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Autore: nikki_13    03/05/2016    3 recensioni
Kate non è un poliziotto, sua madre non è morta, ma il suo carattere sarà sempre quello determinato che abbiamo conosciuto. Castle è alle prese con sua figlia di sei anni, ribelle per via della futura moglie dello scrittore. Kate entrerà nelle vite della famiglia Castle come rivoluzionerà le loro vite? Che succederà a Castle nell'incontrare la sua anima gemella? Che legame si creerà tra Alexis e Kate? Non vi resta che leggere per scoprirlo...baci...Nikki
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Kate era stesa sul letto in camera di Castle. Guardava i giochi di luce proveniente dall’esterno. –Hey?- Rick si stese vicino a lei. –Si è addormentata?- gli sorrise lei. –Si…era proprio esausta- rispose –tu come stai? Mi dispiace…per tuo fratello, non me ne hai mai parlato-
-Non ho mai detto niente perché è qualcosa che mi fa stare male- spiegò –vuoi sapere cos’è successo?- lo guardò.
-Non devi dirmelo per forza…ma sappi che se vuoi, io sono qui per te- la rassicurò, stringendole la mano. Kate sorrise al comportamento che stava avendo con lei, non era semplice parlare di suo fratello.

-E’ successo quando avevo…avevamo sette anni, era tardi e ricordo che pioveva- iniziò, attirando la completa attenzione di Richard. –Mio padre e mia madre erano andati a cena fuori, con noi c’era la babysitter ed eravamo appena andati a dormire. Io nella mia cameretta e Taylor nella sua, mentre Cindy, la babysitter, si era appisolata sul divano in soggiorno- continuò, chiudendo gli occhi per ricordare meglio. –Ricordo uno strano rumore che veniva dall’esterno, l’urlo smorzato di mio fratello e una macchina che poco dopo sgommava nella strada bagnata- riaprì gli occhi –quello che successe dopo è molto confuso…Cindy che urlava, le volanti della polizia fuori casa e i miei genitori seduti sul divano…ricordo soprattutto le lacrime e il dolore che stava provano mia madre…mio fratello era stato rapito- concluse.
-Pensavo…- Rick scosse la testa. –Dopo mesi di ricerche interminabili, la polizia ha detto che dovevamo prepararci al peggio, che probabilmente non lo avremmo più rivisto…così i miei genitori si convinsero della sua morte e continuarono a crederci sempre di più ogni giorno che passava-
-Perché dici i tuoi genitori?- chiese –Tu non sei d’accordo?-

-Vuoi la verità?- lo guardò –Non riesco a pensarlo…sai quel legame che si dice essere unico dei gemelli…avere quell’empatia tale da restare sempre uniti? Ogni volta che gli succedeva qualcosa, come cadere dalla bicicletta o altro…quando non eravamo insieme? Io lo sentivo…sentivo che era successo qualcosa…e allo stesso modo, so che non è morto- rispose sincera, vedendo che cercava di capirla.
-Hai mai provato a cercarlo?- domandò ancora, era una donna straordinaria, anche nella più difficile delle situazioni, riusciva a controllare le sue emozioni.
-Si…quando avevo dieci/dodici anni…ho iniziato allora, ma i miei si sono arrabbiati quando l’hanno scoperto, sapevo di aver riaperto una ferita che fa fatica a rimarginarsi- spiegò.

-Non credevo ti saresti fermata…da quello che conosco di te, sei una combattente e un’amante delle sfide…- affermò, ricevendo un sorriso di rimando.
-Infatti non ho detto di essermi fermata, ho solo detto che non ho intenzione di rivelare niente alla mia famiglia finché non ho una traccia sicura- lo informò –la mia migliore amica, Lanie è una specializzanda in medicina all’ospedale, ha fatto delle ricerche per me e non è stata rivelata in nessun ospedale del paese la presenza del cadavere di mio fratello…nel frattempo il suo fidanzato, non che mio caro amico, lavora in polizia e quando può fa qualche ricerca a riguardo- spiegò, ringraziando mentalmente i suoi amici.

-Ti sei organizzata bene…perché un giorno non me li presenti?- sorrise Rick, nel vedere quanto quella faccenda le stesse a cuore.
-Posso fare qualcosa per aiutarti?- chiese poi lo scrittore. –Si…c’è una cosa…abbracciami…ho bisogno del tuo calore e del tuo cuore- rispose lei, infilandosi insieme sotto le coperte ed addormentandosi abbracciati l’uno all’altra. 
 

