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Autore: Oakii    24/04/2016    3 recensioni
"Come sarebbe a dire che nessuno ti conosce per ciò che sei?!" le rinfacciò il ragazzo alterando un po' la voce.
Mairi si girò verso di lui lentamente, fermando il suo passo, era nella penombra, tra le finestre a sesto spezzato del corridoio, che filtravano della luce fioca, dei raggi del sole che intanto se la dava a gambe dietro i monti arborei, la luce le accarezzava il volto e colorava quei suoi lunghissimi capelli, mentre l'ombra alle sue spalle le donava quell'aria al dir poco inquietante come la sua espressione.
"Sai, si dice che non bisogna vedere la persona per il suo aspetto fisico..." il suo sguardo era diventato cupo, e l'amico si chiedeva se avesse fatto bene a "seguirla" "Ma dall'anima sotto i suoi piedi..." finì per poi indicare con il dito la sua ombra nera.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George e Fred Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Threesome, Violenza | Contesto: Più contesti
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                                                              Buona lettura!








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             Binario 9 3/4



La stazione trabboccava di babbani da tutti i pori, la caoticità era all'ordine del giorno, il vapore dei treni, la gente che parlava, il fischiettio dei motori, per Mairi era tutto nuovo.
Una raagzza mingherlina, alta sui 165 centimetri, pelle bianca come la neve soffice in pieno inverno, sul suo viso vi erano numerose lentiggini, che facendo contrasto con la pelle, sembrava un cappuccino fumante nella tazza, i suoi capelli rossi, mossi, lunghi fino al sedere se non poco più, i suoi grandissimi occhi, guizzavano da una parte all'altra in cerca di qualcosa che possa stuzzicarlel'interesse, mentre le sue iridi ambrate, alla luce del sole sembravano pietre di resina colate nella pupilla. Aveva un enorme maglione color bordeaux che le sarà stato tre se non cinque taglie più largo, le maniche lunghe mostravano appena le candide dita affusolate che reggevano il manico ferreo del carrelo con su sopra i suoi bagagli; un paio di calze nere, e stivali di pelle scamosciata color ocra.
Mairi, era la settantanovesima figlia, dei capostipite del clan MacNaumouse. Questo clan viveva in un enorme pezzo di terra nelle parti più nord della Scozia, con le maniere arretrate, come il modo di pensare, infatti quest'ultima era la più intelletuale, se non almeno quella che per qualsiasi cosa ci pensava dieci volte, e non dava tutto peso alla forza delle sue mani. Suo padre e gli altri erano così, ma lei cosa ci avrebbe potuto fare? Dopo numerosi discorsi, e litigate abbondanti, i genitori si convinsero che la cosa più giusta da fare fosse stata mandarla ad Hogwarts.
Il destino volle che l'arretrata lampadina si accese al momento che la figlia avrebbe dovuto iniziare dal quarto anno, ma Mairi aveva sempre un asso nella manica...
Molto tempo trascorso nella biblioteca nei meandri dell'enorme palazzo, la ragazza per puro caso scoprì un libro di arti magiche, di magia nera, anche se molto criticata da maghi e streghe, questo libro, che scoprì fosse un manoscritto, parlava di una teoriaa, che considerava la bacchetta solo un mezzo di trasporto dell'energia magica verso il proprio nemico, e che senza di essa, la magiorparte dei maghi e streghe non sapevano come altro difendersi...Ma la verità era che l'energia magica scorreva all'interno del corpo, ma che sarebbe stata più difficile da controllare, se non si avesse avuto un alto buon senso ed autocontrollo.
Inutile dire che la ragazza decise di provarlo sulla sua stessa pelle, e provando quotidianamente era riuscita a realizzare gl'incantesimi base.
Arrivata alla colonna, anzi pilastro di mattoni prestabilito, Mairi rimase per qualche istante a fissare un punto sconosciuto, finché una voce non le sussurrò qualcosa.
"My lady! qualcosa non va?" chiese un furetto nero, che si arrampicò sul suo maglione e con i suoi occhivitrei la fissò perplesso.
