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Autore: terrastoria    07/04/2009    12 recensioni
Shino si perse ad osservare attentamente la linea del collo della ragazza: gli parve di vedere come una macchiolina rossa e nera.
Non si sbagliava: un qualcosa di nero effettivamente c’era su quel collo candido.
Si portò sporse in avanti, inconsapevolmente, per poter vedere meglio.
Percepì un respiro piuttosto affannato e un profumo di fiori che gli piacque non poco.
Buono, buonissimo.
Ad un certo punto la macchiolina prese forma.
Eureka!
E allora la mano scattò in avanti.
[ShihoShino]
Un tributo alla coppia, ai coleotteri verdi, ma anche a chi sta cominciando ad apprezzare, come me, questo pairing ^^
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shino Aburame, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Calma, prendi un bel respiro e poi lo dici –

 

Ladybird – Coccinella -

[ShihoShino]

 

 

 

 

- Kiba, devo dirti una cosa. Ora, adesso, in questo momento –

L’Inuzuka osservò Shino, un sopraciglio castano alzato.

Sembrava tutto a posto.

- Veramente dovrei... – ma un sibilo tutt’altro che promettente lo bloccò.

Un’occhiata veloce e alla buona non bastava; indi Kiba si concentrò e scrutò acutamente l’amico.

No, forse no.

Lui sembrava agitato.

Vide Shino socchiudere gli occhi e portarsi una mano al collo della solita lunga giacca, come gli desse fastidio.

- Eddai spara, avanti! – lo incitò e gli diede una pacca sulla spalla, trovandolo meno rigido del solito.

Era successo qualcosa di grande.

- Io, biblioteca, incontro, scontro, ragazza –

Davanti a lui l’Aburame si era tolto gli occhiali e li stava pulendo nervosamente.

Molto ma molto grande.

 

 

 

 

 

Un’ora prima

 

La biblioteca sarebbe stata deserta non fosse stato per lui, Shino, e la solita silenziosa presenza della bibliotecaria.

Si era recato lì dentro su commissione quasi segreta di Kurenai cui serviva un libro riguardo alla maternità. Sulle prime aveva detto rigorosamente di no, ma poi, visto che nel team era l’unico libero, aveva dovuto accettare. Pena la morte. Degli insetti.

E quindi eccolo a percorrere scaffali su scaffali dietro ad una ragazza che non aveva quasi mai visto, la quale camminava dicendo cose incomprensibili tra sé e tastando con il dito indice le copertine dei libri, ogni tanto.

- Dovremmo esserci – fu il bisbiglio di lei, tutto a un tratto fermatasi.

Shino dovette fare una frenata non indifferente per non finirle addosso.

La guardò analizzare avidamente lo scaffale, da dietro quelle sue spesse lenti, e subito illuminarsi, le labbra schiuse in un sorriso di vittoria.

- Bene –

Tra l’uno e l’altra, erano gli esseri di più parole sulla faccia della terra.

Ma a Shino venne quasi la voglia di dire qualcosa in più, intanto ch’ella afferrava e gli porgeva il libro, ma quando la sua mano fredda sfiorò quella calda di lei la sola cosa che gli uscì di dire fu uno scontato e atono grazie”.

- Altro? – gli chiese lei e portò lo sguardo su di lui. Proprio su di lui, Shino Aburame.

- … -

Si perse ad osservare attentamente la linea del collo della ragazza: gli parve di vedere come una macchiolina nera.

Non si sbagliava: un qualcosa di nero effettivamente c’era su quel collo candido, lasciato in parte scoperto dai capelli.

- Hai…hai bisogno di qualcosaltro? –

La voce della ragazza lo ricondusse alla realtà, facendolo quasi sobbalzare.

Vide ch’ella pareva essere arrossita.

- No – fu il monosillabo maschile in risposta, dato tornando a guardarle il collo, come ipnotizzato.

Si portò un poco avanti con la schiena, inconsapevolmente, per poter vedere meglio.

Percepì un respiro piuttosto affannato e un profumo di fiori che gli piacque non poco.

Buono, buonissimo.

Ad un certo punto la macchiolina prese forma.

Eureka!

E allora la mano scattò in avanti.

 

 

 

 

 

- Non dirmi che…l’hai fatto davvero?! –

Kiba si teneva una mano davanti alla bocca, gli occhi sgranati.

- Aveva un insetto sul collo. Dovevo toglierglielo – asserì per la seconda volta l’Aburame, annuendo col capo, più per convincere sé stesso che altro.

