di secondo. Rimase fermo come una statua prima di sentire il rumore di qualcosa che cade a terra alle sue spalle. Si girò lentamente avvistando una sagoma violetta stesa al suolo.
Si avvicinò cautamente, sia mai fosse un nemico, quando ella si alzò di scatto facendogli prendere un nuovo infarto e portandolo istantaneamente a proteggere con una mano i dango al petto e con l'altra afferare un kunai. Riusci a rilassarsi solamente quando i suoi occhi, abbraciata tutta la figura, la collegarono ad un nome.
-Hinata!-
Lei si girò imbarazzata mentre lui si sbrigava a reinfilare in kunai nella sacca e avicinarsi
-Tutto okay?-
Annuii leggermente in imbarazzo e Naruto le sorrise
-Per fortuna, pensavo ti fossi fatta male! Ma si può sapere co'era quella cosa fantastica che hai fatto prima per schivarmi? Sei stata fortissima! Pensavo mi saresti finita addosso e allora addio dango, a proposito ne vuoi uno? Sono an-dango, bocchan dango e goma dango, sono buonissimi! Ma mai quanto il mio ramen! Il mio preferito è quello al miso, ne ho un sacco di scatole a casa, ma anche quello al manzo è delizioso credo di averne un'intero scaffale, ma se non ti piace ho anche quelo al pollo, buonissimo! Cioè, non che tu debba venire a casa mia un giorno, insomma puoi venire quando vuoi ma non sentirti obbligata ecco, non è che non ti voglio in casa ma non ti voglio neanche obbligare, comunque tutto bene? Ti sei fatta male? Che diavolo ci facevi in giro, neh? Io sono appena venuto via dalla sezione interrogatori bara torture del palazzo, quel posto fa venire i brividi e poi ce una puzza assurda! No davvero, come fa Ibiki a starci tutto il tempo? Adesso capisco tutti i suoi problemi, ce da impazzire a stare sempre li sotto! Hahahaha! E poi Anko era depresa perchè non è più la kunoichi più sadica di Konoha, poverina, a lei piacciono i dango! Dici che potrei portargliene un po' dopo per titrarla su di morale? Non questi però, questi sono miei! A te piacicono i dango? Sì? A me anche! Hinata, tutto okay?-
La povera giovane, frastornata dall'improvvisa marea di parole che Naruto gli aveva vomitato addosso in pochi secondi senza fermarsi neanche a prendere fiato era tramortita e ci mancava poco che perdesse i sensi
-Naruto...-
-Sì? Hinata chan! Vuoi che chiamo un medico? Sakura hanno detto che è molto brava, sai ha studiato come ninja medico con Tsunade Obaa chan! Non c'è da stupirsi poi se...-
Il nuovo infinito discorso del biondino vene repentinamente bloccato da Hinat che, una mano al capo e l'altra stesa a palmo aperto davanti alla bocca di Naruto, gli avevanintimato con lo sguardo di tacere. Il giovane si serrò la bocca osservando confuso la Hyuuga davanti a sè aspettando che disse qualcosa
-Sto bene-
Naruto sospirò internamente sollevato del fatto che nessuno si fosse fatto male e un enorme sorriso si spalancò sul suo viso, Hinata dal suo canto non potè fare a meno che sorridere di conseguenza.
-Vuoi uno?- chiese allungandogli sotto il naso la vaschetta piena di palline gommose e lei senza aspettare nulla ne prese una infilandosela in bocca

- Finalmente un po' di silenzio! Stavi facendo venire il mal di testa pure a me moccioso!- rignhiò la volpe e Naruto la ignorò stoicamente.

