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Autore: Its a beautiful day    27/04/2016    0 recensioni
"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi alzo dal letto, rintronata dalla sveglia.
Scendo a far colazione e la situazione sembra essersi risolta tra Giulia e Filippo: lui la guarda cucinare, e lei ride mentre si finge una cuoca provetta.
Esamino la cucina: Davide non c'è
"Giornoo" urla Giulia facendomi sussultare

"Giorno" rido. Sì, direi che la situazione è decisamente tornata apposto.
Filippo mi passa un piatto di pancakes cucinato da mia cugina e mi fa uno strano effetto mangiarli: ultimamente mi sono sempre stati preparati da Davide.
Li mangio, e non hanno un sapore molto diverso da quelli del misterioso ragazzo, eppur avrei preferito che al posto di Giulia ci fosse stato lui..
Mi preparo ed esco di casa, trovandomi davanti Federico
"Buongiorno" mi sorride e mi bacia "Mi sei mancata"

"Anche tu" lo abbraccio. Non lo vedevo da sabato, ma mi è mancato davvero.
Saliamo in macchina e gli racconto del weekend movimentato che ho avuto, dopo che sono tornata a casa. Ometto ovviamente il particolare del ragazzo che ha tentato di violentarmi, e passo oltre.
La sua domenica non è stata molto movimentata, studio a allenamenti.
Scendiamo davanti a scuola, mi prende per mano e raggiungiamo i nostri amici
"Ehi Gio! Andiamo a vedere i nostri uomini giocare domani?" ride Jessica

"Certo" rido anche io

"Uff, che palle che siete diventate! Noi andiamo a fare shopping invece" dice Chiara, facendoci ridere tutti.
Ora che ci penso, gran parte del nostro gruppo è formato dagli amici di Federico, che di conseguenza sono amici di Eddy, essendo loro due migliori amici.
Diciamo che il nostro gruppo è formato per la maggior parte dai membri della squadra di football della scuola.
Quindi domani pomeriggio, non ci sarà nessuno con cui le mie amiche possano uscire. Rido pensando al loro completo rifiuto verso il football.
Suona la campanella delle otto, quindi entriamo in classe.
Siamo all'inizio di giugno, seguire le lezioni diventa sempre più difficile. 
Sto già pensando ad organizzare una settimana al mare con i miei amici, e i libri non sono sicuramente inclusi nella vacanza.
Le sei ore di lezione passano lentamente, e appena suona l'ultima ora ci dirigiamo verso lo mensa per mangiare
"Davvero non vi fermate? Dai ragazze saremo tutti qui" dico a Chiara e Veronica

"Gio, sai che odiamo il football" si giustifica Veronica

"Dove volete andare?" chiede Eddy

"Dobbiamo andare a comprare dei vestiti per la serata di beneficenza di nostra madre. Sarà questo weekend e noi non abbiamo ancora un vestito" si lamenta Chiara
A volte mi dimentico del fatto che Chiara e Veronica sono sorellastre. Il padre di Veronica si è sposato con la madre di Chiara circa due mesi fa.
Nessuna delle due l'ha presa bene, ma alla fine, a forza di vivere sotto lo stesso tetto, sono diventate migliori amiche nel giro di poco tempo.
"Ma se ci andassimo mercoledì, tutte insieme?" proprongo

"Odio il football" fa il muso Chiara

"Mh, d'accordo" faccio la faccia triste
Sono dispiaciuta del fatto che le ragazze non verranno con noi alla partita, ma non possiamo obbligarle a venire.
Salutiamo i ragazzi che vanno agli allenamenti e noi ragazze torniamo a casa.
Quando arrivo davanti a casa mia, la porta è aperta.
"Giulia?" la chiamo
Dal salotto, sento delle voci. Sembra quella di Davide e un altro ragazzo
"Liam, sparisci" dice a dentri stretti

"Sono venuto solo a far visita" dice il ragazzo sconosciuto
Entro nel salotto e trovo Giulia dietro a Filippo, che le fa da scudo con il suo corpo e Davide davanti a questo.. Liam?
"Vattene" ripete ancora una volta Davide. Mi sembra di vivere un flashback

"Non ti ricordi di quella notte Giulia?" incalza il ragazzo.
Dev'essere lui il ragazzo che ha tolto la verginità a mia cugina
"Ti prego vattene Liam" lo supplica lei

"Eddai, vieni qui" si avvicina a Giulia.
Filippo scatta verso di lui, ma Davide lo ferma.
"Liam fuori di qui" lo prende per la maglietta e lo sbatte fuori di casa, chiudendosi la porta alle spalle.

