N.B. I fatti di questa storia sono puramente inventati e i personaggi non mi appartengono.
Giuro che a
quel
troglodita gli apro la testa come una noce di cocco e sciolgo il suo
corpo
nell’acido muriatico!
Frank sorrise malefico all’ennesimo e inattuabile piano di
morte che la sua mente gli proponeva.
Perché si, era da un’ oretta buona che il
chitarrista non
faceva altro che crogiolarsi nella sua aurea di isteria.
Ormai si aspettava pure di vedere spuntare qualche fulmine o
lampo dalla nuvola nera in cui era avvolto.
Dire che era arrabbiato era un eufemismo.
Era furioso.
Ebbe quasi l’impulso di sfracellare la chitarra che aveva in
mano contro il pavimento, quando in lontananza vide Ville Valo
abbracciare
teneramente il suo vocalist.
Il suo
vocalist dannazione!
Erano più di sessanta fottutissimi minuti che non
facevano altro che
scambiarsi sorrisi,
parole sussurrate all’orecchio e abbracci.
Doveva fare qualcosa, o sarebbe imploso.
Proprio in quel momento i suoi occhi caddero su Mikes, poco
distante da lui.
Bingo.
Lil’ Way notò il suo sguardo , e cercò
in tutti i modi di
rimanere impassibile.
“Mikey”
Ignorò bellamente il richiamo del chitarrista infilandosi le
cuffie dell’ipod – rigorosamente spento-e
continuando la sua camminata, deciso
più che mai a raggiungere la macchinetta del
caffè.
“MIKEY!”
Il tuono del suo amico però lo bloccò.
Ma perché doveva essere sempre lui il martire delle trovate
del suo strambo amico?
“Dimmi Frank” Bofonchiò cercando di
sorridere, ma il
risultato fu soltanto un espressione vagamente disperata.
“Ho bisogno di te”
“Se hai trovato di nuovo uno scarafaggio in casa tua mi sa
proprio che devi chiamare quelli della disinfestazione Frank”
“No,no tranquillo, niente scarafaggi. Comunque grazie eh, mi
hai fatto tornare in mente l’immagine raccapricciante di quel
terribile
mostriciattolo che con le sue oscene zampette correva sul
pav-“
“Dimmi cos’hai Frank!!”
Il chitarrista si riscosse.
Non era quello il momento per parlare di orrendi scarafaggi.
“Tuo fratello, Mikes”
Certo, chi sennò?
“Cos’ha fatto stavolta?”
Sospirò annoiato pronto a sorbirsi
il monologo isterico del suo amico.
“Tu non hai idea! Voldemort
con la sua
mente malefica sta
cercando di convertire e possedere Draco,
il mio Draco!”
Mikey lo guardò accigliato.
Da quando Frank sapeva fare i rebus, e per giunta con i
protagonisti di Harry Potter?
“Scusami tanto Frankie, ma devi sapere che mi sono
dimenticato di prendere l’ultimo numero de “La
settimana enigmistica”, quindi non ho la
più pallida idea di quale rebus tu
stia parlando”
“Ma quale rebus? Io sto parlando di Gerard e Ville
dannazione!”
Esclamò istericamente e indicando con un cenno del capo i
cantanti intenti a conversare.
“Ah capito, immagino che Voldemort
sia riferito a Ville”
“Perspicace eh!”
Sbottò per poi sbuffare frustrato.
“è più di un’ora che non
fanno altro che cianciare come due
galline invasate, tuo fratello mi tradisce!!”
Mikey si stropicciò gli occhi con le dita, tentando di
mantenere un po’ lucidità.
Non aveva nemmeno ingerito una quantità adeguata di caffeina
accidenti!
“Senti , io ti voglio un bene dell’anima, ma credo
che tu
debba risolvere questa situazione con mio fratello, e non venire a
scartavetrare le palle a me, mio caro Ron”
“Ron? Ma non è il nome dell’amico scemo
di Harry Potter?”
“Infatti”
Rispose
il minore degli Way per poi allontanarsi.
Frank rimase di
sasso
e la bocca semiaperta in una “O” di sorpresa.
Nemmeno il suo amico Mikes lo appoggiava.
Così rischiava la crisi per Diana!
Si appoggiò
stancamente alla parete della stanzina dove
sarebbe stato intervistato insieme a Gerard.
Giusto, a proposito di Gerard…
Volse di nuovo lo sguardo verso il suo frontman e lo vide
mettere in tasca un foglietto che Ville gli porse, per poi salutarlo
con un
ultimo bacio sulla guancia e allontanarsi.
