Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    23/04/2016    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
----------
 
 
Capitolo 20 - Bande di strada
 
 
Quella sera, nel nascondiglio della resistenza, i ragazzi stavano facendo il punto della situazione, ponendo particolare attenzione all'incontro di Drew e dei suoi compagni con Lord Solaris e Blake, e a quella misteriosa porta che avevano trovato sotto la Grande Scalinata di Reborn City. Cain stava raccontando tutto per filo e per segno a Vera, Max e a tutti quelli che non lo avevano accompagnato, e che stavano ascoltando con profondo interesse e preoccupazione.
 
"E così, per fortuna, siamo riusciti a reggere quel tanto che bastava perchè la nostra carissima Amaria intervenisse e costringesse Lord Solaris e il suo lecchino a levare le tende." disse il ragazzo dai capelli viola. "Ricordami che ti devo un bacio, Amaria! E spero che alla nostra amica Titania la cosa non dispiaccia!"
 
Amaria rise della battuta del suo amico, mentre con una mano accarezzava uno dei Pokemon che aveva catturato più di recente - lo Oshawott che Cain aveva salvato dal lago inquinato. "Hehehee... non ti preoccupare, Cain! Tania non è gelosa fino a questo punto!" affermò l'esperta di Pokemon Acqua. Il Pokemon lontra che stava accarezzando guardò verso di lei, sbattendo gli occhi come se si stesse chiedendo cosa voleva dire... ed Amaria si schiarì la voce, riportando il discorso sui binari da cui era partito. "Comunque... sì, è una fortuna che Lord Solaris non se la sia sentita di affrontarmi. Lui ha detto che non era sicuro di vincere contro di me, ma se devo essere sincera, lo stesso vale per me. Sono riuscita a cogliere di sorpresa il suo Garchomp con quel Geloraggio, ma avete visto anche voi che era ancora in piedi."
 
"Ha resistito ad una mossa doppiamente superefficace..." disse Max con un brivido. "Quel Lord Solaris dev'essere un allenatore eccezionale. Beh, ovvio. Altrimenti non sarebbe il capo del Team Meteora."
 
"E anche quel bellimbusto che era con lui non scherzava... si chiamava Blake, e usava Pokemon di tipo Ghiaccio." continuò Hitomi, giocherellando distrattamente con una matita mentre stava seduta ad un tavolo. "Dobbiamo farne ancora, di strada... prima di poterci battere con quei due."
 
"E io non avevo neanche i Pokemon più indicati per affrontare una squadra di tipo Ghiaccio." commentò Drew. Aveva da poco affidato il suo Roserade e il suo Absol alle cure della macchina rigenerante del loro nascondiglio, e adesso aspettava che avesse finito. "Detto questo, se non altro sappiamo qualcosa su quale sia l'obiettivo del Team Meteora, e perchè vogliano impadronirsi dell'anello di Heather e della collana di Ortilla."
 
"Una grande porta nei sotterranei di Reborn City... e un potere straordinario che si nasconde dietro di essa." disse Vera, riflettendo ad alta voce. "E mentre parliamo, sicuramente il Team Meteora sarà alla ricerca degli altri due pezzi del puzzle."
 
Florinia richiamò a sè l'attenzione schiarendosi la voce. "Indipendentemente da quali posano essere le nostre mosse successive, appare chiaro a questa unità che la priorità consiste nell'individuare e proteggere le restanti due chiavi." affermò nella sua voce robotica. "Un combattimento con Lord Solaris è pertanto da evitare. Si suggerisce piuttosto di sabotare le operazioni del Team Meteora tramite le quali cercano di rendere Reborn City inadatta a sostenere la vivibilità di umani, animali e Pokemon."
 
"Danneggiare il Team Meteora è senz'altro una delle nostre priorità." affermò Amaria. "Se riuscissimo, per esempio, a scoprire come fanno a rendere il Lago Azzurro così inquinato, rimuoveremmo una delle minacce più sostanziali."
 
"Osha, osha!" esclamò lo Oshawott di Amaria. "Oshawott!"
 
"Momentaneamente, questa unità suggerirebbe comunque di mantenere un basso profilo ed attendere un'occasione più favorevole. Il recente incontro con il Team Meteora ha sicuramente innalzato il loro livello di guardia." continuò Florinia. "Si suggerisce piuttosto di raccogliere quante più informazioni possibile sul Lago Azzurro. Tali conoscenze serviranno a fare sì che la mossa successiva sia più efficace."
 
"Va bene..." disse Julia, le mani dietro la nuca mentre faceva una lenta piroetta su sè stessa. "Oh, beh, non posso dire che prendermi qualche giorno di relax mi dispiaccia! Con tutta l'eccitazioe che c'è stata in questi ultimi giorni... e poi, chissà, magari potremmo dare un'occhiata al regalino che il signor Elisio ti ha lasciato e capire che cosa possa essere, non pensi anche tu, Vera?"
 
La ragazzina castana mostrò il pacchetto che il miliardario di Kalos le aveva lasciato. Da quando lei e Max erano tornati alla base, non lo aveva ancora aperto, dal momento che il racconto di quell'incontro con Lord Solaris aveva occupato tutta la sua attenzione, ma adesso era il momento giusto per capirci qualcosa di più. "Sì, lo penso anch'io... e a questo proposito, vorrei farvi vedere questo che il signor Elisio ci ha dato prima di andare a prendere il suo aereo di ritorno verso Kalos." disse. "Mi ha detto che avrebbe potuto esserci utile, ma non ha spiegato esattamente cosa fosse... e sono curiosa di darci un'occhiata."
 
"Beh, per quello basta aprire il pacco per sapere di cosa si tratta, no?" chiese retoricamente Max, con un sorrisetto arguto sul viso. 
 
Vera storse comicamente il naso. "Grazie mille, fratellino, fin lì ci arrivavo..." rispose, mentre con le mani cominciava ad aprire il pacchetto. Quando sollevò il coperchio della scatola, un improvviso bagliore la costrinse a stringere gli occhi... un fascio di luce rossa e gialla che proveniva dall'oggetto contenuto al suo interno: una sfera di uno strano materiale semitrasparente che inviava riflessi colorati tutt'attorno, come se un sole in miniatura brillasse al suo interno e diffondesse una radianza sacra che aveva un effetto quasi ipnotico sui ragazzi che la osservavano! Stava comodamente nella mano di Vera, e aveva una forma perfettamente sferica, senza apparentemente alcuna traccia di imperfezioni. Al suo interno si vedeva una sorta di fiammella rossa con una lingua nera che appariva guizzare rapidamente, mentre il resto della sfera era pervaso di luce dorata, quasi troppo intensa per essere osservata direttamente! Anche Florinia, pur nel suo sforzo di essere priva di emozioni, non riuscì ad impedire ad un accenno di meraviglia di comparire sul suo volto, sgranando leggermente gli occhi e aprendo di poco la bocca!
 
"Cosa... ma... che cos'è?" si chiese Drew. Anche il ragazzino dai capelli verdi era assolutamente meravigliato di quello che stava vedendo - anche nella straordinaria avventura che lui e i suoi compagni avevano vissuto in giro per i quattro continenti, non aveva mai visto una cosa simile. Stava illuminando praticamente a giorno la sala del rifugio sotterraneo! "Quasi non riesco neanche a sostenerne la vista!"
 
