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Autore: maito    05/05/2016    1 recensioni
“I ninja non devono cercare una ragione di vita ma esistere solo come strumento al servizio del Paese.”
Subito dopo la fine della Quarta Guerra Mondiale dei ninja, sembra giunto l’inizio di una lunga epoca di pace fra le grandi potenze, ma per alcuni la battaglia più importante sta ancora per cominciare. Naruto dovrà decidere se restare fedele fino all’ultimo al villaggio e alle sue leggi o lottare per ciò che ritiene giusto. Da una parte diventare Hokage, dall’altra salvare Sasuke. Sasuke dovrà trovare il suo posto nel mondo. Un mondo che egli stesso ha rifiutato e che ora sembra non volerlo indietro.
SPOILER fino al capitolo 699.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Team Hebi/Taka, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Naruto e Sasuke si stavano inerpicando lungo il pendio roccioso, prestando attenzione a dove posassero i piedi. Mettere un piede in fallo in quella situazione avrebbe significato un ruzzolone di diverse centinaia di metri. Procedendo lungo il sentiero incastonato nel fianco della montagna, non si vedeva altro che alte scogliere rocciose, separate da una profonda gola. In fondo a questa si poteva udire il rumore di un torrente che scorreva impetuoso. Probabilmente era stato il suo incessante scorrere a scavare l'impressionante canyon nel corso delle ere geologiche. Il paesaggio si era ripetuto pressochè uguale da quando avevano messo piede all'interno del paese della Cascata. Sembrava che l'intero territorio fosse disseminato di fiumi che si biforcavano lungo profonde vallate, creando un dedalo di canyon caratterizzati da pareti a strapiombo, rapide e cascate. Erano giorni che marciavano, da quando si erano separati da Sakura e il Falco in quella radura nel paese del Fuoco. Naruto avrebbe voluto lanciarsi subito all'inseguimento dei compagni, ma Sasuke aveva proposto una linea d'azione diversa: seguirli a distanza, in modo da intercettare eventuali inseguitori e coprirne così la ritirata. Non era stata una scelta presa a cuor leggero.

« Sei sicuro che si stiano dirigendo proprio la?»

« Ti ricordi la discussione che hai avuto con Karin. Nella nostra posizione attuale non c'è alcun Paese che potrebbe essere disposto ad accoglierci per un motivo diverso dal rispedirci con un bel fiocco a uno qualsiasi dei Kage. So come ragionano Karin e Suigetsu e devono essersi diretti in quel posto. »

« E Sakura avrebbe acconsentito a seguirli? »

« Con la ferita che ha subìto, quasi sicuramente Juugo necessita di un'operazione chirurgica. Lo avranno stabilizzato per trasportarlo, ma dovrà essere operato al più presto e non è una cosa che possa essere fatta in grotte o boschi. Sakura è un medico, sono sicuro che abbia messo la vita di Juugo in primo piano. »

« E allora raggiungiamoli alla svelta e andiamoci tutti assieme! »

« E se mandassero un'altra squadra al nostro inseguimento? Pensi di poterli proteggere tutti? Hai visto come è andata a finire l'ultima volta! »

" Sempre con la risposta pronta eh? "

Naruto si era dimenticato quanto gli desse fastidio discutere con Sasuke, soprattutto perchè il moro finiva sempre con l'avere ragione.

« Tu mi vieni a dire che Sakura si sta dirigendo da quel pazzo, dopodichè, non contento, proponi pure di lasciarla andare da sola e prendercela comoda! »

« Te lo sto dicendo perchè è il modo di farle correre meno rischi! »

Ce ne era volute di discussioni per farli mettere d'accordo e alla fine, come prevedibile, Naruto aveva acconsentito a seguire il piano suggerito da Sasuke. Non aveva però digerito la situazione e gli ultimi giorni erano trascorsi con il biondo che affrettava il passo e Sasuke che lo richiamava per fargli rallentare l'andatura.

