Tanti auguri...
Un'esplosione devastante percuote l'aria, fa tremare la terra.
Una serie di cariche esplosive scoppiano nel bel mezzo di un quartiere densamente trafficato.
Un edificio, colpito nelle fondamenta, crolla, riversandosi sulle automobili che sfrecciano in strada, sollevando una nuvola di calcinacci ed altri detriti che ricopre di colpo l’area, investendo ogni cosa.
E poi, silenzio.
Tanti auguri...
Pare che l'universo si sia fermato, ogni cosa ghiacciata in un muto terrore.
Vi è solo il crepitio delle fiamme che, voraci, s'innalzano dagli esoscheletri delle auto, incendiando l'asfalto seguendone il sangue nero di benzina.
Uno strato di cenere, o più probabilmente malta finissima, ha cominciato a ricoprire l'ambiente. Calando lentamente dal cielo simile a neve, sporca ed inquinata che brucia gli occhi, mentre un fumo denso e nero si solleva verso il cielo, oscurando il sole, rendendo l'aria irrespirabile.
Tanti auguri...
Ma presto, anche se ancora in lontananza, si avvertono le sirene della polizia che veloci, per quanto non abbastanza, giungono a far ripartire il meccanismo inceppato.
Il tempo riprende quindi a scorrere, così come le lancette dell'orologio.
Ed è il panico.
Urla confuse, pianti disperati, nomi gridati in attesa che dal proprietario giunga risposta.
Quei poveri umani non si erano resi conto di cosa li avrebbe colpiti.
Ignari, avevano vissuto le loro tranquille vite sino a quel momento.
Tanti auguri...
E ora cosa avrebbero fatto, come avrebbero reagito? Come affrontare la disperazione, le ferite la paura?
Era abbastanza? Così era abbastanza? Ne sarebbe stato contento?
No, non era ancora abbastanza! Quello era un giorno speciale, doveva impegnarsi di più.

Dall'alto della sua postazione, un edificio abbastanza lontano dal luogo dell'esplosione ma che gli desse modo, munito di binocolo, di osservare il proprio operato, solleva il braccio destro. Impugnava un piccolo telecomando, all'apparenza innocuo.
Gli basto fare una leggera pressione con un dito su uno dei quattro pulsanti perché, in un altro luogo non molto distante, s’innescasse una seconda bomba.
Ne aveva piazzate a decine.
Tanti auguri, Izaya Orihara. Questa festa è solo per te...

Era passato ormai un anno dalla sua morte e quale regalo migliore da dedicargli, per festeggiarne sia compleanno sia l'anniversario della dipartita, se non far sprofondare all'inferno il maggior numero possibile di persone?
Così, in qualunque girone d'anime dannate si trovasse, Izaya avrebbe finalmente ricevuto un po' di piacevole compagnia, quei suoi adorati esseri umani che tanto aveva studiato in vita.




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NB: La flashfic è un What if...? in cui si suppone che Izaya sia morto a causa dell'accoltellamento avvenuto alla fine della prima parte di Durarara!x2
Di preciso è ambientata ad un anno dalla sua morte. Nonostante tra i pesonaggi venga citato Izaya, lui ovviamente non è presente, ma il personaggio che agisce dedica il proprii gesto a lui definendolo un "regalo", questa è quindi una FF dedicata ad Izaya, il personaggio che agisce è Segreto, poiché per una questione stilistica preferisco che siate voi a decidere chi sia ^^
Ancora Auguri alla nostra amata/odiata Pulce (^3^)/ scusate se non è granché