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Autore: Artemide BlueMoon    01/05/2016    0 recensioni
Era tutto finito da tempo, Voldemort non spaventava più nessuno e nemmeno i mangiamorte si facevano più avanti, chiusi nelle loro celle ad Azkaban o sottoposti già da tempo al letale bacio dei dissennatori. Eppure non è mai veramente finita finchè non si è alla fine: altre forze lavorano nell'ombra, Voldemort non è stato il primo e di sicuro non sarà mai l'ultimo malvagio del mondo magico. Ci saranno altri ragazzi con un potere enorme tra le mani e troppi pochi anni per poterlo capire a dover fronteggiare qualcosa di più grande di loro, a pochi passi da una storia più vecchia di Hogwarts stessa.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Minerva McGranitt, Pix, Teddy Lupin
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Anche il primo settembre la pioggia non dà pace alle anime vaganti che di primo mattino hanno il coraggio di sgusciare fuori dal letto per scendere in strada, le strade sono ridotte a ruscelli, le acque del Tamigi sono più irrequiete del solito.

Sullo sfondo di un Londra ancora tiepidamente accoccolata tra le braccia dell'afosa estate appena trascorsa, la stazione di King's Cross è animata da tante figure ammantate di nero che vagano portandosi appresso grossi carrelli colmi di bauli.

Un ragazzino dai capelli neri e gli occhi verdi rilegge per l'ultima volta l'esclusiva lettera che gli è arrivata per la prima volta quell'estate, prima di salutare i suoi genitori in lacrime e il fratellino più piccolo.

Altri come lui colgono l'ultima occasione, mentre vari gruppetti vanno a formarsi sulla banchina, accanto al treno rosso sbuffante e anche dentro.

Come per qualcuno è la prima volta, per altri è l'ultima occasione che hanno per attraversare il magico muro che divide il binario nove da quello numero dieci.

Alcuni come altri preferiscono la compagnia delle famiglie, che vedranno di nuovo solo solo in occasione delle vacanze di Natale, distanti 3 mesi.

Un ultimo sbuffo di vapore avverte i ritardatari di muoversi a sistemare gli ultimi bauli e a salutare chi ancora mancasse del lungo elenco di parenti al seguito.

Un ciuffo castano sfugge dalla perfetta coda di una giovane strega, intenta a non soffocare nella stretta dei suoi fin troppo apprensivi genitori.

-Madre, padre, non ce n'è bisogno. Starò via solo tre mesi, mi rivedrete a Natale-

-Lo so, ma questo è il tuo penultimo anno e ...-

-Non c'è bisogno che me lo ricordiate, lo so bene. Ora devo andare: ho visto f su un vagone ad aspettarmi insieme ad alcuni nostri compagni di casa-

-Ciao Giuliana, salutaci Hogwarts-

-Dai G, sali a bordo!-

La ragazza si libera dalle braccia della madre, saluta il padre e sale con un balzo sul treno, gli occhi color del cielo in tempesta fissi sui genitori.

Ci mette poco ad essere tirata a bordo dalla sua migliore amica: più alta di lei, capelli mossi, viso a cuore e fisico slanciato da giocatrice di quidditch.

Indossa già la divisa della loro casa, orgogliosa com'è della serpe che si arrampica sullo stemma del suo maglione.

Giuliana e Federica non ci mettono molto a capire che sia il caso di tornare al loro scompartimento, per non essere travolte dalla folla di primini emozionati.

Ce ne sono di tutti i tipi, da quelli che sfoggiano agitandola la loro bacchetta con orgoglio a chi piange tutto solo in un angolo, si stanno già andando a formare alcuni gruppetti.

Il treno è ormai partito, lasciandosi alle spalle la piovosa Londra in favore di un paesaggio più campestre.

Con un po' di fatica stanno per raggiungere lo scompartimento quando un'alta figura ammantata di rosso e oro va accidentalmente a sbattere contro la più alta delle due amiche, deviandola di poco dal suo percorso.

-Ehi stai attento Grifonschifo-

-Non avrei neanche desiderato sgualcirmi il vestito andando a sbattere contro una tale persona- risponde quel ragazzo alto e moro con astio spazzolandosi il maglione.

-Cosa osi insinuare con questo?- ribatte Federica, dando fondo al nuovo rancore per il nemico appena conquistato.

-Io non insinuo proprio niente, non ho problemi a dirti che ...-

-E' abbastanza, smettetela. Fede andiamo- Giuliana interrompe il battibecco e con la sua voce pacata, ma allo stesso tempo imperiosa e gelida, mette a tacere il dibattito.

Non si incontrano più con quel ragazzo, che se n'è andato sbuffando, per tutto il viaggio, troppo impegnate con poche delle loro compagne di casa a parlare delle appena trascorse vacanze chi nel mondo babbano che nel mondo magico.

