UN RITORNO
TANTO ATTESO E UNA GITA AL MARE
POV MISTY
Mi svegliai
che era ormai mattina inoltrata, guardai l’orologio: le 9 e
mezza. Mi
stiracchiai e mi guardai intorno vedendo Lucy che si svegliava in quel
momento
e Bri che ronfava ancora. “Ma dov’è
Vera?” ormai completamente sveglia guardai
meglio, niente. Allora scesi dal letto a castello e percorsi il
corridoio ma in
bagno non c’era. Scesi le scale.
-Buongiorno
cara! Dormito bene?- mi salutò cordiale Caroline mentre
preparava la colazione.
-Si molto,
grazie! Sai dov’è Vera?- chiesi ora un
po’ preoccupata. Lei si accigliò.
-Ma come non
è con voi? Questa mattina non è ancora scesa!
Prova a controllare in terrazza
Misty- mi suggerì la donna. Ringraziai velocemente per il
consiglio e corsi su
fino alla fine della scala a pioli. Vuota, la terrazza era
vuota… Scesi tutta
trafelata ed entrai nella camera dove le ragazze si stavano
stiracchiando.
-Ragazze!
Sveglie! Vera è sparita!- urlai sconvolta. Loro si
riscossero di scatto.
-Che cosa?!
Sparita ma sei sicura?!-
-Non
c’è
tempo dobbiamo cercarla! Forza andiamo!- e ci mettemmo a correre
giù.
-Caroline!
Non c’è!- urlai e mi fermai un secondo a
riflettere.
-Oh mio Arceus
ma cosa le sarà successo?- chiese lei ormai preoccupata. La
guardai avendo
un’idea.
-A pensarci
bene ieri sera era un po’ triste… Sai se
c’è un posto dove va quando vuole
stare da sola?- chiesi sperando che le venisse in mente qualcosa. La
donna rifletté
in un’attesa straziante, poi alzò il capo
all’improvviso e mi diede speranza.
-C’è
una
grotta dentro al boschetto che lei adora! Dovete entrare tra gli alberi
e
seguire il sentiero, poi al bivio andare a destra e infine, quando
troverete
un’enorme collina di roccia, girare intorno: dietro
c’è l’entrata!-
“Si!” corsi
fuori come una furia trascinando le due con me.
-Fate
attenzione! Io e Norman cerchiamo in città!- e detto questo
Caroline andò a
svegliare il marito.
-Ma
perché è
sparita così e non ci ha detto niente?!- urlò
Lucinda mentre tratteneva il
fiatone.
-Poche
chiacchere correte e basta! Se non è lì non so
dove possiamo cercare!- disse
Brianna disperata.
-Giuro che
se la troviamo accendo un cero ad Arceus!- dissi disperata. (NDA. Vera
le tue
amiche si stanno preoccupando da matte per te e tu te ne stai
lì a ronfare
beatamente tra le braccia di Drew?) (NDA VERA. Fai silenzio e lasciami
dormire…
Al momento sto troppo bene per pensare di alzarmi!) (NDA. Va bene tanto
adesso arrivano
le tue amiche a romperti!) (NDA VERA. …).
-Il bivio!
Tutte a destra!- urlai accelerando la corsa.
-Misty non
riesco a correre più veloce!- si lagnò Lucy.
-Muoviti!
Pensa a Vera!- e con questo vidi che diede il massimo di sé
pur con un certo
sforzo.
-Dai eccola!
Manca solo il giro intorno e ci siamo!- disse Brianna incoraggiandoci.
Un
ultimo sforzo e… Inchiodammo bruscamente davanti a una
spaccatura nella rocca.
Mi cadde la mascella.
-Oh mio
Arceus! Ma è fantastico! Che razza di posto è?!-
dissi pietrificata dalla
bellezza di quello specchio d’acqua cristallino e quella
vegetazione morbida e
umida che riempiva l’aria di un odore fresco e piacevole.
-FA-VO-LO-SO!-
strillò Lulù rapita, con gli occhi che
scintillavano.
-Wow…
Come
vorrei che un ragazzo mi portasse qui!- disse Brianna ammaliata.
