Ma è un brutto periodo quindi sto aggiornando quando posso ed il risultato sono questi ritardi mostruosi.
Se tutto va bene dovrei tornare ad aggiornare regolarmente, imprevisti permettendo ovviamente.
Ma detto questo buona lettura ;)
Cacciatori di Ombre
Scomparire è meglio che affrontare le conseguenze?.
Scomparire è meglio che affrontare le conseguenze?.
"Tu lo sapevi ma non hai detto nulla" dico fissando incredula Jonathan.
Avevo appena scoperto che se non ci presentiamo davanti al Conclave avrebbero punito Sarah, per qualcosa che non centrava neanche aveva solo avuto la brillante idea di fermare Alec per permetterci di scappare.
"Se la caverà" dice Jonathan minimizzando la cosa come se non fosse importante.
"Sarah è mia cugina" dico fissandolo seria, di certo non la lascio da sola dopo aver scoperto una cosa simile.
Non dopo quello che ha fatto per me, anche se lui non sembra dello stesso parere visto che mi afferra per un braccio, e mi guarda come se fossi pazza.
"A me non succederà nulla, non ho marchi, non sono una Shadowhunter, il minimo mi esilierebbero ma non credo che ne avrebbero il coraggio, soprattutto con Valentine a piede libero, hanno bisogno di tutto l'aiuto possbile" dico convinta.
"Sei troppo buona, il Conclave non chiederà mai aiuto, specialmente a dei nascosti" dice Jonathan lasciandosi scappare un sospiro "lo so che con Sarah e sua madre le cose sono normali o per me nonostante il padre che ho, ma il resto delle persone non sono così...permissive" dice cauto.
"Dai mica tutti si comportano così no?" domando anche se vedere la sua faccia scettica capisco che non è per niente convinto.
"Tu sei nuova e capisco che pensi che le cose potrebbero essere diverse" lo vedo che mi fissa un pò divertito "come posso metterlo... qui è come per i mondani di colore negli anni cinquanta" dice facendo un esempio che potessi capire anche io.
"Ah che bello" dico facendo una smorfia. sicuramente è qualcosa che non mi sarei aspettata che le cose fossero messe così male.
Ed io in pratica sono una nascosta, cosa che fino a quel momento non avevo pensato bene a questo punto, se la storia dei mondani ha insegnato qualcosa è che ci sono ben poche cose che uno spera che non vengano mai ripetuti nuovamente nell'arco della storia dell'umanità.
"Quindi non fidarti degli Shadowhunters, in special modo di mio padre" dice serio.
"Si ma se non mi fossi fidata di lui, ora non ci conosceremo" dico sorridendo divertito, che poi alla fine è vero se non fosse stato per lui ora non ci conosceremo "ma...".
Non riesco a finire di parlare che ad un tratto sentimmo dei rumori, stiamo camminando initerrottamente da qualche giorno senza fermarsi se da una parte ero contenta di quella pausa, ma dall'altra era una pessima idea.
Anche se lo sguardo di Jonathan si fa cupo quando vede che si tratta di Simon.
"Simon! mi hai fatto prendere un colpo" dico fissandolo, alla fine mi aspettavo chiunque tranne che lui.
"Oh" dice rendendosi conto solo in quel momento della loro presenza "non avevo capito fosse voi due" di solito il suo naso è affidabile, o forse è per quella cosa del sangue di fata di Crystal.
"Che vuoi vampiro?" domanda gelido Jonathan, mi lascio scappare un sospiro perchè immaginavo ancora non gli era passato del tutto quanto era successo l'ultima volta con Simon. "Stavo scappando da alcuni Shadowhunters, non pensavo di trovarci qualcuno" e nel sentire quelle parole io e Jonathan ci guardiamo.
"Da quanto sei qui?" domando cauta.
"Vediamo" dice pensieroso "quando qualcuno mi ha liberato alla Guardia, perchè?" domanda confusa, ha l'aria di uno che ha appena capito che è successo qualcosa ma ancora non lo sa.
"Simon sono passati quasi tre giorni" faccio per avvicinarmi, ma vedo che lui si ritrae di colpo.
"Ma no è successo ieri..." anche se forse vedendo la nostra faccia si zittisce, forse capendo che sono passati più giorni di quello che pensava, ma dalla faccia di Jonathan comunque si capisce che non è contento di averlo tra i piedi.
"Vampiro rassegnati sono passati tre giorni e di certo sei desiderato ad Hydris tanto quanto me" dice Jonathan e mi scappa un sopiro, pensando che sarà una cosa davvero molto lunga.
Così spiegai a Simon tutto quello che è successo ad Hydris, inclusa la scena che ha fatto ingiustamente accusare Jonathan della morte di Max.
"Quindi lo hanno accusato della sua morte solo perchè era vicino al bambno?" domanda Simon ed annuisco "certo che però potrebbe trarre in inganno".
"Visto che ti avevo detto?" domando alzzando gli occhi al cielo, era da tre giorni che provo a dirglielo ma sembra non volermi da ascolto.
Jonathan dovette ammettere che vista la situazione scappare in quel modo non era stata una grande idea.
Simon anche se un pò restio deciso che era meglio stare con noi, piuttosto che starsene in giro da solo, anche se Jonathan non la presa bene, anche perchè sembrava convinto che Simon avrebbe provato ad attaccarmi, anche se un pò di volte l'ho beccato a fissarmi come se volesse mangiarmi.
Nei giorni a seguire decidemmo che l'unico modo che avevamo per sopravvivere era andare nel mondo dei Mondani, li ci avrebbero messo di più a localizzarci, essendo più grosso di Hydris.
