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Autore: Micchi_Chan    24/04/2016    5 recensioni
Nonostante i suoi sforzi però, non riuscì a trovare nessun informazione riferita ad Edogawa Conan, neanche i dati della sua nascita, niente di niente.
Kaito sospirò, allontanandosi dalla scrivania col computer acceso, ancora aperto sulla pagina di giornale che vide Conan e il presidente Suzuki ritratti dopo aver “sventato” insieme una sua rapina.
Si sdraiò sul letto mettendosi un braccio sopra gli occhi, increspati e stanchi dal troppo tempo passato sul computer, un’ insana preoccupazione gli attanagliava le viscere.
“Tentei-kun…stai bene?”
[ShinKai] [Accenni HeiKazu e altre coppie]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Heiji Hattori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Kaito Kuroba/Shinichi Kudo
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
 

                   Amore  incondizionato

 

“Lo sai Kudo? Sei un vero idiota.”
Shinichi fissò il suo amico di Osaka impegnato a mangiare spaghetti alla yakisoba, e non poté che dargli ragione.
Si era trasferito in quella scuola da neanche due giorni, ed aveva già fatto un pasticcio col ragazzo che gli piaceva.
Si, lui sapeva bene di aver sbagliato.
Ma perché il suo amico non poteva evitare di rigirare il coltello nella piaga?
“Lo so, Hattori. Non c’è bisogno di dirmelo.” Sbuffò quindi, aspettandosi di vedere l’altro prenderlo in giro nuovamente e ridere dei suoi sbalzi d’umore.
Invece, Heiji non fece nulla di tutto ciò.
“Cerca di sistemare le cose.”
Ovviamente, questo cambiamento fece incuriosire Shinichi che non si trattenne dal chiedere spiegazioni.
“Nah, Hattori…come mai non mi prendi in giro?”
“…vuoi che ti prenda in giro?” chiese alzando un sopracciglio questo.
“No, solo che…ecco sembri più serio del solito.”
Heiji sembrò pensarci su, e poi annuì con la testa.
“Sono preoccupato.”
“Preoccupato?” ripeté il suo amico facendolo sospiare.
“Kudo…tu ti stai veramente innamorando di quel ragazzo.”
Shinichi arrossì vistosamente.
“E-e con questo?!” balbettò imbarazzato.
“All’inizio, pensavo andasse bene e ti ho sempre aiutato…ma non voglio che tu rimanga deluso.”
Ammise il compagno detective chiaramente in apprensione.
Shinichi sorrise, Heiji si stava chiaramente preoccupando dei suoi sentimenti non ricambiati.
“Hattori, ti assicuro che non faccio tutto questo per conquistarlo, non ho mai pensato che potesse ricambiarmi.”
“Questo è ancora peggio!” sibilò abbastanza alterato il giovane di Osaka.
“Insomma, lo vuoi aiutare a costo di farti odiare e poi tanti saluti? Non prendermi in giro, Kudo!” continuò alzando sempre di più il tono di voce.
“Se anche alla fine andasse tutto liscio, l’unico a rimanere ferito in questa storia saresti tu!”
Lo sfogo del ragazzo fu seguito da un silenzio quasi irreale, nonostante fossero ancora nel locale in cui s’incontravano ormai da giorni.
E infatti, erano giorni che Heiji veniva di corsa a Beika col solo scopo di incontrare Shinichi, perché era terribilmente preoccupato per il suo amico.
“Hattori…sono stato io il primo ad avvicinarmi.” Cominciò guardando verso il tavolo alla sua destra ricordandosi di come si era fatto coinvolgere.
“Sono stato io ad innamorarmi di lui, io ho deciso di trasferirmi ad Ekoda. E sempre io ho deciso di aiutarlo.” Continuò, stavolta sollevando lo sguardo verso Heiji che si era alzato dalla sedia durante il suo sfogo.
“Tutto è partito da me, perciò io non ho il diritto di chiedere nulla in cambio, soprattutto il suo amore.”
Heiji rimase senza parole, guardò Shinichi con occhi apprensivi e si risedette.
“Ho capito, non m’intrometterò.” Sussurrò il detective dell’ovest facendo sorridere quello dell’est.
“Grazie, lo apprezzo.”
Hattori annuì, ma Shinichi sapeva che il suo amico era ancora preoccupato per lui.
“Cambiando argomento, Hattori…” iniziò l’altro.
“Non ho ancora trovato informazioni interessanti.” Sospirò in risposta Heiji facendo annuire l’altro.
“Mi aspettavo che non sarebbe stato facile…”

 
                                                       *                                                        *                                                               *
 