Poi
l’occhio
di tutte noi cadde su un bellissimo salice, percorremmo le fronde, il
tronco e…
le radici. Solo che non si vedevano perché Vera ci dormiva
sopra. Stavo per
correrle incontro dal sollievo per abbracciarla quando vidi che qualcun
altro
la stava già stringendo.
POV VERA
Stavo
dormendo talmente bene che anche se ero semisveglia (NDA VERA. Per
colpa di
un’autrice rompiscatole!) (NDA. …) non avevo
alcuna intenzione di darmi una
mossa. All’inizio non riuscii a collegare il calore che mi
avvolgeva a
qualcosa, poi ricordai tutta la sera prima e schiusi gli occhi. Drew
era lì,
immobile e bellissimo, perfetto come sempre quando dorme o si sveglia.
Mi presi
qualche momento per guardarlo: gli occhi chiusi con le ciglia a fare
ombra alle
gote, la pelle diafana e il naso dritto e della giusta grandezza, per
poi
scendere alle labbra, sembravano così morbide e delicate
come se volessero
invitarmi a baciarlo. Arrossii di scatto “Ma cosa diavolo
vado a pensare?!
Certo che crescendo i miei pensieri sono proprio cambiati riguardo a
lui! E poi
non l’ho ancora perdonato!” Pensai vergognandomi.
“Se come no” mi prese in giro
la mia coscienza. Sospirai piano e decisi di concentrarmi su qualcosa
di meno
pericoloso: i capelli. Verdi e lisci ma abbastanza scompigliati da
farli sembrare
quasi mossi, tranne il ciuffo che per carità doveva sempre
essere perfettamente
in ordine! Senza controllo “Ma sì tanto
ormai!” gli infilai piano una mano tra
i capelli… Morbidi come la seta. Lo accarezzai dolcemente
spostandogli delle
ciocche ribelli dagli occhi e poi passai a sfiorare la
guancia… Scesi un po’
più giù. Lui
sospirò ed io sentii il suo
fiato caldo sulle mie dita… Non si svegliò
così io, con la delicatezza di chi
sta toccando un cristallo, gli sfiorai le labbra con
l’indice. Lentamente i due
angoli della sua bocca si piegarono impercettibilmente
all’insù. Scostai la
mano e la posai sulla sua spalla, poi accoccolai la testa sul suo petto
e
chiusi gli occhi concentrandomi sul suo profumo. Ero decisa a
riaddormentarmi
aspettando che fosse lui a svegliarmi quando sentii dei passi veloci
davanti
all’entrata della grotta. Ero di spalle per cui tesi le
orecchie e ascoltai.
-Oh mio
Arceus! Ma è fantastico! Che razza di posto è?!-
“Ma questa è Misty!”
- FA-VO-LO-SO!-
“C’è anche Lucy!”
-
Wow… Come
vorrei che un ragazzo mi portasse qui!- “Questa è
Brianna! Se solo sapesse che
è a un passo dal conoscere l’amore della sua vita!
Un momento… Drew! Lo sto
abbracciando! E ora come ne esco?! Oh no si sta svegliando! Cavolo,
diamine che
faccio?! No, no, no, NOOO!” pensai allarmata quando mi
accorsi della
situazione. Scoppiò il finimondo: Drew aprì piano
gli occhi, stava per darmi il
buongiorno quando notò il mio sguardo allarmato.
-Mh, che
c’è
Vera?- mi chiese sbadigliando e mettendosi a sedere tirandomi piano con
lui.
L’attenzione delle mie tre amiche si focalizzò
immancabilmente su di noi.
-D-Drew non
dire niente, per carità!- strillai imbarazzata. Lui mi
guardò perplesso con
disappunto ed io, al colmo dell’imbarazzo balzai in piedi
coprendolo dietro di
me.
-Misty,
Lucinda, Brianna! Si può sapere che diamine ci fate qui!?-
urlai paonazza
rischiando di usare esplosione come un Electrode. Drew, che non ci
stava
capendo niente, si alzò in piedi affiancandosi a me e mentre
si stropicciava
gli occhi ancora assonnato ebbe la brillante idea di intervenire.
-Vera non
strillare cosi! Pietà! Che già mi hai svegliato
malissimo! Ma si può sapere che
ti prende?!- si voltò a guardare le tre ragazze.
-Sono tue
amiche?- mi chiese come se niente fosse. Io ridacchiai isterica,
già le
risatine isteriche erano proprio il mio forte!