Essendo io e Simon quelli che conoscevano di più quel mondo, decidemmo di andare a casa di Eric, che a quanto pare conosceva il segreto di Simon, ed era l'ultima persona che avrebbero controllato essendo un Mondano.
Jonathan non sembrava molto convinto, ma era in minoranza e dovete arrendersi.
Avevo appena scoperto che se non ci presentiamo davanti al Conclave avrebbero punito Sarah, per qualcosa che non centrava neanche aveva solo avuto la brillante idea di fermare Alec per permetterci di scappare.
"Se la caverà" dice Jonathan minimizzando la cosa come se non fosse importante.
"Sarah è mia cugina" dico fissandolo seria, di certo non la lascio da sola dopo aver scoperto una cosa simile.
Non dopo quello che ha fatto per me, anche se lui non sembra dello stesso parere visto che mi afferra per un braccio, e mi guarda come se fossi pazza.
"A me non succederà nulla, non ho marchi, non sono una Shadowhunter, il minimo mi esilierebbero ma non credo che ne avrebbero il coraggio, soprattutto con Valentine a piede libero, hanno bisogno di tutto l'aiuto possbile" dico convinta.
"Sei troppo buona, il Conclave non chiederà mai aiuto, specialmente a dei nascosti" dice Jonathan lasciandosi scappare un sospiro "lo so che con Sarah e sua madre le cose sono normali o per me nonostante il padre che ho, ma il resto delle persone non sono così...permissive" dice cauto.
"Dai mica tutti si comportano così no?" domando anche se vedere la sua faccia scettica capisco che non è per niente convinto.
"Tu sei nuova e capisco che pensi che le cose potrebbero essere diverse" lo vedo che mi fissa un pò divertito "come posso metterlo... qui è come per i mondani di colore negli anni cinquanta" dice facendo un esempio che potessi capire anche io.
"Ah che bello" dico facendo una smorfia. sicuramente è qualcosa che non mi sarei aspettata che le cose fossero messe così male.
Ed io in pratica sono una nascosta, cosa che fino a quel momento non avevo pensato bene a questo punto, se la storia dei mondani ha insegnato qualcosa è che ci sono ben poche cose che uno spera che non vengano mai ripetuti nuovamente nell'arco della storia dell'umanità.
"Quindi non fidarti degli Shadowhunters, in special modo di mio padre" dice serio.
"Si ma se non mi fossi fidata di lui, ora non ci conosceremo" dico sorridendo divertito, che poi alla fine è vero se non fosse stato per lui ora non ci conosceremo "ma...".
Non riesco a finire di parlare che ad un tratto sentimmo dei rumori, stiamo camminando initerrottamente da qualche giorno senza fermarsi se da una parte ero contenta di quella pausa, ma dall'altra era una pessima idea.
Anche se lo sguardo di Jonathan si fa cupo quando vede che si tratta di Simon.
"Simon! mi hai fatto prendere un colpo" dico fissandolo, alla fine mi aspettavo chiunque tranne che lui.
"Oh" dice rendendosi conto solo in quel momento della loro presenza "non avevo capito fosse voi due" di solito il suo naso è affidabile, o forse è per quella cosa del sangue di fata di Crystal.
"Che vuoi vampiro?" domanda gelido Jonathan, mi lascio scappare un sospiro perchè immaginavo ancora non gli era passato del tutto quanto era successo l'ultima volta con Simon. "Stavo scappando da alcuni Shadowhunters, non pensavo di trovarci qualcuno" e nel sentire quelle parole io e Jonathan ci guardiamo.
"Da quanto sei qui?" domando cauta.
"Vediamo" dice pensieroso "quando qualcuno mi ha liberato alla Guardia, perchè?" domanda confusa, ha l'aria di uno che ha appena capito che è successo qualcosa ma ancora non lo sa.
"Simon sono passati quasi tre giorni" faccio per avvicinarmi, ma vedo che lui si ritrae di colpo.
"Ma no è successo ieri..." anche se forse vedendo la nostra faccia si zittisce, forse capendo che sono passati più giorni di quello che pensava, ma dalla faccia di Jonathan comunque si capisce che non è contento di averlo tra i piedi.
"Vampiro rassegnati sono passati tre giorni e di certo sei desiderato ad Hydris tanto quanto me" dice Jonathan e mi scappa un sopiro, pensando che sarà una cosa davvero molto lunga.
Così spiegai a Simon tutto quello che è successo ad Hydris, inclusa la scena che ha fatto ingiustamente accusare Jonathan della morte di Max.
"Quindi lo hanno accusato della sua morte solo perchè era vicino al bambno?" domanda Simon ed annuisco "certo che però potrebbe trarre in inganno".
"Visto che ti avevo detto?" domando alzzando gli occhi al cielo, era da tre giorni che provo a dirglielo ma sembra non volermi da ascolto.
Jonathan dovette ammettere che vista la situazione scappare in quel modo non era stata una grande idea.
Simon anche se un pò restio deciso che era meglio stare con noi, piuttosto che starsene in giro da solo, anche se Jonathan non la presa bene, anche perchè sembrava convinto che Simon avrebbe provato ad attaccarmi, anche se un pò di volte l'ho beccato a fissarmi come se volesse mangiarmi.
Nei giorni a seguire decidemmo che l'unico modo che avevamo per sopravvivere era andare nel mondo dei Mondani, li ci avrebbero messo di più a localizzarci, essendo più grosso di Hydris.
Essendo io e Simon quelli che conoscevano di più quel mondo, decidemmo di andare a casa di Eric, che a quanto pare conosceva il segreto di Simon, ed era l'ultima persona che avrebbero controllato essendo un Mondano.
Jonathan non sembrava molto convinto, ma era in minoranza e dovete arrendersi.