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Autore: dramy96123    05/05/2016    4 recensioni
Erano le quattro del mattino, e Suga aveva davvero creduto che nessuno venisse a disturbarlo- la gente di notte dorme e lui era libero di lavorare- ma no, Jeon Jungkook aveva deciso di soffrire di insonnia. Ovviamente.
“Hyung?” chiamò Jungkook per quella che poteva benissimo essere la dodicesima volta. Aveva un sorriso appena accennato sul viso e lo sguardo puntato su di lui. Suga si trattenne tanto, davvero tanto, dall’alzare gli occhi al cielo.
“No, Jungkookie, non ho fame, e neanche sete. No, non puoi toccare il PC, sì, trovo che i capelli così ti stiano bene e no, non mi disturbi affatto.” Disse con voce spenta, mentre enumerava in ordine tutte le domande che il ragazzo gli aveva fatto nell’ultima mezz’ora
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Min Yoongi/ Suga
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quell’esasperante moccioso che risponde al nome di Jeon Jungkook.
 
Min Yoongi voleva bene al Maknae dei Bangtan Boys la maggior parte delle volte, davvero. Ma quella sera Jeon Jungkook aveva deciso di stabilirsi nel suo studio. Ora, Jeon Jungkook, il vocal più giovane del gruppo, occhi scuri e sorriso aperto, era solitamente molto timido, e di conseguenza silenzioso, ma alle volte capitava che la sua natura scherzosa e infantile uscisse fuori, e quando capitava era Suga a farne le spese.
E quindi eccolo lì, Min Yoongi, con lo sguardo fisso su un foglio scritto per metà, a rigirarsi una matita tra le mani, che cercava in tutti i modi di evitare il Golden Maknae, seduto alla sua sinistra, così vicino che avrebbe distratto chiunque, dannazione.
Erano le quattro del mattino, e Suga aveva davvero creduto che nessuno venisse a disturbarlo- la gente di notte dorme e lui era libero di lavorare- ma no, Jeon Jungkook aveva deciso di soffrire di insonnia. Ovviamente.
“Hyung?” chiamò Jungkook per quella che poteva benissimo essere la dodicesima volta. Aveva un sorriso appena accennato sul viso e lo sguardo puntato su di lui. Suga si trattenne tanto, davvero tanto, dall’alzare gli occhi al cielo.
“No, Jungkookie, non ho fame, e neanche sete. No, non puoi toccare il PC, sì, trovo che i capelli così ti stiano bene e no, non mi disturbi affatto.” Disse con voce spenta, mentre enumerava in ordine tutte le domande che il ragazzo gli aveva fatto nell’ultima mezz’ora. Sentendo però Jungkook muoversi alzò la testa dal foglio. Il giovane scuoteva la testa, e aveva arricciato le labbra, sembrava…  titubante? Non lo sapeva. Yoongi non guardava mai troppo a lungo il Maknae per paura di incantarsi di fronte ai capelli scuri che gli cadevano sugli occhi quando incrociava il suo sguardo perché non gli importava poi molto.
“Che fai, Hyung?” chiese infine,  avvicinandosi un po’ di più con lo sgabello e sporgendosi anche lui verso il foglio. Yoongi posò la matita, non incrociando i suoi occhi, e si aggiustò la frangia rosso scuro.
“Una canzone. Voglio metterla nel nuovo album, ce l’ho in mente da un po’. E’ quasi finita. Ho già dato le parti per chi canterà cosa, ma voglio che sia perfetta.” Spiegò,  mentre la voce gli si faceva un po’ più bassa. Jungkook inclinò la testa e socchiuse gli occhi. Suga sentì i capelli lisci sfiorargli la spalla.