« Così rischiamo di raggiungerli. »

" È quella l'idea."

Dopo due giorni di cammino però, la stanchezza iniziava a farsi sentire in entrambi. Affaticati per le lotte e la marcia forzata, i vestiti ancora umidi e sporchi di fango per il temporale, erano ormai prossimi a raggiungere il limite di sopportazione.

All'improvviso Sasuke si fermò, tanto che Naruto, che lo seguiva d'appresso, concentato sui suoi pensieri e con la mente annebbiata per la stanchezza, quasi andò a sbattergli addosso.

« Cosa ti salta in mente di fermarti così di botto? Vuoi farci finire di sotto?! »

« Siamo arrivati » rispose semplicemente il moro, sospirando per la fine del viaggio.

Naruto sgranò gli occhi e sollevò lo sguardo. Poco più avanti, sopra le loro teste, un grande edificio se ne stava abbarbicato contro la parete rocciosa. Era una costruzione in stile orientale, rivestita di legno e con il classico tetto di tegole inclinato. Appariva in tutto e per tutto come una specie di dojo incastrato nella roccia e da come l'aveva descritto Sasuke, l'interno era molto più grande di quanto non apparisse all'esterno, dato che molti ambienti erano stati ricavati scavando all'interno della montagna. Dal punto in cui si trovavano la costruzione appariva piuttosto appariscente, ma ripensando all'intricato labirinto di sentieri e vallate che avevano percorso per raggiungerlo, Naruto si convinse che fosse un rifugio sapientemente celato.

« Questo è l'ultimo nascondiglio di Orochimaru » commentò Sasuke.

I due compagni si accorsero improvvisamente di non sentire più la stanchezza, solo una gran fretta. Si scambiarono un'occhiata, dopodichè, senza proferire parola, presero a correre verso l'agognata meta.

 

 

Nel covo della serpe

 

 

Sasuke perlustrò con attenzione il perimetro della costruzione, stando attento ad attivare i vari meccanismi che permettevano l'ingresso nel rifugio. Naruto lo fissava perplesso con un sopracciglio alzato, mentre il moro tentava di ricordare la sequenza di leve e meccanismi da attivare per entrare nella base senza incappare nelle trappole. Quando ebbe finito, un clangore metallico accompagnò la comparsa di un passaggio segreto nel fianco della montagna.

« Andiamo » disse semplicemente, mentre oltrepassava il pertugio seguito da Naruto.

Oltre il passaggio si estendeva un lungo cunicolo buio. Camminarono con cautela per diverse centinaia di metri, totalmente avvolti dall'oscurità, finchè una fievole luce non segnalò loro la fine del tunnel. Il cunicolo sfociava in una grande sala sotterranea dalla forma semisferica, illuminata fievolmente da candele disposte lungo le pareti circolari. L'enorme volta rocciosa e il pavimento erano decorati con incisiosi che ricordavano le spire di migliaia di serpenti. Lungo le pareti si aprivano diversi cunicoli, indistinguibili tra loro e da quello che avevano appena percorso. Un ambiente tutt'altro che allegro, ma entrambi lo accolsero quasi con sollievo dopo la camminata nell'oscurità più totale.

« Sakuraaa! » cominciò a gridare Naruto all'improvviso, dando un perfetto esempio del contrario della parola stealth.

Sasuke, che gli stava giusto a fianco, si coprì l'orecchio che stava dal lato del compagno per non venire assordato.

« Sakuraaaaaa! »

« Si può sapere che cazzo ti urli?»

« L'hai detto tu che Sakura si trova qui »

« Ti ho detto anche di fare silenzio però »

« Io non me lo ricordo. Però mi ricordo che hai detto che non avremmo corso rischi qui. Quindi, se è vero, posso urlare quanto mi pare, altrimenti tanto vale far uscire subito allo scoperto il tuo amico, perchè se ha fatto del male a Sakura giuro che... »

« Oh non preoccuparti, Naruto. Non l'ho toccata nemmeno con un dito » disse una voce sibilante, comparsa improvvisamente alle loro spalle.