Il mattino seguente Rick fu svegliato dai raggi caldi del sole. I suoi occhi iniziarono ad aprirsi e focalizzare la stanza e la persona che era avvinghiata al suo corpo. Il suo sguardò si abbassò e vide il volto dorato di Kate che dormiva beata. La sua guancia appoggiata sul suo petto nudo, poteva sentire il suo respiro pesante solleticargli la pelle s i capelli morbidi cadergli sul braccio con la quale la stava stringendo a se. La mano ingessata era appoggiata delicatamente sul suo bacino e lui d’istinto andò ad accarezzarla, nonostante quello che gli aveva detto il giorno prima, si sentiva ancora un po’ in colpa per non essere riuscito a proteggerla ulteriormente. I suoi pensieri poi si accavallarono alla storia che lei gli aveva raccontato la sera prima, suo fratello e la sua scomparsa…doveva essere molto doloroso per lei.
-A che pensi?- Kate non dormiva più, ansi aveva lo sguardo fisso sul suo volto.

-Niente in particolare…spero di non averti svegliata io- rispose subito, accarezzandole il braccio, coperto dalla camicia che le aveva prestato per dormire. –Non mentire…hai una strana espressione sul viso quando lo fai- gli accarezzò la fronte con un dito.

-Non faccio nessuna espressione- le prese la mano sana e la baciò dolcemente –ma se insisti…stavo pensando a quanto tu sia forte…-
Lei lo guardò sorpresa –Forte?- chiese, voleva capire cosa pensava.

-Si…per la scomparsa di tuo fratello e quello che ti è successo alla mano, mi sembra di non aver mai conosciuto nessuno con un simile autocontrollo- le spiegò rapido, baciandole anche la fronte.

-Oh…- sorrise –e grazie- sussurrò, iniziando ad accarezzargli il petto con movimenti circolari.
-Per cosa? Per aver sottolineato l’evidenza?- ricambiò il sorriso.

-No…per aver detto che mio fratello è scomparso e non…morto- disse l’ultima parola con disprezzo. –Io credo in te e non so cosa pensare a riguardo- sospirò lui –ho letto molte riviste a riguardo e sono consapevole del forte legame che si instaura tra gemelli…tu dici che non è morto e io ti credo, non solo per questo, ma anche perché penso che è meglio tenere accesa la luce della speranza, piuttosto che arrendersi- le alzò il mento sorridendo –e tu, Kate Beckett, non sei una che molla- le lasciò un bacio a stampo sulle labbra.

Kate si alzò sui gomiti per guardarlo meglio negli occhi e incatenare i loro sguardi. –Ti amo- disse dopo qualche minuto di silenzio, lasciando Rick con la bocca aperta. –Spero di non aver rovinato qualcosa nel dirlo- si preoccupò, vedendolo ancora sorpreso.

-Rovinato? No…ni…- si riprese, maledicendosi –solo…non sono abituato a sentirlo…- sussurrò, rapito dai suoi occhi smeraldini. -Ma come e le donne che mi hanno preceduta?- sorrise sollevata. –Nessuna ha mai detto queste parole, hanno detto ‘sei mio’ sei l’uomo perfetto’ ‘sei straordinario’ e così via, ma mai nessuna ha mai pronunciato queste parole.

-Allora…- Kate gli lasciò un bacio sulla fronte –Richard Castle- gli baciò una guancia e poi l’altra –sono onorata di dirle che ha rapito il mio cuore e se fosse possibile te lo affiderei senza pensarci- posò le sue labbra sul suo mento –Io Ti Amo…ti amo…ti amo- ripete ad eco, unendo le loro labbra in un dolce…lungo…sensibile bacio.
Gli occhi di Richard si illuminarono di una luce nuova erano di un blu intenso che nel perdersi Kate pensò di guardare l’oceano. –E tu hai conquistato il mio di cuore…perché…IO AMO TE KATE e non so neanche descriverti quello che provo…so solo che da quando ti ho vista quel giorno alla mia porta…ho capito che avresti colmato l’altra metà del mio cuore- sussurrò, appropriandosi delle sue labbra.

-Richard…Caro!!! Ho sentito che siete svegli…non è che potresti riparare la macchinetta del caffè?- Martha Rodger, la donna che avrebbe potuto aggiudicarsi il premio per la miglior rovina momenti di tutto il continente, stava bussando incessantemente alla loro porta.

