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Autore: _omfg_    08/04/2009    9 recensioni
Il chitarrista rilesse più volte le parole impresse sulla carta, ma non riuscì a trovare un senso logico.
Cos’era, turco per caso? Oppure aramaico antico? Ma sì!Aveva capito tutto!
“Allora è così eh” Sussurrò grave Frank “Adesso mi prendi per il culo anche in finlandese insieme al tuo amichetto!”
Gerard rimase impietrito non riuscendo a capire il senso delle parole che l’altro gli aveva urlato addosso.
Ma cosa andava blaterando?
*Frerard*
Genere: Romantico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.B. I fatti di questa storia sono puramente inventati e i personaggi non mi appartengono.

Giuro che a quel troglodita gli apro la testa come una noce di cocco e sciolgo il suo corpo nell’acido muriatico!
Frank sorrise malefico all’ennesimo e inattuabile piano di morte che la sua mente gli proponeva.
Perché si, era da un’ oretta buona che il chitarrista non faceva altro che crogiolarsi nella sua aurea di isteria.
Ormai si aspettava pure di vedere spuntare qualche fulmine o lampo dalla nuvola nera in cui era avvolto.
Dire che era arrabbiato era un eufemismo.
Era furioso.
Ebbe quasi l’impulso di sfracellare la chitarra che aveva in mano contro il pavimento, quando in lontananza vide Ville Valo abbracciare teneramente il suo vocalist.
Il suo vocalist dannazione!
Erano più di sessanta fottutissimi minuti che non facevano  altro che scambiarsi sorrisi, parole sussurrate all’orecchio e abbracci.
Doveva fare qualcosa, o sarebbe imploso.
Proprio in quel momento i suoi occhi caddero su Mikes, poco distante da lui.
Bingo.
Lil’ Way notò il suo sguardo , e cercò in tutti i modi di rimanere impassibile.
“Mikey”
Ignorò bellamente il richiamo del chitarrista infilandosi le cuffie dell’ipod – rigorosamente spento-e continuando la sua camminata, deciso più che mai a raggiungere la macchinetta del caffè.
“MIKEY!”
Il tuono del suo amico però lo bloccò.
Ma perché doveva essere sempre lui il martire delle trovate del suo strambo amico?
“Dimmi Frank” Bofonchiò cercando di sorridere, ma il risultato fu soltanto un espressione vagamente disperata.
“Ho bisogno di te”
“Se hai trovato di nuovo uno scarafaggio in casa tua mi sa proprio che devi chiamare quelli della disinfestazione Frank”
“No,no tranquillo, niente scarafaggi. Comunque grazie eh, mi hai fatto tornare in mente l’immagine raccapricciante di quel terribile mostriciattolo che con le sue oscene zampette correva sul pav-“
“Dimmi cos’hai Frank!!”
Il chitarrista si riscosse.
Non era quello il momento per parlare di orrendi scarafaggi.
“Tuo fratello, Mikes”
Certo, chi sennò?
“Cos’ha fatto stavolta?” Sospirò annoiato pronto a sorbirsi il monologo isterico del suo amico.
“Tu non hai idea! Voldemort  con la sua mente malefica sta cercando di convertire e possedere Draco, il mio Draco!”
Mikey lo guardò accigliato.
Da quando Frank sapeva fare i rebus, e per giunta con i protagonisti di Harry Potter?
“Scusami tanto Frankie, ma devi sapere che mi sono dimenticato di prendere l’ultimo numero de “La settimana enigmistica”, quindi non ho la più pallida idea di quale rebus tu stia parlando”
“Ma quale rebus? Io sto parlando di Gerard e Ville dannazione!”
Esclamò istericamente e indicando con un cenno del capo i cantanti intenti a conversare.
“Ah capito, immagino che Voldemort sia riferito a Ville”
“Perspicace eh!”
Sbottò per poi sbuffare frustrato.
“è più di un’ora che non fanno altro che cianciare come due galline invasate, tuo fratello mi tradisce!!”
Mikey si stropicciò gli occhi con le dita, tentando di mantenere un po’ lucidità.
Non aveva nemmeno ingerito una quantità adeguata di caffeina accidenti!
“Senti , io ti voglio un bene dell’anima, ma credo che tu debba risolvere questa situazione con mio fratello, e non venire a scartavetrare le palle a me, mio caro Ron”
“Ron? Ma non è il nome dell’amico scemo di Harry Potter?”
Infatti” Rispose il minore degli Way per poi allontanarsi.
Frank rimase  di sasso e la bocca semiaperta in una “O” di sorpresa.
