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Autore: DoroTeaH    24/04/2016    11 recensioni
In un universo alternativo Oliver non è un eroe mascherato, Felicity non è
l'assistente diventata sua fidanzata.
Oliver e Felicity si sono conosciuti all'università e a distanza di cinque anni dal college sono sposati e vivono ad Orlando (Florida).
Amici di una vita di Julie e Joel, con cui hanno condiviso l'università, affronteranno la realtà che la vita gli ha sbattuto in faccia.
Cosa porta due persone ad andare avanti nonostante capiscano di commettere un errore? Ma soprattutto, qual è l'errore? Voler cercare a tutti i costi di tener in piedi qualcosa che è lacerato alla base o non cercare in nessun modo di aggiustarlo?
La colpa che attanaglia il cuore, la passione che lo libera.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Miami. 16 Giugno. H16:30. Un caldo infernale.

Julie doveva resistere ancora mezz'ora alle richieste del capo.
Alle 17:00 avrebbe potuto finalmente tirare un calcio alla porta dell'ufficio e tornare a casa da Joel a preparare le valigie. Il mese appena passato le aveva portato nuove responsabilità al lavoro, era diventata la responsabile marketing alla J&W, un'importante agenzia pubblicitaria, ma questo l'aveva sommersa di stress e la vacanza alle isole Keys, programmata come ogni anno con Oliver e Felicity, le avrebbe fatto staccare finalmente la spina.


H17:30

Arrivata finalmente a casa si buttò tra le braccia di suo marito gridando: Keys arriviamo”. Non voleva più pensare al lavoro per la settimana successiva. Voleva semplicemente dedicarsi al suo sposo, ai suoi amici e a se stessa. Ne aveva bisogno.
Da cinque anni ormai, Julie e Joel affittavano a Giugno una casa sulla spiaggia alle isole Keys in compagnia dei loro amici.

Julie e Oliver si conoscevano da una vita. Lei, la ragazza più invidiata del Dade college di Miami era la migliore amica di lui, il ragazzo più desiderato dell'università.
Figlio di Robert Queen, ricco imprenditore di Miami, Oliver era bello oltre misura, ricco, atletico: il ragazzo più ambito dell'università. E lui certamente non disegnava le attenzioni di tutte quelle ragazze che gli si buttavano ai piedi.
Tra i due però non successe mai niente. Forse erano troppo amici per pensare di poter rovinare tutto con una storia.

Julie si accontentò sempre di averlo come amico e non ne fu mai delusa. Se agli occhi della gente Oliver sembrava un ricco spocchioso e senza riguardo per gli altri, a quelli di Julie era semplicemente un ragazzo giovane che ne sapeva ancora troppo poco della vita. Fino a quando, un'estate, Oliver visse il naufragio del suo yacht e vide suo padre morire. Il ragazzino viziato si trasformò in un uomo sensibile e coraggioso. Il suo modo di pensare e di comportarsi si trasformò completamente. Non volle più vicino a se persone vanitose e superficiali, anzi si avvicinò a Felicity, una ragazza conosciuta alle lezioni di informatica. Bionda e occhialuta era diversa dalle ragazze che era solito frequentare; brillante ma non piena di sé, colpi Oliver con la sua trasparenza e determinazione.
I due iniziarono a frequentarsi e ben presto Felicity diventò una cara amica di Julie. La nuova fidanzata di Oliver non la vide mai come un pericolo, tanto limpido era il loro rapporto. E l'affetto tra le due crebbe talmente tanto da potersi reputare amiche.
Vere amiche.

L'entrata in scena di Felicity portò con sé inoltre il suo amico Joel Edwards, che da subito perse la testa per Julie: i lunghi capelli scuri e ondulati di lei, i suoi occhi grandi e verdi, il suo carattere spiritoso e un po' sfacciato, avevano fatto breccia nel cuore di Joel.
Lui, aspirante scrittore, era esattamente l'opposto di Oliver.
Julie se ne innamorò pazzamente. Fu conquistata dalle sue attenzioni. Da subito capì di aver trovato un uomo protettivo e maturo, che a differenza dei ragazzi incontrati fino a quel momento seppe regalarle emozioni nuove.

Il college finì e le strade delle due coppie si divisero, seppur continuarono a frequentarsi. Julie e Joel si sposarono a Miami subito dopo l'università, lei ottenne il lavoro di pubblicitaria che aveva sempre desiderato e lui invece iniziò a scrivere il suo libro. Le loro vite procedevano come previsto.
Oliver divenne un architetto e si trasferì subito dopo la laurea ad Orlando, dove gli fu offerta la direzione di un importante studio di interior design.
Felicity ovviamente lo seguì senza indugiare e anche loro in breve tempo si sposarono.