-Si Drew,
sono mie amiche! La rossa è Misty, la blu è
Lucinda e quella che sta per
esplodere è Brianna… Ti consiglio di prendere
Flygon e volare via prima che ti
salti addosso perché poi io non perdo tempo a staccartela!-
lui ridacchiò poi
mi abbracciò da dietro lasciandomi sgomenta e
strusciò il viso sulla mia spalla
sinistra.
-Oh ma certo
Lucario perde il pelo ma non il vizio! Non ti è ancora
passato il tic di
pulirti la faccia addosso a me? Infondo rimani sempre lo stesso
bambino- lui
sporse la testa per guardarmi e io girai la mia verso di lui, poi
ghignò.
-Stupida!- mi
diede un colpetto al naso con un dito facendomelo arricciare.
-Ehi!- gli
misi la mano sinistra in faccia e lo spinsi via, lui rise e si mise a
chiamare
il suo pokemon.
-Roselia?
Rose? Ma dove diavolo sei?-
-Torchic?
Piccolino rispondi!- mi girai anche io a cercarli.
-Ros Ros,
Rosè! (Ehi non urlate, ci stiamo svegliando!)-
-Tor
Torchic! (Io volevo dormire ancora!)- Drew, che ormai capiva Torchic
tanto
quanto io capivo Roselia, sbuffò divertito.
-Tale
pokemon tale padrona!- gonfiai le guance.
-La vuoi
smettere? Ci siamo svegliati solo da dieci minuti e mi stai
già rompendo!- ma
tanto sapevo che non serviva a niente e infatti…
-Dai
andiamo-
-Andiamo
dove?-
-A casa tua
imbranata! E dove sennò?-
-Hai deciso
di ricominciare con i nomignoli pungenti adesso?- chiesi sarcastica
-Uhm, ovvio!
Ah e mi sono iscritto nella tua scuola fino alla fine
dell’anno! Spero non ti
dispiaccia…- io collassai.
-COOOSAAA?!
Dimmi che è uno scherzo!-
-No! La casa
ce l’abbiamo e io voglio prendermi una pausa dalle gare
pokemon… Sono proprio
curioso di osservarti mentre fai le tue “brillanti”
esercitazioni!- mi guardò
da sopra la spalla e notò che ero furiosa… Mi si
avvicinò e io incrociai la
braccia e girai la testa di lato, rossa in viso.
-Dai guarda
il lato positivo! Faremo i compiti insieme come prima…- lo
guardai con la coda
dell’occhio e lui mi scompigliò i capelli.
-Tieni,
stupida- mi diede una rosa.
-Idiota…-
biascicai prendendola e sistemandola sopra il mio orecchio sinistro. Ci
avvicinammo alle mie amiche.
-Forza
presentati come si deve- lo esortai con un gesto della mano. Lui era
ormai a un
metro di distanza dalle mie amiche, così non poté
evitarlo. Fece un sorriso e
con tutta la sua eleganza “Arceus, lo odio!” si
presentò.
-Piacere di
conoscervi, io sono Drew… Ma penso che Vera vi abbia
già parlato di me come
“l’amico bastardo che l’ha
abbandonata”… Triste storia ma che ci posso fare
se
lei è così?- sospirò con finta
rassegnazione. Proprio in quel momento il ciuffo
gli cadde davanti all’occhio, lui lo osservò un
secondo poi “Lo deve fare per
forza perché altrimenti non è contento! Lo odio,
lo odio, LO ODIO!” con tutto
il suo carisma e la sua raffinatezza portò in un fluido
gesto la mano al viso e
delicatamente, con un gesto deciso ma ben studiato “Mi pare
ovvio!” spostò quel
dannatissimo ciuffo mentre per un secondo chiudeva gli occhi poi, col
suo
sguardo affilato, li riaprì piano mentre il ciuffo si posava
delicatamente sul
sopracciglio sinistro. La scena durò giusto qualche secondo
ma a me parve di
vederla a rallenty… Brianna svenne. Mi riscossi.
-Oddio Bri!
Ti prego non morire!- mi chinai preoccupata mentre Drew si interrogava
su cosa
fosse successo.
-Tranquilla
Vera! Non ha retto l’emozione ma presto si
sveglierà!- disse la rossa.
