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Autore: katherine9608    01/05/2016    0 recensioni
I'm broken and im barely breathing.
I'm falling because my heart stopped beating.
This is how it all goes down tonight
This is how you bring me back to life...
Genere: Introspettivo, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mary Morstan, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Le giornate dell'unico consulente investigativo di Londra proseguivano nella inusuale quotidianità di sempre, mentre il suo fidato dottore trascriveva sul suo blog tutti gli straordinari casi il suo geniale e intrattabile coinquilino risolveva mano a mano. 
Eppure al 221 B di Baker Street gli spari di pistola, le camminate nervose, esperimenti di ogni tipo e l'intrattabilità del Detective continuavano ad essere la norma. Sherlock aveva appena risolto una serie di casi, aveva smascherato la ''Lega dei Capelli Rossi'', aveva decifrato un codice di figure danzanti, e aveva aiutato un insegnante di letteratura inglese a capire chi aveva fatto irruzione nel suo studio a Manchester. Era accasciato sulla sua poltrona con la testa all'indietro e gli occhi socchiusi, si annoiava terribilmente. Aspettava che John gli trovasse un caso, perchè il suo computer era sulla scrivania e la sua nullafacenza lo rendeva troppo pigro per alzarsi e leggere la sua casella postale, lavoro che aveva affidato all'amico.
-Sai John- si decise a rimpere il silenzio - i casi più interessanti sono quelli che a un occhio più esperto appaiono banali, o semplici ma insoliti, non sempre è necessariamente presente un omicidio, ma qualcosa che rende un evento quotidiano inspiegabile, o misterioso, in cui c'è un dettaglio fuori posto. Sono i casi anonimi i più difficili e intriganti, è come cercare di ricordarsi un volto in mezzo ad una folla piena di persone che non si conoscono''.
John continuava a scorrere con il mouse le varie mail, cercando di ovviare al senso di inquietudine che Sherlock finiva per trasmettere anche a lui in quelle giornate.
-Omicidio del banchiere Crosby? 
Ottenne un mugolio di dissenso come risposta.
-Rapina alla gioielleria di Oxford Street?
Una gesto di disapprovazione con la mano lo zittì.
Di scatto il consulente si alzò, raccolse un foglio dalla pila di giornali che erano disordinatamente sparsi ai suoi piedi e lo porse a John indicando un articolo a pagina 6. 
-Voglio indagare su questo- esordì all'improvviso, per far capire che in mancanza d'altro quella era la cosa che lo interessava di più.
''Malia Blackwell: ragazza scomparsa 10 anni fa, il padre la crede ancora viva'' questo era il titolo del breve articolo, affianco alla foto della giovane diciottenne creduta morta fino a quel momento.
-Vuoi riaprire un caso chiuso da 10 anni? Chiese il medico, anche se ormai più niente lo sorprendeva.
Sherlock aveva già trovato la sciarpa e i guanti neri, era già pronto a uscire di casa dopo essersi infilato in grande velocità il cappotto.
-Mi hai tolto le sigarette!
***
Il signor Blackwell era un uomo sulla sessantina, capelli mezzi bianchi e mezzi grigi, occhi incavati e stanchi e pelle pallida e l'abbigliamento poco curato. Sherlock era riuscito a farsi aprire la porta sfoggiando uno dei distintivi rubati a Lestrade e l'uomo si era dimostrato ben contento di essere ascoltato da un autorità. Così raccontò ai due suoi ospiti dell'incidente nel quale aveva perso la moglie e la figlia e degli strani eventi che si erano susseguiti all'accaduto. 
Sherlock volle vedere la stanza della ragazza che il padre aveva mantenuto praticamente uguale a dieci anni prima.
Era una camera piccola, con un unica grande finestra, ma ricolma di libri. La prima cosa che saltò agli occhi a John fu il grande manifesto della tavola periodica appeso alla parete sopra il letto e vari certificati incorniciati vicino ad essa che testimoniavano meriti e premiazioni di concorsi scolastici. La libreria conteneva libri di chimica, anatomia umana, appoggiati anche sui ripiani della scrivania insieme a qualcuno di letteratura inglese. 
Non era difficile dedurre che Malia fosse una ragazza studiosa, appassionata alla scienza e devota alla lettura. L'incidente d'auto che la avrebbe uccisa 10 anni prima non era da imputare a nessun colpevole, una notte piovosa che aveva fatto perdere l'aderenza tra le ruote e la strada, scarsa visibilità, la madre di Malia aveva preso una strada non agibile, una curva su un ponte, e la macchina era decappottata finendo nelle acque del Tamigi. Solo un corpo però era stato ritrovato,si credette che quello di Malia fosse stato trasportato lontano dalla corrente.
Eppure il signor Blackwell ci sperava ancora dopo tutto quel tempo. Perchè aveva sentito strani rumori nel mezzo della notte, perchè alcuni oggetti venivano spostati, perchè non aveva mai conosciuto bene sua figlia e poteva aspettarsi qualunaque cosa, perchè forse stava solo impazzendo , ed era quella la spiegazione più plausibile.
Ma il consulente investigativo vedeva cose che a tutti gli altri sfuggivano, e anche se non poteva ricavare nulla dalle testimonianze dell'incidente accaduto 10 anni prima, aveva notato un dettaglio che stonava con tutte le cose vecchie conservate in quella stanza e che contornavano quel caso. Un filo di polvere che si interrompeva sulla scrivania.
un cassetto aperto di recente. Che il signor Blackwell non aveva toccato da almeno un mese.
Dentro c'era un computer portatile nascosto sotto una pila di volumi di poesie di Baudelaire.
Sherlock tornò a casa soddisfatto, aveva portato con se il computer e si era tenuto occupato per tutta la serata, lasciando John solo a dialogare con la signora Hudson al piano di sotto. Eppure non ne ricavò nulla, era stato resettato, nessun file, nessun codice binario, nulla che potesse farlo risalire al possessore.
I giorni passavano e casi più interessanti lo tenevano impegnato, non si curò di scansionare il computer ai raggi X, ma lo tenne chiuso in un cassetto della sua scrivania, come se quello fosse il suo destino. Vi furono vari episodi che lo distrassero, dovette fingere la sua morte, poi tornò a Londra, infine uccise un uomo per aiutare il suo migliore amico. E quel cassetto rimaneva sempre chiuso. Fino a che un giorno, in modo del tutto inaspettato e sorprendente       si aprì.
 
  
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