Ladybird –
Coccinella -
[ShihoShino]
-
Kiba, devo dirti una cosa. Ora, adesso,
in questo momento –
L’Inuzuka
osservò Shino, un sopraciglio castano alzato.
Sembrava tutto a posto.
-
Veramente dovrei... – ma un sibilo tutt’altro che promettente lo
bloccò.
Un’occhiata
veloce e alla buona non bastava; indi Kiba si concentrò e scrutò
acutamente l’amico.
No, forse no.
Lui sembrava agitato.
Vide
Shino socchiudere gli occhi e portarsi una mano al collo della solita lunga
giacca, come gli desse fastidio.
- Eddai
spara, avanti! – lo incitò e gli diede una pacca sulla spalla,
trovandolo meno rigido del solito.
Era successo qualcosa di grande.
- Io,
biblioteca, incontro, scontro, ragazza –
Davanti
a lui l’Aburame si era tolto gli occhiali e li stava pulendo nervosamente.
Molto ma molto grande.
Un’ora prima
La biblioteca sarebbe stata
deserta non fosse stato per lui, Shino, e la solita silenziosa presenza della
bibliotecaria.
Si era recato lì dentro
su commissione quasi segreta di Kurenai cui serviva un libro riguardo alla
maternità. Sulle prime aveva detto rigorosamente di no, ma poi, visto
che nel team era l’unico libero, aveva dovuto accettare. Pena la morte.
Degli insetti.
E quindi eccolo a percorrere
scaffali su scaffali dietro ad una ragazza che non aveva quasi mai visto, la
quale camminava dicendo cose incomprensibili tra sé e tastando con il
dito indice le copertine dei libri, ogni tanto.
- Dovremmo esserci – fu
il bisbiglio di lei, tutto a un tratto fermatasi.
Shino dovette fare una frenata
non indifferente per non finirle addosso.
La guardò analizzare
avidamente lo scaffale, da dietro quelle sue spesse lenti, e subito
illuminarsi, le labbra schiuse in un sorriso di vittoria.
- Bene –
Tra l’uno e
l’altra, erano gli esseri di più parole sulla faccia della terra.
Ma a Shino venne quasi la
voglia di dire qualcosa in più, intanto ch’ella afferrava e gli
porgeva il libro, ma quando la sua mano fredda sfiorò quella calda di
lei la sola cosa che gli uscì di dire fu uno scontato e atono grazie”.
- Altro? – gli chiese
lei e portò lo sguardo su di lui. Proprio
su di lui, Shino Aburame.
- … -
Si perse ad osservare
attentamente la linea del collo della ragazza: gli parve di vedere come una
macchiolina nera.
Non si sbagliava: un qualcosa
di nero effettivamente c’era su quel collo candido, lasciato in parte
scoperto dai capelli.
- Hai…hai bisogno di
qualcosaltro? –
La voce della ragazza lo
ricondusse alla realtà, facendolo quasi sobbalzare.
Vide ch’ella pareva
essere arrossita.
- No – fu il monosillabo
maschile in risposta, dato tornando a guardarle il collo, come ipnotizzato.
Si portò un poco avanti
con la schiena, inconsapevolmente, per poter vedere meglio.
Percepì un respiro
piuttosto affannato e un profumo di fiori che gli piacque non poco.
Buono, buonissimo.
Ad un certo punto la
macchiolina prese forma.
Eureka!
E allora la mano scattò
in avanti.
- Non
dirmi che…l’hai fatto davvero?! –
Kiba
si teneva una mano davanti alla bocca, gli occhi sgranati.
-
Aveva un insetto sul collo. Dovevo toglierglielo – asserì per la
seconda volta l’Aburame, annuendo col capo, più per convincere
sé stesso che altro.
- E allora
lei ha perso l’equilibrio ed è finita addosso allo scaffale?
–
Lo
guardò farsi dapprima serio e poi coprirsi meglio il viso con il collo
della giacca.
- Esattamente
–
Questa sì che era bela: Shino che intrappolava una ragazza di
fronte a sé.