-Accidenti!- disse Rick imbarazzato –mi dispiace per…- le sue parole vennero subito fermate dal dito di Kate che si posizionò tra le sue labbra. –Va bene…non preoccuparti…andiamo da lei, non succederà niente se aspettiamo un po’- sorrise, posandogli un ultimo bacio sulle labbra, per poi infilarsi svelta i jeans.
Rick la studiò rapito…è così perfetta. –Andiamo?- lo invitò ad uscire dalla stanza con lei. Rick senza farselo ripetere, afferrò la sua mano e la seguì in cucina.
-Buongiorno Mertha- la salutò Kate con un sorriso, per poi lasciare la mano di Rick e avvolgere in un abbraccio la piccola Alexis seduta al bancone. –Buongiorno principessa- le lasciò un bacio sulla guancia che la fece ridere di gusto.

Rick nel frattempo era rimasto a con lo sguardo fisso sulla donna che neanche qualche minuto prima aveva detto di amarlo, la stessa che stava stravolgendo la sua vita e le sue emozioni. I suoi occhi avevano ancora quel luccichio come se avessero preso vita solo pochi minuti prima.

Kate alzò lo sguardo verso di lui e nel vedere che era ancora concentrato su di lei, gli regalò un sorriso luminoso che lo fece avanzare nella sua direzione. Su due piedi senza badare alla presenza della madre o della figlia, avvolse Kate nel bacio più emozionante che entrambi avessero mai provato. Lei rispose subito a quel contatto e senza andare oltre gli regalò subito un altro. La sua mano si poggiò sul suo petto e lo scostò da se, appoggiando la sua fronte sulla sua e scoppiando entrambi in una risata silenziosa. Entrambi i loro sguardi si erano accesi e se ci fosse stato un esperto avrebbe garantito che al posto degli occhi avevano entrambi delle pietre molto…molto preziose.

-Wow- si lasciò sfuggire Martha dopo aver assistito alla scena –questo si che è un bacio!- disse, causando una forte risata da parte dei presenti. –Papà ha trovato la sua principessa- intervenne Alexis sorridendo felice. –Direi proprio di si piccola- affermò lui, baciandola sulla guancia.
Qualche minuto dopo Rick era alle prese con la loro costosa macchina del caffè. Kate lo guardava divertita –sai cosa stai facendo?- gli chiese per l’ennesima volta. –Certo…per chi mi hai preso?- la guardò un po’ offeso –Basta fare così e…- una forte spruzzata d’acqua calda arrivò dritta in faccia al povero scrittore. Le sue donne iniziarono a ridere di gusto, nel vederlo in quello stato.

-Macchina del caffè uno e Rick Castle zero- Kate lo spostò da davanti al bancone. –Lascia fare a me…- guardò dentro alla cassetta degli attrezzi. Lui si asciugò il viso con uno straccio e si posizionò alle sue spalle. –Ci ho provato anch’io…ma…-
-Ma?- chiese Kate divertita, mentre l’apparecchiò tornò a funzionare. –Come hai fatto?- si avvicinò sorpreso per quanto fosse stata veloce. –Ho fatto pratica…- scherzò Kate -…qual è il mio premio?- chiese con un sorrisetto compiaciuto.
-Un’idea l’avrei- pensò Rick. –Allora illuminami!- lo spronò lei. –Ti andrebbe un appuntamento? Questa sera, tipo per le otto?- propose con un sorrisetto.
-Dico che sarà perfetto- pensò Kate, una serata tutta per loro.
-Tu puoi occuparti di Alexis?- chiese poi a sua madre. –E lo chiedi? Certo che si…ma poi voglio tutti i dettagli- lo avvertì contenta.
 
Le otto arrivarono veloci e Rick era in camera sua intento nell’allacciare il nodo della cravatta. –Stai benissimo così figliolo…ma senza offesa, la tua Kate è molto più bella di te- sorrise, pensando alla ragazza che si era cambiata in camera di Alexis. –Sono pronto- disse fiero davanti allo specchio.
-Anche io…- disse una voce che proveniva dal soggiorno. Rick si apprestò a raggiungerla, ma come ogni volta rimase colpito ed estasiato dalla sua bellezza. Non indossava un vestito complicato come avrebbe fatto qualsiasi altra donna. No…era un semplice vestito bianco che le lasciava le spalle scoperte e arrivava poco sotto al ginocchio.

-Sei bellissima- disse, facendola arrossire. –Su forza…siete in ritardo…avrete tutto il tempo di farvi i complimenti- li incitò Martha, facendoli ridere divertiti. –Ti ricordo che l’appuntamento è il nostro...- era divertito dal comportamento della madre. –E allora? Avrete comunque tempo per farvi i complimenti più tardi…ora decidete semplicemente dove andare che è meglio- lo riprese sua madre.
-Non preoccuparti per questo…ho già organizzato tutto- sorrise Rick, prendendo la sua ragazza sotto braccio e accompagnandola all’uscita.
 
