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Autore: Chocolat95    23/04/2016    2 recensioni
"È bello doppo il morire vivere anchora" [Bernardino Corio]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pisces Albafica, Pisces Lugonis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inspirò profondamente, diverse volte e con calma. L’aria di quel posto era così buona che voleva assaporarla tutta. Si sentiva un leggero venticello che faceva vibrare l’ombra degli alberi e ogni tanto qualche foglia cadeva insieme ai petali di qualche fiore. E fu proprio uno di quelli che gli cadde sul volto solleticando il naso che risvegliò i suoi sensi. Decise però di non aprire subito gli occhi. L’erba sotto di lui era morbida e fresca, riusciva a sentirla e lisciarla con le dita anche se era ancora avvolto da tutto il metallo dell’armatura.

Batté le palpebre un paio di volte, poi si decise ad aprire gli occhi ed incontrare finalmente il sole. Era caldo e gentile, i raggi erano confortanti e avvolgenti come un abbraccio familiare.
Tirandosi su si accorse di essere ricoperto di piccoli petali caduti probabilmente insieme alle foglie e se li scrollò delicatamente dalla tunica prima di alzarsi.
Una volta in piedi si accorse che davanti a sé aveva un prato immenso.

Non ricordava di averne mai visto uno così grande in vita sua e rimase per qualche attimo immobile a contemplare quella incredibile visione.
Mosse qualche passo e si accorse che l’erba era un po’ più alta lì e c’erano margherite, tante margherite.
Sentì all’improvviso il cuore farsi leggero, ogni pensiero abbandonare la mente e senza che se ne accorgesse stava correndo  nella distesa verde.
Correva, ancora e ancora, la veste svolazzava al vento come i capelli sparpagliati ovunque che si confondevano col cielo.
Era felice Albafica. Non sapeva il perché ma non gli importava. Per la prima volta forse in vita sua non si chiese cosa avrebbe dovuto fare ma si preoccupò solo di quello che voleva.
Nella foga del correre a perdifiato incespicò nei sui stessi passi ed ad un certo punto ricadde giù rotolando per un breve tratto. Si fermò quasi subito ma rimase in quella posa e scoppiò a ridere. Si voltò leggermente solo per accarezzare la corolla di un fiore. Com’erano belli, così delicati ed innocenti. Quel luogo era tutto così e pensò che gli sarebbe piaciuto davvero rimanerci per sempre.
Stava giusto cominciando a chiedersi se mai ci potesse essere qualcun altro lì quando una voce interruppe i suoi pensieri

“Sei proprio rimasto il ragazzino che ricordavo”

Tirandosi sui gomiti vide da sopra i ciuffi d’erba l’unico pezzo mancante a quel paradiso.

“Maestro…”

Come lo chiamò gli occhi gli si illuminarono e un sorriso ancor più grande di prima gli spuntò in volto.
Gli corse in contro senza pensarci e altrettanto istintivamente lo strinse forte quando si ritrovò nel suo abbraccio.
Era reale? Stava sognando? Non voleva saperlo, voleva solo far durare quel momento più a lungo possibile.
Non ci furono parole, in quel momento non servivano.
Solo dopo un po’ Albafica disse:

“Mi siete mancato, è così bello rivedervi”

Lugonis non disse nulla ma il sorriso con cui ricambiò fece capire tutto, gli posò una mano sulla testa e gli scrollò affettuosamente i capelli.
Solo allora Albafica si rese conto con gran sorpresa di essere più basso del suo maestro, di arrivargli a mala pena alla spalla. Si guardò incredulo accorgendosi in quel momento di non star indossando più la cloth perchè era tornato a quando ancora non l’aveva acquisita.

“Maestro ma, dove siamo? Perché sono di nuovo piccolo?” chiese con un espressione dubbioso e corrucciata che a Lugonis ispirò tanta tenerezza e
gli fece fare una bella risata.

“Ad essere sincero non lo so, ma ho sentito dire che quando arrivi in posti come questi, la condizione più felice che ricordi, diventa quella permanente… evidentemente il tuo aspetto attuale rappresenta i tuoi ricordi migliori”

“Già… penso proprio che abbiate ragione” rispose l’allievo con uno di quei sorrisi sereni che solo lui aveva tante volte potuto vedere

“Voi però siete come vi ricordo io…” riprese dopo un attimo

“Hai ancora a mente le parole che ti ho detto quando ci siamo lasciati?”

“Come potrei dimenticarle…”

“Allora saprai trovare la risposta…”

Un’altra volta calò il silenzio e un’altra volta non ci fu bisogno di riempirlo in alcun modo, era perfetto così.

“Maestro – Albafica richiamò ancora la sua attenzione – questo posto è davvero bello ma, ci siamo solo noi?”

“Molto probabilmente no”

“E allora gli altri, dove sono?”

“Nei loro giardini, sai qui è pieno… oppure devono ancora arrivare… e per quanto bello sia questo posto, un po’ mi dispiace che tu ci sia giunto così presto…”

“Cosa dite, non vorrei essere da nessun’altra parte se non qui con voi…”

Lugonis rise di gusto

“Sei sicuro? Perché ho come l’impressione che sia appena arrivato qualcuno per te…!”

“Impossibile maestro, io non aspetto nessun…”

Ma nel mentre stesso che pronunciava quelle parole col volto si era girato nella direzione indicata dal precedente Saint e dovette ricredersi.
Da quando era lì, aveva riscoperto il sorriso come non gli capitava da tempo, ma quello che rivolse alla nuova figura era ancora più bello e allegro dei precedenti.
“Che aspetti, vagli incontro” lo esortò il maestro ed Albafica non se lo fece ripetere.

Mentre lo vedeva allontanarsi, lo vide anche crescere, come non aveva potuto fare prima e comprese che il paradiso del suo giovane allievo comprendeva anche altro.
 


Nel frattempo quello aveva raggiunto il nuovo venuto e lo aveva già accolto a modo suo:
“Non ti si può perdere di vista un attimo che ne combini una delle tue eh?”




Angolo dell'autrice:
Sono talmente giù in questi giorni che per contro penso sempre a come invece potrebbero essere felici i "miei" personaggi, ed ecco qua ^^'
Questa storia nasce originariamente come unico capitolo ma se mi prende bene l'ispirazione potrei anche aggiungerne altri (personalmente me lo auguro perchè ho già altre ideuzze ma non vorrei fare il passo più lungo della gamba... odio non essere sicura di poter concludere una storia ^^) , intanto spero vi sia piaciuto quello presente :-)
  
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