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Autore: Bunny05    25/04/2016    1 recensioni
Cosa accade quando due mondi completamente diversi si incontrano?
La protagonista sarà costretta a cambiare il suo modo di vita, che è molto burrascoso, e entrare in un nuovo mondo, fatto di persone diverse da lei, di situazione diverse dalle sue. Nuove conoscenze, amicizie e amori sconvolgeranno la sua vita. Scoprirà che le persone di cui è circondata non sono proprio come le vede e che hanno qualcosa di più profondo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Violare le regole.

Sono ancora giù di morale per quello che è successo con Stephie, non ho ancora superato quello che ho provato in quel momento. Il senso di rabbia, la tristezza, la nostalgia. Non avevo più voglia di pensare a niente, volevo esplodere, lasciarmi andare alla rabbia, e scappare, andare lontano dove nessuno poteva farmi domande, dove nessuno poteva scavare ancora nei miei ricordi. Mechi entra sorridente nell’alloggio, << Perché sei così felice? >> domanda, << Perché Lucas è fantastico >> borbotta lei, io la guardo storta e lei cambia espressione, << Perché mi guardi così? >> chiede, << Perché penso che tu ti stia attaccando a questo Lucas perché hai visto Diego baciare un'altra >>, << Non mi è mai piaciuto Diego, è sempre stato solo un amico per me >> fa spallucce lei, << Ti credo, l’hai sempre visto come un amico finché… io non ti ho detto che a lui piaci >>, << Non è cambiato niente e poi comunque non è vero >>, << Invece è cambiato tutto, hai iniziato a pensare che piacesse anche a te e quando l’hai visto con un'altra stranamente ti sei trovata un ragazzo >>, << Smettila di dire fesserie e comunque se proprio vuoi saperlo è stato Lucas a venire da me >>, << E questo Lucas è salto fuori dal nulla? >> borbotto << Strano >>, << Perché? >> chiede lei, << Lascia stare >> dico io bevendo un sorso d’acqua. << Tu come ti senti? >> mi domanda poi lei in modo dolce, << Frustrata, ho voglia di spaccare tutto ma… cerco di non andate fuori di testa anche se non so come farò a resistere >>, << C’è la farai vedrai, poi ci sono sempre io a tenerti d’occhio in ogni caso >> sorride lei facendomi l’occhiolino, << Per fortuna ci sei tu Mechi >> ridacchio poi io e lei mi fa una linguaccia. Cammino per il cortile dell’accademia, Cande è in parte a me e sta parlando con Ruggero al telefono, << Lo so amore >>, << Smettila di ripetermelo non sono stupida >>, << Guarda che se non la smetti ti riattacco il telefono in faccia >>, << Ok Ok, ho capito ti ho detto, a dopo >>. << Tutto ok? >> le chiedo io, << Si, solo che mi sta facendo andare fuori di testa, i suoi genitori stanno organizzando una raccolta fondi e vuole che chiamo un fiorista per addobbare casa sua, mi avrà ripetuto mille volte i tipi di fiori che vuole >> sbuffa lei. Oggi ha i capelli raccolti in uno chignon spettinato che le dona molto, i suoi capelli rossi risaltano sulla sua pelle chiara e sole mostra quelle leggere lentiggini che gli si espandono sul naso e sulle guance, << Ruggero è un tipo molto scrupoloso, vuole che tutto sia in ordine e perfetto >> le dico sorridendo << Si ma troppo, sai una volta mi ha fatto cambiare vestito perché non si intonava con il suo e poi una volta voleva organizzare una festa e mi ha fatto andare fuori di testa, non gli andava bene niente >>, io rido a quelle parole, << Vuoi due siete perfetti insieme, siete l’opposto l’uno dell’altro, lui è troppo perfettino e tu invece sei più selvaggia >> borbotto io, << Si, a me ci vuole