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Autore: Micchi_Chan    29/04/2016    6 recensioni
Era vero che Kaito piangeva spesso a suo confronto, ma solo perché lui non piangeva mai! Non si poteva quindi dire che Kaito fosse veramente un piagnucolone, era solo…sensibile…e non gli piaceva la violenza.
Shinichi sapeva che anche se gli avesse detto che poteva diventare forte andando a lezioni di karate con lui e Ran, Kaito avrebbe rifiutato visto che detestava queste cose.
Quindi, c’era solo una cosa che poteva fare.
“Non c’è bisogno che diventi forte.”
Kaito alzò finalmente la testa dal gelato che andava a sciogliersi, incontrando gli occhi blu del fratello che lo guardavano determinati.
“Sarò io a proteggerti! Quindi, non c’è bisogno che diventi forte Kaito.”
* * *
Se Shinichi e Kaito fossero stati fratelli gemelli, si sarebbero comunque innamorati l'uno dell'altro?
[ShinKai]
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Kaito Kuroba/Shinichi Kudo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incest
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                                      I am you and you are me, but I love only you.
                                                                                    

                                                    

 

Capitolo 1
                         Introduction



Yukiko Kudo era nota per essere una donna allegra ed esuberante.
Nessuno poteva affermare di aver visto la donna arrabbiarsi seriamente, nessuno tranne suo marito e i suoi figli, naturalmente.
Yuusaku poteva ancora rimembrare la prima volta in cui sua moglie, aveva dato prova di saper apparire furente anche con i suoi amati bambini, a causa di un esperimento andato a male dei due, che coinvolgeva lei, la candeggina, e i suoi capelli.
Inutile dire che i suoi figli hanno un ricordo ancora più nitido del suo di quel brutto giorno in cui la loro mamma si è trasformata nel loro peggior incubo.
Per questo non capiva il motivo per cui esattamente il loro primo giorno di scuola, si erano immediatamente messi nei guai.
Shinichi se ne stava seduto, con le gambe a penzoloni accettando con riluttanza, ogni rimprovero della madre.
Kaito era rigido come una statua mentre teneva lo sguardo basso, più interessato al pavimento che ad altro.
Entrambi sapevano di essere nei guai, e tutto perché Kaito aveva fatto uno scherzo ad un suo compagno di classe, facendolo scivolare dalla sedia con del lubrificante per auto.

Ma se Kaito rideva come il resto della classe, Mochida era invece furente per lo scherzo, e non ci pensò due volte prima di marciare verso il banco del piccolo mago e tirargli un ceffone.
Purtroppo per lui, Mochida non sapeva che picchiare Kaito, significava aver a che fare con suo fratello maggiore.
E mentre i due litigavano e Kaito piangeva, la piccola Ran Mouri andò a chiamare la maestra che ovviamente contattò i genitori dei tre.
Yuusaku dovette lasciare la sua scrivania con la mano ancora formicolante dalla voglia di scrivere il suo ultimo romanzo, e Yukiko interruppe le prove per il suo spettacolo su Amleto.
A conti fatti, avevano entrambi tutto il diritto di essere arrabbiati con i loro figli.
“Shinichi! Mi stai ascoltando?!” tuonò improvvisamente Yukiko facendo trasalire il nominato in questione che sapeva quanto fosse pericolosa sua madre quando lo chiamava col suo nome completo.
“Si, Kaa-san.”  mormorò colpevole il bambino.
“Allora spiegami perché sei ricorso alle mani.” Scandì la giovane donna, aspettandosi una risposta esemplare.
“Lo fatto, solo perché quell’idiota ha colpito Kaito!” 
“Shinichi, linguaggio!” sibilò la madre facendo trasalire ancora il bambino di sette anni.
“Kaa-san…” mormorò una vocina piccola a fianco a Shinichi.
“Non è stata colpa di Shin-chan, ho cominciato io…mi dispiace.” 
Yukiko sospirò di resa, mentre Yuusaku la circondò con un braccio sorridendogli con uno sguardo che diceva di perdonare i suoi bambini.
“…ho capito, ma comunque non si ricorre mai alle mani. Siete entrambi in punizione! Niente libri di Sherlock Holmes e Arsenio Lupin per un mese!”
Entrambi i bambini gemettero di assenso, ma accettarono la loro punizione.
Yuusaku era grato che sua moglie riuscisse ad essere severa con le sue creature, perché sinceramente lui non ci riusciva.
Ha sempre avuto un debole per i suoi bambini e Yukiko lo ha rimproverato più volte della sua accondiscendenza esagerata con i figli.
“Ora che è tutto sistemato, perché non andiamo a prenderci un bel gelato?” propose infatti l’uomo di casa, ma sebbene la moglie stesse per ribattere, gli occhi imploranti dei due gemelli la fecero desistere.
“Va bene, ma poi si torna dritti a casa, giovanotti.” Ordinò con tono morbido mentre i tre maschi complici si scambiarono uno sguardo di vittoria.