- E allora lei ha perso l’equilibrio ed è finita addosso allo scaffale? –

Lo guardò farsi dapprima serio e poi coprirsi meglio il viso con il collo della giacca.

- Esattamente –

Questa sì che era bela: Shino che intrappolava una ragazza di fronte a sé.

- Sei riuscito a toglierglielo, ‘sto insetto, alla fine? – ironizzò l’Inuzuka e gli occhi gli brillarono – bè, a parte che sembra un insetto anche lei… - azzardò a dire con uno scopo ben preciso, allontanandosi però per precauzione di qualche metro.

- Gli insetti sono le creature più belle sulla faccia dell’Universo – replicò allora Shino sommessamente serio e ispirato, portando lo sguardo verso un qualcosa che poteva vedere unicamente lui.

Era come aveva immaginato: Shino si era innamorato.

 

 

 

 

 

 

Tre quarti d’ora prima

 

- Scusa –

Shino pensò di allontanarsi da lì.

Ma non lo fece.

- Scusa me…sono…un’imbranata unica –

La vide sorridere imbarazzata e portarsi le mani al viso.

- Era un insetto dei miei –

Shiho – perché era così che si chiamava, vero? – annaspò un attimo per la sorpresa, i grandi occhi miopi alla ricerca della sua immagine. Sua. Di lui.

Gli occhiali le erano caduti nell’urto.

Per una frazione di secondo si ritrovò a pensare che lei aveva davvero un bel colore di iridi, più bello di quello del colore di certe farfalle, sentendosi subito un po’ sciocco.

- Era una coccinella –

Shino si staccò dallo scaffale su cui era appoggiato ed andò a raccoglierle gli occhiali.

Poi, una volta che lei li ebbe indossati frettolosamente, le mostrò il palmo della mano, sulla quale zampettava una piccola e pacifica coccinella.

- Oh! Che carina… -

Gli parve che il mormorio di lei fosse dolce.

Almeno quanto la fragranza che indossava.

- E’ rimasta attratta dal tuo buon profumo – dichiarò orgoglioso, e, solo dopo che lei fu arrossita e lo ebbe guardato piacevolmente sorpresa, realizzò.

Le aveva fatto un complimento.

 

 

 

 

 

 

- Ma lo sai cosa significa ciò? –

Kiba lo scrutò tutto intento e sornione.

- Uhm –

Certo che lo sapeva: d’altronde uno come lui cosa poteva non sapere?

- Tu ti sei dichiarato indirettamente, bello mio –

Solo che, uno come Shino, faceva fatica a realizzare certe cose.

- Per tutti gli insetti! –

E quando realizzava era davvero uno spasso.

L’Inuzuka gli diede una pacca sulla spalla, contento.

- L’hai conquistata –

Sorrise a trentadue denti, vedendolo cangiare colore parecchie volte.

Tutto era possibile.

- …acciderbolina… -

- D’ora in poi devi tirare fuori il meglio di te -

- …acciderbolina… -

Gli gettò un’occhiata compassionevole e divertita.

- Ed impreca in modo più colorito, una volta tanto! -

 

 

 

 

 

 

 

Due giorni dopo

 

- Lo sai, vero, che la coccinella porta fortuna? –

Shino le si fece più vicino.

- Sì. E ci credo –

Shiho lo lasciò avvicinare, sistemandosi anzi meglio sulla panchina.

Shino le fece aprire la mano.

 - Allora spero che CI porti fortuna –

E sul palmo vi appoggiò una coccinella. La stessa dell’altra volta.

- Lo spero…lo spero tanto anch’io, Shino –

 

 

 

The end

 

 

 

 

 

 

 

Shiho- Shino *-*

Perché me ne sono innamorata, grazie ad autrici come ad esempio Hipatya, LalyBlackangel, Kokky, Rory (alias Rory_chan), Lè (alias Kaho_chan), Robi (alias Bambi88) che hanno pubblicato, a proposito di coleotteri, fan fic incredibili *-* che consiglio a tutti Voi di leggere.

Spero che il mio piccolo contributo alla diffusione della passione per la ShihoShino possa essere piaciuto ^^.

Ringrazio Hipatya per avermi proposto di scrivere qualcosa riguardo a questa coppia altamente combinazione di nerd e arte.

 

Grazie a chi leggerà/commenterà ^^

Affettuosi saluti

terrastoria

 

 

 

   
 
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