-Già
giusto
il tempo di arrivare a casa- Lucinda rise e si voltò verso
Drew.
-Scusala
è
solo che è praticamente pazza di te! Ah e comunque io sono
Lucinda anche se ci
ha già presentati Vera- disse lei porgendo la mano. Lui
ridacchiò e ricambiò la
stretta. Poi anche Misty si presentò.
-Flygon
vieni fuori!- il verde lanciò la pokeball.
-Flygon ho
bisogno che ci segui portando questa ragazza… Te la senti?-
il pokemon annuì,
ma proprio mentre stavano per issare Bri sulla sua groppa lui si mosse
all’improvviso.
-Flygon? Ma
cosa fai?!- chiese Drew stupito. Il pokemon mi si avvicinò e
mi fece un rapido
giro intorno, poi strusciò piano il muso sulla mia mano.
Sorrisi e lo
accarezzai.
-Ciao bel
draghetto! Lo sai che sei proprio adorabile?- iniziai a coccolarlo
mentre lui
mi faceva le feste, poi mi leccò la guancia. Io scoppiai a
ridere.
-Flygon? Sul
serio? Ti piace Vera?!- disse il ragazzo allibito.
-Fly! Fly
Fly? (Si! É la ragazza della foto, vero?)- Drew
arrossì, “Cosa?!”
-L-la foto?!
Ma Flygon cosa dici?!- chiese lui sgranando gli occhi.
-Fly Gon!
(Quella
che tieni sempre sotto il cuscino!)- lui divenne viola.
-Non so di
che parli! E poi… Non la conosci nemmeno non può
già piacerti!- disse lui
incrociando le braccia e girando la testa orgoglioso cercando di
salvare la sua
dignità.
-Fly!
Fly Fly… Fly! Gon! (Guarda che si
capisce! Sei tutto
rosso io direi che piace più a te che a me… Drew
che soffre per amore! Questa è
bella!)- il pokemon scoppiò a ridere mentre Drew esplodeva.
-MASIPUÒSAPERECHEDIAVOLOVAIADIRECHEPOIQUELLACICREDEDAVVERO?!?!-
disse lui al colmo dell’imbarazzo mentre io guardavo la scena
sconcertata.
-Quale
foto?- chiesi. Lui mi guardò male.
-Nessuna
foto!- disse abbassando lo sguardo. Mi imbronciai.
-Guarda che
io ce le ho tutte le nostre foto sotto al letto!-
-È
vero
possiamo confermare!- disse Lucinda sghignazzando mentre io arrossivo.
-Come mai ho
delle amiche come voi?!-
-La domanda
giusta è come fanno loro a sopportarti!- biascicò
il verde mentre caricava la
mia amica sul suo drago.
-Muori!- gli
feci la linguaccia e uscii in un secondo.
14:30,
APPENA ARRIVATI A BLURUVIA…
-Ehi Vera!
Sono qui!- mi si illuminarono istantaneamente gli occhi e un ampio
sorriso mi
schiuse le labbra.
-Brandon!-
gli corsi incontro e lo abbracciai di slancio e lui ricambiò
ridacchiando. Ci
staccammo e ci guardammo arrossendo per poi abbassare lo sguardo.
-Oh eccoli
che ricominciano questi due pidovini!- disse Misty con intento
provocatorio.
Brandon arrossì ancora di più, imbarazzato,
mentre io le urlavo contro.
-Ma si
può
sapere cosa ti salta in mente?! Ma dico io ti pare il caso
di…- una mano mi
tappò la bocca.
-Vera, per
l’amor di Arceus… Smettila di strillare! Neanche a
cinque anni facevi così!-
disse Drew irritato.
-Oh vogliamo
parlare di cosa facevi tu a cinque anni signorino che, tra parentesi,
fai
ancora ora?-
-Ad esempio-
mi sfidò.
-Non riesci
a mangiare il gelato dal cono senza sporcarti come un’idiota
e devi per forza
fare il buco sotto e succhiarlo… C’è la
tua foto sul giornalino di gossip che
lo dimostra- lo guardai malefica mentre lui impallidiva.
-Ma ti pare
il caso?!- chiese alterato. Io risi e gli accarezzai con fare
canzonatorio i
capelli.
