Facciamo una storia.
In questa storia non ci sono né buoni né cattivi – solo tu, e un uomo con lo zaino.
Lui cammina, tutto chino per via del bagaglio che gli distrugge la schiena.
Non si può riposare, solo andare avanti.
Eppure non sembra stanco, ha un grosso sorriso in volto.
Dondola un po' sotto all'enorme macigno che si porta dietro, tranquillo.
Lo puoi sentire canticchiare.
-Oh, buongiorno!-.
Ha una voce cordiale e piacevole, parlare con lui deve essere rilassante.
-Perdonami, non mi ero accorto fossi dietro di me.-.
Ti rivolge un sorriso affabile.
Sembra proprio una brava persona.
-Ah? Cosa c'è nel mio zaino? C'è la mia merce...-.
Lo appoggia a terra e lo apre.
Sorpresa! Ci sono centinaia di maschere!
Che buffe che sono!
-Ti piacciono? Appena mi stabilirò, potrai comprarne quante ne vuoi.-.
Ma questa... !
-Mi spiace, quella non la posso vendere. È un caro ricordo.-.
Ma è inutile, ormai. Non si potrebbe contrattare sul prezzo?
Quella forma a cuore e quegli occhiacci spalancati ti stanno molto simpatici.
-Sono desolato, ma davvero non posso.-.
Desisti. Se è proprio no, allora non c'è niente da fare.
Sembri un po' triste...
-Tieni, ti regalo quest'altra.-.
Che stramba, somiglia ad una volpe!
Ridi, e il Venditore sorride:-Allora, arrivederci.-.
Si spolvera il vestito violaceo, riprende lo zaino e si rimette in cammino, cantando.
-Day to night, Dark to light, Falls the sand of time...-.
Non è un granchè come storia.
Mi spiace.
Per favore, non arrabbiatevi.