I due compagni si voltarono di scatto, assumendo istintivamente una posizione difensiva. Davanti a loro, distante solamente pochi passi, Orochimaru li osservava in atteggiamento rilassato, con le braccia distese lungo i fianchi. Era impressionante come fosse comparso alle loro spalle senza emettere il benchè minimo rumore. Indossava un lungo kimono bianco, decorato con un motivo blu scuro che ricordava dei serpenti e legato in vita da una fascia dello stesso colore. L'aspetto era lo stesso di sempre. Dimostrava tra i trenta e i quarant'anni, nonstante avesse passato da tempo i cinquanta.

« Rilassatevi, non ho intenzioni ostili » disse il Sannin con nonchalance: «Sasuke, è questo il modo di accogliere il tuo caro maestro dopo esserti introdotto in casa sua? »

A quelle parole, Sasuke sentì un brivido corrergli lungo la schiena.

« Devo ammettere che non mi sarei mai aspettato questa vostra visita » continuò Orochimaru imperterrito: « o almeno fino a poche ore fa, quando ho fatto l'incontro di un gruppetto parecchio interessante. »

« Bastardo! Facci vedere subito Sakura! E anche Suigetsu, Karin e Juugo!» gridò Naruto digrignando i denti.

« Credo proprio che in questo momento non sia possibile. »

I due ninja di Konoha sentirono improvvisamente un nodo alla gola e rimasero immobili a fissare il Sannin, indecisi su quali implicazioni potessero celarsi dietro a quelle parole, quando furono riscossi da una voce fin troppo familiare.

« Naruto! Sasuke! Siete arrivati! »

Sakura era comparsa da uno dei cunicoli, correndo loro incontro con un sorrtiso smagliante. Karin e Suigetsu la seguivano camminando con più calma. I tre nuovi arrivati si unirono al bizzarro trio formato da Naruto, Sasuke e Orochimaru. Il moro e il biondo fissarono la compagna, sbalorditi per la banalità della sua entrata in scena dopo i momenti di tensione vissuti poco prima.

« È... è tutto a posto? » domandò Naruto, scioccato.

« Sì, certo » rispose la rosa candidamente, dopodichè, intuendo forse la preoccupazione dei compagni, lanciò un'occhiata seria a Orochimaru e aggiunse: « Non preoccupatevi, ci ha accolti gentilmente. »

Sasuke fissò il vecchio maestro con sguardo dubbioso, cercando inutilmente di sondarne le intenzioni. Naruto si limitò a rivolgergli lo sguardo carico d'astio che gli aveva sempre riservato fin dal loro primo incontro nella foresta della morte.

« Juugo come sta? » si interessò Sasuke, riportando il discorso su qualcosa su cui potesse ricavare una risposta soddisfacente.

« Siamo arrivati qui alcune ore fa ed era debolissimo. Sono riuscita a operarlo appena in tempo, grazie alla sala chirurgica che Orochimaru ci ha messo a disposizione. Adesso sembra fuori pericolo, anche se non ha ancora ripreso conoscenza. »

Sasuke e Naruto tirarono un breve respiro di sollievo nell'udire la notizia. Fu allora che Naruto, finalmente rilassatosi un poco, notò qualcosa cui fino ad allora non aveva fatto caso.

« Ma... Sakura, come sei conciata? »

I capelli rosa erano raccolti alti dietro la testa, fatta eccezione per due grandi ciocche che le incorniciavano il viso. Indossava un qipao senza maniche di colore rosso, decorato con serpenti rosa stilizzati e legato in vita da una spessa fascia chiara. L'abito orientale le arrivava a metà coscia, mentre due profondi spacchi laterali si spingevano fin quasi alla vita, permettendole una maggiore libertà di movimento. Sotto al vestito indossava pantaloncini corti aderenti e un paio di stivali al ginocchio. Anche Karin e Suigetsu si erano cambiati. Karin indossava una camicia scollata e pantaloncini corti, mentre Suigetsu pantaloni lunghi e una tunica a mezze maniche.