Frank seguì ogni movimento del
suo cantante con sguardo da pluriomicida, e
cercò di non mettersi ad urlare dopo aver notato
l’orrendo post-it giallo che
spuntava dalla tasca del suo giubbino.
Moriva dalla voglia di sapere cosa c’era scritto.
“Ehi cucciolo cos’hai?”
“Niente” rispose
fermo il chitarrista, alzandosi il cappuccio nero sulla testa.
“Andiamo, mi dici cos’hai Honey?”
Continuò Gerard per nulla
convinto dell’espressione dura del suo ragazzo.
“Ho detto che non ho niente, lurida testa di cazzo!”
“Sei arrabbiato con me?”
“No affatto! Cosa ti fa pensare una simile
sciocchezza?!”
“Forse il fatto che mi hai dato della lurida
testa di cazzo?”
“Ma tu sei una lurida
testa di cazzo!”
Gerard fece un lungo respiro per cercare di mandare un po’
di ossigeno al cervello e di mantenere così almeno un
po’ della sua già scarsa
lucidità.
“Mi dici cosa ti ho fatto di grazia?”
“Cosa hai fatto?! Hai anche il coraggio di chiedermi cosa
hai fatto?!”
“Scusami tanto se non possiedo una palla di vetro!”
Frank strinse forte i pugni infilzando le unghie nei palmi.
“Sei stato più di un’ora a farneticare
con il tuo amichetto
“Ville Valo con le sembianze di un
cavallo !” senza degnarmi nemmeno di uno
sguardo!”
Frank sbuffò ancora e riprese.
“E fammi indovinare, ti ha pure dato il suo numero di
telefono non è vero?!” Sbottò
oltraggiato e con uno scatto fulmineo afferrò il
post-it dalla tasca del giubbino del moro.
Gerard si ritrovò attonito a seguire i movimenti del
ragazzo, ma appena si rese conto che il biglietto non era
più nella sua tasca
sgranò gli occhi.
Lui non doveva leggere!
“F-frank, è m-meglio che non lo leggi
d-davvero…”
Frank lo zittì con un’ occhiata omicida e poi
aprì il
foglietto come se in mano stesse tenendo l’arma di
chissà quale delitto.
Mina rakastaan sinua,
Frank.
Il chitarrista rilesse più volte le parole impresse sulla
carta, ma non riuscì a
trovare un senso
logico.
Cos’era, turco per caso?
Oppure aramaico antico?
Ma sì!Aveva capito tutto!
“Allora è così eh”
Sussurrò grave Frank “Adesso mi prendi
per il culo anche in finlandese insieme al tuo amichetto!”
Gerard rimase impietrito non riuscendo a capire il senso
delle parole che l’altro gli aveva urlato addosso.
Ma cosa andava blaterando?
“Frank, ma cosa diavolo stai dicendo?”
“E non ti azzardare a dire il contrario sai!! Ho capito
perfettamente cosa stai tramando insieme al tuo barbone finlandese!
Quindi sai
cosa ti dico?VAFFANCULO!”
Sbraitò il ragazzetto per poi sbattersi la porta della
stanza dietro le spalle.
Gerard strinse i pugni cercando di non farsi impossessare
dagli istinti omicidi più bassi.
“Senti Frank! Esci subito di lì che dobbiamo farci
un’intervista e vedi di trovarti un altro su cui scaricare le
tue frustrazioni
da menopausa!”
“Io in questa fottuta stanzetta ci sto tutto il tempo che mi
pare, e poi non sono affatto in menopausa! Quello stronzo qui sei
te!”
Ok, adesso si era proprio scartavetrato i suddetti gioielli
di famiglia.
Aprì violentemente la porta trovandosi faccia a faccia con
lo sguardo omicida di Frank.
“ Allora Frank, vuoi davvero sapere cos
c’è scritto su quel
fottuto biglietto?Lo vuoi davvero sapere?!”
“Si dannazione!” Esclamò
l’altro fronteggiandolo.
“Bene .Ho parlato
tutto questo tempo con Ville perché dovevo chiedergli una
cosa, infatti, su
quel cazzo di foglietto c’è scritto “Ti
amo Frank” in finlandese!Volevo farti una sorpresa
ma tu, TU,
con il tuo solito comportamento capriccioso hai rovinato
tutto!Come
sempre!” Sbraitò Gerard per poi sedersi e
indossare gli occhiali scuri con un
gesto scazzoso.