 
“Kuroba-kun, sei in pericolo.”
Kaito si girò lentamente verso la sua destra gemendo interiormente quando vide Akako.
“Ma và?” mormorò sottovoce il mago, facendo alzare un sopracciglio alla ragazza.
“Scusami?”
“Bhé, sarà la terza…no, forse quarta volta che me lo dici.”
Chiarì il giovane sorridendo.
“Stavolta è diverso…”
A Kaito sembrò quasi di percepire un brivido ripensando a quanto successo tre giorni prima.
Solitamente era molto più fiducioso di sé stesso, e non dava troppo peso alle predizioni della strega.
Eppure ultimamente, niente andava come voleva.
“Kaiiito!” lo ridestò la voce di Aoko che si era avvicinata ai due.
“Di cosa parlate?” continuò sorridendo la ragazza appena entrata.
“Nulla di che, Nakamori-san…ma come mai sei di così buon umore?” chiese con finta curiosità la strega.
Aoko ridacchiò.
“Kid non si fa sentire da un po’, quindi posso stare più tempo con Otou-san!”
Kaito guardò il viso sorridente della sua migliore amica e gli venne un colpo al cuore.
Aoko sarebbe così felice tutti i giorni se il suo alterego…no.  Se lui, fosse scomparso?
“Buon per te, Haouko.” Ridacchiò sommessamente il ragazzo facendo inviperire l’altra al suono del suo fastidioso soprannome.
“Hohayo.”
Saguru entrò nell’aula, e non fu poi tanto sorpreso di vedere Aoko rincorrere Kaito con una scopa, mentre Akako rideva in quello strano modo tutto suo.
“Buongiorno, Hakuba.”
Il biondo si girò nel sentirsi chiamare dal detective originario di Beika.
“Buongiorno a te, Kudo.” Salutò anch’egli.
Sebbene Saguru a volte si sentiva seccato dal detective dell’est, era inevitabilmente attratto dal suo ingegno, e negli ultimi giorni aveva scoperto che la presenza del detective, era abbastanza piacevole.
“Ohh, un nuovo scontro tra Kuroba-kun e Aoko-san?” ridacchiò Shinichi vedendo la solita scena mattiniera a cui si abituò facilmente.
“Io penso che in fondo si divertano.” Constatò il biondo facendo sorridere nuovamente il moro.
“Lo penso anch’io.” Si trovò d’accordo Shinichi, continuando a guardare verso il duo in lotta.
Saguru pensò che fosse strano.
Il sorriso di Shinichi, era davvero strano.
“Ah, Kudo-kun!” squittì Aoko quando si accorse della presenza dei due detective.
Mentre Aoko messe via la scopa e salutò i due arrivati, Akako si avvicinò discretamente alla sua cotta.
“Sta attento, a Kudo Shinichi.” Gli sussurrò la strega, Kaito non si voltò nemmeno verso di lei ma un sussulto visibile fece capire alla strega che l’aveva sentita.
“Kuroba-kun.”
Lo chiamò la voce calma e composta di Shinichi.
“Hohayo.”
Kaito sorrise ferino, e andò verso i due detective in tutta calma.
“Hakuba, Kudo. Lo sapete?  Oggi Aoko porta delle mutandine rosa!”
Hakuba alzò gli occhi, sentendo un gridolino da parte di Aoko e una risatina da Shinichi.
“Ka-Kaaaaiiiitoooo!” ringhiò ella visibilmente imbarazzata.
Kaito iniziò a ridere di gusto, mantenendo perfettamente la sua poker face, fino all’arrivo dell’insegnante.
Durante la lezione, il mago non poteva far a meno di pensare agli ultimi giorni trascorsi come compagno di Shinichi Kudo.
Il detective, che sembrava a prima vista inavvicinabile, invece era parecchio amichevole e cordiale.
Kaito si era imposto di andare avanti con la sua poker face, anche dopo l’episodio del bagno, era rimasto tale e quale anche con Shinichi, ed anche quest’ultimo non sembrava intenzionato a parlare di quell’accaduto.
E questo non fece che angosciarlo ancor di più.
Si sentiva come sul filo di un rasoio, ogni secondo in cui era vicino al detective temeva che questo potesse pressarlo ulteriormente.
Kaito sospirò, trovandosi senza accorgersene a fissare proprio l’oggetto dei suoi pensieri che era intento a prendere appunti.
Era vero, i lineamenti del viso erano identici ai suoi, ma gli occhi apparivano di un blu più intenso e i suoi capelli lisci e composti, avevano un tono più scuro.
Kaito doveva ammetterlo, era proprio un bel ragazzo.
“Dopo tutto somiglia a me.”
Pensò ridendo internamente, fermandosi quando si sentì invadere da un moto di nostalgia percepito vedendo Shinichi mettersi un mano sotto il mento con aria pensosa.
“Quella posa…”
Shinichi si bloccò dai suoi pensieri, voltandosi improvvisamente verso Kaito il quale trasalì e distolse subito lo sguardo, imbarazzato nel sapere che Shinichi aveva notato di essere osservato da lui.
Il detective, d’altronde, non poté che sentirsi un po’ confuso, ma felice.
Dopotutto, Kaito cercava sempre di non guardarlo se non mentre parlavano, inoltre poteva ancora vedere tramite la finestra, il riflesso del ragazzo imbronciato che era arrossito.
Non poteva far a meno di pensare a quanto fosse carino.
All’oscuro dei due però, c’era una terza persona che aveva visto lo strano comportamento dei due.

