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Autore: JulyChan    24/04/2016    7 recensioni
Lui gli si era avvicinato alle spalle, di soppiatto, con lo stesso fare mellifluo e ambiguo con cui si era trascinato per tutta la sua vita.
«Pensavo te ne fossi andato con i tuoi genitori, Malfoy».
[Prima classificata al contest "Le Storie Dimenticate" di Cendrillon89.]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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FOR WHAT IT'S WORTH
| t h e  e n d  o f  t h e  c e n t u r y ,  I  s a i d  m y  g o o d b y e s |

 

 


   Camminava tra le macerie, mentre sorgeva l’alba di quella nuova era, conquistata a furia di sangue e sudore e grida.

   E morte.

   Aleggiava la morte, tra quelle macerie, e, tuttavia, aveva sentito il bisogno di starsene lì per un momento, da solo.

   Chi aveva detto che era bene vincere le battaglie, forse non conosceva quella sensazione alla fine del giro. Sensazione che sapeva di quell'amara vittoria che si ottiene quando non si ha più nulla da perdere, di quel trionfo che si prova dopo aver sbaragliato ogni ostacolo, di quell'afflizione che si sperimenta quando ci si rende conto di essere l’ultimo sopravvissuto. Sensazione che sapeva di scontro vinto con le unghie e con i denti, ma che poi, alla fine, ti lascia solo con una manciata di schegge tra le mani.

   Era da solo, eppure nella sua testa poteva percepire il rincorrersi assordante di una miriade di voci, una ragnatela indissolubile di aghi a perforargli il cranio, un promemoria perpetuo per essere stato causa e effetto. Non l’avrebbero mai lasciato in pace, perché la pace era stata loro negata nel momento in cui si erano accasciati al suolo come steli recisi.

   E poi lui gli si era avvicinato alle spalle, di soppiatto, con lo stesso fare mellifluo e ambiguo con cui si era trascinato per tutta la sua vita.

   «Pensavo te ne fossi andato con i tuoi genitori, Malfoy» Harry tentò di infondere tutto lo storico astio in quel cognome, ma, in realtà, di quel rancore era rimasta solamente un’ombra stanca, e il resto era finito chissà dove, risucchiato in un tempo che già sembrava così lontano.

   «Per quel che vale, volevo dirti che lo so».

   Quando Harry si voltò e alzò lo sguardo, a stento distinse la sua figura. Era nient’altro che un’ombra scura che si stagliava sullo sfondo delle rovine ancora fumanti, mentre i pallidi raggi del sole trionfavano debolmente, carezzando i suoi contorni con un alone fumoso.

   «So che sei stato tu a voler tornare indietro. Lì, nella Stanza delle Necessità».

   Le voci nella sua testa cominciavano a sopirsi.

 










 


NOTE:
Questa storia si è classificata seconda al contest "AAA Cercasi Crack Pairing" di The_Malevolent_Girl; prima classificata al contest "Le Storie Dimenticate" indetto da Cendrillon89/_Sherazade_ sul forum.

Si tratta della mia prima Drarry. Non linciatemi, please.
Si tratta della mia prima Flashfic. Non linciatemi, please.
Giulia :)




CITAZIONI e RIFERIMENTI:

  • For what it’s worth – the end of the century, I said my goodbyes: dalla canzone “For What it’s Worth” dei Placebo;
  • Chi aveva detto che era bene vincere le battaglie… : da Il Canto di Me Stesso” di Walt Whitman.
   
 
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