« Vorresti dirmi che te ne sei accorto solo adesso?! » rispose Sakura seccata. Dopodichè lanciò un'occhiata un po' imbarazzata a Sasuke e iniziò a spiegare arrossendo: « Ecco, dopo l'operazione Orochimaru ci ha proposto un bagno e un cambio d'abiti, così, visto che eravamo ridotti da far schifo... »

« Dovreste approfittarne anche voi » si intromise la serpe: « Potremo parlare quando vi sarete cambiati e rinfocillati. »

I due di Konoha di diedero un'occhiata e non poterono che convenire di trovarsi in uno stato pietoso. Sporchi di fango fino alla vita, con l'umidità della pioggia che era penetrata nei vestiti rendendoli fradici fino al midollo, giunsero al compromesso che fosse meglio fidarsi e accettare l'ospitalità che, almeno per il momento, gli veniva offerta.

 

« Incredibile! Questi vestiti sono molto più comodi di quel che pensassi » commentò Naruto mentre stiracchiava le gambe. Non che gli andasse troppo a genio indossare gli stessi indumenti di Sasuke. Pantaloni e stivali scuri legati in cintura da cordoni violacei, ma era la divisa messagli a disposizione da Orochimaru, per cui era inutile lamentarsi.

« Cosa credevi? Che andassi in giro scomodo per fare lo stiloso? » rispose il moro seccato.

« Non è rimasto molto altro » commentò Suigetsu mentre entrava nella stanza dove Naruto e Sasuke stavano finendo di vestirsi. Lanciò a una maglietta a ciascuno dei due: bianca a collo alto per Sasuke e arancione a girocollo per Naruto.

« Così va decisamente meglio! » esclamò il biondo esprimendo la sua approvazione verso il capo d'abbigliamento.

Finito di cambiarsi e usciti dalla stanza, trovarono Sakura ad aspettarli. La rosa accennò una risatina vedendo Naruto vestito come un sottoposto di Orochimaru.

« È ora di andare » commentò semplicemente Sasuke: « Abbiamo cose importanti da discutere.»

 

« Quindi, vediamo se ho capito come stanno le cose » ridacchiò Orochimaru con la sua voce sibilante: « Avete abbandonato il villaggio e chiedete la mia ospitalità. Che risvolto interessante hanno preso gli eventi. »

« Taglia corto. Possiamo restare? » rispose Sasuke freddo.

« Sei molto scostante con il tuo caro maestro, Sasuke. Mettiamo subito in chiaro che correrei un grande rischio a ospitarvi. Avevo intenzione di starmene tranquillo per un po', ma dandovi rifugio potrei attirare attenzioni indesiderate da parte della Grande Alleanza, e se ciò dovesse succedere... »

« Vuol dire che ci sbatti fuori? » tagliò corto l'Uchiha.

« Mio caro, non ho detto questo. Dopotutto siete i miei 'allievi' prediletti. Voglio solo dire che potrei essere molto più ospitale se foste disposti a farmi un piccolo favore. »

« Che genere di favore? » domandò perplesso Naruto.

« Come sapete, una volta ero a capo di un'intera nazione: il paese del Suono. Avevano iniziato addirittura a chiamarmi Otokage, anche se questo appellativo non mi era riconosciuto al di fuori del paese. Tutto filava liscio, finchè non decisi di muovere guerra alla Foglia.»

« Ce li ricordiamo fin troppo bene quella guerra » si intromise il biondo seccato.