Neanche mezz’ora dopo erano seduti nel più lussuoso e rinomato ristorante della città, l’Eleven Madison Park.
-Ti piace?- Rick la guardava gustarsi ogni singola portata. –Si, è molto buono, ma dovrà esserti costato una fortuna!- pensò lei, guardandosi attorno. –Se non ti fosse chiaro…io sono ricco- rise lui, pulendosi la bocca.

-Facciamo un brindisi- disse alla fine della cena, alzando il calice di champagne che gli avevano portato –A noi due…che abbiamo trovato il tesoro più prezioso che si possa mai cercare e a te…che hai riempito il mio cuore…e so di averlo già detto questa mattina, ma Ti Amo Kate- concluse il suo discorso.
-A noi due…e al sentimento che da mesi arde dentro ai nostri cuori…perché io Ti Amo Rick- fece scontrare i bicchieri, per poi portarseli alla bocca. Subito dopo non si risparmiarono un tenero bacio che mischiò i loro sapori con quelli del liquido con le bollicine. –Sei straordinaria- sorrise, tornando composto sulla sedia.

Usciti dal costoso ristorante Rick parcheggiò la sua macchina vicino alla costa di Coney Island. –Vieni?- invitò Kate, allungando la sua mano verso di lei. –Mi hai portata a vedere le stelle?- sorrise, raggiungendolo…togliendosi entrambi le scarpe e sedendosi sulla sabbia morbida.

-Sono stupende da qui- disse Kate alzando lo sguardo al cielo –e dire che possiamo ammirarle solo da lontano- sospirò, lasciandosi cullare dall’abbraccio dello scrittore. Rick era appoggiato con la schiena ad uno scoglio, mentre Kate era accoccolata sul suo petto seduta tra le sue gambe.
-Io ho la fortuna di averne una sempre vicino a me- la guardò, il suo volto era illuminato dalla romantica luce della luna, sembrava veramente una stella. –Baciami- Kate si voltò verso di lui, prendendogli il volto tra le mani e accarezzando le sue guance.

Rick non se lo fece ripetere e unì le loro bocche in un bacio più profondo di quelli che si erano scambiati durante la giornata. Era quasi mezza notte e la spiaggia era vuota, quel momento era solo loro…unico, indimenticabile…speciale.

-Kate?!- la guardò interrogativo, vedendola alzarsi e staccarsi da quel contatto. Lei non disse nulla…fece solo qualcosa di molto nuovo per lo scrittore.
Dopo aver appurato che realmente non ci fosse nessuno, Kate slacciò la cerniera del vestito e lo lasciò scivolare via dal suo corpo, lasciandola solo con la biancheria. Camminando all’indietro verso l’acqua del mare, teneva lo sguardo fisso sul suo uomo che la guardava rapito. –Vieni?- lo risvegliò, invitandolo in acqua, mentre si bagnava anche i capelli.

Rick si riprese subito a quell’invito. Si tolse rapido la giacca e la camicia insieme…come se avesse fretta e lo stesso fece con i pantaloni che raggiusero il resto dei vestiti.

Rimasto solo in boxer iniziò a raggiungere la sua Kate che nel frattempo era uscita dall’acqua per raggiungerlo. –Mi farai morire- mormorò Rick, facendola ridere. –Zitto e baciami- gli intimò, avvicinandosi a lui pericolosamente. Lei si appropriò delle sue labbra, mentre faceva aderire il suo corpi a quello dello scrittore che sussultò nel sentire le goccioline d’acqua fredda bagnare anche il so corpo.

Senza neanche accorgersene Rick venne condotto in acqua, lasciando solo la parte superiore dei loro corpi all’esterno. –Mi ami?- Kate si staccò dalle sue labbra, guardandolo così intensamente che sembrava –Più di qualsiasi altra cosa al mondo- rispose, poggiandole le mani sui fianchi. –Allora amami- lo invitò, avvicinando il suo viso al suo e allacciando le sue braccia attorno al suo collo.

Rick sentì un mormorio all’altezza dello stomaco nel sentire quella richiesta. –Amami come non hai amato nessun’altra- sussurrò, facendo scivolare la sua bocca nella sua. In un attimo avevano iniziato una danza delicata, permettendo ad entrambi quel contatto all’interno delle loro bocche che li lasciava senza fiato.
-Aspetta…aspetta- Rick si fermò di colpo, preoccupandola –puoi stare in acqua con quello?- chiese indicando il gesso alla mano. Kate si rasserenò con un sorriso –è impermeabile, non succederà niente- lo rassicurò –ti da fastidio?-

-Certo che no…era solo per rassicurarmi- sorrise lui, sfiorando il suo volto –Posso farti una domanda?- la guardò tranquillo. Lei annuì silenziosa.  –Puoi dirlo ancora?- chiese, facendole capire cosa voleva ripetesse.

