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Autore: destiel87    29/04/2016    3 recensioni
"... Ma solo per un momento, vorrei essere un ragazzo normale, che parla con altro ragazzo normale... Vorrei - Fece una pausa, perchè il dolore alla schiena si stava facendo insopportabile - Vorrei che fossimo solo due semplici ragazzi, che possono stare insieme, senza dover reggere sulle spalle il peso del mondo..." Dicendolo, Charles accarezzò la guancia dell' amico, cercando di imprimere nella sua memoria ogni singolo momento, ogni ruga del suo viso.
Erik sorrise, mentre i suoi occhi diventavano sempre più lucidi.
"Sarebbe bello... Potrei portarti in giro per il mondo, potremmo vedere cose meravigliose. Potremmo fare cose meravigliose! Ma sembra che il mio destino sia perdere tutti quelli che amo, a causa di questi poteri..."
"Tu non mi perderai mai Erik... Anche se un giorno dovremmo combattere uno contro l' altro, io... Io ti amerò sempre..."
"Promettimelo."
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- PROMISES -


 
"Telling me to go,
But hands beg me to stay."








 


Charles Xavier era caduto urlando sulla sabbia calda, trafitto dal proittile diretto ad Erik Lehnsherr.
Aveva avvertito un dolore lancinante risalirgli lungo la schiena, paralizzandolo per sempre.
Erik lo aveva guardato come solo una volta nella sua vita aveva fatto, quando aveva guardato sua madre morire sotto i suoi occhi.
Era corso verso l' amico, sconvolto e terrorizzato.
Lo aveva afferrato per le spalle, voltandolo verso di lui.
Allungando la mano tremante aveva estratto il proiettile dalla sua schiena, fissando quel piccolo oggetto di metallo scintillare nel suo palmo.
Poi aveva messo un braccio intorno al suo collo, avvicinando il viso del ragazzo al suo, infine aveva circondato la sua vita con l' altro braccio, guardando la sofferenza impressa nei suoi occhi blu zaffiro.
"Mi dispiace." Era la prima cosa che aveva detto, a Charles, ma anche a se stesso.
"Andrà tutto bene vedrai... Ti troverò un dottore, sistemerò tutto!" Aggiunse poco dopo.
Charles aveva annuito, mordendosi le labbra per il dolore e socchiudendo gli occhi.
"Vi ho detto di stare indietro!" Urlò Erik verso i loro amici, che stavano cercando di avvicinarsi.
Quando loro arretrarono, tornò a guardare il ragazzo che teneva tra le braccia, sentendosi sopraffare da un istinto di protezione che non aveva mai provato in vita sua.
"Perchè devi sempre metterti in mezzo Charles, perchè?" Esclamò, arrabbiato con lui, ma sopratutto con se stesso, per aver protetto la sua persona prima dell' amico.
"E' nella mia natura Erik..." Rispose il ragazzo, sorridendo impacciatamente.
Erik lo aveva guardato profondamente, desiderando con tutto se stesso che quello non fosse l' ultimo ricordo che avrebbe avuto di Charles.
"Non preoccuparti, ora ti porto via, ci penserò io a te!" Disse con un mezzo sorriso.
Poi si era guardato intorno, pensando al modo più rapido per trasportarlo in ospedale.
Vide i loro amici guardare attoniti la scena, mentre intorno a loro c' era solo devastione.
Quella devastione, che lui stesso aveva creato.
"Tu… " Disse guardando Moira. "Sei stata tu…"
Erik allungò la mano, stringendo con i suoi poteri la medaglietta di metallo intorno al suo collo, impedendole di respirare.
"Erik… " Sussurrò Charles. "Ti prego…"
La catenina di metallo intono al collo di Moira si strinse ancora.
"Non è stata lei Erik…" Insistette Charles, sempre più sofferente. "Sei stato tu."
In quel momento, mollò la presa.
La consapevolezza di ciò che aveva fatto lo colpì come un pugno nello stomaco, una sensazione più dolorosa di qualsiasi altra tortura gli avessero inflitto in passato.
Se Charles fosse morto per causa sua, non avrebbe mai potuto perdonarselo.
"Metterci l' uno contro l’ altro… E' questo che vogliono! Ho provato ad avvertirti, Charles. Io ti voglio al mio fianco… Siamo fratelli, tu e io. Tutti noi insieme, per difenderci l’un l’altro. Vogliamo la stessa cosa..."
"Amico mio... Mi dispiace, ma non è vero..." Rispose Charles, mentre una lacrima gli scendeva lungo la guancia.
"Vorrei che lo fosse..." Sussurrò Erik, togliendosi il suo elmetto.
"Anche io..."
"Ti prego Charles, vieni con me... Insieme, possiamo cambiare il mondo."
"Non posso... Farlo, andrebbe contro tutti i miei principi. " Rispose lui, tremando per la sofferenza.