Let Me… Know. Know? Sì.” Lesse, poi prese il foglio, avvicinandolo a sé. Cominciò a leggere l’intero testo, lasciando Yoongi libero di alzare lo sguardo. Osservò l’espressione concentrata di Kookie, i capelli scompigliati, e quella maglietta che probabilmente aveva preso a caso dai vestiti lavati a giudicare dalla taglia troppo grande. Lo vide mordersi il labbro inferiore sovrappensiero, e le sue mani stringersi leggermente sul foglio quando arrivò a leggere la sua parte, e si scoprì impaziente di sapere cosa ne pensasse. Riabbassò lo sguardo sulle proprie mani pallide, e le strinse l’una con l’altra sino a che non diventarono ancora più bianche. Riuscì a convincere il suo viso ad atteggiare un’espressione di indifferenza, quando incrociò le dita sotto il mento, ma sì, le sue  guance erano più rosate del solito, e quando Jungkook alzò lo sguardo ritrovò subito il suo, anche se a lui non importava poi molto, vero, Yoongi?
“E’ triste.” Fu il semplice commento del più giovane, mentre passava un dito sul proprio nome. “E’ molto bella, Hyung. Voglio cantarla presto, anche se è triste.” E spinse il foglio verso il ragazzo. Yoongi annuì, senza dire una parola. Perché se avesse parlato si sarebbe sentito il tremolio nella voce – di quella canzone gli importava, accidenti, e se possibile gli importava anche di più l’opinione di Jeon Jungkook  - scelse così il silenzio. Prese di nuovo il foglio, se lo mise davanti e impugnò la matita, pronto a rimettersi al lavoro. La parte di Hoseok-ah non lo convinceva del tutto, voleva modificarla. E non si sarebbe lasciato distrarre da quel ragazzino, nossignore, né dal quello sguardo impertinente né da quel sorriso che gli faceva venir voglia di sorridere a sua volta assolutamente normale, un sorriso comunissimo. Cominciò a scrivere sul foglio, scuotendo piano la testa.
“Hyung?”
No, okay. Jeon Jungkook stava scalando la classifica dell’essere umano più fastidioso in un tempo ridicolosamente breve.  Suga lo decise in quel momento, mentre alzava lo sguardo che non nascondeva l’irritazione.
“Sì?” l’altro esitò per un momento. Aveva di nuovo quello sguardo strano.
“Quella canzone, Let Me Know, l’hai scritta perché hai avuto una delusione amorosa?”
“Cosa? No.” Rispose Suga, accennando ad un mezzo sorriso. Non aveva tempo per avere qualcuno, per uscire con qualcuno o anche solo per dichiararsi a qualcuno. Lui doveva lavorare e raggiungere i suoi obiettivi, e proprio per questo si ritrovava a guardare di nuovo le labbra di Kookie, giusto?
 Scosse la testa con più forza di prima.
Jungkook stava parlando e Yoongi dovette fare uno sforzo notevole per riprendere il filo del discorso.
“… erano così belle che ho pensato avessi una ragazza a cui rivolgerle. Non ci parli mai della tua vita sentimentale.” Stava dicendo con voce vivace. Suga non rispose, si limitò a scrollare le spalle. Mentre cancellava una frase, la matita fra i denti, sentì il ragazzo aggiustarsi sulla sedia.
“… Hyung?”
Si fece scappare un verso di esasperazione, e lottò con tutte le sue forze per non tirare una testata sul tavolo. Sì girò completamente verso Jungkook, quel piccolo arrogante che lo guardava ad occhi spalancati, sorriso angelico e mani sulle ginocchia. Ah, ma lui lo sapeva, eccome, che lo stava distraendo.
Lo faceva di proposito.
Ma davanti a quel sorriso non poteva far molto, no? Tornò a guardarlo dritto negli occhi, e Jungkook si agitò sulla sedia. Da quando erano così vicini? No, Suga, è la tua immaginazione, dopotutto tu non ti accorgi di queste cose. Scacciò il pensiero dalla mente.
“Hyung” riprese il ragazzo, sbattendo le palpebre “Quindi tu non hai una ragazza?”
“Te l’ho già detto, no. Stiamo ogni giorno insieme, te ne accorgeresti se avessi una ragazza, o un ragazzo, o un gattino. Viviamo insieme, ricordi?” borbottò.
Ma cos’era, un interrogatorio? Ma cosa gli era preso a Kookie, quel giorno?