- Sei
riuscito a toglierglielo, ‘sto insetto, alla fine? –
ironizzò l’Inuzuka e gli occhi gli brillarono – bè, a
parte che sembra un insetto anche lei… - azzardò a dire con uno
scopo ben preciso, allontanandosi però per precauzione di qualche metro.
- Gli
insetti sono le creature più belle sulla faccia dell’Universo
– replicò allora Shino sommessamente serio e ispirato, portando lo
sguardo verso un qualcosa che poteva vedere unicamente lui.
Era come aveva immaginato: Shino si era innamorato.
Tre quarti d’ora prima
- Scusa –
Shino pensò
di allontanarsi da lì.
Ma non lo fece.
- Scusa
me…sono…un’imbranata unica –
La vide sorridere
imbarazzata e portarsi le mani al viso.
- Era un insetto
dei miei –
Shiho –
perché era così che si chiamava, vero? – annaspò un
attimo per la sorpresa, i grandi occhi miopi alla ricerca della sua immagine. Sua. Di
lui.
Gli occhiali le
erano caduti nell’urto.
Per una frazione
di secondo si ritrovò a pensare che lei aveva davvero un bel colore di
iridi, più bello di quello del colore di certe farfalle, sentendosi
subito un po’ sciocco.
- Era una
coccinella –
Shino si
staccò dallo scaffale su cui era appoggiato ed andò a
raccoglierle gli occhiali.
Poi, una volta che
lei li ebbe indossati frettolosamente, le mostrò il palmo della mano,
sulla quale zampettava una piccola e pacifica coccinella.
- Oh! Che
carina… -
Gli parve che il
mormorio di lei fosse dolce.
Almeno quanto la
fragranza che indossava.
- E’ rimasta
attratta dal tuo buon profumo – dichiarò orgoglioso, e, solo dopo
che lei fu arrossita e lo ebbe guardato piacevolmente sorpresa,
realizzò.
Le aveva fatto un complimento.
- Ma lo sai cosa significa ciò? –
Kiba lo scrutò tutto intento e sornione.
- Uhm –
Certo che lo sapeva: d’altronde uno come lui cosa
poteva non sapere?
- Tu ti sei dichiarato indirettamente, bello mio –
Solo che, uno come Shino, faceva fatica a realizzare certe
cose.
- Per tutti gli insetti! –
E quando realizzava era davvero uno spasso.
L’Inuzuka gli diede una pacca sulla spalla, contento.
- L’hai conquistata –
Sorrise a trentadue denti, vedendolo cangiare colore parecchie
volte.
Tutto era possibile.
- …acciderbolina… -
- D’ora in poi devi tirare fuori il meglio di te -
- …acciderbolina… -
Gli gettò un’occhiata compassionevole e divertita.
- Ed impreca in modo più colorito, una volta tanto! -
Due giorni dopo
- Lo sai, vero,
che la coccinella porta fortuna? –
Shino le si fece
più vicino.
- Sì. E ci
credo –
Shiho lo
lasciò avvicinare, sistemandosi anzi meglio sulla panchina.
Shino le fece
aprire la mano.
- Allora spero che CI porti fortuna
–
E sul palmo vi
appoggiò una coccinella. La stessa dell’altra volta.
- Lo spero…lo
spero tanto anch’io, Shino –
The end
Shiho- Shino *-*
Perché me ne sono innamorata, grazie ad
autrici come ad esempio Hipatya, LalyBlackangel, Kokky, Rory (alias Rory_chan),
Lè (alias Kaho_chan), Robi (alias Bambi88) che hanno pubblicato, a
proposito di coleotteri, fan fic incredibili *-* che consiglio a tutti Voi di
leggere.
Spero che il mio piccolo contributo alla
diffusione della passione per
Ringrazio Hipatya per avermi proposto di
scrivere qualcosa riguardo a questa coppia altamente combinazione di nerd e arte.
Grazie a chi leggerà/commenterà
^^
Affettuosi saluti
terrastoria