E tralasciando i particolari delle vite e dei matrimoni comuni si ritrovarono al 16 Giugno. Alle Keys di nuovo. A guardare il tramonto dalla veranda della villetta sulla spiaggia.
Solita routine? No, solito paradiso.
Julie continuava a ricevere conforto da quella casa che negli ultimi cinque anni li aveva ospitati. Continuava a trarne energie positive.


Oliver e Felicity arrivarono circa un'ora dopo i coniugi Edwards e la vacanza ebbe inizio. Era passato più di un mese dall'ultima volta che si erano visti e la serata non poté che passare allegra e leggera.
Una buona cena, un buon vino, la brezza marina che soffiava delicata all'interno della casa dalle grandi finestre lasciate aperte. Il profumo del mare era intenso.
Le due coppie erano in perfetta sintonia, ogni volta che si vedevano mai uno screzio rovinava le loro giornate.
Tre bottiglie di vino e molte risate più tardi, l'oasi di pace di Julie venne però interrotta dalla telefonata del collega Russel che, con tono minaccioso, le ricordò l'imminente scadenza di un lavoro che non poteva aspettare le vacanze di nessuno.


Si fece ora di andare a dormire. Julie e Joel andarono a letto. Joel si addormentò praticamente subito, Julie invece continuava a girarsi e rigirarsi nel letto, ansiosa di dover finire il lavoro in scadenza. Decise allora di alzarsi e provare a lavorare. Il legno del letto scricchiolò delicatamente, svegliando Joel che le chiese:

Dove vai tesoro?”
A lavorare un po', non riesco a dormire. Tu dormi tranquillo” rispose Julie e uscì dalla camera.
Scendendo le scale si accorse che le luci della sala da pranzo erano accese, Oliver infatti non era ancora andato a dormire.

Che fai in piedi?” chiese lui.
Voglio finire quel lavoro altrimenti non riuscirò a godermi questa vacanza, e ne ho bisogno” rispose Julie.

Oliver la invitò a sedersi vicino a lui per due chiacchiere e Julie gli chiese che ci faceva sveglio.
Avevo bisogno di stare in silenzio.”
Perché?”
Sono pieno di impegni ultimamente, ho poco tempo per me, avevo realmente bisogno di non dover pensare a niente per un attimo.”
Sei sicuro di stare bene, Oliver?”
Lui le rispose di stare tranquilla, andava tutto bene. Semplicemente a volte capitava di accumulare della stanchezza mentale.

Parola dopo parola, passò quasi un'ora. Un'ora che bastò a ritrovare la vecchia confidenza. Era così facile per loro parlare. Lo avrebbero potuto fare per ore.
Oliver guardò Julie e le chiese da quanto tempo non parlavano più cosi.

Da quando sono entrati nelle nostre vite Felicity e Joel!”
Hai ragione. Perché?”
Forse perché abbiamo trovato in loro nuovi amici. Forse perché all'inizio delle nostre storie con loro, pensavamo che la nostra unione li avrebbe fatti sentire esclusi. Forse perché non volevamo perderli e credevamo che l'amicizia tra uomo e donna sarebbe stata guardata con un po' di malizia...”
È successo sicuramente questo” controbatté lui “ma siamo stati degli stupidi allora.”
È vero. Mi sei mancato, Oliver Queen. È bello parlare con te.”

poi le parole mancarono. Ci fu un attimo in cui i loro sguardi si incrociarono e i loro visi si fecero più seri. Oliver guardava fissa Julie. Pochi secondi sembrarono interminabili. Nei loro occhi si leggeva la confusione che sentivano in quel momento. Non riuscivano a decifrare i loro pensieri.

Poi Oliver si protese verso di lei. Erano seduti vicini, spalla contro spalla. E i loro visi si avvicinarono. Oliver fissava le labbra di Julie, come se le vedesse per la prima volta. Il respiro si fece leggermente più pesante. Il battere più forte dei loro cuori quasi faceva rumore nel silenzio della notte. Era come se i pensieri si fossero interrotti, come se la coscienza non riuscisse a esprimersi. Ma d'improvviso Julie trascinò in dietro la sedia, alzandosi, e gli gridò sottovoce:
Che cazzo fai?”
Oliver subito si alzò in piedi scusandosi, cercando di avvicinarsi a lei per calmarla. Ma di nuovo la ragazza si scostò e senza dire niente andò via.