"Non... non ho idea di cosa sia, ma racchiude un potere immenso, incredibile!" affermò Amaria. Vera mise rapidamente la pietra nella scatola da cui l'aveva estratta, agendo quasi per riflesso condizionato, e rimase per un istante come immobilizzata. Non riusciva a credere a quello che aveva appena visto... che cosa le aveva dato Elisio? Quale potere si celava in quello strano oggetto? E a cosa sarebbe servito?
 
Mentre i ragazzi restavano ancora fermi a guardare la scatola ora chiusa nella quale si trovava la pietra luminosa, un rapido rumore di passi annunciò l'arrivo di Vittoria, che si affacciò e controllò cosa stesse accadendo. "Ragazzi! Ragazzi, che succede? Ero di là che stavo allenando le bambine, quando ho visto questo grande lampo di luce, e... cosa è successo?" chiese, entrando nella sala con Pietro ed Ortilla al seguito.
 
"Non ne ho la più pallida idea..." affermò Vera. "Stavo dando un'occhiata al dono che il signor Elisio mi aveva fatto, e... ho visto questa luce abbagliante, e poi... non so nemmeno io di cosa si tratti, ma il signor Elisio mi ha detto che si tratta di un potere che mi sarà molto utile in seguito..."
 
"Vittoria... Tu ne sai qualcosa, per caso?" chiese Ortilla. Alty, la sua magnifica Altaria, svolazzò accanto alla sua allenatrice e si posò con grazia sulla sua spalla, guardando incuriosita in direzione di Vera... e percepì qualcosa di strano nella scatola che Vera teneva in mano. Una sensazione strana, che la Pokemon Drago/Volante non aveva mai percepito prima di allora... ma che allo stesso tempo le sembrava stranamente familiare!
 
"Alty... altariaaaaa!" esclamò la Pokemon piumata, agitando spasmodicamente le ali mentre puntava il becco verso la scatola. Vittoria corrugò la fronte, osservando la reazione di Alty, e un ricordo degli insegnamenti della sua sensei cominciò a riaffiorare nella sua mente.
 
"Che succede, Alty?" chiese Ortilla preoccupata. "C'è... c'è qualcosa che non va in quella scatola? Ti senti bene?"
 
"Altarrrria!" esclamò la Pokemon Drago/Volante, cercando di fugare le preoccupazioni della sua allenatrice. "Alt altaria!"
 
Ortilla corrugò la fronte, comprendendo quello che voleva dire la sua Pokemon. "Beh... mi sembra di capire che Alty abbia percepito una grande energia provenire da quella scatola!" disse la coordinatrice dai capelli turchini. L'espressione di Vittoria si era fatta più pensierosa, e a Vera sembrò che l'esperta di aikido stesse ricordando altri particolari. Anche Drew, Hitomi e Max avevano notato questo particolare...
 
"C'è... qualcosa che ci vorresti dire riguardo a quello strano oggetto, Vittoria?" chiese il ragazzino con gli occhiali. 
 
Vittoria si sfregò il mento per qualche istante, raccogliendo i ricordi. "Hmm... non sono sicura al cento per cento, ma... credo di avere un'idea di cosa possa essere." affermò. "Vera... più tardi potremmo parlare un po' a tu per tu? Se... se il dono del signor Elisio è quello che penso io, allora potrebbe essere davvero importante che io te ne parli."
 
"Beh... certo, per me non ci sono problemi." disse Vera. Ormai aveva capito che, di qualunque cosa si trattasse, era estremamente importante. "Qualsiasi cosa possa aiutarci contro il Team Meteora è bene accetta, dopotutto..."
"Ma ho la sensazione che da questo momento in poi, la lotta con quel Lord Solaris e i suoi uomini si farà ancora più dura..." disse tra sè la bambina castana.
 
 
----------
 
 
Ortilla si sgranchì una spalla mentre tornava nella sala degli allenamenti, dove Shelly ed Heather erano ancora alacremente all'opera assieme a Pietro e a Fern. Per quanto di malavoglia, il ragazzaccio con gli occhiali aveva accettato di far fare un po' di pratica alle due bambine, e in particolare di allenare lo Spinarak e il Joltik che Shelly aveva catturato sotto la Grande Scalinata. Il Noibat e la Vibrava di Heather, a loro volta, si stavano allenando con il Rhydon di Pietro... e assieme a lui, c'era un altro Pokemon che Ortilla non aveva mai visto in vita sua, ma che chiaramente era un altro Pokemon di tipo Roccia: sembrava una grossa stalagmite di colore blu-grigio che si reggeva su quattro robuste zampe dotate di unghioni di roccia rossa. Aveva una testa che appariva stilizzata, rozzamente scolpita nel granito, con due orecchie formate da appuntite rocce rosse, e un paio di occhi simili a gemme sfaccettate, in mezzo ai quali si vedeva una cresta di pietra rossa. Numerosi spuntoni di roccia emergevano dal suo corpo, in maniera apparentemente casuale. La creatura di roccia restava ferma al suo posto, assorbendo senza problemi i colpi che gli venivano sferrati da Vibrava e Noibat.
 
"Coraggio, Heather! Metteteci un po' più di ritmo, tu e i tuoi Pokemon! Più verve! Vi voglio scattanti!" esclamò Pietro, applaudendo un paio di volte quando un attacco Dragospiro centrò in pieno il Pokemon sconosciuto, che si difese alzando una delle sue robuste zampe. Fu costretto ad indietreggiare un po', ma si riprese rapidamente e scosse la testa per schiarirsela, mentre Noibat scagliava un preciso attacco Aerasoio contro Rhydon, senza fargli danni eccessivi.
 
"Okay... Spinarak, attacca con Ombra Notturna!" esclamò Shelly, i cui nuovi Pokemon stavano affrontando il Krokorok di Fern... e un altro dei Pokemon del giovinastro, un Scyther dall'aspetto feroce e bellicoso! "E tu, Joltik... usa un attacco Elettrotela!"
 
Gli occhi compositi di Spinarak si illuminarono di luce nera e proiettarono un lampo di oscurità contro il Krokorok di Fern, mentre Joltik alzò le zampette anteriori e scagliò una ragnatela fatta di crepitante elettricità dorata contro Scyther! Ma Fern non sembrò per nulla impressionato. Con acredine, il giovinastro con gli occhiali fece un cenno al suo Pokemon mantide. "Scyther, usa Forbice X!" esclamò. "Krokorok, tu cerca di reggere al colpo! Non dovrebbe esserti difficile..."
 
"Rok!" esclamò il coccodrillo delle sabbie, incrociando le braccia artigliate davanti a sè e parando come meglio poteva l'attacco Ombra Notturna di Spinarak, che si disperse senza fargli troppi danni. Il Scyther di Fern strinse i denti, attese che la ragnatela elettrica di Joltik fosse abbastanza vicina... e sferrò un potente e preciso fendente con entrambe le braccia, tranciando letteralmente la rete elettrica, che si disperse con un crepitio inquietante! Scyther scosse le braccia-falci, un po' stordito dalla scarica elettrica che aveva comunque ricevuto, e rivolse uno sguardo rancoroso al ragnetto elettrico.
 
"Ehm... immaginavo che non avrebbe funzionato granchè, ma... valeva la pena provare." disse Shelly, sfregandosi la nuca. Il suo Joltik sospirò rassegnato, ed immaginando che Scyther si sarebbe preso la sua vendetta...
 
