Prompt:
Isola
Natasha si passò
l’indice tra uno dei boccoli dei suoi capelli
rossi e si deterse le labbra piene. Una ragazzina alta la
metà di lei scese le
scalinate, fissandole la chioma vermiglia.
“Lei sarà la tua
nuova insegnante di danza. Suo padre ha
deciso così” disse il maggiordomo, chiudendo la
porta. Elektra schioccò la
lingua sul palato e si mordicchiò il labbro inferiore,
coperto da un rossetto
violetto.
“Sa, mia madre era una
ballerina e lui ci tiene molto”
sussurrò la ragazzetta. Finì di scendere le scale
e sbadigliò un paio di volte.
Natasha guardò a destra e a sinistra dell’atrio,
la luce del sole entrava dalle
grandi finestre. Sollevò lo sguardo, fissando un lampadario
di cristallo.
“Signorina Natchios, sono
felice che lei abbia deciso di
invitarmi a sostare a casa sua” disse, fingendo un tono
gentile.
< Sono appena entrata nello
SHIELD, non posso rifiutare
le coperture che Clint riesce a procurarmi > pensò.
La giovinetta abbassò lo
sguardo, soffermandosi sulle scarpe dell’altra.
“Insolito”
bisbigliò. Natasha batté un paio di volte le
palpebre e chinò il capo.
“Non ha mai visto delle
scarpe non di marca?” domandò.
Elektra incrociò le braccia dietro la schiena, ondeggiando
la testa a destra e
a sinistra.
“Siamo nell’isola
di proprietà personale di mio padre. Qui
non ci sono negozi per le scarpe. E’ insolito che lei sia
venuta qui con delle
scarpe col tacco, quando il posto è pieno di
asperità”. Iniziò.
“Potrete esercitarvi nella
palestra” disse il maggiordomo,
allontanandosi. Natasha seguì lo sguardo della giovane,
osservando le proprie
scarpe.
“Forse non sapevo quanto
fosse dura la vostra isola”
ribatté. Elektra negò con il capo e
alzò il capo, i suoi occhi scuri
incontrarono quelli della più grande.
“E’ ancora
più insolito che non si siano rovinate. Lei deve
essere più di una ballerina del Bolshoi”
mormorò. Nat ridacchiò e si ticchettò
l’indice sulle labbra.
“Noi russe sappiamo
difenderci anche quando siamo ballerine.
Se vuoi ti posso insegnare anche quello, tra un passo e
l’altro”. Propose. Elektra
ghignò e si alzò sulle punte dei piedi.
“Benvenuta alla mia isola, sensei” rispose.