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Autore: Paolo Ciraolo    24/04/2016    0 recensioni
Il ladro dei sogni.
"C'è un significato
più profondo nelle fiabe
che nella verità qual'è
insegnata dalla vita"
(Friedrich Schiller)
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Il ladro dei sogni.


"C'è un significato
più profondo nelle fiabe
che nella verità qual'è
insegnata dalla vita"
(Friedrich Schiller)

 

C'era una volta... in un labirinto dei desideri di uno sperduto pianeta grande e illuminato, una "Vela Gigante".
La Vela apparteneva a un’imbarcazione di legno di grandi dimensioni e in questa nave l’equipaggio navigava felice i mari, vi erano dei mozzi, degli ufficiali, un capitano.
Narra la leggenda che per sventura, uno spirito malvagio chiamato appunto Ladro dei Sogni, fece ricadere sulla nave un incantesimo, in virtù del quale fece ribellare i mozzi nei confronti degli ufficiali e gli stessi andavano contro il capitano, lasciando nel caos più totale l'intera imbarcazione che viaggiava così completamente alla deriva.
I mozzi erano la categoria più disagiata, erano per lo più ragazzi di grande volontà ma assai disperati e per di più erano sotto pagati e sfruttati fino all'osso; dopo l'incantesimo si manifestò in loro un certo malumore che sfociava in ribellione nei confronti degli ufficiali dell'equipaggio. L'altra parte della nave era costituita dai marinai e i loro ufficiali, erano tutte persone agiate e i loro stipendi erano buoni e, proprio per questo, nessuno di loro voleva fare fatiche di basso livello; quindi anche loro si erano ribellati dicendo al capitano che proprio non volevano fare il lavoro dei mozzi. Il capitano era di famiglia nobile e non voleva fare, pagato com'era, né il lavoro degli ufficiali tanto meno quello dei marinai e dei mozzi. In questo caos dovuto al maleficio del Ladro dei Sogni, tutti si ribellavano, e l'imbarcazione di legno, essendo in balia di se stessa, non approdava in nessun porto, infatti, al suo timone non vi era nessuno che manovrava la Vela Gigante e nessuno che si occupasse di pulire la nave, di cucinare per tutti o di governarla. A questo punto incominciò a soffiare nella Vela dell'imbarcazione di legno un vento fatato che, per incanto, sospingeva tutto l'equipaggio verso una rotta fantastica.
La rotta era quella del paradiso, dove tutti dal mozzo al capitano ai marinai e gli ufficiali, erano uguali al cospetto dell'amore di Dio e, quindi non aveva più senso litigare gli uni contro gli altri. Il vento fatato sconfisse lo spirito malvagio nella persona del Ladro dei Sogni. 
Una volta libera dall'incantesimo, la Vela Gigante era gonfia all'inverosimile e mentre guidava l'imbarcazione verso la sua celeste rotta, i mozzi, i marinai, gli ufficiali e il capitano erano tutti ai loro posti a compiere in grande armonia il loro lavoro.


Fata Saggia: quando affronti un lavoro faticoso, abbi grande umiltà e fede perché l'essenziale è, essere importante agli occhi di Dio.

   
 
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