La canzone preferita di Chrissy, stando a ciò che aveva appena rivelato ad Alex, era Hate to see your heart break dei Paramore. Il giovane artista aveva accolto la notizia con non poco stupore. Conosceva quella canzone e gli piaceva assai poco: era troppo lenta, ripetitiva e mielosa, dunque stonava totalmente con la sua personalità.
Altrettanto, se non maggiormente, le tonalità sbiadite di quella canzone non avrebbe mai detto che potessero in qualche modo adattarsi allo spirito energico e vivace di Chrissy, tanto meno combaciare con esso! Se avesse dovuto associare la cantante ad un colore, questo sarebbe stato il rosso. Vivo, eccentrico, meraviglioso rosso, dell'esatta sfumatura di cui si era tinta in quel periodo i capelli.
Quando Chrissy gli aveva fatto quella confidenza, si trovavano a casa di lui. Erano in procinto di collaborare per una cover e, attendendo che i membri restanti degli Against the current arrivassero -un contrattempo, si erano giustificati, li aveva costretti a ritardare-, avevano cominciato a parlare del più e del meno.
Alex conosceva Chrissy da una manciata di anni, e più volte aveva immaginato di esplorare le immense stanze che si celavano dietro le porte della coscienza di lei, che aveva sempre esitato anche solo a socchiuderle quel che bastava, lasciando che lui si facesse un'idea molto generica sul suo conto, che, adesso che ci rifletteva, era forse tutt'altro che esatta.
Tutte queste considerazioni scaturirono dalla rivelazione della sua canzone preferita.
Quella rivelazione aveva ribaltato l'immagine che Alex aveva di Chrissy; la considerava, da sempre, una ragazza tutt'altro che fragile e smielata. Chrissy era, da sempre, uno tsunami di energia e vitalità che sembrava sempre pronto a sommergerlo.
-La posso imparare- le disse, ad un tratto.
Dopo quella confessione, Chrissy aveva tenuto gli occhi bassi fin quando Alex non ebbe pronunciato quelle parole. Allora aveva alzato il capo, negli occhi un miscuglio delle più svariate emozioni. Imbarazzo, stupore, riconoscenza, vulnerabilità. E, magari, anche qualcos'altro, qualcosa di indecifrabile.
-Tu detesti quella canzone, Alex. E non ti piacciono nemmeno lontanamente i Paramore!
Il musicista scosse la testa, ormai deciso ad andare fino in fondo.
-Se la canti tu potrebbe anche iniziare a piacermi.
Chrissy sorrise e non disse nulla.

Qualche settimane dopo, Alex aveva chiamato Chrissy al telefono, pregandola di precipitarsi a casa sua per farle sentire una nuova possibile canzone da cantare insieme.
-Ma, Alex- aveva tentato di ribattere Chrissy -Abbiamo pubblicato una cover non più di un mese fa!
-Lo so, ma questa sarà speciale.
Chrissy si era chiesta che significasse, nel bizzarro vocabolario di Alex, dove una sola parola poteva sostituire un intero periodo, speciale.

Lo scoprì poche ore più tardi.
Si recò a casa dell'amico, senza sapere cosa aspettarsi, ma con presentimenti positivi. Da Alex, d'altro canto, non era mai rimasta delusa.
-Allora- esordì la giovane cantante -Qual è questa canzone?
Alex le sorrise. Allora afferrò la mano della ragazza, che soffocò un gemito emesso per la sorpresa che l'aveva sopraffatta, e si lasciò guidare nella stanza che il ragazzo aveva interamente dedicato agli strumenti musicali. Vi era un pianoforte, una batteria e una fila di chitarre.
Alex, senza una parola, ma con un bellissimo sorriso stampato in volto, si sedette al pianoforte. Quindi cominciò a suonare.
Bastarono i primi accordi per far gemere Chrissy dalla sorpresa.
-Alex, credevo odiassi questa canzone!
Senza smettere di suonare Hate to see your heart break, il musicista le elargì un'occhiata colma di affetto.
-Se sei tu a cantarla, Chrissy...
La giovane cantante sorrise timidamente e cominciò a cantare. Teneva gli occhi chiusi, e il suo corpo ondeggiava lievemente a ritmo di musica. Non sembrava neppure lei, pensò Alex mentre suonava quella canzone che ormai conosceva a memoria, quella canzone che ormai, forse, gli piaceva addirittura, magari solo perché piaceva a lei.
Mentre produceva meccanicamente, ma con grande passione, gli accordi di quella canzone, il musicista non poteva fare a meno di pensare a quanto gli sarebbe piaciuto conoscere meglio Chrissy, esplorare, fare proprio ogni colore in cui sfumava la sua camaleontica personalità. L'apparenza aveva costruito un'immagine della ragazza forse veritiera solo per metà, e tale constatazione fece pensare al musicista di aver sbagliato tutto dal principio.
Alex aveva sempre adorato, più di ogni altra cosa, il modo in cui Chrissy danzava, a tempo di musica, mentre cantava. Lo faceva come se nessuno la stesse guardando, come se ci fosse solo lei e un parquet fatto di note musicali e sogni apposta per lei. Fissava il pubblico, sorrideva, e ballava con un'energia e una vitalità che quasi lasciava a bocca aperta. Sembrava impossibile che un corpo esile come il suo potesse contenere tutta quella forza. Ma in quel momento si muoveva appena, quasi stancamente, cantando, tenendo gli occhi chiusi mentre lui la accompagnava al piano.
Magari, e Alex si allietò non poco nel pensarlo, danzava anche un po' per lui.
E quella danza, nella sua leggiadria, gli andava più che bene. Mentre suonava, non riusciva a non pensare a quanto avrebbe voluto ballare con lei.



 

Angolo autrice
Salve a tutti! Desidero ringraziare caldamente chiunque abbia letto questa piccola flash, scritta in onore della coppia Alex Goot/Chrissy Costanza (la cantante degli Against the current, per chi non lo sapesse) che sta letteralmente scalando la classifica delle mie otp. Li shippo da morire!
Questa storiella è nata per caso. Pensavo: Chrissy potrebbe nascondere una certa di insicurezza dietro lo spirito energico che la caratterizza, Alex potrebbe avere il desiderio di conoscerla meglio (perché, andiamo, la ama follemente e si vede! D'accordo, la smetto).
Se vi va, recensite: mi farebbe tanto piacere sapere cosa pensate di questa piccola flashfic!
Alla prossima! Un bacio enorme, B x