-Dopo che ti ho fatto cadere il minimo che possa fare è offrirti di venire a casa mia a cambiarti, sei piena di terra e polvere!-
Hinata si guardò i vestiti, la maglia over-size lillà che indossava era diventata tutt'uno con il fango che ricopriva la strada e i pantaloncini neri erano anc'essi pieni di polvere. Si avvicò velocemente dietro all'Uzumaki che si era già incamminato affiancandolo.
-Grazie Naruto!-
Lui sorrise imbarazzato: -Hehehe, è il minimo, infondo sei caduta a causa mia e non c'è dubbio che io ti lasci andare in giro così!-
Lei sorrise dolcemente limitandosi a osservare la città in fermento intorno a loro
-A proposio cosa ci facevi in giro?-
Hinata sbattè le palpebre prima di guardare il cielo, era davvero una bella giornata: -Oggi si sta bene, il sole è caldo e l'aria è pulita. Sarebbe brutto precare un giorno del genere chiusi da qualche parte! E poi Konoha è una bella città-
Naruto annuii daccordo con lei nella semplicità del ragionamento: -Hai ragione, allora mi dispiace constringerti a rinchiuderti per qualche minuto in casa mia per cambiarti!- la risata cristallia di Naruto riempì la via facendo girare alcuni curiosi che ritornarono subiro ai loro affari.
-Non c'è nulla di male nel rinchiudersi in casa tua qualche minuto-
il silenziò calò tra di loro prima che Hinata si rendesse conto di quello che aveva detto, sgranò gli occhi mentre il viso pallido iniziava a raggiungere colorazioni inquitanti
-Cioè! I... intendevo dire... non posso a... andare in gi... giro tutta sporca... ti... ti ringrazio Naruto kun! Scusaperildisturbo!-
Naruto la guardò divertito prima di scoppare a ridere di nuovo
-Tranquilla! E poi con la tua frase siamo pari! Una a testa!***-
Sorrise della naturalezza e sontaneità di Naruto, quasi senza accorgersene avevano varcato il cacello della grande villa Uzumaki-Namikaze e Hinata non potè che paragonarla a quella del clan Hyuuga, la grandezza era più o meno la stessa eppure quella casa era incredibilmente accogliente e... calda.
Entrarono in casa togliendosi le scarpe e Naruto gli fece strada in bagno.
-Mettici pure tutto il tempo che vuoi! Non ti preoccupare... AH! I vestiti sporchi appoggiali in quella cesta, in mezzo ai panni da lavare. Te li farò riavere il prima possibile!-
Hinata sorrise in imbarazzo mentre Naruto se ne andava chiudendo la porta dietro di sè, iniziò a spogliarsi buttando i vestiti nel mucchio di tute arancioni e maglie a rete che strabordavano dal piccolo cesto. Aveva come l'impressione che non avrebbe mai più rivisto i suoi vestiti o, al massimo, si sarebbe dovuta proporre per andare a lavare quell'ammasso di roba, che mancava poco prendesse vita propria, alla lavanderia pubblica. 
Si infilò nel box doccia crogliolandosi sotto l'acqua calda e sentendo i muscoli rilassarsi, avrebbe preso alla lettera il consiglio del ragazzo prendendosi tutto il tempo necessario.

Naruto si lasciò cadere di peso sul letto. Aveva appena finito di farsi una doccia veloce nella vasca da bagno che aveva nel bagno comunicante con la camera da letto. Da quando si era strasferito in quella villa dopo il ritorno aveva scoperto un sacco di stanze che nella prima visita anni prima gli erano sfuggite come, appunto, il bagno padronale nella camera. Si alzò uscendo dalla stanza, Hinata stava ancora facendo la doccia, sentiva l'acqua scorrere, magari ne avrebbe potuto approfittare per mettere da lavare i panni!
Con rinnovato vigore spalancò la porta del bagno ricordandosi troppo tardi di un minuscolo quanto importante dettaglio...