Nemmeno il suo amico Mikes lo appoggiava.
Così rischiava la crisi per Diana!
Si appoggiò stancamente alla parete della stanzina dove  sarebbe stato intervistato insieme a Gerard.
Giusto, a proposito di Gerard…
Volse di nuovo lo sguardo verso il suo frontman e lo vide mettere in tasca un foglietto che Ville gli porse, per poi salutarlo con un ultimo bacio sulla guancia e allontanarsi.
Frank seguì ogni movimento del  suo cantante con sguardo da pluriomicida, e cercò di non mettersi ad urlare dopo aver notato l’orrendo post-it giallo che spuntava dalla tasca del suo giubbino.
Moriva dalla voglia di sapere cosa c’era scritto.
“Ehi cucciolo cos’hai?”
Niente” rispose fermo il chitarrista, alzandosi il cappuccio nero sulla testa.
“Andiamo, mi dici cos’hai Honey?” Continuò Gerard per nulla convinto dell’espressione dura del suo ragazzo.
“Ho detto che non ho niente, lurida testa di cazzo!”
“Sei arrabbiato con me?”
“No affatto! Cosa ti fa pensare una simile sciocchezza?!”
“Forse il fatto che mi hai dato della lurida testa di cazzo?”
“Ma tu sei una lurida testa di cazzo!”
Gerard fece un lungo respiro per cercare di mandare un po’ di ossigeno al cervello e di mantenere così almeno un po’ della sua già scarsa lucidità.
“Mi dici cosa ti ho fatto di  grazia?”
“Cosa hai fatto?! Hai anche il coraggio di chiedermi cosa hai fatto?!”
“Scusami tanto se non possiedo una palla di vetro!”
Frank strinse forte i pugni infilzando le unghie nei palmi.
“Sei stato più di un’ora a farneticare con il tuo amichetto “Ville Valo con le sembianze di un cavallo !” senza degnarmi nemmeno di uno sguardo!”
Frank sbuffò ancora e riprese.
“E fammi indovinare, ti ha pure dato il suo numero di telefono non è vero?!” Sbottò oltraggiato e con uno scatto fulmineo afferrò il post-it dalla tasca del giubbino del moro.
Gerard si ritrovò attonito a seguire i movimenti del ragazzo, ma appena si rese conto che il biglietto non era più nella sua tasca sgranò gli occhi.
Lui non doveva leggere!
“F-frank, è m-meglio che non lo leggi d-davvero…”
Frank lo zittì con un’ occhiata omicida e poi aprì il foglietto come se in mano stesse tenendo l’arma di chissà quale delitto.
Mina rakastaan sinua, Frank.
Il chitarrista rilesse più volte le parole impresse sulla carta, ma non riuscì  a trovare un senso logico.
Cos’era, turco per caso?
Oppure aramaico antico?
Ma sì!Aveva capito tutto!
“Allora è così eh” Sussurrò grave Frank “Adesso mi prendi per il culo anche in finlandese insieme al tuo amichetto!”
Gerard rimase impietrito non riuscendo a capire il senso delle parole che l’altro gli aveva urlato addosso.
Ma cosa andava blaterando?
“Frank, ma cosa diavolo stai dicendo?”
“E non ti azzardare a dire il contrario sai!! Ho capito perfettamente cosa stai tramando insieme al tuo barbone finlandese! Quindi sai cosa ti dico?VAFFANCULO!”
Sbraitò il ragazzetto per poi sbattersi la porta della stanza dietro le spalle.
Gerard strinse i pugni cercando di non farsi impossessare dagli istinti omicidi più bassi.
“Senti Frank! Esci subito di lì che dobbiamo farci un’intervista e vedi di trovarti un altro su cui scaricare le tue frustrazioni da menopausa!”
“Io in questa fottuta stanzetta ci sto tutto il tempo che mi pare, e poi non sono affatto in menopausa! Quello stronzo qui sei te!”
Ok, adesso si era proprio scartavetrato i suddetti gioielli di famiglia.
Aprì violentemente la porta trovandosi faccia a faccia con lo sguardo omicida di Frank.
“ Allora Frank, vuoi davvero sapere cos c’è scritto su quel fottuto biglietto?Lo vuoi davvero sapere?!”
“Si dannazione!” Esclamò l’altro fronteggiandolo.
Bene .Ho parlato tutto questo tempo con Ville perché dovevo chiedergli una cosa, infatti, su quel cazzo di foglietto c’è scritto “Ti amo Frank” in finlandese!Volevo farti una sorpresa ma tu, TU,  con il tuo solito comportamento capriccioso hai rovinato tutto!Come sempre!” Sbraitò Gerard per poi sedersi e indossare gli occhiali scuri con un gesto scazzoso.
Frank invece rimase di ghiaccio a fissarlo con la mascella che sfiorava il livello del pavimento.
