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Autore: ___Page    05/05/2016    6 recensioni
Quando si separarono appena per potersi guardare, tutto il dolore era sparito, dissolto nel nulla, per lasciare spazio alla felicità.
La stessa felicità di quella fotografia.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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WAIT FOR ME TO COME HOME







Non riusciva a staccare gli occhi dal muro, Natsu.
Con lo stomaco accartocciato, osservava da ore la parete che sembrava quella di un ufficio di un investigatore privato. Foto, ritagli di giornale, appunti presi a mano e la mappa di Ishgar ricoperta di pallini rossi.
Happy si era riaddormentato ma lui non riusciva a chiudere occhio. Si passò una mano tra i capelli e abbassò una volta ancora gli occhi sulla foto che teneva in mano e che aveva staccato da un angolo dell’enorme cartina.
Una foto che raffigurava solo loro tre. Lui, Happy e Lucy. Una foto che testimoniava nei loro sorrisi la loro incommensurabile felicità nello stare tutti insieme.
Era un po’ rovinata e Natsu sapeva perché. Sapeva che Lucy doveva averla staccata dal muro molte volte in quei mesi e averla stretta tra le mani e al petto, stropicciandola e piangendoci sopra.
Sapeva che quella foto era lì per motivarla a continuare a cercare, per confortarla nei momenti peggiori. Lucy non aveva appeso nessun’altra foto che ritraeva se stessa con gli altri membri della gilda. Solo quella in cui era felice insieme a lui.
E Natsu conosceva la funzione di quella foto perché anche lui ne aveva una copia nella tasca dei suoi pantaloni e per un anno intero quello scatto era stato la sua ancora quando tutto sembrava andare storto.
 

[Photograph - Ed Sheeran]


Si girò verso Lucy, che dormiva serena nel suo letto, e si chiese quante notti Lucy in quel letto le aveva passate a piangere.
L’aveva ferita e si odiava per questo.
L’aveva abbandonata anche se lui non sapeva, non aveva idea che Fairy Tail si fosse sciolta proprio il giorno in cui lui era partito.
Si mise in piedi, con un sospiro.
 

Loving can hurt
Loving can hurt sometimes
But it's the only thing that I know

 
Attento a non fare rumore, camminò verso il letto, osservandola nella penombra.
Era cresciuta, Lucy, qualcosa nel suo sguardo gli diceva che era così. Ma gli sembrava anche che fosse diventata più bella, solo non sapeva dire se fosse un cambiamento oggettivo o solo la sua impressione, dopo aver dovuto sopportare per così tanto la sua lontananza.
Lo aveva voluto lui, certo, ma non significava che fosse stata una scelta facile.

 
When it gets hard
You know it can get hard sometimes
It is the only thing that makes us feel alive

 
Lo aveva fatto per diventare più forte, anche per lei. E il suo ricordo era stato il motore e la spinta che lo avevano fatto andare avanti fino al momento in cui aveva capito che era ora di tornare a casa.
Non si pentiva della sua decisione, era maturato in quei mesi, anche Gildarts glielo aveva detto.
Ma se avesse saputo che con la sua partenza Lucy sarebbe rimasta sola…

 
We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Hearts are never broken
Times forever frozen still

 
Si passò pollice e indice sugli occhi, scuotendo appena il capo.
Era inutile pensarci ormai. Era farsi del male gratuito.
Indietro non poteva tornare ma se c’era una cosa che Fairy Tail gli aveva insegnato era che per fare ammenda non è mai troppo tardi.

 
So you can keep me
Inside the pocket
Of your ripped jeans
Holdin' me closer
'Til our eyes meet
You won't ever be alone
Wait for me to come home

 
Coprì la breve distanza che rimaneva e si fermò ad osservarla ancora qualche istante.
Si sedette sul bordo del letto e posò una mano sulla sua guancia, delicato.
Dovette attendere solo pochi istanti per vederla muoversi nel sonno e socchiudere gli occhi.
Li spalancò completamente quando lo vide chino su di sé e con un’espressione di infinita malinconia sul viso.
Rapida la sua mano andò a posarsi su quella di Natsu, trattenendola contro la sua guancia.
-Natsu?! Va tutto bene?! Che succede?!- chiese, agitata.
 

Loving can heal
Loving can mend your soul
And it's the only thing that I know (know)
 

Il cuore le si fermò quando avvertì qualcosa di umido e caldo contro le labbra.
Per un attimo pensò di stare sognando ma era tutto troppo vero e concreto per non essere reale.
Natsu la stava baciando e Lucy si abbandonò immediatamente a lui. Rispose al bacio, afferrando tra le dita la sua maglietta per tirarselo più vicino.
Era così caldo, solido e vero sotto le sue mani.
Era tornato davvero.
Era tornato da lei.
 

