You! You really have a nice butt!
 

 

I cosiddetti figli di papà Shaina non li aveva mai sopportati.
Erano proprio come gli insetti: irritanti, fastidiosi e tanto, troppo diffusi, soprattutto in quello stupido college che lei si era trovata costretta a frequentare grazie a quella pazza furiosa di sua madre, un’idiota che solo a vederla poteva essere benissimo scambiata per una strega delle fiabe.
Odiava quel posto da borghesucci di merda, lo odiava terribilmente, e fra tutti coloro che lo frequentavano c’era una persona in particolare che la faceva infuriare, ovvero lei: Saori Kido.
Nipote di un ricco magnate industriale tale Mitsumasa Kido, era senza dubbio la studentessa più popolare fra tutte, l’unica vera reginetta del college; occhi azzurri come il mare, visino da bambolina, lunga e fluente chioma castana e tette a dir poco giganti. Era bella da togliere il fiato, ogni singolo esemplare eterosessuale di sesso maschile le correva dietro e, come se tutto ciò non bastasse, primeggiava quasi in tutte le discipline, a eccezione di quelle sportive, ma questo era praticamente ovvio, del resto lo sport era sempre stato una cosa da plebei.
A Shaina piaceva prendere in giro quella stupida principessina, sfotterla senza pietà e metterla continuamente in imbarazzo insieme alle sue gregarie, distruggere il suo ego la faceva sentire potente, alla faccia di tutti quegli idioti che osavano chiamarla poveraccia, i quali non era raro che finissero dritti in infermeria con il naso rotto o un occhio nero.
Ogni volta che la smorfiosetta le passava davanti, Shaina non perdeva occasione per rivolgerle sonori fischi e apprezzamenti osceni, fissandola dritta negli occhi, aria di sfida e sigaretta in bocca. E vederla diventare color porpora, mentre tremava dalla testa ai piedi per la vergogna, era ancora più appagante. Spaventosamente appagante. E poi… era così carina quando arrossiva…
Le doleva assai ammetterlo, ma per quanto Shaina stessa la odiasse, Saori Kido – maledizione a lei! – aveva finito per diventare inconsapevolmente uno dei suoi più grandi sogni erotici.
Il prezzo da pagare quando sei un’isterica pervertita.
Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di toccare quelle tette, pur di mordere quelle rosee labbra così fottutamente invitanti…
Adesso, Saori era lì, di fronte a lei, a bordo della piscina del college, i capelli raccolti e solo un costume da bagno azzurro a celare le sue delicate forme. A vederla ora, quasi totalmente nuda e in mezzo ai plebei, sembrava quasi un piccolo animale impaurito, un pulcino bagnato, proprio lei, che solitamente era sempre così tronfia, altezzosa e sicura di sé.
- Ma come sei tenera… – la canzonò Shaina, scimmiottando poi i suoi movimenti.
La bambolina non rispose. Era decisamente troppo presa dalla paura per spiccicare parola.
Fu proprio in quell’istante, tuttavia, che Shaina posò gli occhi sul suo fondoschiena e, improvvisamente, avvampò, ritrovandosi nel giro di pochi secondi a fissare quei glutei candidi e celati a malapena dal costume, quel sedere così incredibilmente perfetto, con aria fin troppo famelica, il respiro quasi affannoso.
Sembrava così sodo…
Doveva ammetterlo, oltre ad avere delle tette enormi, quella Saori Kido aveva anche un bel culo. E un giorno… un giorno Shaina ci avrebbe posato le mani, le fosse caduto il cielo in testa!
 

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Angolo dell’autrice
Okay, forse questa roba qui non avrei dovuto nemmeno pubblicarla,
A esser onesta, la ritengo fin troppo sconcia, LOL. Il prompt però era quello, per cui non sono proprio riuscita a resistere alla tentazione di scriverci una cosina che trasuda lellaggine e perversione da ogni riga. E questa volta sono riuscita a non tirare in ballo quel burino di Seiya! Gioia e giubilo!
Bene, dato che non so più che diavolo scrivere in queste note, io mi eclisso e spero che questo ennesimo delirio abissale vi sia piaciuto comunque. Se volete, lasciate pure una recensione!
Alla prossima!