L' idea di separarsi da Charles era semplicemente impensabile per Erik, anche se gli ultimi avvenimenti lo avevano portato a pensare che prima o poi, le loro idee sul futuro della loro razza, avrebbero finito col dividergli.
"Amare te, va contro tutti i miei principi. Ma non posso cambiare ciò che sono, o ciò che sento."
Charles lo aveva guardato, e da quello sguardo Erik comprese che l' anima del ragazzo si stava spezzando in due, divisa tra ciò che il suo cuore desiderava e quello che la sua coscenza gli imponeva di fare.
"Nemmeno io..." Charles allungò faticosamente la mano verso di lui, percorrendo lentamente il suo petto, fino a risalire al suo collo, poi si soffermò un istante ad accarezzare i capelli castani dietro al suo orecchio.
"Sono sempre stato fiero di ciò che sono, di ciò che posso fare... Ma ora, ora vorrei solo non avere queste capacità... E vorrei che non le avessi nemmeno tu..."
Erik lo guardò confuso ed incredulo, non capiva il senso di quelle parole, non riusciva ad accettarle.
"Perchè dici così? Dovresti essere orgoglioso di quello che siamo!"
"Lo sono. Ma solo per un momento, vorrei essere un ragazzo normale, che parla con altro ragazzo normale... Vorrei  - Fece una pausa, perchè il dolore alla schiena si stava facendo insopportabile - Vorrei che fossimo solo due semplici ragazzi, che possono stare insieme, senza dover reggere sulle spalle il peso del mondo..." Dicendolo, Charles accarezzò la guancia dell' amico, cercando di imprimere nella sua memoria ogni singolo momento, ogni ruga del suo viso.
Erik sorrise, mentre i suoi occhi diventavano sempre più lucidi.
"Sarebbe bello... Potrei portarti in giro per il mondo, potremmo vedere cose meravigliose. Potremmo fare cose meravigliose! Ma sembra che il mio destino sia perdere tutti quelli che amo, a causa di questi poteri..."
"Tu non mi perderai mai Erik... Anche se un giorno dovremmo combattere uno contro l' altro, io... Io ti amerò sempre..."
"Promettimelo."
Charles fece un profondo respiro, poi con un filo di voce disse: "Te lo prometto Erik."
Per un lungo istante, i due si guardarono intensamente, persi nel loro piccolo limbo,
lontani dalla guerra e dal dolore.
"Te lo prometto anche io Charles. Qualunque cosa accada, sarai sempre nel mio cuore. O in quello che ne resta..."
Il ragazzo sorrise, poi emise un piccolo gemito di dolore, allora Erik capì, che era il momento di lasciarlo andare.
Si avvicinò al suo viso, fino a rimanere ad un soffio dalle sue labbra.
"Solo per un momento, vuoi essere un semplice ragazzo, che bacia un altro ragazzo?"
Charles sorrise, mentre gli occhi, blu come il cielo che li osservava, si illuminavano di gioia.
"Solo per un momento..." Disse.
Erik si abbassò ancora un po, fino a sfiorare quelle labbra perfette e morbide che tanto aveva desiderato.  
Chiuse gli occhi, invaso da quella perfezione che gli penetrava l' anima, attraversandolo da parte a parte.
Fu come una tempesta, una tempesta fatta di grazia e di bellezza, e lui si lasciò travolgere, desiderando che quel momento non finisse mai.
Charles era sempre più debole, si aggrappava con tutto se stesso al suo viso e al suo petto, assaporando, mordendo, baciando, le labbra di Erik.
Poco dopo iniziò a tremare violentemente, tanto che ogni movimento era una sofferenza.
Erik, con il cuore a pezzi, si staccò da lui.
Appoggiò la propria fronte contro quella dell' amico, godendosi l' ultimo istante del loro momento.
"Devi andare ora... Hai bisogno di cure, e io non posso dartele."
Charles annuì, gemendo per il dolore.
"Tu mi hai dato, più di quanto io abbia mai avuto. Non dimenticarlo mai..."
Una lacrima scese sul volto distrutto di Erik Lehnsherr, mentre faceva segno a Moira di avvicinarsi.
Baciò la fronte calda di Charles, inspirando il profumo dei suoi capelli.
Poi Moira lo prese tra le braccia, mentre gli altri la raggiungevano.
Lasciare il suo corpo, fu più di una tortura per Erik, ma lo fece.
Non aveva scelta. La sua vita, aveva scelto per lui.
Poco prima di allontanarsi, Charles lo guardò, con gli occhi pieni di dolore.
"Ricordati la promessa..." Disse prima di essere portato via.
"Lo farò..." Sussurrò Erik, stringendo il piccolo proiettile argentato.



 
"Telling me to go,
But hands beg me to stay.
Your lips say that you love,
Your eyes say that you hate.
There's truth in your lies,
Doubt in your faith.
What you build you lay to waste.
There's truth in your lies,
Doubt in your faith.
All I've got's what you didn't take."






 
  
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