"Grazie" sussurra Giulia

"Figurati" fa spallucce. Sembra piuttosto imbarazzato

"Oh, sei tornata" aggiunge Giulia vedendomi

"Finalmente qualcuno si è ricordato che esisto" sorrido "Lo conoscevi?" chiedo a Davide

"Ovviamente sì" sospira

"Tutti i pezzi di merda li conosci tu?" rido

"In che senso?" chiede Giulia

"Oh, nulla, cioè mi aveva raccontato un aneddoto" mento

"Giorgia" mi riprende Filippo

"Un mio amico le stava infastidendo, ma passavo da quelle parti e l'ho portata a casa, tutto qui" Davide interviene

"Tutto qui?" mi chiede Giulia. Annuisco e la osservo mentre lascia la stanza

"Grazie" sorrido a Davide

"Figurati" è di nuovo in imbarazzo "E comunque sei una pessima bugiarda" lo fulmino con lo sguardo

"Ma tutti i tuoi amici si stanno disperdendo come pulci in giro per la città?" rido

"Abitavamo tutti nella stessa città, più precisamente a Melbourne fino a due anni fa"

"Melbourne? Tutti chi?" 

"Quando avevamo tra i tredici e i sedici anni, io e altri quattro ragazzi, tra cui Liam e Louis, abbiamo fondato una band. Si chiamava One Direction" sorride al ricordo "Ma la band si è sciolta quando io e altri due membri abbiamo cominciato a girare con le gente sbagliata. Avevamo intorno ai diciassette-diciottono anni. Che io sappia gli altri ragazzi si sono trasferiti qui dopo.." fa spallucce

"Dopo? Gente sbagliata?".
Oh no.

"Sono successe varie cose, abbiamo conosciuto gente che ci ha rovinato" dice

"Ti capisco. Comunque è una bella storia" sorrido "Perché vuoi dimenticartene?" chiedo 

"Non ho mai detto che è questa la parte del mio passato che voglio dimenticare" aggiunge prima di uscire dalla stanza
Mi fa piacere che abbia condiviso una parte del suo passato con me, ma contemporaneamente ho scoperto che c'è un'altra parte del suo passato, non molto bella che vuole dimenticare.
E la droga ne fa parte. 
Esattamente come me, lui ha avuto dei problemi con la droga. Chissà com'è stata la sua esperienza
Quando scendo per cenare, l'aria è tesa: Filippo sembra ancora incazzato per quello che è successo oggi, Davide è silenzioso, mentre Giulia è fin troppo attiva.
Passiamo la serata parlottando appena e finita la cena, corro in camera mia a finire i compiti ma vengo interrotta presto
"Ehi scusami, non voglio distrubarti" Davide picchietta sulla mia porta

"Entra entra" dico, colta alla sprovvista da questo, apparente inizio pacifo di conversazione 

"Oggi, mentre stavamo parlando.. Beh hai detto che capivi ciò che intendessi. Che significa?". Ero sicura che me l'avrebbe chiesto, e sono rimasta stupita dal fatto che non me l'avesse chiesto prima

"Nulla, solo che capisco quanto la compagnia che frequenti, possa influenzarti" fisso il libro di inglese

"Potresti essere più chiara?" chiude il libro, attirando la mia attenzione su di lui

"Ho anche io un passato, Davide. Un passato di cui non vado fiera. Un passato che voglio dimenticare, ma non passo la mia vita a lamentarmi di questo!" sbotto

"Non passo la vita a lamentarmi" si lamenta. Alzo un sopracciglio, e lui si rincompone "Ad ogni modo, cosa intendi con 'un passato che voglio dimenticare' ?" sembra.. confuso.
Dovrei parlargli? Dovrei davvero dirgli tutto?
"Senti Davide, ora devo finire i compiti, ne ho bisogno. Ne riparliamo domani. Per favore" sembra combattuto su cosa fare

"Okay" sospira "Ma domani voglio sapere tutto"

"Okay" lo congedo.
Lascia la stanza, chiudendo la porta. Dovrei davvero dirgli tutto? Anche non volessi, mi tirerebbe fuori le parole di bocca, quindi in ogni caso saprà quello che vuole.
Cerco di riportare la mia attenzione su inglese, ma ovvimante sono completamente persa nei miei pensieri.
Grazie Davide, grazie tante.

   
 
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