-Sssh buono
Drew buono, se fai il bravo ti compro una coppetta
di gelato!- sghignazzai calcando coppetta, stava per insultarmi quando
lo
bloccai.
-Ti piace
ancora il cioccolato fondente vero? Come quando eravamo piccoli e
dividevamo il
frappè perché uno era troppo grande- lui si
rilassò un po’.
-Certo che
mi piace ancora…- ci guardammo un attimo negli occhi.
“Forse la nostra
complicità però non è svanita del
tutto”. Sentii improvvisamente odore di
cioccolato oltre a un piacevole tepore al petto. Mi si illuminarono gli
occhi,
anche Drew ebbe un cambiamento, ci sorridemmo.
-Dimmi che
stai pensando la stessa cosa che sto pensando io!- dissi felice.
-Ovvio che
si!-
-Dividiamo
un frappè?- ci chiedemmo in coro scoppiando a ridere. Lo
presi per mano.
-Io ci
voglio anche la panna sopra!-
-Ma se
già è
al cioccolato! Sai quante calorie sono?! Cos’è
vuoi diventare un Wailord?!-
-Prendimi
pure in giro caro cretino che poi dopo a mare ti affogo-
-Oh non ci
sperare! Non ti ricordi che vincevo sempre io?-
-Idiota!-
-Stupida-
-Drew?-
-Si?-
-Se non stai
zitto lo prendo al fiordilatte!-
-Non osare!
Sai che lo odio! E poi non lo bevi nemmeno tu!- arrivammo al bar alla
fine di
questo scambio di battute e dopo aver ordinato ritornammo dagli altri
con
un’enorme bicchiere di frappè al cioccolato
fondente. Ci sedemmo sotto
l’ombrellone, sapendo che Drew aveva la pelle sensibile, e
infilammo le cannucce
nel liquido scuro.
-Cavolo mi
sembra di avere ancora sei anni!- esclamai.
-Beh certe
cose non cambiano-
-Ti
riferisci a noi?-
-No, al
fatto che amo ancora i frappè al cioccolato-
-Spero ti
vada di traverso- lui rise e io sorrisi.
-Vera?-
-Cosa?-
-Mi tieni tu
la cannuccia?-
-Ma non
è
una cosa da bambini? Lo so che da piccola ti imboccavo ma ora non sei
un po’
troppo grande?-
-Io
sì ma tu
sei ancora una bambina- sbuffai ma presi la cannuccia e gliela spinsi
piano tra
le labbra.
-Certo che
mi sembra ieri- bofonchiai. Lui iniziò a bere poi prese la
mia cannuccia e me
la mise delicatamente tra le labbra, ci guardammo negli occhi mentre io
lo
“imboccavo” e viceversa. Arrossì: non
era più come anni fa e di certo eravamo
troppo vicini! Mancavano pochi centimetri perché i nostri
nasi si sfiorassero,
tuttavia lessi nel suo sguardo scherno, così
inghiottì l’imbarazzo insieme alla
dolce bevanda e non distolsi la sguardo dal suo, né mi
allontanai finché non
sentii il classico rumore che fa la cannuccia quando tira a vuoto.
Eppure quel
momento prima di staccarci fu il più bello, arrossimmo
entrambi stavolta, forse
perché, almeno io, non avevo la minima voglia di spostarmi
da lì. D’un tratto
il suo sguardo si fece più caldo nel mio e nemmeno la
bevanda ghiacciata appena
bevuta mi rinfrescò. Per qualche attimo mi sembrò
che i nostri cuori battessero
insieme mentre i nostri scambi di sguardi incandescenti non accennava a
fermarsi… Avrei tanto voluto sputare la cannuccia e
avvicinarmi, solo un po’ di
più…
-Vera?- mi
sembrò che all’improvviso il frappè mi
fosse caduto in testa dato il freddo che
provai per quell’interruzione. In quell’istante mi
accorsi che il mio sottile
tubicino di gomma era praticamente morso in tutti i modi possibili e
pieno di
saliva. Avvampai all’istante, se possibile ancora di
più, e mi staccai di
almeno un metro dal mio migliore amico… Il primo ecco. Il
verde mi guardò
ancora un attimo, o meglio mi trafisse, poi abbassò lo
sguardo alzandosi. Buttò
il bicchiere e si risedette sul telo.