"Scyther, Lacerazione. Krokorok, Pietrataglio." ordinò Fern. Il Pokemon mantide fendette l'aria con entrambe le sue braccia-falce, scavando un profondo solco nel terreno e mancando di pochissimo il ragnetto elettrico, la cui pelliccia si rizzò per lo spavento! Nello stesso momento, Krokorok eseguì un attacco Pietrataglio, colpendo il terreno con un pugno e facendo sollevare dal terreno attorno a Spinarak dei grossi spuntoni di roccia che lo mancarono di pochissimo! Non c'era bisogno di avere lo stesso acume di Shelly per rendersi conto che Fern aveva mandato un messaggio ben preciso - che seavesse voluto, avrebbe potuto stendere Spinarak e Joltik senza fare alcuna fatica. "Bene, ragazzine, siete andate in maniera... decente, se non altro. Per due Pokemon che hai appena catturato, non sei andata poi così male. Però adesso non alzate troppo la cresta, mi sono spiegato? Le bambine come voi devono sapere qual è il loro posto e portare rispetto a chi è più abile e più esperto di loro."
 
"S-sì, certo. Non mi era mai passato per la testa di mancarti di rispetto, Fern." disse Shelly. Heather gettò un'occhiataccia al ragazzo più grande e bofonchiò qualcosa tra i denti prima di tornare a concentrarsi sul suo scontro di allenamento con Pietro. Vibrava aveva messo a segno un attacco Battiterra, colpendo il terreno con violenza con la sua coda, e scatenando una piccola scossa tellurica che aveva colpito sia il Rhydon del giovane musicista, che il Pokemon sconosciuto, facendoli incespicare e rallentandoli sensibilmente. Incuriosita da quel Pokemon roccioso che lei non aveva mai visto prima, Ortilla si fermò e lo scannerizzò con il suo Pokedex.
 
"Gigalith, il Pokemon Pressionalta. Tipo Roccia. Forma evoluta di Boldore. Possiede la grande facoltà di assorbire i raggi solari attraverso i grandi cristalli presenti su tutto il corpo. Questi, una volta assorbiti, vengono trasformati in energia ed espulsi come raggi dalla bocca quando se ne presenta l'utilità. Abita nelle caverne e nelle grotte, mimetizzandosi tra le rocce." disse l'enciclopedia elettronica.
 
"Altar, alt?" chiese Alty. Gigalith si era ripreso per primo dall'attacco di Vibrava e stava contrattaccando con Lucidatura, sfregando una zampa sul suo corpo roccioso per togliersi di dosso un po' di impurità e velocizzarsi. Con un improvviso scatto di velocità, il Gigalith di Pietro si scagliò verso il Vibrava di Heather e cercò di attaccare con Bottintesta, abbassando il capo per sferrare un colpo micidiale al Pokemon Terra. Corrugando la fronte, la bambina dai capelli fucsia calcolò il tempo e diede l'ordine al momento giusto.
 
"Vibrava… evitalo e rispondi con un attacco Dragocoda!" esclamò. Il pesante Pokemon Pressionalta mancò di pochissimo Vibrava quando quest'ultima, con un energico movimento delle sue corte ali, fece un balzo laterale ed evitò l'attacco di Gigalith… poi, mentre ancora il nemico non si era messo in guardia, sferrò un potente colpo con la coda avvolta da una strana fiammella blu-viola, che colpì in pieno Gigalith! Il Pokemon roccioso non subì troppi danni, ma il colpo riuscì comunque a sbalzarlo indietro… e lo costrinse a tornare nella sua Pokeball! Gigalith si trasformò di nuovo in una scia di luce rossa e volò fino alla Pokeball vuota che era appesa alla cintura di Pietro, non lasciandogli altra scelta che recuperare il suo Pokemon.
 
"Hmm, niente male, piccola! Sei diventata parecchio brava, devo ammetterlo!" disse Pietro, cercando un'altra Pokeball. "Ma ora vediamo come te la cavi con lui… Relicanth, vieni! Credo che sia il momento di sgranchirsi un po'!"
 
"Relo!" esclamò il Pokemon che uscì dalla successiva Pokeball. Sembrava un grosso pesce preistorico lungo più di un metro, ricoperto da robuste squame corazzate di colore marrone cupo, che diventavano grigie e più spesse sulla testa e in alcune chiazze apparentemente casuali sparse sul suo corpo, una coda dalla forma strana, che dava l'impressione di essere in parte atrofizzata, e delle pinne pettorali stranamente lunghe e fini. L'espressione sul suo volto, nonostante la mascella sporgente potesse farlo apparire minaccioso, era di assoluta tranquillità, e forse qualcuno avrebbe potuto dire che appariva addirittura apatico, con quei suoi occhi sempre chiusi e la sua bocca dall'aria assonnata. L'unico elemento che stonava un po' nel suo aspetto era un puntino rosso posto sulla schiena del pesce preistorico, chiaramente visibile in mezzo alle sue squame del colore della roccia.
 
"Relicanth, il Pokemon Longevità. Tipo Acqua/Roccia." disse il Pokedex di Ortilla. "Relicanth è una specie esistente da 100 milioni di anni senza alcuna mutazione di forma. Questo antichissimo Pokémon si nutre di microrganismi, come prova della sua bocca sdentata. Il suo corpo riesce a resistere all'incredibile pressione degli abissi oceanici ed è ricoperto di squame dure come roccia viva."
 
"Non sarà un Pokemon preistorico a spaventarci, vero, Vibrava, Noibat?" chiese Heather ai suoi due Pokemon, entrambi ancora arzilli e determinati a sostenere l'assalto. "Dobbiamo fare del nostro meglio se vogliamo diventare più forti... solo così potremo sconfiggere quel maledetto Lord Solaris!"
 
"Noibat!" esclamò Noibat, scagliando un attacco Aerasoio contro Relicanth e Rhydon. Ma entrambi i Pokemon ressero bene alla raffica di lame di vento, che per gran parte si infranse sulle loro corazze dure come il granito!
 
"Non male, ma ti ci vorrà ben altro per avere la meglio!" esclamò Pietro. "Relicanth, usa Zuccata! Rhydon, attacca con Cadutamassi!"
 
"Rhyyydon!" esclamò il rinoceronte bipede, per poi cominciare a scagliare una raffica di sassi contro Vibrava, che si scansò lateralmente e riuscì ad evitare i primi due attacchi, colpì il terzo masso con una Dragocoda che lo mandò in frantumi, ma non riuscì ad evitare di essere colpito dal quarto, che lo mandò a terra con un tonfo sordo! Noibat riuscì per un pelo a scansarsi quando Relicanth si scagliò su di lui, abbassando la testa e caricando come un ariete... e il pesce preistorico passò vicino all'avversario, sollevando un fischio che penetrò nelle sensibili orecchie del drago-pipistrello!
 
Ortilla stava osservando con attenzione le mosse e le contromosse di Heather e Shelly, assieme a quelle dei loro compagni di allenamento. Lei ed Alty stavano cercando di memorizzare il più possibile e imparare da quell'incontro. Sarebbe stato importante in seguito... e ad insaputa di Ortilla, molto prima di quando lei immaginasse!
 