un po’ di ordine e a lui serve un po’ di casino nella sua vita >>, << Si, esatto >> dico io dandogli ragione, << Sai all’inizio non ci piacevamo, non dico che ci odiavamo ma non eravamo molto amici, litigavamo spesso >>, << Come ora >> affermo, lei mi guarda di traverso e poi sorride, << Cosa è cambiato poi? >> le domando, << Non lo so… Più passavamo il tempo insieme più mi accorgevo che ero attratta da lui, in modo profondo, iniziai a capire che avevo bisogno di una persona come lui al mio fianco, poi scoprii che era molto simpatico, mi faceva ridere e io amo ridere, sotto quella sua aria da perfettino nascondeva un ragazzo divertente, sensibile, buono e con la mente aperta. Un giorno siamo andati al luna park tutti insieme e lui ha vinto un peluche, a uno di quei giochi dove spari e devi prendere le lattina, e lo regalò a me, ci rimasi di stucco, mi disse che quel peluche gli ricordava la mia dolcezza, diventai rossa dall’imbarazzo e poi lo baciai, senza pensarci, intanto nella mia testa mi dicevo quanto ero stata stupida a baciarlo, quando mi allontanai lui mi disse di non andarmene, di restare con lui perché non aspettava altro che quello >>, << Carino >> dico guardandola dolcemente, << Si è stato magico, non me l’aspettavo, non avrei mai creduto di poterlo amare, insomma litigavamo spesso e poi è nato qualcosa, dal nulla è cresciuto e mi ha portato a provare quello che provo ora, e ogni giorno cresce sempre più >>, << Sei fortunata, ad avere qualcuno che ti ama così tanto, perché si vede che lui è innamoratissimo di te, che farebbe di tutto per te >>, << Già, lo so e sono molto felice perché anche se non siamo una coppia perfetta lui mi fa sentire amata, ogni giorno, ogni volta che mi guarda, sento qualcosa dentro di me, anche se non è presente io riesco a sentire la sua presenza, come se fosse li con me, è una sensazione incredibile, qualcosa che non avevo mai provato >>, << Cande sei proprio cotta >> borbotto ridacchiando leggermente, << Si lo sono >> sorride lei felice alzando lo sguardo verso il cielo.
 
Sto camminando nel cortile, Cande tutta allegra andava a raggiungere Ruggero e io sto tornando verso l’alloggio, anche la storia di Cande mi ha toccato, anche lei, come Alba, piano piano si è innamorata del suo Ruggero, lo amava da sempre ma gli ci è voluto un po’ per capirlo, per rendersi conto di provare quelle cose nei suoi confronti, quando succederà a me? Mi innamorerò mai di qualcuno con tutto quello che ho passato? Con tutta la paura che provo ad affezionarmi alle persone? Faccio fatica ad avere amici figuriamoci ad amare qualcuno, sarebbe un gran dolore per me se poi dovesse andare male, l’amore è serio, non è un sentimento che va preso alla leggera, è potente, è forte e può distruggerti dentro, può distruggerti l’anima e la mia di anima è già troppo distrutta per poter sopportare la perdita di qualcuno che amo. In lontananza noto Jorge che sta parlando con Diego, gesticola mentre parla e sorride, un sorriso bianco e bello, il sorriso più bello che io abbia mai visto, e mi è difficile ammetterlo, io non sto molto a guardare l’aspetto fisico di una persona, ma Jorge è un piacere per gl’occhi. Il suo modo di muoversi, i suoi occhi verdi e profondi, il suo fisico sportivo, alto, i capelli scuri arruffati, è tutto perfetto. Diego davanti a lui lo ascolta annuendo, mi domando come si senta per il fatto che Mechi stia uscendo con questo certo Lucas, che non mi convince molto, è comparso così dal nulla ed è troppo gentile con lei, di solito i maschi di quest’età cercano