-Vera ti
va?- mi chiese Brandon scrutandomi coi suoi dolci occhi azzurro mare,
altro che
taglienti smeraldi!
-Co-Cosa?-
chiesi riscuotendomi.
-Ti va di
fare una passeggiata?-
-Certo che
sì! Aspetta solo che tolgo il vestito… Fa un
caldo!- in un secondo sciolsi il
nodo del mio leggero vestito rosso in seta e questo cadde a terra.
Tirai un
sospiro di sollievo per il leggero fresco in più che di
certo non guastava con
quel clima da Sandile! Brandon arrossì e mi
guardò timido. Drew invece si tirò
giù sulla testa gli occhiali da sole. Incrociai le braccia.
-So che sei
abituato alle ragazze d’élite che sicuramente
saranno più belle di me ma
potresti almeno non dare così a vedere che sei disgustato!-
misi il broncio.
Lui sbuffò.
-Vera vai a
farti un bagno e lasciami in pace-
-Sei la
persona che conosco meglio su questo dannatissimo pianeta eppure non ti
capisco! Al diavolo! Vieni Brandon!- me ne andai tirando il nuovo amico
per il
polso. Cinque minuti dopo eravamo dietro la palestra con le gambe
immerse in
acqua.
-Vera…
Drew
è… Il tuo ragazzo?- mi chiese a un tratto Brandon
rischiando di uccidermi.
-Ma chi?
Quell’idiota con un cespuglio in testa?! No lui è
solo quello che dovrebbe
essere il mio primo migliore amico…- dissi contrariata.
-Eppure da
come vi guardavate prima sembrava che più che desiderare il
frappè
desideravate… Ehm… Hai capito no?- mi chiese
imbarazzato.
-Cosa?
Intendi baciarci? Mi rifiuto di pensare che sembrasse un'altra cosa!-
dissi
incupendomi.
-Io non me
ne intendo, però penso che Brianna abbia perso dieci anni di
vita a vedervi in
quel modo- ridemmo. Gli presi la mano e incrociai le dita alle sue.
-Sai
Bre… A
volte mi chiedo perché Drew non possa assomigliare un
po’ di più a te… Tu sei
così carino e dolce nei miei confronti! E si vede che ci
tieni a me!- appoggiai
la testa sulla sua spalla. Lui parve prendere coraggio, poi mi
guardò.
-Vera…
Devo
dirti una cosa…-
-Dimmi Bre-
dissi guardandolo negli occhi. Lui mi prese le mani tra le sue e si
avvicinò.
Sgranai gli occhi “Ti prego, ti prego, TI PREEEGO! NON FARMI
MORIRE COSÌ”
-Vera, io
ti…-
-Tuffo a
bombaaa!- SPLASH! Ci bagnammo fradici. “No, no,
NOOOOOO!!!”
-Dreeeeeeeew!!!-
urlai frustrata “STAVA PER CONFESSARMELO ME LO SENTO!
DANNAZIONE NO!”
Mi buttai in
acqua, addosso a lui, e lo trascinai sotto con me. Aprii gli occhi
sott’acqua,
anche lui li aveva aperti. Un istante e la mia rabbia evporò
in tante bolle di
sapone. Per un attimo rividi quello sguardo e sentii i miei battiti
accelerare…
“E se non volessi che Brandon diventasse il mio
ragazzo” pensai in un attimo di
follia “E se forse volessi qualcun altro? Tipo Drew? Sarebbe
giusto?” avevo le
braccia intorno al suo collo. Pensai ancora un attimo, poi scossi la
testa, iniziammo
a risalire e quando emergemmo io ero in braccio al mio migliore amico,
l’unico…
Perché decisi che a qualunque costo non avrei rovinato
l’amicizia con Drew, e
cosa importante mi sarei messa con Brandon… Si sarebbe
andata così. Poi il
verde mi rispinse sotto facendomi fare mille schizzi mentre io iniziai
a fargli
il solletico, allora divenne una battaglia a tutti gli effetti! E
quindi il
pomeriggio passò così, io non mi separai da Drew
per più di un metro mentre lui
mi prendeva in giro e mi punzecchiava sotto lo sguardo furioso di
Brianna.
Eppure io non mi staccai mai dal mio amico.