 
----------
 
 
Nel Quartiere Ossidiana di Reborn City, il pomeriggio si era trascinato come sempre in mezzo allo smog, allo squallore e all'opprimente noia della classica giornata di quella metropoli infernale. La maggior parte delle persone, conclusa una grigia giornata di lavoro, si era chiusa in casa per evitare i mille pericoli che infestavano il quartiere, e si erano sintonizzati sulla radio locale o avevano acceso la tv per godersi almeno qualche oretta di divertimento ed evasione.
 
Tuttavia, non tutti erano dello stesso avviso - quando la maggior parte dei lavoratori e degli studenti erano tornati nelle loro case, qualcun altro cominciava a muoversi...
 
In una piazzetta dispersa tra gli edifici di Reborn City, un gruppetto di ragazzi di non più di vent'anni, tutti vestiti con delle uniformi blu con tanto di bandana dello stesso colore legata sulla testa si stavano aggirando in maniera guardinga, evidentemente alla ricerca di qualcosa... 
 
"Bene. Fin qui siamo arrivati... e non abbiamo trovato nessuno dei nostri rivali." disse uno dei ragazzi, tenendo in mano una Pokeball dalla forma strana, azzurra con dei motivi bianchi che ne decoravano la parte superiore. "Che ne dite, ragazzi? Io dico che prima di stasera, l'intero quartiere Ossidiana è di nuovo sotto il nostro controllo!"   
 
"Hah! Lo dicevo io che quei fessi della Banda Magma non sarebbero durati a lungo! Non appena ci siamo messi sul serio, li abbiamo stracciati come tanti principianti!" disse una ragazza vestita allo stesso modo... ma con un top azzurro al posto della maglietta dell'uniforme. Il gruppetto, composto da tre ragazzi e due ragazze, continuò ad addentrarsi nelle stradine del quartiere, stando bene attenti a dove mettevano i piedi... almeno finchè uno di loro non fece un segno con la mano, segnalando che c'era qualche problema.
 
"Ragazzi... ragazzi, qui c'è qualcosa che non va!" esclamò. "Mi sa tanto che... ci hanno teso un'imboscata..."
 
"Dour! Dour!" esclamò la voce di un Pokemon che emerse da una stradina laterale un istante dopo, accompagnato da altri della sua stessa specie - erano dei cagnolini piccoli ma dall'aspetto feroce, con una pelliccia corta nera, ventre e muso rossi, orecchie a punta e una piccola coda. Le zanne sporgevano dalle loro bocche e avevano delle strisce bianche intorno alle caviglie e sulla schiena, in modo da assomigliare ad ossa. Si trattava senza dubbio di un gruppetto di Houndour, Pokemon di tipo Buio/Fuoco ben conosciuto per il loro carattere sociale e per le dolorose fiamme che erano in grado di sputare dalle fauci, oltre alla loro capacità di secernere un potente gas tossico.
 
"Bene, bene! Che cosa abbiamo qui?" si chiese una voce sarcastica, appartenente ad una figura umana che avanzava con fare sicuro dietro il piccolo branco di Houndour. Altri individui emersero dalle stradine attorno alla piazza, e cominciarono a circondare i ragazzi vestiti di blu: si trattava di un gruppetto di loro coetanei, che indossavano delle magliette rosse, dei pantaloni neri decorati con delle fiamme rosse sulle gambe, e delle scarpe da ginnastica bianche con le suole rosse...
 
"Un po' di cretinetti della Banda Idro sono venuti a farci compagnia, ragazzi!" esclamò una ragazza della gang vestita di rosso, che indubbiamente doveva essere quella Banda Magma di cui i teppistelli in blu avevano parlato. "Aaaah, questa sì che è un'occasione favolosa per noi! Il nostro capo Massimo ci sarà molto riconoscente quando gli diremo che siamo riusciti a dare una lezione memorabile ai nostri rivali della Banda Idro!"
 
"Tsk... potrebbe essere invece che stasera saremo noi a comunicare ad Ivano che la Banda Magma non è più un problema?" esclamò il ragazzo che sembrava essere a capo del drappello della Banda Idro. "Avanti, ragazzi, diamogli una lezione! Fuori i vostri Pokemon!"
 
I suoi compari obbedirono all'istante e fecero uscire i loro Pokemon... e un attimo dopo, diversi Pokemon simili a piranha si schierarono davanti agli Houndour della Banda Magma: avevano tutti una massiccia e affilata dentatura che divideva i loro corpi nei loro due colori principali, il blu nella parte superiore e il rosso nella parte inferiore. Nella parte superiore del ventre avevano una stella gialla, oltre che tre pinne appuntite a forma di M due delle quali sopra la testa, mentre l'altra si trovava sotto il ventre. Tutte le pinne erano di colore giallo, e facevano sembrare i Pokemon piranha ancora più minacciosi!
 
"Carrrrvanha!" esclamò il più grande dei Pokemon piranha, mostrando i denti ai suoi avversari.
 
"Sembra che la Banda Idro abbia deciso di fare i duri!" esclamò uno della Banda Magma, ghignando con fare arrogante. "Forza, miei piccoli Houndour, fategli vedere di cosa siamo capaci!"
 
"Avanti, Carvanha! Quelli ve li mangiate a colazione!" esclamò una ragazza della Banda Idro. "E per quanto riguarda queste teste di fiammifero... queste ce le lavoriamo noi!" Si voltò verso una ragazza della Banda Magma e si sgranchì le nocche delle mani, prima per una rissa... e i loro rivali non si fecero attendere e cominciarono ad avanzare, circondando la Banda Idro. Non ci volle molto prima che i pugni cominciassero a volare, e i Carvanha e gli Houndour si lanciassero gli uni contro gli altri... e il rumore della battaglia cominciò a risuonare per tutto il Quartiere Ossidiana!
 
 
----------
 
 
Quella sera, in un vicoletto buio vicino ad una delle poche sorgenti d'acqua pulita rimaste a Reborn City... 
 
"E così... avete incontrato quelli della Banda Magma... e loro ve le hanno suonate, eh?" chiese retoricamente un ragazzo di circa vent'anni, guardando con una certa disapprovazione un gruppo di suoi compagni appena tornati da una spedizione nel Quartiere Ossidiana. Tutti e cinque erano piuttosto malridotti, con diversi occhi neri, strappi sui vestiti, e i capelli arruffati, oltre che un paio di nasi gonfi... e i Carvanha che li accompagnavano erano altrettanto malconci!
 
"Ehm... mi piacerebbe dire che li abbiamo sbaragliati, ma sarebbe una bugia... comandante Ivano!" affermò una delle ragazze della Banda Idro, tenendosi una bistecca cruda su un occhio che ben presto avrebbe assunto un vivace colorito blu! "Abbiamo combattuto, e gliele abbiamo suonate anche noi... ma... beh... diciamo che si è conclusa con un pari e patta!"
 
Il giovanotto di nome Ivano strinse una mano a pugno e si alzò dalla sua poltrona improvvisata - che effettivamente non era niente di più che un divano malconcio posto dietro ad un tavolo smangiato dai tarli! Era un ragazzo alto e robusto per la sua età, che indossava una maglietta a strisce bianche e blu, con un'ancora dorata disegnata sul petto, che appariva piuttosto stretta posta su un fisico ben sviluppato come il suo! Indossava inoltre un paio di pantaloni blu un po' consunti, con un paio di sandali di cuoio, e una bandana blu legata sulla testa, e aveva la pelle scura, con lunghi capelli neri legati nella classica pettinatura da rasta. "Okay, adesso quelli della Banda Magma hanno proprio rotto le scatole!" esclamò con decisione. "C'è posto per una sola gang nelle strade di Reborn City, e sarà senz'altro per la Banda Idro! Noi sì che pensiamo al futuro di Reborn! Quindi, ragazzi miei... da questo momento in poi, mollate tutto quello che state facendo! Andiamo a stendere quelli della Banda Magma a gran calcioni nel sedere!"
 
