Valentine Morgenstern aveva bisogno di una pausa. 

Negli ultimi giorni aveva passato tutte le ore libere all'interno del seminterrato per perfezionare i suoi esperimenti genetici con il sangue, questa volta angelico. Con Jonathan aveva fallito miseramente: leggeva nei suoi piccoli occhi troppa crudeltà per un perfetto guerriero. 

Adesso, però, era veramente stufo e, nonostante fossero solo le quattro del pomeriggio, il suo unico desiderio era quello di avere una bottiglia di vodka in una mano ed un cocktail nell'altra. 

E sapeva esattamente dove andare. 

Si alzò dalla sua scrivania e si diresse verso un armadio in legno, decorato con il dipinto di una pianta. Era il regalo di nozze più brutto che avesse mai visto in vita sua, ma era diventato utilissimo da quando aveva costretto uno stregone ad aprirvi all'interno un portale clandestino. 

Certo, lo stregone aveva poi perso la vita, ma lui ci aveva guadagnato una via facile e veloce per raggiungere qualsiasi posto volesse visitare. 

Aprì l'armadio e vi si buttò dentro, visualizzando Parigi in tutto il suo splendore. In particolare pensò al bar "Le Chasseur". Era proprio in quel locale che chiese a Lucian Greymark di diventare il suo parabatai. In quel momento non c'era molta gente. 

Si avvicinò al bancone, dietro al quale una bellissima ragazza di pressapoco vent'anni stava pulendo un boccale.Aveva i capelli lunghi e neri e due bellissimi occhi azzurri. 
Improvvisamente un'idea molto interessante si fece largo nel suo cervello.
Lo Shadowhunter ghignò. Si sarebbe veramente divertito quella sera.  

"Una bionda, s'il vous plaît" 

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Lorianne non ricordò pressapoco nulla della notte appena passata. Sapeva solo che aveva sostituito una sua amica al bar per permetterle di preparare un esame. Ricordava che non c'era molta gente. Ricordava un giovane molto affascinante, dai capelli così biondi da sembrare bianchi, nonostante le luci del bar. Ricodava che aveva dei tatuaggi. Ricordava che lui le aveva detto di essere pazzo. Ricordava di non avergli creduto. Ricordava che lui le aveva offerto qualcosa da bere. Ricordava che aveva un sapore strano: a tratti disgustoso, ad altri delizioso. Intuiva di aver passato la notte con lui nel motel a fianco al bar. 

Non sapeva ancora che quella notte avrebbe cambiato la sua vita per sempre.