Il mio nome è Jessica, sono la strega più potente del Mondo Notturno e questa è la mia storia. 


Sono passati tre mesi da quando non parlo con Steeve, ma quando i nostri occhi imbarazzati si incrociano nei corridoi sento ancora quell’impeto di saltargli addosso e baciarlo e ritornare alla sera del ballo e…oh Jess ma cosa stai facendo! Lui ti ha lasciata lì, da sola e indifesa, mezza nuda in balia dei tuoi ripensamenti solo per non avergli permesso di entrare nelle tue mutandine! Oh Jess quanto sei stupida e masochista a pensare ancora a lui in questo modo.  Eppure in qualche modo sentire le parole congedanti “Non possiamo più andare avanti così, mi spiace, ci vediamo” dette dalle labbra che un attimo prima mi stavano baciando con tanta passione aveva fatto scattare in me l’idea che ero stata io ad essere rifiutata e che avrei dovuto riscattarmi. “Jess!”-mi urla in faccia come fossimo ad un chilometro di distanza Rachel- “dove sei finita tutt’estate?!  Dimmi che non hai riletto Romeo e Giulietta o Amleto un'altra volta” Aveva fatto centro. Era la mia migliore amica da solo due anni, da quando si era trasferita in Oregon, eppure consceva già tutti i dettagli e sfumature della mia vita , compreso quello di..”ei ma hai visto Steeve? Quell’idiota sta cercando di farsi notare da te in tutti i modi, che cazzone! Pensa che...”. “Ti prego Rak" -la interrompo-"non tiriamo fuori questo discorso; sì mi sono riletta tre volte Romeo e Giulietta quest’estate e no non credo proprio che Steeve voglia farsi notare da me…com’è andata in Canada quest’estate?” sapevo benissimo già tutto, ci saremo sentite almeno tre volte al giorno quando era via , ma la voglia di trattare di argomenti come Steeve e la mia verginità ancora intatta alle 8 di mattina nei corridoi affollati il primo giorno di scuola era pari…pari alla voglia di incontrare Mrs. Grottember che nel frattempo si era piantata tra noi e la porta della classe di biologia “Buongiorno a voi e cattivo a me dato che vi dovrò sopportare per due ore” poi rivolgendosi a me in particolare “non vedo l’ora di assegnarle la prima F dell’anno Miss Harmor”. Stronza. Vipera. Perfida. Strega. Vecchia zitella! Ma i miei pensieri che ormai erano tra le pagine di 1000 modi per uccidere (un simpatico e utile libro letto quell’estate) si bloccarono nell’istante in cui sulla soglia della porta scorsi in classe un nuovo banco. Ho sempre pensato che un giorno sarebbe arrivato un nuovo compagno di classe, alto, biondo e palestrato, mi avrebbe chiesto una biro rossa e io gli avrei sorriso porgendogliela, lui si sarebbe subito innamorato, avrei poi scoperto che pure lui aveva la passione per Shakespeare e a quel punto avremmo iniziato a frequentarci, mi avrebbe invitata al ballo RISPETTANDO I MIEI TEMPI E LA MIA AMICA QUI SOTTO e ci saremmo messi insieme, poi ci saremmo sposati e avremmo avuto una figlia ,Sarah, avremmo avuto anche un cane e probab...”Ragazzi lei è Grace, la vostra nuova compagna”, COOOOSA? LEI? Fisso Mrs. Grottember di sottecchi mentre i miei piani di una vita felice si sgretolano davanti ai miei occhi, il resto della classe distoglie lo sguardo dalla professoressa puntandolo alla porta, seguendo i miei compagni mi volto e dietro di me c’è una ragazza che a sentirsi nominare non arrossisce, noncurante del peso di 46 occhi fossilizzati su di lei , è decisamente bella e dev'essere sicura di se stessa tanto da vestirsi in modo un po’ troppo strano ma sicuramente che le conferisce un qualcosa di misitco, al collo porta un ciondolo di smeraldo decisamente troppo grande e luminoso per essere un gioiello trovato nelle uova di cioccolato..poco più su, sempre sul collo, ha una voglia. La fisso e di rimando mi tocco la mia, sono IDENTICHE, stesso punto, colore, forma…mi accorgo di impedirle il passaggio da troppo tempo e quindi ancora incredula mi scanso mantenendo lo sguardo sul suo collo, lei si avvicina al mio orecchio e mi sussurra “Ciao Jess”.