"Giusto, capo! Non vedo l'ora di dargli la lezione che meritano!" esclamò uno degli scagnozzi della Banda Idro, portando con sè uno strano Pokemon che sembrava una medusa azzurra dal corpo traslucido e dall'espressione dolce, che fluttuava senza peso a fianco del giovanotto. 
 
Ivano prese le sue tre Pokeball, poste in un comparto del tavolo a cui era seduto, e le guardò con convinzione. Due delle Pokeball erano azzurre con un motivo bianco, come quelle dei suoi compagni, ma la terza era di un colore blu intenso, e la sua superficie era percorsa da alcune venature più scure che davano l'impressione di una rete da pesca. "E gliela daremo, amici miei! Solo che questa volta sarà per sempre!" affermò, prima di dare un'occhiata alle sue Pokeball. "Bene, ragazzi, sembra proprio che sia arrivato il momento di entrare in scena! Massimo si pentirà di avermi messo i bastoni tra le ruote... questa volta, non ci fermeremo finchè la Banda Idro non avrà la supremazia su Reborn City! E allora, potremo sfidare il Team Meteora e liberare la nostra città dalla loro oppressione!"
 
"Gloria alla Banda Idro!" esclamarono in coro i membri della gang...
 
 
----------
 
 
"Gloria alla Banda Magma!" 
 
Nello stesso tempo, dalla parte opposta del quartiere, la Banda Magma si era riunita nella sala macchine di una fabbrica abbandonata i cui radiatori funzionavano ancora. Era un luogo desolato ma ancora abbastanza accogliente - la presenza della banda di strada faceva sì che, se non altro, le condizioni fossero vivibili e la sporcizia fosse ridotta al minimo. Le macchine abbandonate e le casse lasciate qua e là, del resto, fornivano ai membri della banda degli ottimi posti per piazzare sacchi a pelo ed effetti personali... E oltre a ciò, diversi Pokemon di tipo Fuoco gironzolavano là attorno, evidentemente anche loro membri a pieno titolo della gang.
Massimo, il leader della Banda Magma, un ragazzo alto e snello con i capelli rossi tagliati corti, si schiarì la voce prima di fare il suo discorso ai suoi uomini - anche quelli, tornati un po' pesti e malconci dall'incontro con la Banda Idro. Era un giovane sui vent'anni, vestito di una camicia bianca sorprendentemente ben tenuta, con sopra un maglione arancione che diventava rosso verso il collo e le spalle, e indossava inoltre un paio di pantaloni neri con delle fiamme gialle e rosse disegnate sulle ginocchia, un paio di scarpe rosse con i lacci bianchi, e una cintura di colore rosso vermiglio alla quale erano appese le sue Pokeball. Era accompagnato da quello che sembrava essere il suo Pokemon più fidato, un maestoso Arcanine. 
 
Fece spaziare il suo sguardo da un lato all'altro della sala, guardando i suoi uomini riuniti attorno a lui e seduti chi su una cassa, chi su uno sgabello, chi a gambe incrociate sul pavimento. Anche i Pokemon, in particolare Houndour e Growlithe, si erano riuniti, prestando attenzione alle parole del capo.
 
Poi, quando fu sicuro che tutti stessero ascoltando, annuì tra sè e cominciò a parlare. "Oggi, una volta di più, la Banda Idro ha dimostrato che non sono interessati a collaborare con noi." disse Massimo. "Abbiamo a cuore il futuro di Reborn City e cerchiamo di renderla una città più vivibile... ma quelli della Banda Idro vogliono soltanto divertirsi e provocare caos! Questo non è tollerabile! Noi siamo dalla parte dei cittadini di Reborn City, e vogliamo fare in modo che tutti loro possano vivere in pace... quindi, dobbiamo eliminare gli elementi incontrollabili come la Banda Idro! E dopo di loro, toglieremo di mezzo anche il Team Meteora, e restituiremo questa città ai suoi abitanti! E a noi stessi, si intende!"
 
"Grow! Grow!" esclamò un Growlithe in segno di approvazione.
 
"Che cosa ha intenzione di fare riguardo la Banda Idro, capo?" chiese una ragazza bionda, mettendosi un cerotto su una guancia dove aveva ricevuto un graffio da una rivale. 
 
"Organizzeremo una spedizione punitiva quanto prima." rispose Massimo, tenendo in mano una Pokeball completamente bianca. "Questa dovrà essere la nostra sfida decisiva! Una volta che avremo eliminato la Banda Idro, resteremo i padroni incontrastati della piazza!"
 
"Certamente, capo!" esclamarono in coro diversi membri della banda, ansiosi di chiudere i conti una volta per tutte con la Banda Idro.
 
"Dour!" abbaiò un Houndour entusiasta.
 
Massimo annuì soddisfatto, e accarezzò il suo Arcanine, che emise un guaito soddisfatto. Molto presto, le strade del Quartiere Ossidiana sarebbero diventate il teatro di un regolamento di conti in piena regola...
 
 
----------
 
 
Con un fendente sferrato con il taglio della mano, lo Scraggy di Ortilla divise in due parti nette il mattone davanti a sè, le cui due metà volteggiarono in aria per un breve tratto prima di atterrare sul pavimento con un soddisfacente tonfo... e la bambina dai capelli turchini applaudì soddisfatta. Da quando Scraggy si era unito alla sua squadra, ancora composta soltanto da lui e da Alty, aveva fatto un bel po' di passi avanti, cosa di cui erano grati a Cain, Vittoria e al resto del gruppo della resistenza. Persino Fern si era offerto di darle qualche lezione, anche se più che altro perchè non voleva che una "dilettante" rallentasse il resto del gruppo. Certo, c'era ancora il problema che aveva soltanto quei due Pokemon con sè... e se voleva avere la possibilità di dare una mano contro il Team Meteora, aveva bisogno di una squadra un po' meglio allenata e un po' più grande.
 
"Okay, Scraggy, sei stato bravissimo! Ottimo lavoro!" disse vivacemente Ortilla, facendo un cenno di intesa al suo Pokemon Buio/Lotta, che rispose voltandosi e facendo il segno dell'okay. Alty svolazzò accanto a lui e si congratulò dandogli una pacchetta amichevole sulla schiena.
 
"Altaria altaria!" esclamò la Pokemon dalle piume bianche. "Altar altar alty, altarrrrria?"
 
Scraggy riprese fiato per qualche istante, sgranchendosi la mano che aveva usato per rompere i mattoni. Era ancora un po' indolenzita, ma nulla di preoccupante. "Scraggy? Scraggy scrag!" rispose, facendo un cenno affermativo con la testa per tranquillizzare la sua compagna di squadra. "Scraggy... scrag scrag!"
 
"Taria?" chiese Alty, sfregandosi il becco con un'ala, e poi rivolgendosi alla sua allenatrice. "Alty alty altaria, alt..."
 