POV DREW
Era tardi
ormai, il sole iniziava a tramontare tingendo le onde di rosso e io
stavo
seduto appoggiato al mio Flygon che verso le cinque del pomeriggio
aveva deciso
di unirsi a noi.
-Drew! Che
ore sono?- mi chiese quella ragazzina, Brianna credo, che cercava
sempre un
pretesto anche stupido per parlarmi… O meglio infastidirmi.
Imprecai tra i
denti per il momento di pace interrotto e guardai l’orologio
al polso.
-Sono le 8 e
mezza- dissi svogliato mentre lei mi rispondeva un languido grazie e
rimaneva
lì impalata a fissarmi, ottimo…
-Vera ti va
di bere qualcosa?- mi irrigidii all’istante, era
quell’idiota che da tutto il
giorno non aveva fatto altro che girare intorno a Vera. Ripensai a quel
pomeriggio quando li avevo bellamente interrotti col mio tuffo a
bomba… In
realtà avevo chiesto a Flygon di tirare un’enorme
ondata su di loro “Che nervi!
Ma non può girare a largo? Perché non guarda
Misty, o Lucinda… O meglio
Brianna?! Si sarebbe perfetto! Diamine proprio Vera doveva
scegliere…
Precisiamo: la MIA Vera!”. E mentre rimuginavo furioso su
questi pensieri mi
accorsi che qualcosa non andava. Mi alzai e mi avvicinai a Vera che
intanto
aveva rifiutato l’offerta.
-E…
Drew?
Qualcosa non va?- mi chiese lei cercando di sembrare tranquilla, ma io
mi
accorsi della voce leggermente strascicata e impastata…
“Lo sapevo!”.
-Vera hai
mal di testa?- le chiesi leggermente preoccupato. Lei sgranò
gli occhi.
-Ma no, che
dici…?- il suo corpo la tradì quando i suoi occhi
si strinsero un attimo. “Lo
sapevo dannazione!”.
-Vieni Vera,
ti porto a casa…- le porsi una mano.
-Ma no Drew!
È solo un semplice mal di testa…-
“Cerca pure di contrariarmi, se necessario ti
porto a casa di peso!”. Sbuffai.
-Vera lo sai
meglio di me che tu soffri molto di emicrania… Sai anche
cosa succede se non
prendi subito medicine e robe varie- bofonchiai guardandola come se
dovessi
spiegarle tutto. Lei chinò il capo.
-Ti gira
già
lo stomaco vero?- mi inginocchiai di fronte a lei e le presi piano le
mani,
stava impallidendo.
-Vera per
favore… Torniamo a casa- le parlai più
gentilmente possibile e lei alzò un po’
la testa.
-Ho
più
saliva in bocca…-sussurrò piano mentre respirava
profondamente. La presi in
braccio e mi alzai.
-Flygon!
Dobbiamo tornare subito a Petalipoli!- “Da piccola questo era
il segnale
pre-vomito… Bene di male in peggio!”.
-In fretta!-
dissi salendo dopo aver caricato Vera. Mi voltai un secondo verso
Brandon che
mi guardava confuso. “E tu ti definisci suo amico…
Non ti accorgi nemmeno che
sta male, idiota!” Imprecai dentro di me.
-Dì
alle
ragazze che ho portato Vera a casa visto che stava male e di non
preoccuparsi…
Ci vediamo. Vai Flygon, volo!- e detto questo, dopo un balzo, eravamo
già tra
le nuvole. Intanto il sole era tramontato e noi eravamo avvolti dalle
stelle.
Vera sorrise e inconsciamente lo feci anche io.
