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Autore: soffio di nebbia    01/05/2016    1 recensioni
La fine dell'ultima Guerra Sacra ci ha lasciati tutti con delle ferite profonde nel corpo, ma soprattutto nello spirito. È stata dura ricominciare, ma insieme ci stavamo riuscendo. Stavamo ricominciando daccapo una vita che ci era stata tolta fin da bambini. Era la nostra seconda occasione. Un nuovo inizio. E ora sono qui a stringere il corpo di un giovane che avrà la mia età, di cui non so nemmeno il nome, di cui non so niente, se non che è morto, e che sono stato io ad ucciderlo. Song-fic ispirata alla canzone "Bohemian Rhapsody" (Queen)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Phoenix Ikki
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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As if nothing really matters


Mama, just killed a man
Put a gun against his head
Pulled my trigger, now he's dead

I miei pugni sporchi di sangue continuano a stringersi sulla giacca del ragazzo. Non voglio decidermi ad abbandonare la presa. Mi aggrappo a quella giacca come all'ultima disperata illusione di vederlo sussultare, aprire gli occhi, lamentarsi, maledirmi... fare qualsiasi cosa che possa suggerirmi la presenza di flebile alito di vita... ma non accade nulla di tutto questo. Il ragazzo continua a rimanere immobile, steso di fronte ai miei occhi. Dèi, che cosa ho fatto?

Mama, life had just begun
But now I've gone and thrown it all away


Passo un braccio attorno alle sue spalle, sollevandogli un poco la schiena e lo stringo a me, nello stesso modo in cui stringo Shun per confortarlo nei momenti di tristezza o dopo qualcuno dei suoi incubi infernali, prima che si riaddormenti fra le mie braccia. Premo la testa del giovane contro il mio petto, nascondendone il viso che non tradisce alcuna espressione di sofferenza. Deve essere morto sul colpo. Le mie dita insanguinate stringono i suoi capelli. L'altra mano continuo a premerla all'altezza del cuore, lì dove quella maledetta macchia cremisi diventa sempre più vasta. Non è stato un incidente. È stato un attimo... una stupida lite, una parola di troppo e ho perso il controllo... In quel momento avrei davvero voluto ucciderlo ma non avrei mai pensato di farlo davvero.
Il sangue prende a colare sull'asfalto, raccogliendosi in una calda pozza scarlatta che si allarga presto fino a bagnare le mie ginocchia.
Perchè è successo? Stavo cominciando una nuova vita insieme ai miei fratelli. Stavo riuscendo a superare le ombre del mio passato. Non sarei mai riuscito a perdonarmi per quello che avevo fatto, ma mi sarei rimesso in gioco, come avrebbe voluto Shun.
La fine dell'ultima Guerra Sacra ci ha lasciati tutti con delle ferite profonde nel corpo, ma soprattutto nello spirito. È stata dura ricominciare, ma insieme ci stavamo riuscendo. Stavamo ricominciando daccapo una vita che ci era stata tolta fin da bambini. Era la nostra seconda occasione. Un nuovo inizio. E ora sono qui a stringere il corpo di un giovane che avrà la mia età, di cui non so nemmeno il nome, di cui non so niente, se non che è morto, e che sono stato io ad ucciderlo.

Mama, ohhh
Didn't mean to make you cry
If I'm not back again this time tomorrow
Carry on, carry on, as if nothing really matters

Per un attimo ripenso a mia madre... devo averla già delusa molto in passato. Cosa penserebbe di me adesso?
E Shun... cosa direbbe se sapesse? Come potrei dirgli che ho ucciso un innocente? Come potrei dirlo a lui, il cui cuore si è spezzato un po' di più ogni volta che è stato costretto a combattere contro chi di innocente non aveva proprio nulla? Contro chi non avrebbe esitato ad uccidere lui o uno di noi? Lui mi perdonerebbe, ne sono certo... ancora una volta sarebbe disposto ad aprire il suo cuore immenso per me, ma io non potrò mai più a sostenere nemmeno il ricordo del suo sguardo.
Nelle numerose battaglie che abbiamo combattuto siamo stati i vincitori. Abbiamo vinto l'oscurità che minacciava la Terra e la Giustizia ha trionfato... ma su questa stessa Terra continuerà sempre ad esistere morte, odio e violenza causate da quella stessa umanità per cui abbiamo rischiato la vita. Abbiamo messo in gioco le nostre vite continuamente perchè sapevamo che nonostante tutto c'è del buono in questo mondo. Ci è voluto del tempo perchè lo capissi. Per questo abbiamo combattuto. Perchè ci credevamo. Ma il Male non potrà mai essere completamente sconfitto, continuerà sempre ad esistere, alimentato dagli uomini... uomini come me.