-... alla fine ci siamo resi conto che eravamo finiti a baciarci nella tana di un drago e siamo scappati via di corsa-

-E tu, G? Non hai niente da raccontarci?-

-Come ogni anno ho passato l'estate in compagnia della mia famiglia nella nostra tenuta estiva-

-Nessun affascinante giovane ti ha smossa dal tuo castello di ghiaccio e castità?-

-No, non direi, come sempre-

Giuliana non ha mai avuto un fidanzato, ma questo non la disturbava, anche perchè solo pochi avevano avuto il coraggio di avvicinarla superando le sue barriere.

Vanno avanti a parlare di tutto e di niente, tanto che a un certo punto sia la bassa strega che la sua migliore amica tirano fuori i loro fidati libri babbani, portati apposta per superare la noia del viaggio.

Spalla contro spalla le due si mettono a leggersi in rispettoso silenzio, mentre intorno a loro il mondo continua a scorrere.

Fuori dal finestrino ormai la campagna inglese ha invaso ogni cosa.

All'improvviso una alta ragazza bionda spalanca con una grazia innata la porta dello scompartimento, sul petto porta la spilla da prefetto di Serpeverde.

-Amanda! Ero sicura che quest'anno ti avrebbero accettata come prefetto-

-Lo so Megan, era solo questione di tempo prima che la McGranitt si accorgesse di quanto valgo- risponde con superbia la bionda.

Giuliana non riesce a nascondere una smorfia di disgusto all'evidente tracotanza della sua poco gradita compagna di casa, mentre Federica non le risparmia uno sguardo di puro astio.

Amanda Lincoln è sempre stata così smorfiosa, ma solo nell'ultimo anno si è rivelata come la principessa vipera viziata che è.

-Alexandra, ti prego, potresti raggiungermi? Ci vogliono di là-

Il ragazzo al quale è appoggiata Federica si alza con uno sbuffo, neanche a lui sta a genio la principessina, ma il dovere lo chiama essendo lui il secondo prefetto.

Si spazzola la chioma color petrolio in un modo che fa letteralmente impazzire Federica, è piuttosto palese come in fondo questa abbia una cotta per Alexander Raywood dal primo anno.

Quando i due si allontanano dallo scompartimento scoppia il putiferio.

-No ma dico l'avete vista? “Alexander, ti prego, potresti raggiungermi?” quanto è civettuola! In più quei capelli sono palesemente tinti, non li aveva biondo platinato l'anno scorso. Vuole evidenziare la sua lontana appartenenza alla casata dei Malfoy!-

-Lo sai che si comporta così da sempre- le risponde ridacchiando Megan, sorella di Alexander.

-Comunque dai si vede che Alec preferisce di gran lunga me!-

-Ehm … ecco … Fede mi duole darti una simile notizia in questo momento, ma mio fratello si è ufficialmente fidanzato quest'estate ...-

-COSA?! E cosa aspettavi a dirmelo? Che mi dichiarassi scenicamente e facessi una figuraccia?-

-No, io speravo ti fosse passata, ecco tutto-

-Questa cotta va avanti da quattro anni, sicuramente è il vero amore che mi chiama!-

-No, ma ecco ...-

-Mi rimpiangerà quel verme! Senza offesa Meg!-

-Fai bene Fede! Fagli vedere cosa si sta perdendo!-

-G! appena arriviamo al castello dobbiamo organizzare un festino dei nostri! Devo far sapere alla fauna maschile di Hogwarts che sono di nuovo in gioco-

-E farci beccare o denunciare per molestie così la prima settimana? No grazie- Giuliana alza appena gli occhi del libro. Sebbene Federica sia come una sorella per lei tutte quelle questioni amorose la lasciano completamente insofferente.

-Ma come? Potrebbe anche essere l'occasione giusta per trovarti la tua prima avventura!-

-Lo sai che non voglio, lo trovo inutile e di distrazione-

-Mi ricordi come siamo diventate amiche io e te? Siamo completamente l'opposto!-

-Siamo opposte, è vero, ma non riusciresti a vivere senza di me, come io non vivrei senza di te- dice tenendo sempre gli occhi bassi sul suo libro, solo per nascondere il rossore delle guance, perchè le parole aveva smesso di capirle 10 minuti prima.

Federica senza preannunciare nulla le si getta al collo, abbracciandola, e se questo proveniente da qualcun altro le avrebbe suscitato un moto di repulsione, non vale per la ragazza che è come la sua vita, si lascia stringere.

La porta si apre nuovamente, sono i due prefetti di Tassorosso che li avvertono dell'imminente arrivo al castello.

Anche Giuliana, una volta liberatasi dalla stretta della migliore amica, indossa la sua divisa rigorosamente verde ed argento, colori dei quali va molto fiera.

Quando il treno emette l'ultimo sbuffo di quella corsa sfrenata fra le praterie inglesi una fiumana di studenti si precipita giù dalle carrozze; tra loro spicca la colossale mole di Hagrid, intento a radunare i ragazzi del primo anno, ancora estranei a quella frenesia.