 
                                                                       *                                               *                                         *

 
“Shin-chan, sei arrabbiato con me?”
Shinichi si fermò dal leccare il suo gelato al caffè, solo per voltarsi verso suo fratello che non aveva ancora toccato il suo al cioccolato.
“Perché dovrei?” chiese con aria confusa non capendo la domanda improvvisa.
“Perché è stata colpa mia se la mamma ti ha sgridato, e poi mentre tu ti stavi picchiando con Mochida…io non ho fatto altro che piangere.” Confessò arrossendo leggermente, guardando fisso il suo gelato.
Shinichi alzò le spalle.
“Non è stata colpa tua. Quell’idiota ti ha colpito vicino all’occhio, anch’io avrei pianto.”
Kaito ridacchiò.
“Non è vero, tu non piangi mai Shin-chan!”
“…solo perché non ho una ragione per farlo…”
“Parli proprio come un adulto!” continuò a ridacchiare Kaito fermandosi poi, pensieroso.
“Vorrei essere forte come te Shin-chan, invece non faccio altro che piangere…”
Shinichi non mancò di cogliere l’espressione abbattuta del suo gemello, e questo lo face intristire.
Era vero che Kaito piangeva spesso a suo confronto, ma solo perché lui non piangeva mai! Non si poteva quindi dire che Kaito fosse veramente un piagnucolone, era solo…sensibile…e non gli piaceva la violenza.
Shinichi sapeva che anche se gli avesse detto che poteva diventare forte andando a lezioni di karate con lui e Ran, Kaito avrebbe rifiutato visto che detestava queste cose.
Quindi, c’era solo una cosa che poteva fare.
“Non c’è bisogno che diventi forte.” 
Kaito alzò finalmente la testa dal gelato che andava a sciogliersi, incontrando gli occhi blu del fratello che lo guardavano determinati.
“Sarò io a proteggerti! Quindi, non c’è bisogno che diventi forte Kaito.”
Kaito lo guardò sbattendo leggermente gli occhi, prima che un sorriso grande gli si formò in volto e con uno scatto, andò ad abbracciare entusiasta Shinichi che gemette imbarazzato, sapendo che probabilmente i genitori poco distanti da loro, stavano guardando la scena inteneriti e forse immortalandoli pure in una foto.
Ma a Shinichi non importava più di tanto, mentre sentiva il suo fratellino ridere nell’abbraccio.
E non poté far a meno di ridere anche lui.
"Aaaaaah, sono adorabili!" squittì dolcemente Yukiko.
"Non sei più arrabbiata con loro?"
"Ma per favore! Mi era passata già da prima di uscire da scuola! Ma se non faccio l'offesa quei due faranno sempre come gli pare..." sospirò teatramente.
Yuusaku scosse leggermente la testa sorridendo.
Guardando da lontano i suoi bambini, l'uomo non poteva che ammettere quanto fossero diversi tralasciando l'aspetto fisico.
Shinichi era dotato di un carattere forte e autoritario, ma anche di un'indole gentile e altruista. Sembrava non sopportare l'ingiustizie e come suo padre era appassionato di misteri, a volte riusciva ad apparire più grande di quanto non sia cercando di usare la logica quanto poteva.
Invece Kaito era un bambino molto sensibile che non sopportava qualsiasi forma di violenza e detestava i litigi, tanto che se i suoi genitori alzavano troppo la voce si metteva a piangere. Al contrario di suo fratello, non era ovviamente interessato ai misteri quali gli omicidi, ma aveva una passione sfrenata per la magia sia quella delle favole sia i trucchi di prestigio. 
Kaito era anche lui molto intelligente, ma pure molto ingenuo. Per questo era Shinichi ad indicargli sempre la strada giusta da seguire, e Kaito si fidava sempre del suo fratellone, mentre Shinichi era più che motivato ad non deludere il suo fratellino.
Yuusaku era felice di vedere un rapporto di reciproca fiducia così ben radicato nei suoi bambini, lo faceva sentire orgoioso e meno ansioso nel sapere che sarebbero sempre rimasti insieme.
Probabilmente anche Yukiko la pensava così.
"Shin-chan! Kai-chan! Torniamo a casa!" 
I fratelli si voltarono verso la loro mamma per poi corrergli incontro con un sorriso sporco di gelato in volto.
Yuusaku prese in braccio Shinichi, e Kaito venne sollevato da Yukiko, e non poterono che tornare a casa come la splendida famiglia qual'erano.


Fine capitolo 1





Angolo di Micchi:
Waooooo!! Finalmente ho buttato giù questa storia...è da un'anno che avevo in mente Shinichi e Kaito fratelli, e non lo mai sviluppata come idea.
Comunque come avete letto la coppia sarà comunque ShinKai, ma potrei inserire altre coppie come HakuKai o ShinRan.
I capitoli come avete visto, saranno corti più o meno così e non sò quanto sarà lungha XD
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, non vi sembra pucciosissimo Kai-chan?*^* I love Shin-chan e Kai-chan <333
Baci Micchi

 
  
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