Ortilla raggiunse i suoi due Pokemon e si chinò per accarezzarli. "Sì, Alty, capisco cosa vuoi dire... e se devo essere sincera, nemmeno io mi sono ancora abituata del tutto a Reborn City. Sono sicura che zio Adriano sta facendo tutto il possibile per ritrovarci, ma non dev'essere facile intervenire nemmeno per lui." affermò la bambina dai capelli turchini. "Purtroppo, qui a Reborn le cose vanno molto diversamente che nel resto del mondo... non immaginavo nemmeno che esistesse un luogo così tremendo, dove i Pokemon e la gente fanno una vita così difficile, e dove il degrado e l'inquinamento regnano sovrani."
 
"Scrrrraggy..." disse Scraggy, abbassando lo sguardo. Sicuramente stava ripensando alla vita che conduceva prima che Ortilla gli avesse permesso di entrare nella sua squadra, che non doveva essere stata facile nè confortevole.
 
"Va tutto bene, Scraggy. Vedrai che riusciremo a cavarcela. Ci alleneremo ancora, e quando saremo tutti diventati più forti, affronteremo Lord Solaris e lo sconfiggeremo!" sentenziò Ortilla, con un sorriso smagliante sul viso, e mettendosi in posa assieme ad Alty, con un braccio alzato e un indice puntato verso un sole immaginario! Alty spalancò le ali e appoggiò delicatamente le zampe sulle spalle di Ortilla, come se volesse dare l'impressione che la sua allenatrice avesse le ali di un angelo!
 
"Scraggy?" chiese il Pokemon Buio/Lotta, un po' perplesso davanti alla scenetta messa su dalla piccola coordinatrice di Hoenn. Ma la sua incredulità durò soltanto un momento, prima che Scraggy decidesse di riderci su. Era da parecchio tempo che non si sentiva così tranquillo e aveva l'impressione di potersi rilassare senza timore di essere catturato o peggio da qualche banda di strada o da qualche Pokemon più forte di lui. Tra l'altro, Ortilla era molto gentile con lui... al contrario di come gran parte della gente di Reborn trattava i Pokemon. 
 
Ortilla si voltò verso l'ingresso della sala d'allenamento quando Vittoria fece il suo ingresso, facendo un inchino alla ragazzina di Hoenn. "Ortilla... stavo giusto cercando te!" disse la giovane esperta di aikido, entrando nella sala accompagnata dal suo Pignite. "Spero che l'allenamento sia andato bene!"
 
"Altar!" esclamò Alty, svolazzando allegramente accanto ad Ortilla, che strizzò un occhio a Vittoria e annuì.
 
"Certo! E' stato molto proficuo! Adesso penso proprio che il mio amico Scraggy sia pronto per delle battaglie vere e proprie!" esclamò la bambina. "Dimmi pure, Vittoria... c'è qualcosa che non va?"
 
"Beh... niente di davvero serio, ma è una faccenda che merita comunque la nostra attenzione." disse Vittoria. "Vedi... è una cosa che non vi abbiamo detto, visto che lo credevamo un problema di secondaria importanza... ma qui a Reborn City ci sono numerose bande di strada, composte da ragazzi e ragazze disillusi dalla nostra società che decidono di farsi una vita ai margini, illudendosi così di godere di un po' più di libertà e benessere."
 
"Beh... capisco... e adesso, come mai sono diventate un problema?" chiese Ortilla.
 
"Di recente, tra le bande di Reborn City, ne sono emerse due particolarmente forti ed influenti, la Banda Magma e la Banda Idro." affermò Vittoria. Vedendo l'espressione stupita che apparve immediatamente sui volti di Ortilla e di Alty, la giovane maestra di arti marziali si affrettò a spiegare. "Sì, sì, abbiamo sentito anche noi della crisi che è avvenuta circa due-tre anni fa con il Team Magma e il Team Idro, lì ad Hoenn. Fatto sta, che queste due bande hanno deciso di contendersi il predominio sulle strade di Reborn City, a cominciare dal Quartiere Ossidiana... e le loro lotte stanno creando non pochi problemi agli abitanti della città, visto che rendono molte strade impraticabili. Oltre a ciò... le continue lotte tra queste due bande stanno rendendo le strade poco sicure, e sono un disturbo continuo. Finora non erano mai degenerate fino a questo punto, ma... adesso riteniamo che le due bande abbiano deciso di regolare i conti una volta per tutte. Sarebbe meglio... evitare che ciò accada, e indurre la Banda Magma e la Banda Idro a più miti considerazioni. Tanto più che anche loro, per quanto ne sappiamo, si oppongono al Team Meteora."
 
"Giusto, giusto... quindi se riuscissimo a far loro deporre le armi, magari potremmo anche averli come alleati." affermò Ortilla. "Va bene, arrivo subito. Stiamo... stiamo organizzandoci per andare a fermare queste bande prima che si scontrino, immagino."
 
"Pignite!" esclamò il maialino infuocato.
 
"Esatto." rispose Vittoria, mentre lei, Ortilla e i loro Pokemon cominciavano a dirigersi verso la sala principale. "Intervenire adesso, intanto che la situazione è ancora sotto controllo, è l'unico modo per fare sì che questa guerra tra bande non degeneri ancora di più. In effetti, forse avremo dovuto muoverci prima... ma inutile stare qui a pensarci! Andiamo!"
 
"Altar!" esclamò Alty.
 
 
----------
 
 
Il gruppetto di allenatori era riunito nella sala principale, dove Amaria e Florinia stavano esponendo il problema. Tutti gli allenatori erano seduti sui divani consunti oppure in piedi accanto ad essi, ascoltando le due ragazze dell'Accademia Onice in piedi accanto ad un tavolino di vetro basso, a parlare del motivo per cui si stavano riunendo.
 
"Questa unità comprende che per alcuni di voi si richiede un periodo di ricarica, per rigenerare le energie. Ma il tempo a nostra disposizione è troppo limitato." tagliò corto Florinia. Come c'era da aspettarselo, la ragazza con gli occhiali venne immediatamente al punto. "Briefing della situazione. Presenza di bande di strade nel quartiere Ossidiana. Rispondono ai nomi di Banda Magma e Banda Idro."
 
Max alzò gli occhi a cielo. "Mamma mia... certo che hanno davvero una fantasia incredibile, eh?" commentò sarcastico.
 
Hitomi mantenne abilmente il ritmo. "Già, scommetto che i loro capi sono rimasti alzati la notte a pensare a dei bei nomi." disse. "Vorrei conoscerli, sono proprio dei geni."
 
Amaria ridacchiò delle battute dei due bambini, ma si schiarì la voce e riportò la conversazione sui binari. "Beh... credo che avremo modo di farlo presto! Quello che vorremmo fare adesso è fare sì che la Banda Magma e la Banda Idro non si combattano a vicenda. Questo toglierebbe un problema alla popolazione di Reborn City... e magari ci permetterebbe di procacciarci degli alleati nella battaglia con il Team Meteora."
 
"Quello che non mi spiego... è che se queste due bande sono entrambe contro il Team Meteora, perchè non fanno fronte comune?"  si chiese Fern. "Voglio dire, non hanno lo stesso obiettivo? Se volete la mia, sono entrambe un branco di pecoroni senza cervello."
 