« Ebbene, come ricorderete, quella guerra non si concluse troppo bene, specialmente per il paese del Suono. Alcuni gruppi di opposizione ne approfittarono per alimentare il dissenso al governo e scacciarmi dal paese, in modo da prendere il potere al mio posto. Al tempo ero debole per combattere, per questo fui costretto a ritirarmi nei nascondigli sparsi per gli altri paesi, perdendo molti dei miei sottoposti. »

« Quanto mi dispiace » commentò di nuovo Naruto, acido.

« Smettila di interromperlo! » gli sussurrò Sakura tirandogli una gomitata al fianco. Anche la rosa portava risentimento verso Orochimaru, ma in quel momento avevano bisogno del suo aiuto.

« Arrivando al punto» continuò il Sannin: « assieme al paese ho dovuto lasciare molti degli esperimenti che stavo conducendo. Ce n'è uno in particolare che sta tornando a interessarmi negli ultimi tempi. Vorrei che vi infiltraste nel paese del Suono per mio conto e recuperaste il materiale relativo a quell'esperimento. »

Calò il silenzio per un istante, ma venne subito rotto da Naruto: «Sei pazzo se credi che accetteremo.»

Il biondo si voltò verso i compagni in cerca di approvazione, ma notò che Sasuke era pensieroso all'idea.

« Ci stai seriamente pensando? » gli chiese Naruto alterato.

« Non essere così precipitoso » rispose l'Uchiha: « Abbiamo bisogno di rifugio e Juugo non può muoversi.»

« È l'uomo che ha attaccato il villaggio della Foglia e ucciso il terzo Hokage! Lo stesso che voleva utilizzare il tuo corpo come contenitore per la sua anima! Con questo esperimento magari svilupperà una nuova tecnica e tornerà nuovamente all'attacco. »

« Non preoccuparti, Naruto. Non ho più alcuna mira verso la Foglia e nemmeno il corpo di Sasuke mi interessa più » disse rivolgendo all'Uchiha un sorriso languido, al che il moro ebbe nuovamente un brivido lungo la schiena. « In ogni caso non dovete darmi una risposta subito, posso aspettare fino a domani. Sappiate però che non vi sto offrendo solo un rifugio ma anche qualcos'altro. »

« Che cosa intendi dire? »

« Potrei restituirvi le braccia. »

I presenti furono sinceramente stupiti.

« Come? »

« Un trapianto. Non per vantarmi ma ho una discreta esperienza con gli interventi chirurgici. Questo caso esula un po' dal mio campo, dato che solitamente i miei pazienti sono più... come dire... morti, ma con la presenza dell'allieva della geniale principessa delle lumache, non dovremmo avere problemi. »

« Vorresti trapiantarci il braccio di un morto?! » intervenne Naruto disgustato.

« Niente di così scandaloso, il braccio di un cadavere non sarebbe efficiente » minimizzò Orochimaru, poi, rivolgendosi a Sasuke, aggiunse: « Tu dovresti avere una certa familiarità con la mia tecnica della sostituzione. È in grado di generare duplicati del corpo che non scompaiono come accade con una normale tecnica della moltiplicazione. È il frutto di anni di ricerche e in questo caso, manipolando opportunamente un vostro campione di cellule, potrei generare una protesi funzionante senza pericolo di rigetto. »

Infine, dato che nessuno osava parlare, disse: « Pensateci. Mi darete la risposta domani. »


***
Spazio autore:

Salve a tutti! È più di un mese che non pubblico... che dire, scusate il ritardo. Comunque ho apportato delle modifiche ai primi capitoli. Dal punto di vista della trama non è cambiato assolutamente niente: la storia procede esattamente come prima. Ciò che è leggermente cambiato è il modo in cui la racconto. È cambiato l'ordine di alcuni capitoli e ho aggiunto alcuni paragrafi. Se avete voglia dateci un occhio, altrimenti , se avete già letto una volta i primi capitoli, potete comunque continuare a leggere i nuovi senza trovare alcun problema nel seguire la trama.

A presto.

   
 
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