" Ehi… Ehi…Ehi tu! Svegliati!"

Sentii una voce, aprii gli occhi e le luci del sole mi accecarono, ma comunque riuscii a vedere un uomo davanti a me

"Ragazza! Alzati dai"

Mi disse per poi aiutarmi ad alzarmi, mi guardai intorno, ero al campo sportivo, non c’era più nessuno, merda dovevo essermi addormentata qui, l’agente di polizia mi fece qualche domanda

"Sai tornare a casa da sola?"

Annui per poi incamminarmi verso casa, entrai e vidi mio padre steso atterra contro il divano ubriaco, lo ignorai completamente e andai in camera mia, mi accesi una sigaretta e controllare il cellulare, avevo una chiamata persa dalla mia migliore amica

" Elizabeth! Ciao non mi rispondevi, comunque ho finito adesso gli allenamenti, non è che potremmo uscire?"

Disse lei, probabilmente si stava cambiando perché capii soltanto l’ultima parola

" Tu mi stai chiedendo se possiamo uscire? ma lo sai con chi stai parlando? Dai dimmi l’ora"

Dissi ridendo, lei mi disse che stava uscendo adesso così uscii dalla mia stanza, uscii di casa e andai alla palestra dove Niki si allenava, entrai dentro e la aspettai, alla reception c’era un ragazzo dai capelli rossi che continuava a fissarmi, io per imbarazzo mi accesi una sigaretta, quando Niki uscii dallo spogliatoio mi venne incontro

"Sempre puntuale lei"

Mi disse abbracciandomi, lei andò alla reception salutando il ragazzo dai capelli rossi

"Stasera ci sarà una festa, vieni?"

le disse lui, Niki annui

"Porta anche la tua amica dai capelli blu"

Disse indicandomi, io dopo aver buttato fuori il fumo dalla bocca sorrisi e mi avvicinai

"Senti rosso, dimmi l’ora e io sarò puntuale, ma… ad una condizione"

Dissi io sollevano l’indice

"Promettimi che hai qualcosa che mi faccia sballare, o qualcuno che conosci che abbia roba buona"

"Ho il mio migliore amico"

Sorrisi

"Perfetto"

Dissi sorridendo per poi rimettermi la sigaretta in bocca, Niki mi raggiunse poco dopo e andammo al campo sportivo, presi una birra e, ovviamente, lei una bottiglia d’acqua, ci sedemmo sugli spalti ad osservare i ragazzi giocare a calcio

"Allora…"

Mi disse lei guardandomi sorridendo maliziosamente, sapevo già cosa stava per dire infatti le risposi prima che lei potesse fare la domanda

"No, non è il mio tipo e poi, io non mi innamoro mai, lo sai"

"Già. Tu sei la ragazza che non si innamora mai, dai quattordici anni fino ad ora, diciassette, non ti ho mai vista innamorata di qualcuno.. ma come fai"

Mi disse lei continuando a guardare quei ragazzi giocare a calcio che, ci avrei scommesso oro, avrebbe voluto portarli a letto tutti.

Quella sera ci presentammo entrambe, lei vestita con un vestito fucsia corto e stretto mentre io con dei pantaloncini corti e una canottiera nera… insomma dopotutto erano appena cominciate le vacanze estive, il ragazzo dai capelli rossi ci venne incontro 

"Siete venute"

Disse sorridendo come un idiota

"Certo, cosa credevi. Allora dov’è la festa?"

Dissi ridendo, lui ci fece segno di seguirci, accanto a lui c’era un ragazzo, un ragazzo dai capelli ricci e, sinceramente, ero curiosa di vederlo in faccia.

Arrivammo in piscina, dove c’erano dei ragazzi che si tuffavano, altri fumavano, bevevano, c’era la musica, andai da un gruppetto che stava lì e mi sedetti con loro fumando una sigaretta, poi Niki si avvicinò 

"Ma non sai fare altro! Dai nuota, balla! Ma non fumare! Sai cosa ti fa il fumo!"

Disse lei con tono autoritario, io mi alzai 

"Senti, cazzo per una sera non rompere okay? Insomma… cosa ti importa a te?  Mh? Sei solo mia amica, non mia madre… anche perché lei è morta quindi…"

Dissi ridendo nell’ultima frase, per poi tornare a sedere, il ragazzo dai capelli ricci si posizionò davanti a me sorridendo, pensavo che fosse il solito babbeo imbecille brutto come la fame, invece mi sbagliavo, era incredibilmente… adorabile, aveva due occhi verdi che, se lui non mi avesse offerto una pasticca, sarei rimasta a fissarlo come un’ebete.

La serata la trascorsi con gente che nemmeno conoscevo, Niki era rimasta sobria tutta la sera a parlare con il ragazzo dai capelli rossi, che scoprì si chiamava Malachy, finito lo sballo della serata decisi di andare sul tetto della palestra, erano almeno le tre di notte, salì sul tetto e mi accesi una sigaretta. Improvvisamente sentì dei passi dietro di me, ma non mi voltai

"Chi sei, mh?"

Sapevo chi era, avevo riconosciuto la sua voce, sebbene lo conoscessi solo da poche ore

"Indovina"

"Vediamo, sembri tanto l’amica sbandata di quella perfetta, quell’amica che nessuno vorrebbe avere, quella mezza fuori di testa, matta, completamente matta, quella che fa cazzate, sei l’amica di quella che si ritiene più matura di te, vero?"

"Cazzo, sei un genio, come hai fatto?"

Lui sorrise per poi guadare in alto e accendersi una sigaretta 

"Beh vedi, io sono come te, sono l’amico sfortunato"

"Come ti chiami"

Gli chiesi

"Luke… e tu? Mi farai anche indovinare il tuo nome?"

Disse guardandomi per poi fare un piccolo sorriso, io sorrisi a mia volta 

"Se ci tieni tanto, provaci"

Dissi io per poi rientrare dalla finestra, tornai in palestra dove vidi Niki e Malachy seduti a bordo piscina, non mi avvicinai, non volevo interromperli, semplicemente me ne andai a casa, fingendo che quella festa sia stata una come le altre, quando invece, dentro di me, sapevo che non era così.