bQuanto è soffice quello di Sas’ke-kun!
Quel mattino, a scuola, Naruto sembrava alquanto soddisfatto. Anzi, pareva proprio non avere problemi e che non gli importasse neanche dell’imminente interrogazione di storia, progettata da Kakash-sensei.
Era, inoltre, del tutto su di giri, cosa che accadeva soprattutto quando intorno c’era Sasuke il quale però quel giorno, eccezionalmente, mancava da scuola.
Sakura notò con irritazione la faccia ebete del compagno e assieme a Ino, decise di sapere di più sull’assenza del suo amore impossibile e quanto la cosa fosse connessa con l’enfasi del biondo.
-Hey Naruto!-lo richiamò-che hai da fare tanto il buffone?
Naruto non diede peso al tono di Sakura (la quale avrebbe volentieri voluto ucciderlo per avergli fregato il possibile ragazzo) e le sorrise soriano.
-Insomma visto che Sasuke è malato, ieri ho pensato di fare un salto a casa sua.
-Oh, Sasuke è malato?-esclamò la rosa mentre nella sua mente perversa ed eccitata già scorrevano immagini di lei vestita da infermierina, intenta ad imboccare un povero Sas’ke con la febbre a 40. Una gomitata di Ino la riportò con stizza alla realtà.
-Già ma non è nulla di grave… e poi… ieri non era messo così male!-Aggiunse Naruto-insomma… me lo ha fatto toccare, capisci?
Saura e Ino sbiancarono e Karin, che stava passando davanti al trio proprio in quel momento, per un attimo non prese un colpo. Il suo adorato, futuro marito cosa?! Lo aveva fatto toccare a Naruto?
Eh, no! Questo era troppo: Sasuke poteva essere manovrato solo da lei!
-Te lo ha fatto toccare?!-disse ad alta voce senza accorgersi che metà classe ora li fissava stupiti e perplessi.
-Zitta, gallina!-sibilò l’Haruno, sempre più in balia del suo alter ego malvagio e sulla soglia di una crisi di nervi.
-Ma certo ahaha, era così soffice! E così caldo!
Ino deglutì e Shikamaru, l’unico che avesse intuito di cosa si stesse parlando, si premette una mano sulla bocca, trattenendo un conato, provocando contemporaneamente un’occhiata schifata di Temari.
L’occhio destro di Karin tremava nervosamente quando Naruto aggiunse ulteriori particolari.
-Insomma, me lo ha fatto tenere anche in mano! Giocare con lui è stato…. Wooooow.
Lo sguardo gli divenne luccicante mentre Hinata, accanto alla finestra, rifletteva sul senso della propria sfortunata esistenza e su quali danni avrebbe comportato una caduta dal terzo piano.
-Ino, mi sento male-decretò Sakura, poggiandosi all’amica altrettanto sconvolta.
-Comunque ragazze non è finita qui! Sapete che ha anche un nome?
-Un nome?!
La domanda si levò spontanea da più voci e Naruto sembrò molto felice di confessare quell’indizio.
-Ovvio. Si chiama Pelosino… non che Sasuke abbia una grande fantasia, ma almeno ricorda il pelo nero che lo ricopre tutto!
Questa volta Shiamaru fu costretto a correre fuori dall’aula con ben due mani premute sulle labbra.
In un nonnulla la casse divenne un pandemonio fra gente sull’orlo di un mancamento, istinti suicidi e altri malesseri di vario tipo. Solo l’Uzumaki era tranquillissimo e l’allegria di prima era appena contaminata da una sensazione di perplessità. Davvero non capiva perché tutti, specialmente le ragazze, sembravano stare improvvisamente tanto male da cadere di peso sulle sedie o farfugliare parole a vuoto.
-Glielo ha fatto toccare… ci ha giocato… pelosino si chiama… pelosino…- due turbini presero il posto delle iridi verdi di Saura mentre Karin schiaffeggiava con rabbia il povero Suigetsu di passaggio.
-Volete vederlo?
A quella domanda, la classe impietrì e le lamentele si placarono, lasciando il posto a un gelo e ad un eccitazione diffusa.
-Ho una foto sul cellulare-il sorrisone di Naruto confermò, agli occhi dei compagni, una certa insanità mentale, ma nessuno riuscì a tirarsi indietro davanti all’idea di scoprire i segreti più intimi del ragazzo più figo e adulato dell’istituto.
Ino e Sakura, tenendosi per mano, si affiancarono maggiormente a Naruto che intanto veniva circondato anche da Karin e mezz’aula.
Il suo dito schiacciò il tastino d’accensione, sbloccò lo schermo con un rapido gesto, entrò nei file multimediali.
Ormai la tensione era al massimo, Sakura si stava consumando la punta delle dita (dato che le unghie le aveva finite da un pezzo) mentre Karin continuava a stritolare il polso di Suigetsu ormai abbandonato al proprio destino di anti-stress.
Il polpastrello schiacciò la cartella “immagini” e cliccò su una delle ultime foto. In quella frazione di secondo l’intero gruppo di compagni ebbe il fiato sospeso e l’attenzione per l’immagine non gli fece rendere conto dell’entrata di Kakashi, allibito.
 
 
UN GATTINO. La foto mostrava un adorabile gattino nero dagli occhi gialli.
-Ecco Pelosino!
Ci fu un minuto di silenzio prima che la parte oscura di Sakura urlasse nella sua testa e lei scagliasse un pugno dietro la testa di Naruto, completamente scioccato dalla reazione delle ragazze, intente a sostenersi a vicenda e tirare sospiri di sollievo o di delusione per non aver visto ciò che avrebbero voluto.
-E’ il gattino trovato ieri da Sas’ke sotto il temporale. Si è preso la pioggia per salvarlo, per questo è ammalato-puntualizzò Sai che aveva osservato tutta la scena divertito e che aveva messaggiato con Sasuke il giorno prima.
-Ahia, Sakura-Chan! Perché te la sei presa così?-piagnucolò l’Uzumaki-Guarda che se glielo chiedi, Sasuke lo fa vedere anche a te!
 
COMMENTO AUTRICE:
Piccolo esperimento dagli accenni SasuNaru nato dalla mia mente malata XD Un bacio!