"Sentimenti irrazionali che annebbiano i pensieri ed impediscono di raggiungere la massima efficienza." affermò Florinia, con quel tono piatto che faceva quasi venire i brividi. Fern storse il naso, ma non fece commenti ed ascoltò con fare vagamente infastidito. "Tuttavia, il motivo per cui siamo qui non è discutere sui motivi che la Banda Magma e la Banda Idro potrebbero avere. L'obiettivo della nostra spedizione è fare sì che le due bande non si danneggino a vicenda, cessino le ostilità, e nella migliore delle ipotesi si schierino con noi. Questa è la missione, se la accettate."
 
"Chiaramente, non tutti noi parteciperemo. Al momento, siamo impegnati anche a scoprire qualcosa di più sul Team Meteora, e cercare di capire quale potrebbe essere la loro prossima mossa." affermò Amaria. "Quindi... Vera, Max, Drew, Hitomi, Ortilla... pensate di essere all'altezza di questa situazione?"
 
"Abbiamo affrontato cose peggiori. Sono sicura che ce la possiamo fare." disse Vera, dopo aver dato un'occhiata ai suoi compagni ed aver appurato che tutti loro se la sentivano di fare quell'uscita. "Va bene, vorrà dire che andremo noi ad incontrare queste bande. Tra l'altro..." aggiunse con una breve risata ironica. "Max ed io abbiamo avuto un po' di esperienza con i team a cui si sono ispirate. Immagino che sia meglio di niente, no?"
 
Cain fece una breve risata divertita. "Oh, certamente! Ma non pensate che farete tutta questa faticata da soli, tesori! Il sottoscritto Cain verrà con voi... e anche tu, Pietro, non vorrai certo dire di no ai nostri compagni di Hoenn, vero? Noi conosciamo meglio questo labirinto di città, e vi permetteremo di arrivare prima ala quartiere Ossidiana."
 
"C'è anche un modo un po' meno ridicolo di dire le cose, Cain... ma sono d'accordo. Va bene, io e Cain andremo con i nostri compagni di Hoenn a vedere come stanno le cose con queste due bande di scalmanati. E vedremo di convincerli a... metterci una pietra sopra, scusandomi per la battuta fin troppo facile."
 
"Nessun bisogno di scusarsi." disse Drew, alzandosi dalla poltrona. "Piuttosto, il mio Roserade e il mio Absol come stanno? Erano entrambi piuttosto malconci quando siamo tornati dalla Gran Scalinata... per non parlare del Walrein e del Grumpig di Hitomi."
 
"Abbiamo pensato anche a loro." disse Amaria, indicando la porta al proprio fianco con un cenno della mano, che si aprì con uno scatto e fece entrare i Pokemon in questione: Roserade, del tutto ritemprato dopo essere stato scongelato, fece una lenta piroetta in aria spargendo dei petali rosa e blu attorno a sè, mentre Absol si limitò ad entrare con incedere maestoso. Amaria sorrise e strizzò un occhio in segno di intesa. "Come potete vedere, ora sono belli e pimpanti, e pronti a combattere nel caso ce ne sia bisogno."
 
"Certo, spero che quelli della Banda Magma e della Banda Idro siano più ragionevoli, ma se così non dovesse essere..." disse Hitomi, accarezzando il suo Walrein sulla testa. Il Pokemon tricheco chiuse gli occhi, godendosi  il momento prima di prepararsi mentalmente ad una nuova spedizione... che sperabilmente sarebbe stata più rilassante di quella da cui era appena venuto fuori.
 
 
----------
 
 
Il Quartiere Ossidiana, a quell'ora della notte, stava cominciando a diventare una zona di guerra. Le strade erano già deserte, e anche gli accattoni e i Pokemon randagi che le frequentavano si erano nascosti meglio che potevano, sapendo che in quell'occasione due delle bande di strada più famigerate della città stavano per scontrarsi. Tutt'attorno regnava un terribile silenzio, interrotto soltanto dallo sciabordio dell'acqua inquinata che scorreva nei canali... preludio alla guerra che si sarebbe scatenata entro pochi minuti.
 
In una delle piazze principali del quartiere, la quiete venne interrotta quando alcune voci dal tono sensibilmente esaltato e sicuro di sè, appartenenti ad un gruppetto di giovani che entrò nella piazza da una strada laterale, ognuno di loro tenendo in mano una Pokeball azzurra dall'aspetto inusuale. Ridendo tra loro e vantandosi, i membri della Banda Idro si piazzarono ciascuno in un punto che chiaramente era stato concordato in precedenza...
 
"Ci siamo, finalmente! Quei fessi della Banda Magma passeranno di qui... e noi saremo ad aspettarli con il nostro personalissimo comitato di benvenuto!" esclamò un ragazzo del Team Idro. Si guardò dietro, verso le ombre del vicolo dove attendevano alcuni Pokemon di tipo Acqua... tra questi, alcuni Buizel, un Bibarel, un gruppetto di Tentacool che si trascinavano sul terreno con i loro tentacoli, e anche qualche Krabby e qualche Corphish. Uno dei Buizel si sgranchì le nocche delle mani, per mostrare la sua impazienza nel dare inizio alla resa dei conti.
 
"Siamo sicuri che li intercetteremo qui?" chiese una ragazza della Banda Idro. "Voglio dire, non sono mica degli idioti come tu credi, soprattutto il loro capo. Io non mi fiderei al cento per cento di quello che sento dire..."
 
"Fidati! Andrà tutto benissimo!" rispose un'altra ragazza. "Non hanno altra scelta, capisci? I nostri compagni hanno fatto in modo che la via per loro più conveniente sia quella che passa di qua. Forse si aspetteranno che noi siamo qui a tendergli un'imbocata, ma non potranno fare altro che esporsi al rischio!"
 
"Tentacool, tentacool..." affermò uno dei Tentacool, sfregandosi i tentacoli tra loro. I Pokemon erano ansiosi di cominciare quanto i loro allenatori.
 
Uno dei ragazzi fece cenno ai suoi compagni di abbassare la voce e di non farsi sentire. "Sssh! Dobbiamo mantenere la sorpresa, quindi tenete chiuse quelle vostre boccacce! Credo che stiano già arrivando..."
 
Alcuni dei ragazzi della Banda Idro vide qualcosa cominciare a muoversi dal lato opposto della piazza, scarsamente illuminato dai lampioni intermittenti che davano al luogo un aspetto ancora più triste e malinconico... e tutti si appostarono, pronti a lanciare il loro attacco non appena la Banda Magma avesse messo la punta del naso fuori dalla luce!
 
Ma, man mano che passavano i secondi, i monelli di strada cominciavano a capire che qualcosa non era andato per il verso giusto. Gli intrusi ci stavano mettendo un po' troppo tempo... e soprattutto, stavano facendo troppo poco rumore per essere un'intera banda! 
 
"Che... che sta succedendo, chi sono quelli?" sussurrò una ragazza. "Non mi sembrano gente della Banda Magma, a guardarli così..."
 
Uno dei ragazzi scosse la testa. "Non ne ho idea. Ma se è qualcuno che cerca di interferire, daremo una bella lezione anche a loro!" affermò. Alcuni dei Pokemon si fecero avanti per accogliere gli intrusi... e il Bibarel che era con la Banda Idro aguzzò la vista per vedere chi fosse...
 
Vera, Drew e Cain emersero dall'oscurità e si mostrarono alla luce del lampione, con grande sorpresa della Banda Idro, che per un attimo perse la volontà di combattere e guardò meravigliata verso i tre sconosciuti... in particolare verso il ragazzo dai capelli viola che li salutava con la mano come se stesse andando ad una festa, piuttosto che interferire in un regolamento di conti!
 
