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Autore: Mapi    06/04/2009    3 recensioni
Dopo breaking dawn il tempo scorre tranquillo a Forks...ma un avvenimento sconvolgerà la nostra famiglia preferita portandoli a battersi per la loro felicità.... leggete e capirete.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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2isola esme Tornammo a casa Cullen per annunciare il nostro viaggio ed invitare la nostra famiglia a passare due settimane sull’isola. Tutti erano nel salone impegnati nelle loro attività. Alice ci aspettava.
Senza lasciarci avanzare una nostra ufficiale proposta disse<< Quando partiamo?Bella idea cognatina. >>.

Tutti mi guardarono senza capire, visto che non avevamo pronunciato parola. Io ed Edward ridemmo di gusto per il suo entusiasmo.
Presi la parola e iniziai<< Vorremmo fare un viaggio!Ci piacerebbe portare Reneesme sull’isola d’Esme >>Nel dirlo guardai la mia bellissima e dolcissima suocera come per chiederle il permesso, visto che lei ne era la proprietaria. Ovviamente lei ricambiò il mio sguardo con un’espressione materna e accondiscendente. Non credo avrebbe detto mai di no a un nostro qualsiasi desiderio. Ci amava troppo.
Emmett, Jasper e Rosalie furono contagiati dall’entusiasmo di Alice. E subito fecero un cenno positivo con la testa. Rosalie ed Alice salirono nelle loro camere ed iniziarono convulsivamente la preparazione delle valigie che sicuramente sarebbero state due a testa, visto che per regola il cambio d’abito era obbligatorio almeno due volte al giorno. Ovviamente fecero le valigie anche per i loro compagni e quindi arrivammo a un totale di quattro valigie a coppia.
<< Bella, poi vengo a casa tua e tranquilla aiuto anche te >>Mi disse con un’aria furbetta alice. Tranquilla, come sarei potuta restare tranquilla se quasi sicuramente mi avrebbe obbligato a mettere in valigia le cose più assurde. Comunque non mi sarei azzardata a contraddirla. Edward accortosi della mia espressione si mise a ridere.
Alice che si era accorta di tutto si rivolse al suo fratello preferito dicendo<< Edward, aiuto anche a te non ti preoccupare >>.

E lì il mio splendido marito si pietrificò. Ma ero troppo divertita dalla sua faccia sconsolata per correre a confortarlo. Ben gli stava, di sicuro non mi avrebbe più presa in giro, o per lo meno non davanti ad Alice.
I preparativi per la partenza procedevano senza problemi. Avevamo deciso di partire alla fine della settimana e quindi mancavano tre giorni alla data prevista. Tutto era stato fatto, avevamo preparato le valigie, prenotato i voli per Rio de Janeiro, e inoltre pregato un conoscente di Edward di preparare l’yacht che ci avrebbe portato sull’’isola. Carlaisle aveva chiesto un periodo di ferie dall’ospedale e quindi era veramente tutto pronto.
Reneesme saltando sul nostro letto la mattina di sabato ci annunciò che era l’ora di vestirci, raggiungere il resto della nostra famiglia e partire. E così facemmo.
Lì trovammo tutti pronti che ci aspettavano sulla scalinata di casa, sicuramente avvertiti da Alice che aveva previsto il nostro arrivo.
Emmett più contento di Reneesme, appena la vide la fece saltare dalle braccia di Edward alle sue cominciando a descriverle quanto sarebbe stato bello nuotare con lui che l’avrebbe fatta andare sott’acqua quando io ed Edward saremmo stati distratti. Partimmo.

Dopo ore di viaggio, e qualche sonnellino di Reneesme prima in braccio a me e poi in braccio a zia Rose arrivammo all’yacht. Non nascondo che lì il mio entusiasmo si palesò e se fossi stata capace di arrossire lo avrei fatto. Mi ricordo, anche se un po’sforzatamente, visto che la memoria umana non si conserva bene come quella vampiresca, tutto quello passato su quell’isola. Edward si girò verso di me e mi fissò.
A quel punto sarei voluta saltargli addosso e cominciare a baciarlo, ma non potevo, quindi gli permisi di leggermi nella mente. << quanti ricordi amore mio. Ti amo tesoro e ti amerò fino alla fine della mia esistenza >>
Lui che guidava l’yacht mi fu in un attimo accanto, mi baciò solo come lui sa fare e poi ritornò al suo posto sussurrandomi un verissimo<< anche io >>.
Reneesme ci guardò, avvicinò la sua manina al mio viso e mi proietto il replay di ciò che aveva visto aggiungendo anche un mio bacio a lei. La guardai amabilmente e la baciai sulla fronte, sulle guance: Sorrise contenta anche perché le feci un leggero solletico nel viso con i miei capelli. Edward ci guardò entrambe innamorato.