Le parole del cantante furono come una secchiata d’acqua gelida gettata addosso.
Era sconvolto.
“Vorresti dire che quella frase significa davvero ti amo?”
“è quello che ho appena detto, puoi sempre controllare il dizionario se vuoi!”
Frank si strinse a sé come per proteggersi dal senso di colpa che gli opprimeva lo stomaco.
Abbassò lo sguardo sulle sue mani mentre nella sua testa era apparsa l’immensa insegna lampeggiante con la scritta “Idiota!” a caratteri cubitali.
“Gee..”
“Che minchia vuoi?!”
“Scusa..”
“No, non ti scuso!” Sbottò il vocalist facendo seppellire Frank ancora di più nella sua depressione.
Si sentiva una merda, con la M maiuscola per di più.
Accidenti a lui e la sua ignoranza nel campo linguistico!
Si avvicinò cautamente facendo sfiorare appena i loro vestiti, ma il cantante rimase impassibile davanti al contatto.
Frank assunse un’espressione fra il disperato e il triste.
Doveva rimediare in qualche stramaledettissimo modo!
“Gee…” mormorò in un sussurro spezzato “So che sei incazzato e fai bene; io…io non volevo dirti quelle cose, solo che ero geloso marcio perché stavi solo con Ville, e sai che, quando mi prendono i 5 minuti non rispondo più  delle mie azione” S’interruppe abbassando di nuovo lo sguardo e prendendo un lungo respiro.
“Scusami”
Gerard sospirò sentendo la rabbia dissolversi ; ormai era consapevole del fatto che ogni suo proposito se ne andava a puttane ogni qualvolta che si trattava di Frank.
Gli prese il mento fra le dita e sfiorò appena le labbra, sentendolo rilassarsi fra le sue braccia.
“Sei un bastardo perché quando vuoi usi quel tono così stramaledettamente dolce e io non posso fare a meno di perdonarti”
Frank sorrise e non poté fare a meno di abbracciarlo.
“Però sappi che riferirò a Ville il tuo commento “Ville Valo con le sembianze di un cavallo !”
Disse Gerard ridendo mentre Frank lo guardava spaventato.
“No, Gee non puoi! Dopo verrà a picchiarmi insieme al suo chitarrista Linde che mi frusterà con i suoi rasta abnormi!”
Gerard rise divertito, sotto lo sguardo sconcertato del suo chitarrista.
“Oh beh in tal caso ti proteggerò io;in cambio di qualcosa ovviamente” Mormorò in tono lascivo stringendo Frank più a se e facendolo montare in grembo.
“Intenzioni poco ortodosse Way?”
Il  cantante sorrise sulle sue labbra e quasi per dispetto afferrò il suo piercing tra i denti e unendo i loro sguardi per lunghi secondi.
Infine lo baciò, mordendogli piano il labbro inferiore per poi introdurre la lingua calda nella sua bocca, accarezzando il suo palato e l’insenature dei denti.
Frank sussultò appena e rispose tempestivamente al bacio, stringendo i capelli del ragazzo dietro la nuca.
Gerard introdusse le mani sotto l’orlo della maglietta, carezzando leggermente le colombe sul suo basso ventre e delineando con i polpastrelli il contorno del suo ombelico.
Frank esalò un profondo sospiro di piacere, rabbrividendo al tocco della mano del’altro.
“G-gee, ci sono i tecnici qui fuori…”
“Che si fottano..”
“No scusa, a questo punto ci sono prima io..”
Gerard sorrise contro il suo orecchio mordicchiandolo, per poi scendere con le labbra sul profilo della mascella.
“Ah, comunque dimentichi una cosa Way”
“Sarebbe?” Miagolò l’altro con le labbra poggiate sulla sua giugulare.
“Mina rakastaan sinua”

 

 *Piccola nota: Dovete sapre che io adoro incondizionatamente Ville Valo, poichè lo ritengo uno degli uomini più scopabili della faccia della Terra, e poi ha una voce indescrivibile ù_ù
Quindi sappiate che i commenti su di lui sono solo frutto della mente malata di Frank XD
AniWay, mie care figliuole, questa one mi è venuta in mente grazie alla Kasmir_ che mi ha riferito come si dice "Ti amo" in finlandese.
Ed è dedicata a : Dominil <3, Sunsetdream, OHLOVEIERO, Kasmir_ e shadows_in_the_moon che io adoro *-*
Comunque ci tenevo a dire che sono molto vicina ai parenti delle vittime del terremoto in Abruzzo e io e la mia famiglia conribuiremo con qualcosa.
Xo.

Ary,

 

 

 

  
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