-Amami Rick…amami…voglio sentire il tuo amore- sussurrò vicino al suo orecchio. A Richard bastò quello per riaccendere la scintilla che lui aveva spento. Iniziò a baciarla ovunque, lungo il collo…lungo i seni e accarezzandole dolce i capelli bagnati. Le sue mani le accarezzarono la schiena, slacciando velocemente il reggiseno e lanciandoli sulla spiaggia.

Si stesero sulla sabbia, sempre bagnati dalle piccole onde del mare che seguivano il loro ritmo. Rick le stava lasciando dolci baci sulla pelle, assaporandone il sapore di ciliegia misto a quello del mare. Senza rovinare il momento, Rick iniziò a torturarle dolcemente i seni, lasciando una scia di baci che ne segnavano le forme perfette.
Iniziarono a sentire le loro intimità sfiorarsi e senza troppe parole si guardarono per qualche secondo per godersi quel momento. –Rick- sussurrò, avvicinando la bocca al suo orecchio –amami adesso- lo invitò, muovendo il bacino sotto di lui.

-Non ci credo…sto facendo l’amore per la prima volta e sta succedendo in una spiaggia pubblica?- pensò Rick ammirando il volto della sua donna. –Sei bellissima…- le lasciò un bacio sulle labbra, per poi sfilarle gli slip.

Kate fece lo stesso con i suoi boxer che sfortunatamente vennero portati via dalla corrente. Lui si voltò a cercarli, ma non vedendoli scrollò la testa. –Che mi importa-
I loro sguardi si incatenarono di nuovo, i loro volto illuminati dalla luna rendeva tutto così speciale che entrambi si impressero nella mente quel momento. Rick senza staccarsi dal contatto con le sue labbra entrò dentro di lei, sentendo le loro intimità combaciare alla perfezione. I loro movimenti sincronizzati con le onde del mare e i loro respiri accompagnati dalle stesse che si infrangevano sulla costa.

Rick continuava a baciare, senza mai smettere di guardarla e lei di guardare lui. Si sentivano così liberi…pieni di desiderio di vivere e di amare che nessuno si sarebbe potuto intromettere. Le spinte si fecero sempre più veloci e forti, ma senza mai rompere quella sensazione che si era creata…i loro gemiti iniziarono ad essere più forti e i loro cuori battere sempre più velocemente, creando il sottofondo di una danza tribale.

Il culmine arrivò dolce e travolgente, entrambi attutirono il loro grido di piacere in un bacio, per non attirare attenzioni indesiderate. –Ti amo Rick- sospirò lei a fior di labbra. –Ti amo Kate- le sussurrò, baciandole la fronte.
 
Rick la prese tra le braccia e la riportò a riva, non era freddo, ma lui si rimise i pantaloni e lei si rinfilò il vestito. Si stesero sopra la giacca di lui e restando abbracciati l’uno all’altra lasciandosi trasportare dal ritmo dei loro battiti e dal calore dei loro corpi. –Restiamo qui- sussurrò Kate, accoccolandosi sul suo petto nudo. –Per sempre- mormorò Rick, accarezzandole i capelli e guardando una stella cadente solcare il cielo scuro.



ECCOMI ANCORA, SCUSATE IL NETTO RITARDO MA HO AVUTO QUALCHE PROBLEMA. CHE NE DITE? I NOSTRI RAGAZZI CONTINUANO A SORPRENDERCI E GIORNO DOPO GIORNO OLTRE AD ESSERE LORO AD AMARSI SIAMO NOI AD AMARE LORO. KATE E RICK SI AMANO E QUESTO CONTIUANO A DIMOSTRARLO. SPERO CHE LA NOVITA’ SUL FRATELLO DI KATE VI ABBIA INCURIOSITO, NEGLI EPISODI A VENIRE RIPRENDERO’ LA QUESTIONE. NEL FRATTEMPO VI RINNGRAZIO PER AVER LETTO LA MIA STORIA FINO A QUESTO PUNTO E VI RINGRAZIO PER I COMMENTI, MI FA SEMPRE PIACERE SAPERE COSA NE PENSATE. A PRESTO. BACI. NIKKI. 
   
 
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