"E se non fosse questo?" si chiese quasi pensando ad alta voce la ragazza "Loki, se mi schianto su questo pilastro di mattoni porterei disonore alla mia famiglia, papà mi staccherebbe le gambe..." ebben si, lui era Loki, il suo maggiordomo non che demone, i due si conoscono da quando Mairi era una bambina, uno dei compiti del clan MacNaumouse non é solo quello di regnare e di tenere impeccabile la loro terra, ma anche disifestarla dalla presenza di altri demoni, perché altri? Oh che sbadata, mi sono dimenticata di dirvi che il clan MacNaumouse altro non é che un branco di lupi mannari...Ritornando a noi, il territorio é sacro e non si tocca, e Loki aveva proprio violato una di quelle regole, era un ragazzino di dieci anni se non di più, aveva capelli corvini, scompigliati e folti, i suoi occhi erano vitrei, e sul viso vi erano lividi e graffi segno di una colluttazione tra lui ed i suoi famigliari, portato alla villa, i fratelli maggiori lo portavano a peso morto sulle braccia, mentre lo zio, fratello del padre, chiacchierava con quest'ultomo, di quanto fossero fastidiosi e le domande velenose come, "Perché esistono?"
La sua fine sarebbe andata a braccetto con la morte, se non fosse stato per Mairi, che la stessa notte gli propose di diventare il suo demone custode, e lei le avrebbe dato in cambio unavita, sicura e prosperosa. Quest'ultimo accettò, e per coprire la sua entità, venne trasformato in un furetto dalla stessa padrona.
Si portavano, sei anni di differenza, ma nonostante ciò Loki portava rispetto e gratitudine a Mairi e lei lo stesso.
"Bhe, sarebbe divertente my Lady, vedervi schiantata su una parete ma..." venne interrotto da uno sguardo amaro della rossa.
"Loki..."
"Provate a toccarlo no?" la ragazza si avvicinò e quando capì che era quello prese la rincorsa, e si buttò a capofitto sul pilastro di mattoni rossi.
Riaprì gli occhi che fino a quel momento erano chiusi quasi strizzati, per ritrovarsi un treno che stava accogliendo tanti ragazzi, di tutte l'età, molti sguardi si posarono su di lei e la guardavano sottecchi, mentre lei sentiva annodarsi le viscere per le troppe attenzioni...
Molta gente, bisbigliava con chi gli era ccanto, soprattutto ragazze, che se si trattava di criticare o riconoscere, erano le prime ad avere una memoria accurata come quella dell'elefante matriarca.
"Ma qui é quella la?" disse una ragazza, facendo un piccolo capolino sul lato destro della sua compagna.
"Non ne ho idea, ma come diavolo é vestita?!"
"Ma l'hai vista poveraccia, nemmeno arriverà ad una prima di seno per quanto é piatta!" rispose di rimando risendo acida.
"Ma poi non é nemmeno dell'età di essere una del primo anno, sembra più..." si fermò a fissarla, senza un pò di ripudio o vergogna "Quarto..." l'amica annuì e sorpassando la rossa, risero alle sue spalle.
Mairi capì la situazione e diede un veloce sguardo al suo furetto, che le fece una smorfia disgustata.
"Bene bene, guarda un pò un nuovo faccino" disse un uomo abbastanza grande e grosso che avrebbe occupato più spazio dell'armadio di sua sorella Evangeline, barba nera ed incolta come i suoi capelli che le ricordavano, l'attrezzo per spazzare il camini...Ma i suoi occhi sembravano dolci ed altruisti, quindi Mairi non si lasciò intimidire.
"Io sono Hagrid, ti vedo un pò spaesata, sei nuova vero?" l'uomo la guardò sorridendo.
"Piacere di fare la sua conoscenza sno Mairi MacNaumouse, e si sono stata iscritta a Hogwarts, devo fare il quarto anno..." rispose lei porgendole la mano, che inconfronto a quella del mezzo-gigante era quasi una mollica.
"Oh, ne ho sentito parlare di te, sei la ragazza che deve iniziare il primo anno dal quarto, oh che cosa buffa..." rise spiritosamente e la rossa non potette che succederlo nell'azione "Forza dammi i bagagli, intanto entra pure nel vagone!" non poté che accettare la proposta di Hagrid, ed a passo tranquillo entrò in uno dei tanti vagoni.
Vide una delle cabine ancora libere e così si apprestò ad entrarvi all'interno, dopo pochi miuti il treno iniziò a camminare, e sedendosi tranquillamentee su una delle comode poltrone, Mairi regalò a Loki dei rilassati grattini.
Il tempo era nestamente cambiato, nuvole grigie si facevano spazio nel cielo, forse avrebbe piovuto da un momento all'altro...
"Scusami questo posto é occupato?" chiese una ragazza dai capelli castano chiaro, raccolti disordinatamente in una coda bassa, aveva un maglione come lei e nelle mani aveva un giornale, dietro di lei vi erano due ragazzi, della sua stessa età, uno dai capelli rossi e lentiggini, un altro moro, occhi azzurri ed occhiali, entrambi con capelli un pò lunghi e folti...
