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Autore: brattolif    24/04/2016    0 recensioni
...Primo squillo. Secondo squillo. “Pronto?”
Il sollievo di lei. Con voce tremante disse “Sono io. Per favore, vienimi a prendere...”....
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le bottiglie di superalcolici.
I bicchieri mezzi vuoti.
La cappa di fumo su di lei.
L'odore di fumo e di rum.
Lei e loro due su quel letto.
Vai con il rum.
Butta giù il primo sorso. Vai con il secondo. Ed infine con il terzo.
Le mani di lui su di lei.
I baci di lui su di lei.
Non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
Non riusciva a capire del perché di quei baci, di quei tocchi.
L'allontanò. Lo guardò con aria delusa e disse “Io volevo solo tornare a casa”.
Lo sguardo di lui era come quello di un leone che aveva in pugno la sua preda.
La preda era lei che si trovava in una gabbia circondata da predatori che aspettavano solo di saltarle addosso.
La preda si sentiva soffocare in quella piccola stanza. La sua rabbia fuori usciva dalle vene e voleva solo tornare nella sua tana.
La ribellione di lei.
Gli sguardi tra lui e l'altro.
Quelle parole dette da loro che si infilarono dentro di lei come un coltello affilato che le trafisse il cuore.
Quelle parole dette da loro che rimbombavano dentro di lei in modo martellante e non riusciva a fermare.
L'aria di sfida in quella stanza.
Lei stava solo rispettando la propria dignità. Il proprio corpo. Il suo essere donna.
Le grida.
L'umiliazione.
La corsa per le scale.
L'ansia di quel momento nel trovare quattro porte e ogni volta che apriva una di quelle nessuna era la via di uscita da quella gabbia.
Si sentiva come in un labirinto dove non c'era via di uscita. Non riusciva a trovare la speranza dietro nessuna porta.
Poi la porta della salvezza.
L'aprì e l'unica cosa che vide fu un sentiero e il prato.
Da lì iniziarono a comparire immagini che aveva già rivissuto.

I baci.

Le mani.

La forza.

La resistenza.

La ribellione.

L'umiliazione.

La corsa.

Il prato.

Il niente.

Nessuno che poteva salvarti. Nessuno che poteva aiutarti. L'essere sola in un posto dove nessuno dovrebbe esserci.

Si incamminò per quel sentiero e chiamò l'unica persona che era in grado di salvarla.
Chiamò l'unica persona che voleva in quel momento.
Chiamò l'unica persona che la faceva sentire al sicuro.

Il suo unico desiderio era quello di sentirsi al sicuro tra le sue braccia.
S'incamminò digitando il numero sul cellulare.
Primo squillo. Secondo squillo. “Pronto?”
Il sollievo di lei. Con voce tremante disse “Sono io, per favore, vienimi a prendere.”
Ed è così che tutto ciò che aveva sempre desiderato di superare aveva fatto il suo ritorno.

   
 
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