-NARUTO!-

L'urlo acuto e imbarazzato di Hinata lo assordò per qualche istante, c'è poi da dire che la pvera ragazza aveva tutte le ragioni del mondo: era ancora completamente nuda mentre l'acqua le scorreva addosso e mentre cercava di appallottolarsi su se stessa proteggendosi da qualunque tipo di sguardo ringraziò ogni Kami che almeno i vestri fossero smerigliati e leggermente opachi in modo che non si vedesse null'altro che una sagoma indostinta, d'altronde però aveva notato fin troppo bene come Naruto fosse invece avvolto solo da un ascuigamano, anche abbastanza corto, in vita. So sentì arrossire fino alla punta dei capelli e recuperò quel poco di voce necessaria a riprendere a urlare come una ragazzina isterica, cosa che in quel momento era.
-UZUMAKI NARUTO NAMIKAZE ESCI DA QUI ORA SE NON VUOI CHE TI CASTRI VIOLENTEMENTE, CAPITO?? VATTENE, ESCI DA QUELLA PORTA ORA!-
Naruto sbiancò coprendosi gli occhi con una mano
-SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA, NON VOLEVO, ME NE ERO DIMENTICATO, NON VEDO PIù NULLA, HO UNA MANO SUGLI OCCHI!-
-CHI CAZZO SE NE FREGA DELLA TUA MANO SUGLI OCCHI! ESCI DA QUI SE NPN VUOI DIVENTARE LA MIA PRIMA VITTIMA!-
-OKAY VA BENE! PRENDO I PANNI SPORCHI E VADO!-
-MA CHISSENE FREGA DI QUEI VESTITI! TRA UN PO' SE NE ANDRANNO IN LAVANDERIA DA SOLI! FUORI!-
-MA IO...-
-FUORI!-
Il bagno si riempì delle urla isteriche dei due, Hinata che ribadiva la sua convinzione sul voler castrare Naruto e buttarlo fuori da quel maledettissimo bagno e Naruto stesso che se ne stava impalato come uno stoccafisso all'ingresso, una mano ancora sulla maniglia e l'altra sugli occhi, che cercava di superare le urla della ragazza per spiegargli che doveva prendere i panni.
L'idea che i panni potesse farli anche dopo non era neanche passata per la sua testa.
-PORCA PUTTANA SE PER USCIRE DEVI PRENDERE QUEI PANNI PRENDILI E VATTENE!-
Naruto corse alla cieca, prendendo cotro a qualche mobile, prendendo per come possiblile la cesta e volando fuori dal bagno richiudendosi la porta alle spalle. Si lasciò scivolare contro la paratia in legno sospirando, non pensava che Hinata potesse essere così decisa e, soprattutto, che potesse urlare così. Ridacchiò alzandosi, non aveva visto molto a causa del vetro opaco e della mano che si era ficcato repentinamente sulla faccia, ficcandosi per di più un dito in un occhio che ora lacrimava implacabilmente, ma quel poco che aveva visto aveva attizzato la sua curiosità.
Hinata indossava sempre quelle felpe extra.large enormi che nascondevano quasi tutto e ammise a se stesso che sarebbe stato curioso di vederla nuda, la figura che le era apparsa era snella e slanciata e ora la curiosità lo stava divorando. Sospirò scendendo in lavanderia, avrebbe dovuto accontentarsi per ora.

Hinata rimase per qualche attima ferma nella stessa posizione, sotto l'acqua scrosciante che continuava a scendere, sconvolta. La gola le doleva, non era abituata a urlare, men che meno così tanto, ma come poteva starsene buona e zitta all'idea che Naruto potesse averla vista...
Arrossì furiosamente scuotendo la testa e puntando la manoola dell'acqua sul freddo in modo da raffreddanrsi le idee, e smettere di far arrossire le guance. Lei non aveva visto molto, Narito sotto quelle felpone nascondeva davvero un bel fisico, e chissà com'era messo sotto l'aciugamano.
Di nuovo sentì la pelle bruciare al suo stesso pensiero, era una ragazza era ovvio facesse certi pensieri, però...
Sospirò uscendo dalla doccia e avvolgendosi un'asciugamano, abbastanza largo da corpirla quasi interamente per fortuna, addosso. E fu allora che osservando la cesta vuota e il resto del bagno un'idea le sfiorò la mente terrorrizandola completamente.
Cosa diavolo avrebbe indossato adesso?!
Prese un grosso respiro ingogliando la poca saliva che gli era rimasta in gola e buttò la testa fuori dalla porta nascondendo il resto del corpo avvolto nel panno bianco dietro la porta.
-Naruto!-
Nessuna risposta, sospirò accigliandosi, era colpa sua se si era trovata in questa situazione e adesso avrebbe rimediato
-Naruto kun!-
Ancora nessuna risposta... socchiuse gli occhi e si fece coraggio, era l'unica soluzione no? Strinse meglio l'asciugamano sul seno assicurandosi che coprisse tutto il possibile e che non le cadesse da un momento all'altro, quindi partì in quell'enorme villa alla ricerca dell'Uzumaki, le guance così rosse da andare in autocombustione.