Giuliana e Federica si perdono di vista a causa della folla e si avviano verso due carrozze diverse; prima di partire la più bassa, ironico a dirsi, riesce a scorgere da lontano l'amica incavolarsi, per l'ennesima volta quella giornata, con un ragazzo di Corvonero altissimo quanto quello che la ha urtata in treno, ma con i capelli colorati sulla cresta di verde e molti, forse troppi, piercing.

Vorrebbe poterla aiutare, ma qualcuno la spinge con malgrazia sulla carrozza.

Sono due ragazzi di Grifondoro, uno dei due è l'antipatico del treno, l'altro è biondo con gli occhi azzurri, tipo modello per le pubblicità babbane.

Per fortuna accanto a lei è capitata Megan, se no avrebbe passato tutto il viaggio chiusa nel suo palazzo di ghiaccio, non per niente è dal suo primo anno che si è guadagnata il titolo di “fredda gemella di Serpeverde”, mentre Federica ovviamente è “la gemella incandescente”.tti

Semplicemente li ignora, anche con il rischio di farsi etichettare da chi non la conosce come altezzosa. Non le è mai piaciuto stringere amicizie con chiunque.

Dopo il viaggio non hanno neanche il tempo di vedere le loro camerate perchè i primini stanno per arrivare e tutti gli altri studenti si devono far trovare seduti ai loro posti in Sala Grande.

Non appena Giuliana riesce a trovare Federica si siede accanto a lei.

-Ciao G! Dov'eri finita? Ti ho cercata ovunque!-

-Mi hanno spinta via. Comunque ho visto che hai stretto una nuova inimicizia-

-Già, un Corvonero, brutta gente quella, di certo meno intelligente degli altri ad attaccare briga con me-

-Non ti pare di essere un po' troppo razzista? In fondo sono come noi-

-Quasi, loro sono quasi come noi. Noi siamo delle fighissime Serpeverde, loro no-

-Hai proprio ragione F-

La discussione si interrompe perchè un fiume di ragazzini fa il suo primo ingresso in Sala Grande. I loro piccoli occhietti vagano in giro per lo stanzone, brillando di genuina curiosità alla vista del soffitto incantato e si meravigliano dall'abbondanza di cibi presenti sui tavoli delle case ai quali fra non molto saranno seduti anche loro.

Sono guidati dal professor Vitious che dal basso del suo metro si confonde, se non scompare, tra i giovani maghi.

La preside McGranitt li aspetta gioviale alla fine della Sala Grande, dietro il leggio con la civetta bronzea che si stiracchia per mettere bene in mostra le penne lucenti.

Il Cappello Parlante è appoggiato sullo sgabello, in attesa di poter svolgere il lavoro per cui è stato creato.

Sebbene ora sia Vitious il vicepreside, è la McGranitt che solleva il rattoppato copricapo, chiamando il primo undicenne della lista.

-James Sirius Potter-

Un nome altisonante.

Primo nome, primo scompiglio.

Sentire quel cognome così noto da essere leggenda lancia un velo estatico su tutti gli studenti, che non possono non conoscere la storia del padre di quel ragazzo.

Il Cappello si posa sulla prima testa e, per la pura magia di cui è intriso, prende parola.

“Vedo una bella testa sotto di me, senza dubbio brillante, ma esitante. Cosa ti preoccupa giovane mago? Forse la famosa stirpe o l'aspettativa, forse che il tuo nome cada? Ebbene, senza dubbio, in Grifondoro troverai la tua strada”.

Un boato di applausi si accende nella casa dei coraggiosi ed il giovane zampetta allegro verso il tavolo, verso quella che per i prossimi sette anni sarà la sua casa, quella che è stata di suo padre e di suo nonno, recupera il colorito che aveva perso.

Giuliana non presta molta attenzione alla cerimonia, avrà tempo in seguito di sapere chi dovrà istruire sul come non infastidirla durante l'anno.

Quando però i ragazzini sono finiti si fa avanti, da un angolo della sala, un ragazzo visibilmente più grande di tutti quelli passati sotto il Cappello fino ad ora.

-Quest'anno ospiteremo nella nostra scuola anche uno studente trasferito da Durmstrang, un inglese che ritorna in patria, Leonardo Barone, che ha già seguito separatamente le nostre lezioni per la durata dell'anno precedente-

Non ha le fattezze del ragazzo che ci si aspetterebbe di vedere all'ultimo anno di Hogwarts, ormai è in tutto e per tutto un uomo, ha i capelli corvini spettinati da un lato, degli occhi verde smeraldo ammalianti, la mascella volitiva, spalle larghe, corpo temprato, notevole massa muscolare e passo sicuro mentre si avvia davanti alla preside per farsi smistare.

   
 
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