-Come ti
senti Vera? Cerca di rilassarti almeno finché non arriviamo
a casa…-
-È
bellissimo Drew… Anche io vorrei avere un pokemon che
può volare…-
-Lo avrai,
non ti preoccupare- le sorrisi un po’. In certi momenti
trovavo estremamente
difficile resistere agli impulsi…
-Grazie…
Non
pensavo che ti ricordassi ancora dei miei problemi di
salute… Anche se
crescendo miglioro sempre più…-
-Tranquilla,
tu pensa a rilassarti che siamo quasi arrivati- mancavano pochi minuti
ormai,
vedevo già la costa sabbiosa del percorso 104. Lei si
zittì e si appoggiò a me
chiudendo gli occhi. Pensai a quella lunga giornata: da quando ero
arrivato la
sera prima mi sembrava tutto un sogno… Non l’avrei
mai ammesso nemmeno al mio
riflesso però rivederla dopo anni mi aveva tolto un peso dal
cuore, era
indescrivibile! E poi lei si era fatta ancora più bella,
avevo una paura cieca
che non volesse più vedermi dopo la mia partenza, eppure mi
aveva abbracciato
subito. Era stato il momento più bello degli ultimi quattro
anni. Poi il
risveglio, infondo le sue amiche erano abbastanza
simpatiche… Brianna però
esagerava! Me la ritrovavo sempre incollata! Poi pensai a Brandon,
capii che di
sicuro aveva una cotta enorme per Vera… E con tutta la mia
delusione mi accorsi
che anche lei non gli era proprio indifferente…
“Ma cosa mi aspettavo?! Certo
che si sarebbe rifatta una vita! E poi non era lei quella innamorata,
per cui…
Ah devo smetterla con queste seghe mentali!” Scossi il capo
frustrato. “Però
mentre bevevamo il frappè… Diamine se mi aveva
fatto sudare! A momenti non mi
controllavo davvero! Perfino Misty e Lucy poi mi avevano detto che
sembrava ci
stessimo baciando con gli occhi… Che confusione! Devo stare
più attento e
controllarmi di più!” strinsi i denti.
-Fly! (Siamo
arrivati!)- guardai il mio pokemon mentre atterrava.
-Grazie
Flygon- lui emise il suo consueto verso mentre io lo facevo rientrare
nella
pokeball. Poi con Vera in braccio entrai in casa sua.
-Caroline!
Vera ha mal di testa!- dissi con una certa urgenza notando che appena
avevo
cambiato posizione lei si era portata una mano allo stomaco ed era
impallidita
di più.
-Oh cielo!
Le dò la medicina…-
-Aspetta! La
porto in bagno-
-Sicuro che
vuoi aiutarla tu, caro?-
-Certo!
Prepara pure l’aromaterapia intanto… Roselia ti
aiuterà- feci uscire il mio
starter e mi rivolsi a Vera.
-Vieni ti
porto in bagno…-
-Drew, poi
però esci…- sapevo che era
un’affermazione però sentii un tono supplichevole
nella sua voce.
-No Vera,
starò
con te finché non ti sentirai meglio- intanto
l’avevo fatta inginocchiare
davanti al wc dopo aver chiuso la porta.
-Grazie…-
biascicò lei prima di cacciare anche
l’anima… Io le tenni i capelli e con
l’altra
mano le accarezzai la schiena. Era già successo una volta
quando eravamo più
piccoli ed i nostri erano usciti un attimo.
Dopo
mezz’ora
la mia amica si sentì meglio, era sempre così
dopo che si “sfogava”. Le
rimboccai le coperte.
-Grazie per
tutto Drew, davvero- mi disse piano e anche un po’
dispiaciuta.
-Ehi non
è
colpa tua… Ora riposati così domani faremo
qualcos’altro insieme, ok?- lei mi
sorrise.
-Certo.
Vorrei tanto fare un giro nella foresta con te, sai mi mancano le
nostre
passeggiate-
-Se ti fa
piacere possiamo farlo… Ora però dormi-
-Va bene
Drew, buonanotte-
-Buonanotte Vera- le diedi un bacio sulla guancia, come avevo sempre fatto. Lei svelta voltò la testa e lo ricambiò, non era più come quando eravamo piccoli per questo benedii il buio che non mostrava il mio rossore. La vidi stringere a sé il suo pupazzo a forma di Torchic, ce l’aveva dal suo quinto compleanno. In silenzio lasciai la stanza mentre lei piano piano si addormentava, con le lunghe ciglia a farle ombra sulle gote e le labbra leggermente schiuse. “Infondo è sempre la stessa” chiusi la porta e sorridendo me ne andai.
NDA
Ciao a tutti! Volevo scusarmi per il bel ritardo ma la scuola è la scuola! (sospira affranta). Spero che anche questo capitolo vi piaccia e ricordo che se avete consigli da darmi , critiche o se volete solo farmi sapere il vostro parere io accetto ben volentieri le vostre recensioni! Un bacio e alla prossimaaa!
Seix.