Risalì lungo le scale, aveva appena messo tutto in lavatrice e la sotto c'era un casino assurdo! Sbuffò incamminandosi lungo il corridoio per tornare in camera quando qualcosa, o meglio qualcuno, gli arrivò addosso.
Hinata aveva appena girato l'angolo sovrappensievo quando aveva sbattuto contro Naruto e si era sbilanciata all'indietro cadendo e portando con se il povero ragazzo, la situazione in cui se erano quindi ritrovati era abbastanza equivoca. Naruto sovrastava a quattro zampe il corpo, nudo visto che l'asciugamano si era slacciato nella caduta, di Hinata rossa come un peperone e con la schiena a terra.
Il silenzio li sovrastò.
Naruto arrossì mentre il viso diventava dello stesso colore acceso dei suoi capelli e Hinata passo tutti i colori possibili tra il bianco e il viola.
L'imbarazzo era palpabile.
Naruto inghiotti a vuoto mentre gli occhi vagano per conto loro sul corpo della giovane. La vita stretta in contrasto con i fianchi larghi e le gambe slanciate, il seno prosperoso, forse anche troppo.
Hinata lasciò vagare lo sguardo sugli addominali tonici di Naruto coperti appena dalla maglietta a rete, sulle braccia muscolose, le spalle larghe.
Si fissarono negli occhi e forse fu il destino, o la madre di Hinata, o i genitori di Naruto, ma qualcosa in loro scattò. Il giovane abbasso il capo mentre Hinata gli si avvicinava sollevando appena le spalle e inclinando il viso, le labbra si toccarono appena, sfiorandosi e cercando il reciproco consenso prima di allontanarsi di poco, gli sguardi che non si staccavano, incatenati tra loro.
Il dito rivudo di Naruto sfiorò le labbra della giovane che le socchiuse d'isinto e allora le labbra tornarono a premersi le une sulle altre in un semplice bacio a stampo piano di emozioni, Hinata  incrociò i polsi dietro il capo di lui che si fece più vicino, le labbra si schiusero e le lingue tkimide si cercarono per un po', sfiorandosi e ritirandosi finchè quell'antica danza non si fece più audace e sensuale.
Si staccarono riprendendo fiato, entrambi consci che non potevano rimanere sdraiati all'angolo del corridoio. Naruto si alzò in piedi tirando su per il gomito anche Hinata e fu ella stessa ad attaccarsi nuovamente alle sue labbra mentre il giovane cercava di ritrovare quel monimo di lucidità necessaria a ricordarsi dove in quella stramaledettissima caa si trovasse la camera da letto.
E probabilmente il destino o i loro genitori volevano davvero che andasse tutto per il meglio perchè la prima porta che Naruto alla cieca aprì si rivelò quella corretta.
Hinata indietreggiò fino a quando le ginocchia non toccarono il bordo del materasso e allora il giovane la sollevò appena, delicatamente, posndola sul letto e salendogli sopra. Lei fece vagare le mani lungo il petto e gli addominali prima di togliergli la maglietta che finì a terra seguita in pochi secondi dai pantaloni.
Le labbra si toccarono di nuovo.
L'asciugamano dimenticato in mezzo al corroio vuoto unico ascoltatore dei gemiti sommessi e degli urli animaleschi.
Poi il silenzio.





