La notte del 19 settembre fu una notte serena e tranquilla per tutti tranne che per una donna: la signora Jean Granger urlava per il dolore del travaglio e il marito la stava trasportando in ospedale.

La piccola non si fece aspettare: il parto durò appena un’ora e la primogenita dei Granger venne alla luce alle prime ore dell’alba; fu chiamata Hermione Jean Granger e da subito fu chiaro che era una bambina speciale: non appena la misero tra le braccia della mamma sorrise e la copertina che stava sul letto cominciò a svolazzare; tutti pensarono che fosse dovuto al vento che entrava dalla finestra e ben presto dimenticarono l’accaduto ma i Granger non immaginavano neanche a quale destino fosse destinata la loro bambina.

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Erano passati quasi undici anni da quella notte ed Hermione guardava fuori dalla finestra della classe attendendo l’arrivo della tanto agognata estate che avrebbe preceduto le scuole superiori: non ce la faceva più ad aspettare perché andare alle superiori significava imparare cose nuove e lei adorava imparare cose nuove!!!!!! Le sue compagne pensavano fosse matta e per questo la additavano come secchiona e la isolavano ma a lei non importava: amava la scuola e detestava quelle perfide galline; le perfide galline, ecco un altro motivo per cui non vedeva l’ora che finisse la scuola: era stata ammessa in una delle migliore scuole inglesi dove le compagne neanche si sognavano di entrare e non le avrebbe riviste mai più finalmente!!

C’era un altro motivo per cui i suoi compagni la ritenevano strana: spesso attorno a lei, soprattutto quando era arrabbiata, spaventata o molto felice, succedevano cose misteriose, tipo oggetti che volavano o cambiavano colore o cose di questo tipo ma essendo una persona estremamente razionale Hermione trovava sempre un motivo logico per sfuggire alle accuse.

Finalmente suonò la campanella: tutti si abbracciavano e si salutavano senza degnarla di uno sguardo ma lei se ne infischiò e usci da scuola tutta impettita camminando veloce; quando giunse in un posto isolato cominciò a saltare dalla gioia e a fantasticare sul futuro che le si prospettava davanti.

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La scuola era finita da circa un mese e anche luglio giungeva al termine; Hermione stava leggendo un libro nella veranda quando sentì un piccolo tonfo nell’ingresso che indicava l’arrivo della posta.

Si alzò e andò a raccoglierla tra le varie cartoline, bollette e lettere per i suoi genitori vide una pesante busta di pergamena giallastra con l’indirizzo scritto con inchiostro verde smeraldo, voltò la busta e vide uno strano stemma araldico: un leone, un tasso, un corvo ed un serpente riuniti sotto una grossa H; L’indirizzo era inequivocabile:

Consegnò la posta ai suoi genitori e tornò in veranda dove aprì la lettera, dentro c’era scritto:

Dentro la busta, oltre alla lista del materiale, c’erano tutta una serie di istruzioni per raggiungere una certa Diagon Alley e il binario 9 e tre quarti.

Hermione era sbalordita e inizialmente pensò ad uno scherzo: la sua razionalità le impediva di credere alla magia era impossibile che lei fosse… che lei fosse… nemmeno riusciva a pensarlo! Non poteva essere una … -STREGA!!!!- Hermione trasalì e si guardo intorno per vedere chi aveva parlato ma non c’era nessuno; -Sì mia cara sei proprio una strega- inorridita si rese conto che la voce proveniva dalla busta che teneva in mano! Ma quella voce e quelle poche parole bastarono a convincerla di tutto e tra l’altro non conosceva nessuno di così intelligente da architettare uno scherzo del genere: adesso tutto si spiegava, le cose strane il fatto di essersi sempre sentita diversa… lei era una strega!! Sentì la gioia arrivare come ad ondate finchè non lanciò un urlo di gioia e cominciò a correre e saltare per tutta la casa gridandolo ai suoi genitori che rimasero esterefatti e increduli finchè Hermione non riuscì a convincerli, come faceva sempre, attraverso la sua intaccabile logica.

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Una settimana dopo, insieme ai suoi genitori, Hermione andò a Diagon Alley e comprò tutto il necessario per la scuola e anche di più come tutta una serie di libri facoltativi e di libri informativi: voleva conoscere ogni cosa del mondo magico che ancora non conosceva ma già sentiva suo come non era mai successo.

Mentre passeggiava per le vie sentiva l’adrenalina crescere sempre di più insieme all’impazienza di cominciare quell’avventura che si prospettava meravigliosa: chissà quante persone come lei avrebbe conosciuto quanti amici si sarebbe fatta e soprattutto quante cose avrebbe imparato!!!!!!!!!!

Tornata a casa lesse tutto i libri che aveva comprato e li imparò a memoria: provò anche qualche incantesimo e gli riuscirono tutti! Adesso si sentiva pronta per partire, anzi non vedeva l’ora di cominciare una vita totalmente nuova che sembrava fatta su misura per lei!!