 
                                                                   *                                                      *                                                       *
  

Due ore più tardi, ebbe inizio la lezione di educazione fisica e come sempre i ragazzi e le ragazze furono divisi in due gruppi.
Alle femmine era concessa la palla volo, ai maschi toccava una corsa ad ostacoli.
“In fila, qui davanti!” ordinò il coach formando una fila di ragazzi in tute da ginnastica.
“Kudo, Kuroba. Andate a prendere gli ostacoli e una corda.”
Kaito sospirò internamente.
Ormai era diventata quasi un’abitudine per gli insegnanti, associare i loro nomi quando li chiamavano.
Forse avevano paura di confonderli, o forse credevano fossero fratelli gemelli separati dalla nascita o qualcosa del genere…
Comunque, i due annuirono, dirigendosi verso lo sgabuzzino dall’altra parte della scuola mentre i rimanenti iniziarono a correre piano per riscaldarsi.
Il viaggio dei due diciottenni era iniziato tranquillamente, finché Shinichi non ruppe questa tranquillità sogghignando leggermente.
“Cos’hai da ridere?” alzò un sopracciglio il mago.
“Pensavo solo che sei molto bravo a recitare, ma dopotutto si sapeva.”
Kaito s’irrigidì, cogliendo il riferimento a Kaitou Kid.
“Bhé, anche tu non te la cavi male.” Ribatté facendo sorridere più ampiamente Shinichi.
“Sai com’è, ho imparato…negli ultimi tempi.”
Kaito sembrò ancora più confuso.
“Che vuoi dire?”
“Niente, niente…”
“Come niente? Dimmi!”
“No.”
“Hey!”
Shinichi sorrise teneramente voltandosi verso Kaito.
“Non te lo dico, dopotutto anche tu sei bravo quando vuoi…a fare il detective.”
Kaito s’irrigidì.
“Co-cosa intendi dire?”
“Penso tu sappia già a cosa mi riferisco.”
Certo che lo sapeva.
Shinichi non aspettò una risposta dall’altro, e andò direttamente nel ripostiglio appena raggiunto.
“Sa persino che ho fatto delle ricerche su di lui…” sussurrò.
Kaito non poté che sospirare nuovamente, raggiungendo anche lui lo sgabuzzino.
 
 
                                                         *                                                              *                                                             *
 

Durante la pausa pranzo, tutto sembrava assolutamente normale.
Aoko stava allegramente parlando con Keiko e Akako, Saguru era impegnato a discutere con Shinichi su qualche libro di Holmes e Kaito parlava con due suoi compagni di classe fan di Kid.
Dopotutto Kaito, adorava parlare di quanto fosse incredibile il suo alterego.
“…ora che ci penso, è da un po’ che Kid non si fa vedere.”  Fece notare uno dei due suoi compagni.
Aoko sembrò sentirlo, infatti decise d’intervenire.
“Meglio così! Finalmente avrà capito che mio padre non scherza.”
“Zitta, Haouko. Non ci crede nessuno.” La derise il mago un po’ punto nell’orgoglio.
“In effetti potrebbe aver ragione.” Intervenì anche Saguru decidendo di punzecchiare un po’ il ladro che infatti gli lanciò un occhiataccia.
“Kid ha veramente paura dell’ispettore Nakamori?” chiese l’altro compagno di classe.
“Certo, dopotutto è un codardo.”
Tutti si girarono verso chi aveva pronunciato quella frase, Kaito trattenne un gemito alla vista di Koji Kamiya, un ragazzo a tutti poco simpatico.
Sembrava il tipico bulletto ignorante e maleducato, col quale Kaito non ha mai voluto aver a che fare.
E non era l’unico.
“Kid non è un codardo.” Rispose infastidita Keiko.
“Oh, eccome se lo è. Ed è pure ridicolo, ruba un casino di gioielli e poi li restituisce tutti, ha sicuramente dei problemi in famiglia quello lì.” Continuò il ragazzo sogghignando leggermente.
“Problemi in famiglia?” ripeté uno dei ragazzi con cui era impegnato a parlare prima Kaito.
“Certo, dopo tutto uno come lui non può che essere uscito da una famiglia di pazzi.”
Kaito sussultò.
“E tu come fai a dirlo? Lo conosci per caso?” lo interrogò Hakuba che stava iniziando ad arrabbiarsi per come stava venendo trattato il suo rivale.
“Lo capirebbe chiunque, ha chiaramente dei problemi mentali o esistenziali.”
Il mago non disse nulla, mentre Hakuba lo guardava un po’ preoccupato.
“Ora basta!”
“Tu non sai nulla di Kid-sama!”
“Non permetterti d’insultarlo!”
Le fan di Kid che vi erano in classe, intervenirono tutte insieme non riuscendo più a sopportare gli insulti al loro amato idolo.
Aoko invece non disse nulla.
Certo per lei Kid non era altro che un ladro farabutto che suo padre doveva assolutamente catturare in nome della giustizia, ma non le sembrava giusto speculare in questo modo su una persona che non era neanche presente per difendersi.
Eppure, quel ragazzo non sembrava dello stesso avviso.
“Non è una sciocchezza, è solo la verità! Perché un ladro dovrebbe fare il buffone per rubare gioielli che poi rende subito? È chiaro, viene da una famiglia di disadattati mentali.”
Problemi mentali.
Ora gli davano pure del pazzo? Del disadattato sociale?
Le ragazze si unirono in un coro di grida di disdegno, i ragazzi sebbene sdegnati anche loro, avevano comunque troppa paura per le conseguenze che avrebbe portato contraddire il loro robusto compagno di classe.
Kaito voleva solo sparire.
Era arrabbiato e allo stesso tempo sconvolto, voleva spaccare a suon di calci la faccia di Kamiya.
Ma non poteva.
Perché? Forse per non essere scoperto, certo.
Ma forse…perché non riusciva a smentire tali accuse.
E così, rimase in silenzio, provocando un moto di rabbia a Saguru che stava per intervenire nuovamente infischiandosene delle conseguenze.
“Chiudi la bocca.”
A parlare però non fu il biondo.
Una voce mortalmente calma e allo stesso tempo furente si sovrappose alle grida femminili.
Tutti, si ammutolirono nel vedere che la voce apparteneva a Shinichi, il liceale che ora si era alzato da posto col volto serioso e per certi versi minaccioso.
“Kid non è pazzo, è un mago geniale.” Continuò con voce glaciale e un nota di quell’ammirazione che provava ogni volta che pensava al ladro.
“Pff, e tu che vuoi saperne?” lo derise Kamiya per nulla intimorito dal tono dell’altro che però non accennò ad una ritirata.
“Ne so molto più di te, ed ora sta zitto la tua stupidità mi fa venire il mal di testa.”
Disse il detective facendo sgranare gli occhi a tutti quelli in classe che certo non si aspettavano una tale aggressività dal pacato Shinichi Kudo.
Kamiya dall’atro lato, era sia sorpreso che incazzato e quest’ultimo sentimento era ben visibile a tutti che già temevano un bagno di sangue da un momento all’altro.
“Come-“
“Che sta succedendo qui?”
L’insegnante fisso con severità ognuno dei suoi studenti, soffermandosi naturalmente su quello che gli dava più problemi.
Kamiya distolse velocemente lo sguardo dall’insegnante.
Nessuno parlò.
Solo Shinichi, si risedette come se nulla fosse.
Gli altri suoi compagni, lo seguirono, facendo finta di nulla.
Così, l’insegnante non poté che cominciare le lezioni pomeridiane.
 




Angolino di Micchi:
Hoplà! Stavolta sono stata brava, he? *^*  Comunque, Heiji da voce alle sue preoccupazioni per il suo miglior amico, ma Shin-chan pensa solo all'ammmorre! *°* E mentre le cose si fanno interessanti tra Shin e Kai, Saguru assiste in silenzio...
E poi arriva Kamiya! Oddio, ho usato uno dei nomi che più amo per un personaggio che odieranno tutti...sono pazza XD Non solo Kamiya è il cognome del doppiatore di Izaya-Levi-Natsume-Gareki-Koji che sa rendere sexy anche la spazzatura se doppiata da lui, ma è anche il cognome di Tai dei Digimon. (Taichi Yagami in originale XD)
Comunque, io amo questa coppia. Il prossimo capitolo avrà più interazioni ShinKai, perciò rimante sintonizzati ;)
  
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