I swear it will get easier
Remember that with every piece of ya
And it's the only thing we take with us when we die
 

Le lacrime le riempirono gli occhi chiusi ma Lucy era troppo impegnata ad avvinghiarsi al ragazzo che amava, casomai gli fosse venuto in mente di allontanarsi di nuovo da lei, per preoccuparsi di ricacciarle indietro.
Due gocce salate rotolarono giù dalle sue guance, infrangendosi sulle loro labbra unite e intente e modellarsi l’una contro l’altra.
Natsu si bloccò, allontanandola da sé per poterla guardare, preoccupato.
 

We keep this love in this photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Our hearts were never broken
Times forever frozen still
 

-Luce?- la chiamò, quasi in panico -Lucy io…-
-Natsu Dragneel, stai zitto- sussurrò la maga, trascinandoselo di nuovo addosso.
Gli morse le labbra e si liberò della coperta, per schiacciarsi completamente su di lui.
Non c’era niente da dire, lo sapevano entrambi. Per loro gli sguardi erano sempre stati più eloquenti delle parole.
E Natsu decise di rendere onore a quel loro modo di comunicare, parlandole attraverso i propri gesti.
 

So you can keep me
Inside the pocket
Of your ripped jeans
Holdin' me closer
'Til our eyes meet
You won't ever be alone
 

E tutto il male e il senso di colpa scivolarono via insieme ai loro vestiti e alle loro paure. Tutte le ferite invisibili aperte sui loro corpi sparirono, cancellate dalle loro carezze.
I baci diventarono più profondi, più appassionati mentre si abbandonavano l’uno all’altra.
Un senso di completezza li pervase quando Natsu entrò dentro di lei. Lucy allargò subito le gambe per fargli più spazio, stringendosi di più a lui e affondando le unghie nella sua schiena.
 

And if you hurt me
That's OK, baby, only words bleed
Inside these pages you just hold me
And I won't ever let you go
Wait for me to come home

 
Non aveva paura, non sentiva nemmeno dolore.
Era troppo bello essere una cosa sola con Natsu, finalmente, dopo tutta quell’attesa.
Gemette persa quando il dragon slayer la morse sul collo, marchiandola. Era sua, Lucy era sua e di nessun altro.
E non l’avrebbe più ferita così, non l’avrebbe più abbandonata.
La chiamò roco, mentre aumentava il ritmo, guidato dalla sua voce spezzata che invocava il suo nome tra gli ansiti.
 

Wait for me to come home

 
La accarezzò piano sulle cosce per contrastare la violenza delle sue spinte e del bacio che si chinò a darle, mischiando i loro respiri insieme al loro sudore.
 

Wait for me to come home
 

-Non lasciarmi…- lo implorò mentre il suo corpo si avvicinava sempre di più al limite.

 
Wait for me to come home

 
-Mai più- promise in un soffio.
La afferrò per i fianchi e la fece sedere su di sé per poterla riempire completamente.

 
Oh you can fit me
Inside the necklace you got when you were 16
Next to your heartbeat
Where I should be
Keep it deep within your soul

 
Avrebbero voluto che non finisse mai. Lucy chiuse gli occhi, appoggiando la fronte sulla sua spalla, mentre Natsu le accarezzava la schiena a palmi pieni.
I loro bacini si muovevano in perfetta sincronia, cercandosi disperatamente, come le loro labbra.
I loro nomi riecheggiavano per la piccola casa, sempre più inarticolati e sconnessi, sempre più ansimati e rochi.
Non avevano bisogno di altro per dirsi tutto quello che si dovevano dire.
 

And if you hurt me
Well, that's OK, baby, only words bleed
Inside these pages you just hold me
And I won't ever let you go

 
I loro corpi vibrarono come corde di uno strumento musicale, quando raggiunsero l’apice insieme.
E quando, ripreso il controllo su loro se stessi, si separarono appena per potersi guardare, tutto il dolore era sparito, dissolto nel nulla, per lasciare spazio alla felicità.
La stessa felicità di quella fotografia.

 
When I'm away
I will remember how you kissed me
Under the lamppost
Back on 6th street
Hearing you whisper through the phone,

 
-Natsu…- lo chiamò piano Lucy mentre lui la faceva di nuovo sdraiare sul letto, sovrastandola e accarezzandola sul viso.
Si piegò di nuovo su di lei per un altro bacio ma si fermò a pochi centimetri dalle sue labbra.
La guardò negli occhi e sorrise mentre pronunciava quelle tre parole che Lucy aspettava da così tanto di sentire.
 

"Wait for me to come home."
 

-Sono a casa- 
  
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