"No, prego entrate pure!" disse lei sorridendo appena ai tre ragazzi, che le sorrisero felici.
"Piacere Hermione Granger, Loro sono Ron e Harry" disse lei sedendosi di fronte a lei.
"Harry? Harry Potter?" chiese Mairi un pò stupita, cercando di contenersi più che poteva, mentre il moro che si era seduto accanto a lei le sorrise dolcemente.
"Miseriaccia, avete visto che occhi che ha?" rispose Ron indicando le irirdi della ragazza, Hermione avvolse il giornale a mo di bastone e glielo diede in testa.
"Ma insomma Ron! Che modi sono questi?!" lo rimproverò Hermione, Mairi rise di gusto portandosi una mano al volto, se fosse capitata con loro, sarebbero diventati subito amici.
In quel momento passò una donna abbastanza anziana, con un carrello pieno di dolciumi.
"Qualcosa dal carrello, qualcosa dal carrello!" ripeteva, Mairi si leccò i baffi, e si avvicinò al carrello.
"Mi scusi signora?" la donna si girò "Ha qualcosa che non abbia cioccolata?" la donna annuì e le diede un bastoncino azzurro, sembrava una stalattite color ciano, infilzata in un bastoncino di legno.
"Una stalattite alle more ed amarena?" lei annuì, accidenti l'aspetto non faceva il gusto di certo, dietro di lei si avvicinò Ron, che fece scontrare il suo petto con la schiena di Mairi, quest'ultima s'irrigidì all'istante.
"Mi puoi prendere delle Gomme bollenti...Ehm"
"Mairi" rispose lei, capendo che non sapeva il suo nome.
"Mairi, grazie" continuò lui impacciato.
Entrambi si risedettero e Mairi iniziò a mordicchiare il dolcetto, mentre Hermione, leggeva nervosa il giornale.
"E' spaventoso!" commentò Hermione "Come fa a non sapere il ministero chi l'ha evocato?!" continuò amareggiata "Non c'erano addetti alla sicurezza?!"
"Oh unsacco" commentò Ron che intanto parlava con il boccone pieno "A sentire papà, per questo sono preoccupato..."
"Demetri e Rufus, c'erano" sussurrò Mairi continuando a mordicchiare.
"Chi?" chiese Hermione.
"I miei fratelli, sapete siamo in tanti, io sono la settantanovesima ed ho tre gemelle..." i ragazzi rimasero sconvolti alla sua spiegazione.
"C'erano a quel raduno, sono scappati ma erano stati travolti dalla folla, Rufus dice di aver visto un uomo alto e magro, dal sorriso inquietante...E poi é successo ciò che é successo..." disse la rossa fissando i bastoncino quasi finito "E' strano che non vi abbiano incrociato, evidentemente erano diretti d'altra parte..." ci fu un momento di silenzio.
"Ti fa amle la cicatrice?" chiese Hermione ad Harry lui se la toccò e si limitò ad annuire.
"C'é un collegamento tra te e il signore oscuro?" chiese Mairi guardandolo "Tranquilli non sono tipa che spettegola, non ho amici qui, e non ci ricaverei niente..."
E così passarono il tempo a chiacchierare, finché non arrivarono a Hogwarts, scaricarono i bagagli e si avviarono verso la struttura.
"Ehi Ronnie! Chi é questa bella ragazza con te?" chiese un ragazzo alto sui 192 cm, e con un gemello al suo fianco.
"Fred non chiamarmi Ronnie!" lo ammonì tetro il rosso "E comunque lei é Mairi" lei si girò verso i due gemelli e li salutò con la mano.
"Piacere dolcezza io sono Fred e lui é George"
"Tesoro?!" chiese un pò infastidita la rossa, ma la sua attenzione fu catturata da una carrozza di cavalli alati che solcavano il cielo, stavano atterrando sul giardino ai loro piedi, mentre Hagrid faceva dei segnali con delle palette tra le mani, poco più in la da un lago sorse un'enorme barca, che Mairi paragonò a quelle di Cristoforo Colombo.
"Wow é fantastico!" molti ragazzi di tutte l'età si erano appollaiati la sulla finestre a vedere quell'evento tanto strano quanto inaspettato e meraviglioso.
Si avviarono nella sala dei banchetti, dove da la a poco si sarebbe tenuta la cerimonia d'iniziazione, le gambe di Mairi tremavano ed il cuore le stava per schizzare via dal petto...
Da la a poco sarebbe iniziata la sua prova e tutta Hogwarts l'avrebbe riconosciuta...






[Angolo Autrice]
Bene ragazzi spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!
Vi invito calorosamente a recensire, ne sarei davvero felice! Altrimenti vi vengo a cercare sottocasa eh?!
Un saluto a tutti!
Oakii



Questa é Mairi

 
   
 
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