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Autore: Chipped Cup    02/05/2016    5 recensioni
[ OneShot | Killian Jones (+Emma Swan) | CaptainSwan | SPOILER 5X20 ]
E poi scomparve, lentamente. Killian si sentì sottratto dal suo tesoro più prezioso, sentì la sua anima essere stracciata in mille pezzi e calpestata. Non percepì più gli occhi della donna che tanto amava addosso.
E' andata via.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Vi suggerisco di leggere questa piccola one shot e di ascoltare questa
canzone che, personalmente, a me ha emozionato molto scrivendo la storia
[x]


She's gone and I cannot get her out

Nothin’ goes as planned
Everything will break
People say goodbye
In their own special way


E' andata via.
Non credeva che sarebbe mai riuscito a staccarsi da quegli occhi. Aveva deciso che quelle iridi verdi che avevano sempre avuto il potere di scaldargli e confortargli il cuore sarebbero state l'ultima cosa che avrebbe visto, l'ultimo ricordo di lei. Odiava il fatto che fossero colmi di lacrime, proprio come i suoi. Neanche provavano a mostrarsi forti, entrambi sapevano che non ce n'era alcun bisogno, non da quando avevano deciso di levarsi di dosso le loro armature, per stare insieme. Sbatté le ciglia, Emma, non smise di guardarlo neanche per un istante. E poi scomparve, lentamente. Killian si sentì sottratto dal suo tesoro più prezioso, sentì la sua anima essere stracciata in mille pezzi e calpestata. Non percepì più gli occhi della donna che tanto amava addosso.
E' andata via.
Una lacrima scivolò solitaria lungo la sua guancia destra, mentre la vedeva scomparire dalla sua vista. Quante volte lei era andata via da lui, di sua volontà o meno. Non poteva dirlo con precisione, sapeva solamente che erano riusciti a ritrovarsi sempre. Avevano affrontato e superato ogni ostacolo. Quella volta, però, era diverso. Realizzò che non ci sarebbero stati altri ostacoli da affrontare, altri problemi da superare. Non ci sarebbero stati più occhi da asciugare o sorrisi da far risplendere. Non ci sarebbero stati più momenti da ricordare o da custodire con gelosia. Non ci sarebbe più stata Emma al suo fianco, era tornato solo.
E' andata via.
Continuava a ripeterselo nella propria testa. Ancora e ancora e ancora. Come se potesse cambiare qualcosa, come se potesse farsene una ragione e togliersi di dosso quel macigno fatto unicamente di dolore. Non sarebbe passata. Quella volta non sarebbe passata. Quella, era stata la loro ultima volta e sapeva di non poterlo superare. Le aveva promesso che sarebbe andato oltre, e aveva intenzione di mantenere la sua parola, ma non si sentiva pronto. Non lo sarebbe mai stato, forse, per questo decise di concedersi un ultimo momento, prima di quel grande passo.
E' andata via.
Perché non riusciva a pensare ad altro? L'ascensore si fermò, rivelandogli la biblioteca in tutta la sua desolazione. Dovevano già essere andati via tutti, bene, pensò, sarebbero stati al sicuro, finalmente a casa e lontani da quel posto. Chiuse gli occhi, una volta fuori dall'edificio, e serrò la mascella, il volto rivolto verso l'alto, verso il cielo. Era contento che se ne fosse andata, non aveva mai sopportato di vederla lì, in mezzo a tutta quella sofferenza. E allora perché si sentiva
morto per la prima volta da quando quella spada lo aveva trafitto? Pensò che il dolore fisico che aveva provato, giorni prima, non era niente al confronto. Pensò che avrebbe preferito essere torturato ogni notte e ogni giorno, piuttosto che dover dire addio al suo vero amore, alla donna che lo aveva amato più di ogni altra cosa. Ma doveva andare così, sarebbe dovuto andare così fin dall'inizio.
E' andata via.
Se lo ripeté nuovamente, mentre varcava la soglia di quella che doveva essere la
loro casa. Un nodo alla gola gli si presentò mentre guardava il suo interno, privo di lei e di tutta la bellezza che riusciva a portarsi dietro. Si passò una mano sul volto, tra i capelli, prima di sbatterla violentemente contro la parete più vicina. Non poteva stare senza di lei, non voleva immaginare a quello che gli sarebbe successo, senza lei al suo fianco. Si erano detti addio così tante volte che aveva smesso di pensare che sarebbe arrivato il momento in cui le loro strade si sarebbero separate definitivamente.
E' andata via.
Afferrò una bottiglia di rum e si sedette davanti al tavolino, in cucina. Aveva dei seri problemi con il rum, Regina l'aveva detta giusta, una volta tanto, ma, al momento, era l'unica cosa che poteva aiutarlo a scaldargli il cuore. Un cuore morto. Non ce lo aveva neanche più un cuore, in effetti. Non aveva mai veramente creduto che il piano di Emma sarebbe funzionato. Ci aveva sperato, aveva sperato di poter vivere quella vita che si erano ripromessi a Camelot, di poter far parte del futuro di Emma, ma una parte di lui non aveva mai creduto nella possibilità di un suo lieto fine. Lo aveva assaporato, per un po', grazie a lei, e quel ricordo gli sarebbe bastato. Non aveva mai avuto il coraggio di dirle che non credeva alla riuscita del suo piano, forse perché sembrava così perfetto che non avrebbe saputo spiegarle il perché di quella sensazione. Ad ogni modo, era convinto che Ade non avrebbe mai permesso niente del genere.