Accese il PC e in due minuti le casse avevano fatto partire la base di prova di Let Me Know, quella più lunga, che ripeteva più volte la parte del ritornello. Forse il silenzio non sarebbe stato un peso così greve con la musica, per Jungkook, e lui avrebbe smesso di parlare.
“Hyung, senti…”
Vana speranza, vero? Se Jungkook voleva parlare avrebbe parlato, punto.  Lo sguardo di Suga divenne omicida. Tutto ciò era peggio della sveglia la mattina. Costrinse lo sguardo a rimanere sul foglio.
“Ecco, non ti piace nessuna ragazza?” Jungkook si era avvicinato ancora. Il tono, da casuale, si era fatto davvero interessato, ma Suga, un po’ perché voleva davvero lavorare sulla parte di Hobie, un po’ perché poteva sentire le ginocchia di Jungkook sfiorare le sue, e doveva per forza respirare così vicino a lui, comunque?! non se ne accorse.
“Cosa? No, no, a parte le ARMY, nessuna.” Rispose con un sorriso distratto. Jungkook annuì pensieroso, e mentre le note del ritornello riempivano la stanza Suga pensò finalmente di aver trovato la pace, e credette di poter ignorare la presenza del Golden Maknae, finalmente piombato nel silenzio.
“Hyung?”
No.
No, una persona come Jeon Jungkook non era semplicemente possibile. Suga trattenne una parolaccia e la voglia di tirargli una schicchera sulla fronte.
“Dimmi, Jungkook.” La voce strascicata di Min Yoongi avrebbe spaventato più di un membro dei BTS, ma lui sembrava semplicemente non farci caso. Maledetto ragazzino.
“Hyung, mi stai dicendo che non ti piace nessuno?”
Che moccioso esasperante.
“Te l’ho già detto, mi pare. No, non sono interessato a nessuno.” rispose con un sospiro, non potendosi trattenere dall’alzare gli occhi al cielo.
Altri due minuti di silenzio, e Suga ormai non ci sperava più, tanto.
Stavolta non ci casco. Ricomincerà a parlare, io lo so, lui aspetta che io torni a concentrarmi, e poi attacca, il moccioso.
Poi sentì il ragazzo spostare la sedia all’indietro, lo vide aggiustarsi la maglietta troppo lunga con la coda dell’occhio, mentre si alzava in piedi. Rimase con lo sguardo basso, ma aggrottò le sopracciglia. Ma come, se ne va? Così? Davvero? Era troppo sperarci.
La base di Let Me Know era quasi alla fine, mancavano pochi secondi, e la luce cominciava a filtrare dalla finestra. Era quasi l’alba.
“Suga Hyung?” la voce di Jungkook era più bassa. Il cambiamento di tono fu così strano che Yoongi alzò la testa, con l’esasperazione scritta chiaramente in faccia.
“E adesso cosa..?” Non riuscì a finire la frase. Non poté proprio. Le labbra di Jungkookie erano premute sulle sue, con tanta forza che Suga ricadde contro lo schienale della sedia. Non rispose neanche al bacio, sul momento. Perché sì che gli importava, vero Yoongi? E serviva che un moccioso prendesse l’iniziativa senza che lui si accorgesse di nulla. Altro che genio, si disse, mentre la stanza ricadeva nel silenzio dopo la fine della canzone.
Quel dannato moccioso ci era riuscito, pensò, mentre afferrava Jungkook per il colletto e lo attirava a sé approfondendo il bacio. Ci era riuscito, ad attirare tutta la sua attenzione.
Che ragazzino esasperante.
 
 
 
“Hyung?”
Eh, no.
Yoongi catturò le labbra del ragazzo – del suo ragazzino – in un bacio mozzafiato, e quando si staccò Jungkook rimase in silenzio, a guardarlo stordito.
Forse aveva capito come farlo stare zitto, pensò con un ghigno, mentre ricominciava a lavorare, e Jungkook si sfiorava le labbra con le dita, rosso in viso.
 
 
 
Salve!
Sono tornata con un’altra Sugakookie, spero vi piaccia!
Visto che è il mio primo POV Suga sono anche abbastanza nervosa, fatemi sapere che ne pensate! Grazie per aver letto!

Un bacio
dram
 
   
 
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