Frank invece rimase di ghiaccio a fissarlo con la mascella
che sfiorava il livello del pavimento.
Le parole del cantante furono come una secchiata d’acqua
gelida gettata addosso.
Era sconvolto.
“Vorresti dire che quella frase significa davvero ti amo?”
“è quello che ho appena detto, puoi sempre
controllare il
dizionario se vuoi!”
Frank si strinse a sé come per proteggersi dal senso di
colpa che gli opprimeva lo stomaco.
Abbassò lo sguardo sulle sue mani mentre nella sua testa era
apparsa l’immensa insegna lampeggiante con la scritta
“Idiota!” a
caratteri cubitali.
“Gee..”
“Che minchia vuoi?!”
“Scusa..”
“No, non ti scuso!” Sbottò il vocalist
facendo seppellire
Frank ancora di più nella sua depressione.
Si sentiva una merda, con
Accidenti a lui e la sua ignoranza nel campo linguistico!
Si avvicinò cautamente facendo sfiorare appena i loro
vestiti, ma il cantante rimase impassibile davanti al contatto.
Frank assunse un’espressione fra il disperato e il triste.
Doveva rimediare in qualche stramaledettissimo modo!
“Gee…” mormorò in un sussurro
spezzato “So che sei incazzato
e fai bene; io…io non volevo dirti quelle cose, solo che ero
geloso marcio perché
stavi solo con Ville, e sai che, quando mi prendono i 5 minuti non
rispondo
più delle
mie azione” S’interruppe
abbassando di nuovo lo sguardo e prendendo un lungo respiro.
“Scusami”
Gerard sospirò sentendo la rabbia dissolversi ; ormai era
consapevole del fatto che ogni suo proposito se ne andava a puttane
ogni
qualvolta che si trattava di Frank.
Gli prese il mento fra le dita e sfiorò appena le labbra,
sentendolo rilassarsi fra le sue braccia.
“Sei un bastardo perché quando vuoi usi quel tono
così
stramaledettamente dolce e io non posso fare a meno di
perdonarti”
Frank sorrise e non poté fare a meno di abbracciarlo.
“Però sappi che riferirò a Ville il tuo
commento “Ville Valo con le
sembianze di un cavallo !”
Disse Gerard ridendo mentre Frank lo guardava spaventato.
“No, Gee non puoi! Dopo verrà a picchiarmi insieme
al suo
chitarrista Linde che mi frusterà con i suoi rasta
abnormi!”
Gerard rise divertito, sotto lo sguardo sconcertato del suo
chitarrista.
“Oh beh in tal caso ti proteggerò io;in cambio di
qualcosa
ovviamente” Mormorò in tono lascivo stringendo
Frank più a se e facendolo
montare in grembo.
“Intenzioni poco ortodosse Way?”
Il cantante sorrise
sulle sue labbra e quasi per dispetto afferrò il suo
piercing tra i denti e
unendo i loro sguardi per lunghi secondi.
Infine lo baciò, mordendogli piano il labbro inferiore per
poi introdurre la lingua calda nella sua bocca, accarezzando il suo
palato e l’insenature
dei denti.
Frank sussultò appena e rispose tempestivamente al bacio,
stringendo
i capelli del ragazzo dietro la nuca.
Gerard introdusse le mani sotto l’orlo della maglietta,
carezzando leggermente le colombe sul suo basso ventre e delineando con
i
polpastrelli il contorno del suo ombelico.
Frank esalò un profondo sospiro di piacere, rabbrividendo al
tocco della mano del’altro.
“G-gee, ci sono i tecnici qui fuori…”
“Che si fottano..”
“No scusa, a questo punto ci sono prima io..”
Gerard sorrise contro il suo orecchio mordicchiandolo, per
poi scendere con le labbra sul profilo della mascella.
“Ah, comunque dimentichi una cosa Way”
“Sarebbe?” Miagolò l’altro con
le labbra poggiate sulla sua
giugulare.
“Mina rakastaan sinua”
Quindi sappiate che i commenti su di lui sono solo frutto della mente
malata di Frank XD
AniWay, mie care figliuole, questa one mi è venuta in mente
grazie alla Kasmir_ che mi ha riferito come si dice "Ti amo" in
finlandese.
Ed è dedicata a : Dominil
<3, Sunsetdream, OHLOVEIERO, Kasmir_ e shadows_in_the_moon
che io adoro *-*
Comunque ci tenevo a dire che sono molto vicina ai parenti delle
vittime del terremoto in Abruzzo e io e la mia famiglia conribuiremo
con qualcosa.
Xo.