"Ta-daaaa! Buonasera a tutti, tesori miei! La notte è giovane, e siamo tutti allegri, a quanto vedo!" affermò Cain. "E quindi mi sono chiesto... perchè non andare a divertirci anche noi? E così ho portato con me anche i miei piccoli amici, Drew e Vera! Tranquilli, tranquilli, se dovessimo fare qualcosa da bollino rosso, farò in modo che loro vadano a prendersi un gelato da un'altra parte!"
 
Vera strizzò un occhio in una comica espressione di imbarazzo. "Okay, di questa facevo anche a meno..." disse tra sè, dando uno sguardo a Drew che stava ridacchiando sotto i baffi. "Immagino che a te non darebbe fastidio, Drew..."
 
"Pensavo che fosse una nottata perfetta per un appuntamento." rispose il ragazzo dai capelli verdi, senza perdere un colpo. "Certo, magari la città non è il massimo, ma se la scelta è questa..."
 
"Che diavolo ci fate voi qui?" esclamò uno della Banda Idro. "Non siamo qui per ascoltare le vostre buffonate!"
 
Dall'oscurità, emersero alcuni dei Pokemon del gruppetto della resistenza. Il Blaziken e lo Skitty di Vera raggiunsero la loro allenatrice, e il gattino rosa emise un acuto miagolio, fiocamente illuminato delle lingue di fuoco che guizzavano sul folto piumaggio di Blaziken. Lo Absol di Drew e il Nidoking di Cain arrivarono pochi attimi dopo, eleganti e minacciosi  al tempo stesso.
 
"Come potete vedere, noi non siamo qui per le buffonate." disse Drew, facendosi freddo e serio. "Altrimenti, non ci saremmo portati dietro i nostri Pokemon più forti. Ma non siamo neanche qui per combattere."
 
"Absol..." affermò il Pokemon Buio, facendo scintillare la lama sulla sua testa alla luce del lampione. Il messaggio era chiaro - non erano lì per combattere, ma erano comunque pronti a farsi rispettare se la Banda Idro avesse tentato di fare qualcosa di stupido.
 
"Siamo qui per discutere con voi." disse Vera. "Noi facciamo parte della resistenza anti-team Meteora... e sappiamo che anche voi siete contro quella gente. Quindi... perchè sprecare tempo ed energie a combattere contro la Banda Magma, che per giunta hanno anche loro il vostro obiettivo? Non avrebbe più senso unire le forze per affrontare il nostro nemico comune?"
 
"Che cosa? Stai scherzando, vero, mocciosa?" rispose bruscamente la voce di una ragazza. "Noi dovremmo unirci a quel branco di babbei della Banda Magma? E rinunciare al nostro predominio sul quartiere Ossidiana?"
 
"Quegli idioti vogliono ostacolarci! Non vogliono permetterci di fare a modo nostro per cacciare il Team Meteora!" replicò un altro ragazzo.
 
"E comunque non ne abbiamo bisogno!" replicò un'altra. "Noi siamo la Banda Idro, e sappiamo bastare a noi stessi! Non è che per caso voi siete in combutta con quei babbei della Banda Magma e volete metterci i bastoni tra le ruote?"
 
"Sì, dev'essere così." affermò la voce chiara e stentorea di Ivano, il capo della Banda Idro. "Questi intrusi devono far parte della Banda Magma e sono qui per ostacolarci. Ma hanno fatto male i calcoli. Noi non ci lasciamo fregare da questi trucchetti." I suoi uomini gli fecero spazio mentre avanzava verso Vera, Drew, Cain e i loro Pokemon, e dietro di lui avanzò anche uno Sharpedo dall'espressione feroce, che teneva la bocca semiaperta per mostrare i suoi terrificanti denti triangolari affilati come coltelli. "Ora, ragazzina... sarò io ad affrontarti. Sarai un buon riscaldamento per quando arriveranno i tuoi amichetti... e il tuo capo Massimo! Gli darò un messaggio che lui non potrà fraintendere!"                
 
"Ugh... e io che speravo di non dover combattere..." mormorò Vera scuotendo la testa. Un po' di malavoglia, Blaziken si mise in guardia, mentre Skitty zampettava allegramente accanto a lui, ed entrambi i Pokemon si apprestavano ad affrontare lo Sharpedo di Ivano...
 
"Skit skit skit!" esclamò il gattino rosa, girando un po' in tondo prima di mettersi in guardia...      
  
 
----------
 
 
Da un'altra parte del Quartiere Ossidiana...
 
"Hmm... e così, abbiamo un po' di intrusi provenienti da un paesino da quattro soldi come Hoenn... che pensano di poter venire qui a dirci come dobbiamo comportarci qui a Reborn City?" chiese retoricamente Massimo, il leader della Banda Magma, mentre assieme al suo Arcanine affrontava Max e il suo Gardevoir, già schierati davanti a lui. Sfortunatamente, anche in questo caso l'approccio diplomatico era riuscito soltanto a farli accusare di essere collaboratori della banda avversaria, e aveva fatto sì che il capo fosse sceso in campo di persona per affrontarli. "Beh, siamo un po' arriganti, eh, moccioso quattrocchi? Credo che sia il caso di insegnarti come vanno le cose qui a Reborn City."
 
"Chissà perchè, me lo aspettavo..." disse Hitomi, apparendo del tutto calma e tranquilla a riguardo, anche ora che la banda stava circondando lei e Pietro per impedire loro di dare una mano a Max. "Non si riesce mai a fare le cose in maniera semplice e lineare, vero? Ho quasi l'impressione di essere un personaggio in un'anime il cui autore complica le cose il più possibile."
 
"Oh beh... vorrà dire che ne verremo fuori da soli." disse Pietro, tenendo pronta una Pokeball. "Max, ci pensi tu a quella testa calda, mentre noi cantiamo la ninna nanna ai suoi scagnozzi?"
 
"Non sarà facilissimo... ma sono convinto che ce la possiamo fare." disse telepaticamente il Gardevoir del bambino con gli occhiali, muovendo elegantemente le braccia in aria per poi mettersi in guardia. "Molto bene, Max. Vediamo di non metterci troppo tempo."
 
"Tranquillo, Gardevoir. Adesso ci pensiamo noi..." disse Max, squadrando con attenzione lo Arcanine di Massimo, che strisciava la zampa sul terreno come se stesse prendendo lo slancio, e si preparava a lanciarsi contro il suo avversario...   
 
In quella notte, il Quartiere Ossidiana si stava trasformando in un autentico campo di battaglia fra tre fazioni...
 
 
----------
 
 
CONTINUA...
 
 
Note dell'autore: Questo capitolo e il successivo sono stati tratti da una sidequest nel videogioco. In realtà, nel gioco si sceglie se stare dalla parte della Banda Idro o della Banda Magma, ma ai fini della mia storia, ho pensato avrebbe avuto più senso per Vera e gli altri di cercare di interrompere le dispute tra le due bande e convincerle in qualche modo a collaborare. Certo, come avete potuto vedere, non è così facile...
 
Credo che questa mini-saga si concluderà nel prossimo capitolo. E poi, sarà il momento di cercare di sferrare un altro colpo al Team Meteora! A proposito... sì, il dono di Elisio a Vera era proprio una Blazikenite! Potete immaginare cosa significhi questo, vero?
 
A presto, e mi raccomando... recensite! :)         
          
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam