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Autore: Marlowe    24/04/2016    3 recensioni
Dopo la vittoria ai giochi della magia, Natsu e il suo team allontanano e ignorano Lucy. La ragazza triste e sempre più sola incontra Sting che le proporrà di abbandonare Fairy Tail per unirsi alla sua gilda. Cosa farà Natsu una volta venuto a saperlo? La lascerà andare via?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu, Sting Eucliffe, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 1


In una calda giornata estiva io, Lucy Heartphilia, mi stavo annoiando. Ero appena tornata da una missione con Levy e per il momento non avevo nessuna intenzione di ripartire tanto presto.
Vi starete chiedendo “ ma non sei una compagna di team di Natsu, Lucy? Come mai hai svolto una missione con Levy?”, semplice il mio fantomatico compagno da un po’ di tempo non faceva altro che snobbarmi. Passava le suo giornate litigando con Gray o Gajil, oppure chiacchierando amabilmente con Lisanna. Si era completamente dimenticato della mia esistenza, mi salutava distrattamente quando arrivava o andava via, ma durante il giorno non c’erano altri scambi di parole.
Era persino andato in missione con tutta la squadra al completo ma quei disgraziati mi avevano sostituito con Lisanna.
Dire che ero infuriata era un eufemismo, insomma, se non mi volevano più nel gruppo che lo dicessero chiaramente! Me ne sarei fatta una ragione prima o poi (conoscendomi molto poi), trovavo ingiusto il loro comportamento.
Per fortuna Levy passava le sue giornate con me e mi faceva sentire meno sola.
Strano quanto la presenza di Natsu mi mancasse, persino le sue imboscate notturne nel mio letto iniziavo a rimpiangere.
Sbuffai infastidita da tutte le risate allegre presenti nella gilda, tra cui quelle loro ( ho deciso che non li chiamerò più con i loro nomi ).
Feci un cenno di saluto a Levy e mi diressi verso l’uscita.
Una passeggiata era quello che ci voleva e Magnolia era splendida in questa stagione, dopo la nostra vittoria ai giochi di magia sembrava ancora più bella. Il prestigio della gilda l’aveva fatta rifiorire e le persone erano più cordiali verso noi maghi.
Per passare il tempo guardavo fra le bancarelle del mercato, poteva sempre esserci qualcosa di interessante da comprare, a volte si potevano trovare persino le chiavi degli spiriti stellari, non quelle d’oro ovviamente.
Camminavo senza attenzione finchè non mi scontrai con qualcuno, stavo cadendo per terra quando una mano mi evitò l’impatto con il suolo.
- Sono davvero desol…
Ero partita subito a scusarmi quando riconobbi il mio salvatore, Sting Eucliffe, nuovo Master di Sabertooth.
- Sting?
Il ragazzo mi sorrise.
- Ciao Lucy che piacere incontrarti.
- Scusa se te lo chiedo, cosa ci fai qui?
Il ragazzo si scompigliò i capelli in evidente imbarazzo.
Mi fece segno di avvicinarmi come se dovesse confidarmi un segreto.
- Non dirlo a nessuno … sono scappato da Rouge.
Inarcai un sopracciglio interdetta, perché mai stava scappando da quel poveretto?
- E perché scusa?
- Bè essendo il nuovo Master ho tanti doveri, cartacce inutili da riempire, un sacco di burocrazia … una noia! Rouge controlla sempre che io porti a termine tutti i miei doveri, stava diventando assillante. Così io e Lector siamo sgattaiolati via dalla gilda e ci siamo presi una meritata vacanza, vero amico?
- Certo! Lontani da Rouge e Frosch.
Solo in quel momento mi accorsi dell’exceed del ragazzo, era così differente da Happy, non solo fisicamente ma anche caratterialmente, molto più sfrontato … esattamente come il suo padrone.
- Allora ti lascio alla tua vacanza.
Ma era davvero così assillante Rouge da spingere il suo amico alla fuga? Tralasciando la sua naturale predisposizione al male ( non per puntualizzare ma ha ucciso la me del futuro) non pensavo potesse raggiungere i livelli di Erza … cavolo l’ho chiamata con il suo nome!
- Aspetta Lucy!
- Mm?
- Ti andrebbe di farci da guida turistica?
Bè tanto non avevo niente da fare, potevo sprecare qualche ora della mia vita.
- Va bene.
Inaspettatamente il pomeriggio fu piacevole. Sting era un ragazzo divertente, sotto la sua spavalderia si nascondeva un carattere allegro e solare, gli piaceva scherzare e mi ritrovai spesso a ridere per le sue battute.
Alla fin fine non era stato male scontrarsi con lui.
Il tempo sembrò volare via e senza nemmeno rendermene conto arrivò la sera.
- Si è fatto tardi Sting, è meglio per me rientrare a casa.
- Si in effetti è già buio, ti accompagno, non si lascia passeggiare una bella ragazza sola di notte.
Ma tu guarda, pure galante! Gli sorrisi riconoscente e mi lasciai accompagnare fino a casa. Era bello per una volta passeggiare con qualcuno di normale. Una persona che non urlava o si comportava come un pazzo, che evitava di farti fare figuracce in pubblico.
Il tragitto purtroppo si rivelò più corto del previsto, mi dispiaceva salutarlo già, mi ero sentita apprezzata dopo tanto tempo.
- Allora ti auguro una buona notte Sting, grazie per la bella giornata.
- Figurati, anzi sono io a doverti ringraziare.
Gli diedi le spalle per aprire la porta ma lui mi afferrò il braccio facendomi di nuovo voltare.
- Senti Lucy … so che forse ti sembrerà strano ma ecco … ti piacerebbe uscire a cena con me domani sera?
- Vuoi dire come un appuntamento?
- Esattamente, sempre se non è troppo inopportuno da parte mia chiedertelo.
Cosa dovevo rispondergli? Lo guardai attentamente, Sting era indubbiamente bello, fisico scolpito, capelli biondi e quel sorriso bellissimo. Ripensai all’ultima volta che qualcuno mi aveva invitato ad uscire, in quell’occasione avevo rinunciato per andare in missione con Natsu. Niente e nessuno mi impediva di uscire con un bel ragazzo, non dovevo dare conto a nessuno, soprattutto a qualcuno che mi ignorava bellamente e si era già dimenticato di me. Se il pomeriggio era stato piacevole perché non potevo andarci a cena?
- Accetto molto volentieri il tuo invito.
Sting mi sorrise contento, era ancora più carino.
- Perfetto, passo a prenderti domani sera alle otto.
Prima di andarsene mi diede un bacio sulla guancia e con un ultimo sorriso si incamminò via con Lector.
Ero arrossita di sicuro, sentivo le guance andare a fuoco, dopotutto era la prima volta che qualcuno mi trattava come una donna e non come un semplice compagno.
Dopo tanto tempo finalmente andai a dormire felice.
 

La mattina mi ero svegliata euforica, la giornata era calda e il cielo era limpido. Inutile dire che ero totalmente concentrata sul mio appuntamento e dovevo prepararmi al meglio, solo una persona poteva aiutarmi in questo momento, Levy.
Mi diressi alla gilda molto presto, sicura di trovarla già li. Le piaceva leggere la mattina, senza il solito baccano dei nostri compagni. Non sbagliai, era già seduta a uno dei tavoli concentratissima.
Praticamente la rapii, non le diedi il tempo nemmeno di capire chi l’aveva afferrata che la trascinai fuori diretta verso casa mia.
- Lucy? Ma che ti prende?
- Mi devi aiutare Levy è importante!
- Cosa succede?
- Ho un appuntamento.
- Cosa? Ma è magnifico, chi è il fortunato?
- Ehm … Sting di Sabertooth.
Levy arrestò la sua camminata e mi guardò stralunata.
- E quando l’avresti incontrato scusa?
- Ieri ma non è questo l’importante, mi ha chiesto di uscire ed io ho accettato. Un vero appuntamento! Aiutami per favore.
- Ma certo che ti aiuto, dovrai essere stupenda!
Passai la giornata in balia della mia migliore amica e di Cancer che provava varie acconciature su di me. Ero euforica e nauseata allo stesso tempo.
Mi ero sentita così solo quella volta in cui credevo di avere un appuntamento con Nats … no, con lo stupido, e in realtà voleva solo il mio aiuto per scavare delle buche. Sting invece voleva la mia compagnia senza doppi fini.
Alla fine misi un bel vestito rosso lungo fino alle ginocchia, i capelli lasciati sciolti ma leggermente mossi. Levy mi aveva assicurata più volte di quanto fossi carina ma ero lo stesso molto agitata.
Alle otto in punto sentii bussare alla porta e quando aprii trovai Sting che mi porgeva una rosa.
- Per te.
- Ti ringrazio, sei stato molto carino.
- Per te questo ed altro. Sei davvero bellissima.
- Grazie, anche tu stai molto bene.
Ed era vero, si era messo una camicia bianca con una giacca, sotto dei pantaloni neri che gli stavano divinamente.
- Sei pronta?
-Certo.
Mi prese per mano e non potei evitare di arrossire, mi piaceva stare con lui. Mi chiedevo curiosa dove si sarebbe tenuta la cena e con mia grande sorpresa mi ritrovai al ristorante più lussuoso di Magnolia, il Sakura.
- Wow non ci ero mai venuta qui.
- Davvero? Bè allora sarà la prima volta per entrambi, ho sentito parlare bene di questo locale, dicono che si mangia benissimo. Ti va di sperimentarlo insieme a me?
- Certo che sì!
Il ristorante era arredato con molto gusto, l’ambiente era ampio e luminoso, i camerieri erano vestiti in maniera impeccabile e servivano tutti i piatti con il sorriso sulle labbra. Il nostro tavolo era vicino alla vetrata, leggermente appartato rispetto agli altri, mi domandavo se fosse fatto apposta.
Ero persino indecisa su cosa prendere e non solo io, Sting guardava corrucciato il menù, aveva un’espressione molto buffa e non potei trattenere una risatina.
Lui mi guardò sorpreso.
- Perché ridi?
- Niente, niente, hai solo una faccia molto buffa mentre scegli da mangiare.
- Non ho una faccia buffa! E’ che sono indeciso, alcuni nomi mi sembrano persino strani.
Risi ancora, era vero, molti piatti avevano nomi strani, probabilmente specialità straniere.
- Prendiamo qualcosa che conosciamo allora cosa ne dici?
- Direi che è un buon punto di partenza.
La cena proseguiva tranquillamente, il cibo era ottimo e la compagnia gradevole, avevo fatto bene ad accettare l’invito.
- Senti Sting, ma dove hai lasciato Lector?
- In albergo, non voleva fare il terzo incomodo.
- Poverino, spero non si annoi troppo tutto solo.
- Non ti preoccupare, l’ho lasciato che si stava divorando un piatto enorme di pesce, probabilmente ora starà schiacciando un bel sonnellino.
- Siete molto uniti vero?
- Molto, quando durante il torneo Minerva l’aveva rapito mi sono sentito morire. Per fortuna è tornato sano e salvo.
- Sono felice per voi.
Sting mi guardò un attimo pensieroso.
- Sai Lucy, è da quando ti ho incontrato che volevo chiedertelo. Ho notato che hai un’aria infelice. Qualcosa non va?
Lo guardai stupita, persino un estraneo si era accorto del mio stato d’animo e nessuno alla gilda ci aveva fatto caso.
- Diciamo che ho dei problemi alla gilda.
- Mi spiace, spero non sia niente di grave.
- No, niente di grave, non per gli altri almeno. Ma non stiamo qui a parlare di me, non vorrei annoiarti con i miei problemi.
Sting mi prese una mano accarezzandomi il dorso con il pollice, mi guardava dritto negli occhi.
- Mi interessa ogni cosa che ti riguardi Lucy, non mi annoi mai. Dimmi cosa ti turba.
Gli raccontai tutto, della freddezza dei miei amici, della mia sostituzione, di come fossi rimasta nuovamente sola nonostante intorno a me ci fossero tante persone. Lui mi ascoltava e nel frattempo non aveva mai lasciato la mia mano.
- Non pensavo fosse questo il problema. Al torneo sembravate così uniti, come possono trattarti così?
- Forse si sono resi conto di quanto sia inutile all’interno della gilda.
- Ma che stai dicendo! – lo disse con talmente tanta veemenza che l’intero locale si girò a guardarlo – che avete da guardare, fatevi i fatti vostri!
Risi divertita, era diventato tutto rosso per l’imbarazzo.
- Non sei debole Lucy, la vera forza non è quanti nemici riesci ad abbattere o quanto potenti siano i tuoi incantesimi, uno è forte quando ha qualcuno da proteggere. L’ho capito con Lector ma soprattutto guardandoti. Tu metti il cuore in ogni cosa che fai, ti impegni nonostante i tuoi limiti. Se i tuoi amici ti hanno lasciato per questo non sanno che enorme errore hanno fatto.
Mi misi a piangere come una stupida per quelle parole. Gli altri clienti guardavano male Sting pensando chissà cosa mentre invece io ero riconoscente per quelle belle parole.
- Dai non piangere Lucy, sei più bella quando sorridi!
Mi asciugò le lacrime e gli sorrisi.
Il resto della serata passò normalmente, Sting aveva dirottato la conversazione su aneddoti divertenti per tirarmi su di morale, non sapendo che in realtà aveva già fatto molto per me.
Mi riaccompagnò in casa e prima di salutarci ricevetti una proposta davvero inaspettata.
- Lucy senti, visto che non sei felice a Fairy Tail, che ne diresti di venire a Sabertooth?
 



ANGOLINO DI MARLOWE

Salve gente! Questa è la prima volta che mi cimento nel fandom di Fairy Tail, mi sono riscoperta innamorata della coppia NatsuxLucy o più comunemente detta Nalu. Inizialmente doveva essere un unico capitolo ma mi è venuta leggermente lunghetta così è divisa in due capitoli. Sono la prima ad ammettere che il primo capitolo è un pò noioso, la situazione è più movimentata nel secondo. Spero vi possa piacere. 
Kiss
Mar
  
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