sempre di farsi vedere, di fare gl’altezzosi, invece lui si comporta in modo troppo perfetto e questo mi sembra strano, comunque credo che Diego stia soffrendo per tutto ciò, so che lui è molto attratto da Mechi, molto probabilmente ne è innamorato. Li guardo, sono ferma in mezzo a un vialetto di ciottoli e li guardo mentre continuano a parlare, tutti intorno a me si muovono ma io rimango ferma a guardarli, a guardare Jorge. << TINI >> scandisce bene il mio nome Stephie in modo provocatorio, io mi volto e la guardo << Ti ho già detto di non chiamarmi così >> borbotto io, << Oh… e cosa mi farai se non la smetto TINI? Mi darai un altro schiaffo? >> lei inizia a ridere, << Lasciami in pace >> continuo io guardandola severamente << LASCIAMI IN PACE >> ripeto, lei ride più forte e poi mi fa un sorrisetto maligno, << Peccato, avrei voluto un altro schiaffo almeno stavolta ti saresti beccata davvero un bel richiamo >>, io mi giro e inizio a camminare per allontanarmi da lei ma Stephie mi corre dietro continuando a parlare, << Si insomma, non hai voglia di colpirmi? >>, << Cosa vuoi? >> chiedo poi io arrabbiata voltandomi a guardarla, << Mandarti via di qua >>, << Non ti stanchi mai? >> chiedo io in modo sarcastico << Ti diverte torturarmi? >>, << Oh non sai quanto >> fa un sorriso beffardo lei << E non mi stancherò mai di prenderti di mira, scoprirò tutto su di te, su quello che nascondi, su quello che hai fatto, farò vedere a tutti che razza di persona sei >>, << Bene >> continuo io << Ho un bel futuro davanti a me >>, << Puoi starne certa, continuerò a scavare a fondo e a mettere il dito in ogni piaga finché non crollerai, ti starò addosso senza lasciarti il tempo di respirare, ti farò innervosire, finché non saprò tutto su di te, e allora a quel punto ti distruggerò definitivamente, sempre che tu non ti sia distrutta già da sola. Ti farò cedere e avrai solo voglia di andartene di qua e allora sarò felice, perché non ti avrò più tra i piedi, così lascerai in pace il mio ragazzo che si sta montando la testa con le tue fesserie, non ostacolerai più la mia popolarità e Jorge finalmente ritornerà ad essere quello di prima >>, << Il tuo cagnolino? >> domando io arrabbiata, << No, il mio ragazzo che crede alle stesse cose in cui credo io, alla popolarità, al fatto di costruirci un meraviglioso e potente futuro >>, << Non conosci bene il tuo ragazzo allora >>. Lei mi guarda in silenzio, sembra stia per esplodere, << Tu sei la prima di tutti che sa che non dovresti essere qua, che non fai parte di noi e non lo sarai mai, sarai sempre sola, perché una come te non la vuole nessuno nella vita, adesso ti trattano come la loro amica ma appena verrà fuori la verità, il tuo segreto più profondo, perché so che c’è, so che tieni qualcosa nascosto, qualcosa di grosso che fa paura anche a te, ti lasceranno sola >> lei si volta e lentamente se ne va, passo dopo passo mentre io rimango a guardarla. Il mio cuore batte all’impazzata, le mie mani tramano e il mio respiro diminuisce, sto per esplodere. Non voglio più stare qua, non mi interessa più di niente, sono stanca di dover combattere sempre, ogni giorno, in qualsiasi caso. Sono stanca di dover stare a tutte queste regole, a dover vivere con il terrore di essere guardata da tutti con quello sguardo che odio, se arriverà a scoprire tutto di me tanto vale andarmene subito, perché poi sarà tutto diverso, quando sapranno la verità su quello che è successo non mi guarderanno più semplicemente schifati, proveranno pena per me e avranno anche paura di me.