Too late, my time has come
Sends shivers down my spine
Body's aching all the time
Goodbye everybody - I've got to go
Gotta leave you all behind and face the truth

Sento un rumore di passi venire verso di me. E' giunto il momento. Un urlo di ragazza mi giunge alle orecchie. Mi volto nella direzione da cui proviene il grido. La luce dei lampioni tremola sotto il mio sguardo. Un confuso gruppetto di persone mi sta fissando a pochi metri di distanza senza che io riesca a distinguerne i volti. Stringo gli occhi per scacciare le lacrime che mi appannano la vista. Neanche mi sono accorto di star piangendo. La ragazza continua a gridare. Piange, mi chiama bastardo e mi chiede che cosa ho fatto. Poi la sua voce si accavalla con quella dei ragazzi che sono con lei e io non riesco più a distinguere nulla. Presto si accalcheranno su di me. Mi urleranno contro e mi chiameranno assassino. E avranno ragione. Strapperanno il corpo del ragazzo dalle mie braccia, e se cominceranno a colpirmi, io non avrò diritto di difendermi.
Fratelli miei, stanotte non tornerò a casa. Tra qualche ora vi telefonerò e vi racconterò tutto, perchè è giusto che sappiate, e sarete liberi di giudicarmi come volete. Non proverò rancore nei vostri confronti. E se deciderete di perdonarmi, vi prego... non fate nulla per me. È meglio così. Non intendo scappare. Affronterò quel che mi aspetta come un semplice uomo. Qualunque cosa si deciderà di me andrà bene. Avrò un'unica richiesta da farvi... non dite nulla a Shun. Non ditegli la verità. Quando vi avrò raccontato tutto, andate da lui, svegliatelo, e ditegli che ho deciso di andarmene di nuovo, abbandonandolo un'ultima volta... per sempre. Ci penserà il sonno a rendere il colpo più sopportabile. So che con questa menzogna forse gli procurerò un dolore ancora più grande, ma questa volta non posso fare nulla per lui: sono troppo egoista e codardo.

Mama, ohhh - (anyway the wind blows)
I don't wanna die
Sometimes I wish I'd never been born at all

Ora tanta gente si è raccolta attorno a me a qualche metro di distanza. Continuano a fissarmi, ma nessuno si avvicina. Non so cosa li trattenga.
Continuo a stringere il corpo del giovane che ho strappato alla vita. In lontananza sento il rumore delle sirene che si avvicina sempre di più.
Tante volte sono stato sopraffatto dai miei rimorsi, dalla rabbia e dal dolore della mia vita pianificata da un destino che ho maledetto fin troppe volte. È stato così doloroso che avrei voluto farla finita. Ma non potevo. Non volevo. Ormai era troppo tardi per tirarsi indietro. Avrei preferito non essere mai nato. Sarebbe stato meglio per tutti. Ma forse adesso posso permettermelo il lusso di mettere la parola fine a tutto quanto. Ormai non mi resta più nulla. Sarebbe una scelta facile, lo so... dovrei vivere solo per poter sopportare il peso delle mie colpe fino alla fine dei miei giorni. Sarebbe questa la mia condanna.
Eccoli. La polizia è arrivata.
Shun. Otooto. Perdonami se ti ho fatto soffrire, e perdonami se non potrò più starti accanto. Dovrai riuscire ad andare avanti senza di me nella nuova vita che ti si stende davanti. Vivila. Cogli l'occasione che ti è stata offerta. Sii forte come lo sei sempre stato, e non credere mai a chi ti dice che sei un debole, perchè è proprio nelle tue apparenti debolezze che si nasconde la forza più grande.
Fratelli miei, perdonatemi se potete, anche se so di non meritarlo. Andate avanti come se non fosse successo nulla, come se nulla di tutto questo avesse realmente importanza, e prendetevi cura di Shun. Lo affido a voi, in particolar modo a te, Hyoga. Stagli vicino, asciuga le sue lacrime, e quando si agiterà in preda agli incubi stringilo come ora io stringo questo ragazzo, fino a quando si sarà riaddormentato fra le tue braccia. Non avrei mai pensato di arrivare a dirlo, ma so che sarai in grado di aiutarlo a superare questo momento e di donargli ogni gioia che merita. Il mio Shun nasconde una forza immensa nel suo animo, ma ha bisogno di tutti voi per alimentarla, e di te soprattutto. So che con voi sarà in buone mani. Con questa certezza mi sarà più facile affrontare il mio destino.

26 Aprile 2011


Note:
Come alcuni di voi sapranno, qualche tempo fa presi la decisione di abbandonare temporaneamente il sito per motivi che ora non vi sto ad elencare.
Ormai sono passati più di sei mesi da allora e comincio a sentire la mancanza di questo piccolo angolo di mondo  (in realtà avevo nostalgia già dopo due ore, ma lasciamo perdere), quindi ho deciso di cominciare a fare un graduale ritorno.  Poco alla voltà ho intenzione di ricostruire la pagina così com'era prima che me ne andassi e se qualche volta (come in questo caso) vedrete comparire alcuni miei blocchetti  di storie e vi sembrerà di avere dei dejà-vu, è tutto normale: ripubblicherò a pezzi tutto quanto avevo già postato in precedenza. Mi scuso in anticipo per gli eventuali disagi :P
A dirla tutta non sapevo nemmeno se ripubblicare questa storia... quando rileggo alcuni miei vecchi scritti non mi capacito di come abbia potuto anche solo pensare certe cose (stavolta ho segnalato ooc per sicurezza), però  è con questa storia che ho fatto il mio primo ingresso in questo mondo allora sconosciuto, è stata la prima che ho scritto e la prima che ho pubblicato, in un periodo che ormai mi sembra lontanissimo, e rappresenta una di quelle linee che dividono un prima da un dopo... quindi mi sembra giusto lasciargli il suo spazio ^^
Un saluto a tutti e speriamo di risentirci presto :)
  
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