E poi eccola: isola Esme.
Era proprio come l’avevamo lasciata. Le palme, il calore, la brezza marina, la sabbia fina e chiara. Anche la casa era come l’avevamo lasciata. Tutto era uguale. Io ero cambiata ero mamma e soprattutto una Vampira. Ci dividemmo le stanze, sistemammo le valigie e quindi restava solo divertirci. Reneesme non volle sentire ragioni, e neanche Emmett e quindi in un baleno furono fuori a nuotare, come lo zio aveva promesso. Tutti infine andarono in spiaggia ma io ed Edward subito capito le intenzioni l’un del’altro decidemmo che la spiaggia poteva aspettare e visto che la piccola sarebbe rimasta impegnata con gli zii ci buttammo nel letto e cominciammo e finimmo quello che sarebbe dovuto iniziare e finire sull’yatch.Com’era bello stare di nuovo lì con Edward.
A un certo punto non potei fare a meno di ridere e subito lui mi chiese il perché<< Mancano solo le piume >>gli risposi<< e i lividi >> aggiunse lui.
<< ancora con questa storia!te l’ho pure mostrato quanto mi sentivo in estasi quella mattina e cosa provai quella notte e ancora tu non mi credi? > < Bella ti ho fatto male! >>.
<< il male lo vedi solo tu, io ero strafelice e poi penso che tu abbia recuperato alla grande dopo!o no? >>aggiunsi con uno sguardo malizioso.
<< si questo è vero… >>attaccò lui divertito.
Poi mi guardo strano e mi disse<< dobbiamo andare, Reneesme ci reclama. >>Ci alzammo, e subito raggiungemmo gli altri.

La straordinaria connessione fra le loro menti faceva si che lui la sentisse anche a molta distanza. Appena arrivammo lei fece un gran sorriso e corse ad abbracciarci. Era tutta piena di sabbia e girandoci capimmo il perché. Insieme a Rose, Emmett ed Alice aveva costruito un castello di sabbia. Che poteva essere benissimo una reggia per la grandezza. Contenta ci fece avvicinare e vidi Esme tirar fuori una macchina fotografica. Ci mettemmo in posa e scattammo la prima di una lunga serie di foto. Una per ogni occasione nei giorni a seguire. Reneesme e i delfini. Reneesme e le foche. Reneesme contenta di aver sotterrato lo zio Jasper sotto la sabbia. In questo però l’aiutò Alice.
Tutte le sere crollava e lasciava a noi grandi l’occasione di goderci un po’ l’isola. Fare il bagno con il mio Edward di notte con la luce lunare che ci baciava entrambi è uno dei ricordi più belli che mi porterò dentro per il resto della mia esistenza. I giorni passarono ed inesorabilmente si avvicinava la data del nostro rientro.
<< Mamma io voglio restare qui ancora un po’. >>Mi disse Reneesme. Tentai di convincerla in tutti i modi ma lei era troppo ostinata. Alla fine cedetti e gli dissi l’unica cosa che mi costava un po’ dire, non perché non approvassi ma perché ero molto gelosa di lei e del suo amore. Forse con il tempo mi sarei abituata, ma era nata solo da due anni.

<< Ma piccola non vuoi rivedere Jacob! >>Si convinse. Bastò solo pronunciare il nome del mio migliore amico. Che strano scherzo del destino. Che strana cosa l’imprinting. Jacob e Reneesme. Ma mi chiedo, mi sarei mai abituata, meglio non pensarci. E così, convinta la mia brontolona, abbandonammo l’isola conservando il sorriso e la gioia di quei giorni passati lì insieme.




angolo autrice:
Prima di scrivere l'avvenimento fatidico mi piaceva l'idea di mostrare la felicità e la routine della famiglia Cullen. Grazie in anticipo...Spero commentiate..Bacini Mapi
   
 
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