La notte passò agitata per entrambi, che non riuscivano a capire come fossero arrivati a quel gesto. Sembrava tutto surreale.
Stare accanto ai propri sposi e dover nascondere l'accaduto. Dovevano nasconderlo?


La sveglia suonò alle otto, Joel si girò e diede un bacio a Julie per svegliarla.
Scendendo in cucina trovarono Oliver e Felicity già pronti per la spiaggia. Felicity, scoppiettante, non vedeva l'ora di stendersi al sole. Oliver, silenzioso, era intento a preparare il caffè dava le spalle alla porta del corridoio da cui entrarono i suoi amici, ma girò leggermente la testa per cercare di scorgere il viso di Julie. Poi abbasso nuovamente la testa verso la macchina del caffè, imbarazzato, preoccupato.

L'Oliver Queen dall'ostentata sicurezza non sapeva come comportarsi. E raramente nella vita gli era capitato.

Pronti per la spiaggia?” chiese Felicity, e tutti risposero affermativamente tranne Julie che, chiedendo perdono, spiegò avrebbe avuto bisogno di un'ora o due per terminare il lavoro in scadenza.
Perfetto, allora ti aspettiamo in spiaggia” le ribatté l'amica.

Tutti uscirono di casa, Julie si sedette al tavolo, prese il pc, ma subito si ritrovò con la testa che le scoppiava tra le mani. Non riusciva a capacitarsi di ciò che era successo la notte prima, diede la colpa al vino "sì, è sicuramente colpa del vino, eravamo un po' brilli" pensò.
Cercava una giustificazione, ma non la trovava. Doveva concentrarsi sulle carte, ma era impossibile spostare i pensieri in un'altra direzione.
Il senso orrendo di colpa lasciava spazio ai brividi che le percorrevano lo stomaco ogni qual volta la sua mente visualizzava quel momento.

Dalla porta finestra della veranda, intanto, vedeva in lontananza Joel e gli amici distesi sulla spiaggia. Joel sembrava così felice e sereno e Julie non poteva credere di potergli far provare un dolore così forte. Decise quindi che tacere sarebbe stata la scelta migliore, sicura del fatto che ciò che era accaduto non avrebbe avuto un seguito.

Intanto, in spiaggia, Oliver e Felicity prendevano il sole, mentre Joel si spostò per salutare i vicini di casa che ogni anno incontravano.
Felicity si accorse di essersi dimenticata la crema solare e Oliver, per avere la scusa di capire come si sentiva Julie, si propose di andare a prenderla. Percorse la profonda spiaggia verso la casa ed entrando per la veranda trovo Julie seduta al tavolo, intenta a fissare una parete. Accortasi di Oliver, non disse una parola e tornò a far finta di concentrarsi sulle carte.

"Julie..." sospirò Oliver.
"Oliver, forse è meglio evitare il discorso" interruppe lei brusca.
"Julie, ascoltami, ti voglio solo chiedere scusa. Non avrei mai dovuto comportarmi così. Non so cosa mi sia capitato."
"Non sai cosa ti sia capitato?" intervenne lei con un tono scocciato e nervoso. "Oliver, le cose si fanno in due"
"Hai ragione ad essere arrabbiata, senti Julie, ti prego, facciamo come che non sia mai accaduto, dimentichiamo tutto. Ti Prego..."

Lei subito reagì con una risatina isterica. Poi il suo viso si incupì. Diede un'occhiata alla spiaggia poi si rigirò da Oliver e secca aggiunse:
"Sono arrabbiata? Certo che sono arrabbiata, Oliver. Non riesco a capire, ci provo e ci riprovo, ma niente. Buio totale. E quello che mi fa infuriare, Oliver, è che l'unica cosa a cui riesco a pensare è come sarebbe stato quel bacio!"

Oliver sgranò gli occhi dallo stupore capendo che, nonostante il senso di colpa, entrambi avevano provato lo stesso strano e inaspettato sentimento. Le si avvicinò veloce e la baciò. Come se sfogasse un desidero nuovo, ma represso. Un bacio a cui mai nessuno dei due aveva pensato. Eppure dal semplice guardarsi in maniera diversa la sera prima era scoccato qualcosa. La voglia di assaporare quel proibito, la curiosità di sapere cosa nascondeva l'intimo di quell'amico che fino a poche ore prima era innocente e innocuo. Una voglia difficile da non assecondare, che aveva sommerso i loro pensieri. E quel bacio era esattamente come in quelle ultime ore avevano immaginato. Caldo, sensuale e proibito.










   
 
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