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Autore: drytec    04/05/2016    6 recensioni
Era una grande amica, ci volevamo bene, ma la vita è stata avara con le...
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei che fosse solo un sogno



 
Sto frugando in una scatola dove  conservo tutte mie lettere e cartoline. Sto sfogliando un po’ velocemente una lettera dopo l’altra, quando ad un tratto, qualche cosa mi blocca: i miei occhi sono fissi su una lettera, le mie mani sembra non abbiano il coraggio di alzarla.

Ma di chi è?


Che cosa ha di importante quella lettera? E’ la lettera di una mia amica, una ragazza come me, diciottenne, studentessa di quinta ragioneria, giovane, allegra e molto simpatica. La conobbi l’estate scorsa. Lavoravamo entrambe in un bar e per gli stessi motivi: volevamo essere indipendenti e le nostre vacanze le passavamo lavorando per guadagnarci qualche soldo che ci permettesse di mantenerci agli studi.

Eravamo della stessa provincia, studiavamo entrambe ragionieria, ma in scuole diverse e fino ad allora, non avevamo mai avuto occasione di conoscerci.

Già dal primo momento eravamo diventate amiche. Col passare dei giorni diventavamo sempre più affiatate tanto che i tre mesi volarono via e ci trovammo divise nuovamente.

Ma la nostra amicizia non so troncò qui perché continuammo a sciverci quando avevamo un po’ di tempo libero. Non ci nascondavamo nulla: tutti i nostri problemi, sia piccoli che grandi, li conoscevamo e li discutevamo assieme.

Ma poi venne un triste giorno in cui mi avvertirono che Angela stava male, molto male.  La corsa in Ospedale e lei lì, nel letto con gli occhi socchiusi e quel visino dolce che sembrava dire: “Voglio vivere! Devo vivere!”.

Ma purtroppo la sua battaglia era perduta in partenza perché qualcuno l’attendeva in alto. Non credo comunque a Dio cattivo ed egoista che deve far soffrire e morire la gente perché li vuole con se.

Ecco perché ogni volta che rivedo quelle lettere, mi fermo e le mie mani non hanno il coraggio di voltarle e i miei occhi rimangono fissi su quelle carte coprendosi di lacrime… e penso… penso a quell’attimo che ha stroncato quella giovane vita. Vorrei, vorrei tanto che fosse solo un sogno, un sogno magari lontano.
 

   
 
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