 
Vado velocemente verso la mia stanza, si è quasi fatta sera. Mechi è seduta sul divano quando io entro come un razzo nell’alloggio, << Ehi >> dice lei guardandomi confusa, alzandosi e seguendomi in camera mia, << Cos’hai? >> chiede poi, << Niente e non mi va di parlarne >> rispondo cercando nell’armadio ribaltando ogni cosa, << Sei sicura? >>, << Si Mechi ne sono sicura >> rispondo in modo duro. Lei continua a guardarmi stranita, << Si può sapere cosa stai cercando? >> domanda poco dopo, << Il costume >>, << Il costume? >> chiede confusa << Cosa ti serve a fare il costume ora? >>, << Vado a farmi una nuotata in piscina >> borbotto io tranquilla, << Ma è tardi, la piscina è chiusa non puoi entrarci >>, trovo il costume intero e nero in un cassetto e sorrido, << Non mi interessa >> esclamo io, << Cosa? >> chiede lei stupita guardandomi << Potresti finire nei guai >> continua poi, << Non mi interessa >> ripeto ancora, << Sei per caso impazzita? >>, << Oh Mechi lasciami in pace per favore >>, << NO! >> esclama lei nervosa << Si può sapere cos’hai? >>, << Ho solo capito che non serve a niente stare alle regole se tanto poi finirà comunque allo stesso modo >>, << E cioè? >>, << Che tutti mi odierete, che vi perderò comunque, sono stanca di fare la brava ragazza, io non sono così, io reagisco sempre. Io mi difendo sempre ma da quando sono qua ho sempre dovuto trattenermi perché se no mi avrebbero sbattuta fuori, e sono stufa, perché anche se faccio la brava, anche se mi sforzo tutti mi vedranno come sempre, non cambierà mai questa cosa >>, << Mi stai facendo preoccupare >> borbotta lei poi << Ma che diavolo è successo? >>, << Mechi, lo so che pensi che sia sbagliato ma tu non sei cresciuta come me, e grazie, grazie davvero perché sei rimasta qui con me, mi sei stata vicina ma ti perderò >>, << Non mi perderai >> dice con un sorriso sincero, << Come fai a dirlo? Non sai nulla su di me, non sai il peggio su di me e non solo per quello, le nostre vite sono troppo diverse, anche se uscirei viva da qua, sono sicura che qualcosa mi farà perdere anche te, come tutte le persone che hanno fatto parte della mia vita, sono stanca, davvero, sono stanca di dovermi sempre difendere, di dover sempre lottare per avere anche solo un sorriso, sono stanca di dover spiegare, di spiegare al mondo che non sono cattiva, che non voglio far del male a nessuno ma voglio solo una vita normale, ma purtroppo la mia vita è così e non cambierà, tutti mi vedranno sempre e comunque come quella che viene dalla strada, la ragazza di cui non ci si può fidare, quella di cui si vergognerebbero ad andare in giro o semplicemente a parlarci e sono io quella ragazza >>, Mechi mi guarda con gl’occhi lucidi, la testa bassa, le sue labbra sono socchiuse e si vede che non sa cosa dire, perché in fondo sa anche lei che è molto probabile che la mia vita sarà sempre così, che non potrò mai cambiare ciò che sono anche se mi sforzo fino alla fine, perché le persone come loro, non cambiano opinione in fretta anzi mai, quindi perché dovrei stare qua a fare la brava studentessa, come un cagnolino ben addestrato, non mi importa più, non mi importa più di nulla. << Io non sono così >> dico << E ho davvero bisogno di non pensare, di fare quello che mi passa per la testa, sai quando ero in strada con Finn e Alexandra era difficile, ma mi sentivo libera, da tutto, e loro mi vedevano per quello che sono perché loro sono come me, vivono come me, non dovevo preoccuparmi di quello che facevo, di ogni mia azione, potevo arrabbiarmi, potevo urlare, potevo correre senza mai fermarmi, ma loro mi capivano, loro mi guardavano come vi guardate voi, come persone normali, ai loro occhi io ero normale e loro lo erano per me, ma qua io sono quella diversa e non mi sento per niente libera >>. Lei mi guarda, deglutisce, io sventolo il costume che tengo in una mano, << Vado a mettermelo, e non mi farai cambiare idea, ho voglia di farmi una bella nuotata e la farò >>. Entro in bagno sotto il suo sguardo, mi spoglio lentamente, so che è stato un duro colpo per lei sentire quelle parole, ma sono vere, io adoro Mechi, ma non riesco ad ambientarmi qua, sapevo che non sarebbe stato facile, ora so che è impossibile e lei doveva saperlo perché sperava davvero che io diventassi una di loro, che mi sarei ambientata prima o poi. Quando esco dal bagno Mechi non è più appoggiata alla porta di camera mia, mi avvio in salotto e lei è appoggiata al tavolo, io le passo davanti e mi dirigo verso la porta e lei mi segue, << Cosa fai? >> le domando, << Vengo con te >> borbotta con un sorriso spostando leggermente la maglia per mostrarmi che ha indossato il costume.