E' andata via.
Killian bevve un altro sorso, tornando con la mente e con il cuore alla donna che tanto amava. Non aveva neanche un suo ritratto, o meglio una sua foto, ma sapeva che nessun immagine avrebbe mai avuto il potere di immortalarla in tutta la sua luce. Le sarebbe bastato immaginarla, ad occhi chiusi, per vederla, ancora una volta. Gli aveva donato, metaforicamente, una nuova vita, concedendogli una seconda occasione che pensava di non poter meritare, le emozioni di un nuovo e travolgente amore che, era certo, non avrebbe più potuto provare. Non era riuscita a dargli, letteralmente, una nuova vita, ma a lui andava bene così, le era grato fin troppo per tutto quello che aveva fatto. Sperava solo che avrebbe perdonato se stessa per non essere riuscita a salvarlo quell'
ultima volta.
Scolò l'intera bottiglia, ma non si sentì per niente meglio. Forse, addirittura, peggio. Chiuse gli occhi per ricacciare, nuovamente, indietro le lacrime, mentre si concentrava, con ogni fibra della sua mente, su quella donna che si era insinuata prepotentemente nel suo cuore, senza chiedergli il permesso, senza neanche sapere che non sarebbe mai più venuta fuori.

E' andata via, si disse, e io non riesco a farla uscire.


Oh you’re in my veins
And I cannot get you out
No, I cannot get you out
Oh no, I cannot get you


Angolo dell'Autrice:

  • Le citazioni di inizio e fine OS appartengono alla canzone di Andrew Belle, “In my vains”, che vi ho linkato prima della storia;

  • La gif usata appartiene a fairestregal

Okay, qualcuno per caso si è ripreso dalla scorsa puntata? Perché io non so decisamente come superarla. Si risolverà tutto, lo so, Killian troverà il modo di tornare dalla sua Swan ma... il dolore che mi ha lasciato il loro ennesimo addio è veramente tanto.
Stavo scrivendo la mia long, prima di vedere l'episodio, ma una volta finito non ho potuto non accantonare tutto e scrivere qualcosa sopra quel momento. Spero non sia venuto fuori un disastro e che possa piacervi, soprattutto spero vi siano arrivate le emozioni e il dolore provati da Killian, l'intento era principalmente questo.
Vi mando un bacio e un abbraccio grande, lasciatemi qualche recensione per farmi sapere se la one shot vi abbia emozionato almeno un pochino ^^
A presto,

  
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