La villa Uzumaki-Namikaze non era l'unico luogo in cui al momento il silenzio regnava sovrano. Anche nell'attuale covo di Orochimaru il silenzio la faceva da padrone, ma ancora per poco.
Una delle tante vasche di sperimentazione, la ventiquattresima, finì in frantumi e il serpente uscì da essa riprendendo a camminare sulla terra. Ghignò mentre ancora il liquido verdognolo gli gocciolava dai capelli e produceva un'irritante ticchettio al suolo.
I capelli un tempo neri erano diventati bianchi, come dovuti a un'invecchiamento precoce. In mezzo alla fronte capeggiava un occhio. Orochimaru sentiva il potere scorrergli nelle vene.
Il rinnegan si era aperto sulla sua fronte a guardare il mondo e la fusione con lo sharingan lo aveva reso quasi imbattibile, ma doveva ancora fare una cosa prima di andare a distruggere Konoha...
-Ora sono anch'io un dio- sussurò incamminandosi nei freddi coridoi del rifugio -Ma che gusto ci sarebbe a non mostrare a nessuno questa mia incredibile forza?- la risata malvagia e sempre più pazza di orochimaru riuonò tra le pareti mentre Tobirama Senju, Hashirama Senju e Kushina Uzumaki venivano liberati dalla tecnica che li imprigionava.
Chissà se ora che erano tornati veramente in vita sarebbero stati capaci di batterlo?

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* An-Dango: è il gusto più popolare in giappone. Sono dango a cui nell'impasto vengono uniti i fagioli rossi (addolciti).
Bocchan Dango: sono i dango colorati, quelli rosa verdo e bianchi. Quelli che mangia sempre Itachi per intenderci ;p
Goma Dango: sono dango passati poi nei semi di sesamo.

** se non sbaglio e non sto dicendo cazzate (cosa molto improbabile) 1 yen corrisponde a 10 centesimi. Quindi 4,50 euro (un prezzo equo per tre stecchini di dango u.u) sono circa 450 yen. Non me lo sono inventata giuro! Me lo ha insegnato una mia amica (cinese, ma sono dettagli no?) che da lei 5 yen sono 50 centesimi! Quindi credetemi sulla parola, ma in caso abbia detto una cazzata enorme come la terra e l'universo prendetela come licenza poetica ^^

*** vedi capitolo 11 quando al campo d'allenamento dopo essersi sfidati con la katana Naruto dice a Hinata:
"Hai ragione Hinata, non permetterei a nessuno di farti del male!" La ragazza lo guardò arrossendo furiosamente e Naruto si rese conto di quanto le parole dette potessero essere equivoche "Cioè, come non permetterei a nessuno di fare del male a Kiba, credo, cioè solo se fossi sicuro che non ucciderebbe, nonono scherzavo, hehehehehe, come come come emh... DATTEBAYO!"
Stavolta a ruoli si sono scambiati ed è Hinata a incartarsi con le parole.

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N/A
Allora... sono in ritardo lo so, però ne è valsa la pena no? Un capitolo di 8 pagine di word (quindi bello lunghetto) è con una scena hard semi (ma proprio semi) accennata tra Naruto e Hinata, spero vi abbia soddisfatto! Io meglio di così per ora non sono in grado, purtroppo non sono una fan del NaruHina, nè delle coppie Het (sono yaoista! Narusasu forever XD) ma ho cercato di fare del mio meglio e spero di essere stata brava! Spero anche che gli asterischi siano chiari!
Purtroppo come molti sapranno (e staranno tirando un sospiro di sollievo) sono gli ultimi mesi di scuola questi e io poco prima della fine ho da sostenere un'esame e sono quindi piena fino al collo, mi scuso quindi in aticipo se purtroppo dovessi momentaneamente sparire o fare dei ritardi, il mondo reale chiama, la scuola pure e io non posso ignorarli u.u
Spero capirete.
Per ora speriamo vi sia piaciuto il capitolo diciasettesimo.
Imoto e Fenice Cremisi


  
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