<< Sei sicura? >> le chiedo quando siamo in corridoio, << Si, non ti lascio andare da sola >> borbotta lei facendo spallucce, alcune persone sono ancora nei corridoi, chiacchierano appoggiate alle entrate degl’alloggi e ovviamente tanti di loro mi fissano quando passo. Mechi è nervosa, continua a toccarsi i capelli, << Non devi venire per forza >> continuo a dirgli, << E invece vengo, e smettila >>, << Hai paura e si vede >>, << Non ho paura è che io non ho mai fatto queste cose >>, << Non stai uccidendo nessuno Mechi, stai solo andando in una piscina >> le dico facendo spallucce, << In una piscina dove è vietato andare dopo gl’orari e senza un permesso >>, << Puoi tornarne indietro se vuoi… >>, << NO >> esclama lei decisa, << Come vuoi! >> le dico alzando le sopracciglia e corrugando la fronte. << Dove state andando? >> mentre siamo quasi all’entrata dell’edificio degl’alloggi, la voce di Facu ci fa voltare, dietro di noi ci sono tutti, Alba, Cande, Ruggero, Diego e Jorge che ci guardano e Mechi si innervosisce ancora di più, << Mechi stai bene? >> domanda Diego vedendola visibilmente nervosa, << SI, è tutto ok >> risponde lei un po’ freddamente e vedo qualcosa cambiare nei suoi occhi dopo questa risposta, << Allora che state facendo? >> chiede Alba, << N-niente >> balbetta Mechi scuotendo la testa e Alba la guarda in modo confuso ma buffo. << Stiamo andando a farci una nuotata in piscina >> borbotto poi io e tutti mi guardano come se avessero capito male, << Non potete >> dice Ruggero, << Lo so >> rispondo io facendo spallucce << Ma non mi interessa, se volete scusarmi c’è una piscina che mi aspetta >>. Jorge mi guarda confuso, mi fissa cercando di capire cosa sto facendo, a cosa sto pensando e poi sorride, << Vengo anche io >> esclama e Mechi fa un piccolo sobbalzo, << Si anche io >> continua Diego e piano piano tutti gl’altri si uniscono a noi. << Siete sicuri? >> chiede Mechi intimorita, << Sei sicura tu? Mi sembri spaventata >> le dice Diego, << Mi lascia in pace? >> gli dice in modo brusco per poi voltarsi e riprendere a camminare. Quando arriviamo alla piscina interna, le pareti di vetro lasciano passare la luce della luna che riflette nell’acqua, mi spoglio dai vestiti e noto Jorge guardarmi, imbambolato mentre mi tuffo nell’acqua e poi sbuco fuori dall’altro lato e Jorge ancora mi sta guardando. Mechi, Ruggero, Cande e Alba sono un po’ intimoriti, Jorge è il primo a tuffarsi con Diego e Facu, quest’ultimo lancia schizzi d’acqua alla sua ragazza che poco dopo si getta anche lei seguita dagl’altri. << E’ davvero una strana sensazione >> dice Cande << Però mi piace, quel brivido di pericolo >>, << Sei diventata spericolata? >> gli chiede Ruggero cingendola a se e dandogli un bacio leggero sulle labbra e lei sorride, << E’ così bello e rilassante >> esclama poi Alba mentre galleggia nell’acqua e Facu le sta in parte, << Se ci beccano siamo nei guai >> dice Mechi che però si è fatta una bella nuotata che l’ha rigenerata, << Non stiamo facendo niente di male >> continua Diego ma lei si volta dall’altra parte senza rispondergli. Vedo Jorge nuotare verso di me e riemerge proprio davanti alla mia faccia, << Ehi >> dice lui, << Ehi >> rispondo io, << Bell’idea venire qua! Mi piace nuotare >>, << Anche a me >> dico mentre vedo che mi guarda mordendosi un labro, ho tutti i capelli tirati all’indietro, il costume nero, intero mi lascia scoperta la schiena e le mie lunga gambe si notano molto di più, << Cosa è successo? >> domanda dopo avermi guardato per un po’, << Niente >>, << Lo sai che non puoi mentirmi vero >> dice sorridendo, << Come fai? >> continuo io << A capirmi >>, << Non lo so, so solo che capisco sempre quello che stai provando, è strano ma è così, come se fossi connesso a te >>, << Ok, stai esagerando, mi stai mettendo paura >> inizio a ridere io in modo vero e spontaneo, << Comunque stai tranquillo, non è successo niente di che, ho solo capito che la mia vita sarà sempre uguale >>, << Come fai a saperlo? >> domanda guardandomi negl’occhi, << Lo so >> rispondo io, << Magari un giorno sarò io a cambiarti la vita >>, << Se diventerai un mago può darsi >> gli dico dandogli una spallata, siamo tutte e tue appoggiati con le braccia al bordo della piscina, molto vicini, tanto che la nostra pelle si sfiora, di tanto in tanto. Lui sorride e poi mi guarda attentamente negl’occhi, << Magari lo farò >> sorride lui in modo semplice e delicato. << Bene, bene >> la voce di uomo sovrasta le nostre, quando ci voltiamo il professor Brown ci sta guardando con le braccia incrociate al petto.

 Siamo nello studio della direttrice, il professore ci ha spedito tutti qua e lui ha un aria trionfante, << Cosa stavate facendo? >> chiede Miranda guardandoci, << Nuotando, solo nuotando >> risponde Diego, << Sapete che non potete usare la piscina senza un permesso e soprattutto fuori orario >>, << E’ colpa mia >> dico io guardando la direttrice, << Non è vero, c’eravamo anche noi >> borbotta Jorge e io lo guardo con disapprovazione, << Si ma li ho costretti io, è stata una mia idea, ci volevo andare da sola, loro hanno provato a fermarmi ma io non li ho ascoltati e mi hanno seguito >>, << Dovrebbe comunque punirli tutti! >> esclama il professore, << Tutti fuori >> esclama la direttrice << Tranne te Martina >>, << Ma non è giusto che lei si prenda tutte le colpe >> dice Alba, << E poi dovrebbe punirli >> continua il professore, << Lo so che hanno trascurato le regole, ma non hanno fatto niente pericoloso o di sconsiderato, sono dei ragazzi, hanno un lato ribelle, anche lei da ragazzo avrà fatto qualche strappo alla regola, non siamo così severi signor Brown… e ora tutti fuori voglio restare con Martina, nessuno di voi avrà un richiamo, ma la prossima volta chiedete un permesso >> continua, tutti mi guardano, Mechi mi stringe la mano, << Io resto, non ho cercato di fermarla e l'ho assecondata >> dice ad un tratto Jorge lasciando tutti di stucco, << Jorge >> lo richiamo io, Miranda sorride, << Jorge per favore, voglio solo parlare con Martina, non preoccuparti per lei >> continua in modo tranquillo Miranda, lui annuisce lentamente e poi con gl’altri esce dall’aula seguiti dal professor Brown, mentre io con ancora i capelli bagnati rimango difronte alla direttrice che mi guarda dritta negl’occhi.

P.S: Eccoci qua con un altro capitolo. Volevo ringraziare chi segue la mia storia e vi ripeto che se avete qualcosa da dirmi di commentare i capitoli senza problemi. PEr chi vuole seguirmi su instagram o twitter vi lascerò i miei nomi qui infondo. Allora qua abbiamo uno scontro tra Tini e Stephie, che ancora una volta confonde Martina, la fa andare fuori di testa, il suo lato libero e senza regole ne esce perchè Stephie le fa capire che può sforzarsi quanto può ma lei verrà sempre vista come la ragazza venuta dalla strada, che nessuno si fiderà di lei e che la lasceranno sola e purtroppo Martina ci crede, con tutto quello che ha passato, quello che ha vissuto e visto le fa credere che sia la verità, ma le cose inizieranno a cambiare, soprattutto dopo aver parlato con la direttrice e vedremo cosa si diranno nel prossimo episodio. Che dire di Jorge, si può capire che lui ha occhi solo per Martina, credo che lui abbia costantemente nella sua testa lei, il modo in cui la tratta, il mondo in cui la guarda, fa capire quanto lui sia preso, emotivamente e fisicamente con lei, cerca sempre un contatto, cerca di stare con lei il più possibile, e Martina se ne accorgerà e vedremo come affronterà questa cosa. Per quanto riguarda Mechi e il suo nuovo ragazzo vedremo come andrà, ma sicicuramente per lei e Diego non sarà facile, non riescono a comunicare, Diego ha paura di esprimere la verità perchè non vuole perderla e Mechi fa di tutto per far credere che non gli importi di Diego. Il prossimo capitolo vi piacerà, ma vi lascerà anche un pò con l'amaro in bocca. Grazie di cuore ancora a tutti.
Twitter: Saea1992x
Instagram: Saaraa_1992 
   
 
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