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Autore: Dea Elisa    05/05/2016    2 recensioni
Anche io mi sono lasciata trascinare da questa sfida. 10 canzoni, 10 piccole storie, 10 momenti per raccontare ancora di Anna e Antonio.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna Ristori, Antonio Ceppi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Raccontami Di Te – Marco Masini

 

Note: AU (ambientata nel presente).

 

«E tu?»

«No, io non ho figli.»

Anna abbassò lo sguardo sulla tazza di tè, facendo ondeggiare il cucchiaino tra pollice e indice.

«Quanti anni hai detto che ha Emilia?»

«Quindici.»

Quindici, ripeté nella sua mente. Non gli sembrava fossero passati tutti quegli anni dall’ultima volta.

Come faceva, lei, a non pensarci? Antonio continuò a fissarla, passando con lo sguardo dal suo viso, occhi, labbra, alla sua mano e a quel cucchiaino, alla tazza di tè ormai freddo.

Come aveva fatto, lei, a passare ognuno di questi giorni? Svegliarsi, pensarci, nascondersi in una vita falsa, e poi riaddormentarsi, ripensarci. E ricominciare daccapo.

Anna gli porse il cellulare, la foto di Emilia come schermata di blocco.

«Ti somiglia. È bella come te.»

Sorrise, riponendo il telefono in borsa. Era leggermente in imbarazzo. D’altronde, Antonio era ormai un estraneo. E quale diritto un estraneo aveva di farle quel complimento?

«Scusa.»

«Per cosa?»

Antonio scosse la testa. «Non lo so, mi sento fuori luogo.»

Lei continuava a sorridere, e a dirgli di no, che andava tutto bene, che stavano chiacchierando come vecchi amici. Era il normale disagio di chi si incontra dopo una vita.

«Sei felice, Anna?»

«Sono sposata, ho una figlia meravigliosa.»

Non aveva risposto alla domanda. E Antonio non sapeva se farglielo notare o meno.

«E tu?»

«Mia moglie non c’è più, e ho fatto troppi errori in passato.»

«Mi dispiace.»

«Anche a me.» Antonio continuava a guardarla negli occhi, che tuttavia rimanevano inevitabilmente bassi.

Solo quando Anna sentì il suo sguardo su di lei, e non ce la fece più, lì sollevò. Erano lucidi; umidi di lacrime?

Socchiuse le labbra, e il cucchiaino schizzò via, rimbalzando sul tavolino. Di riflesso Antonio era scattato ad afferrarlo prima che cadesse a terra, ma si ritrovò ad afferrare solo le mani di Anna.

Raccontami Anna, se anche tu non sei riuscita a dimenticare, se anche tu adesso ti stai chiedendo perché non provi solo indifferenza, se ti stanno affiorando alla mente tanti ricordi, sbagli, sorrisi, abbracci, se anche tu vivi di rimorsi e rimpianti, se vorresti solo tornare indietro per non sentirsi così stupidi al desiderio di essere più felici di adesso. Se solo tu mi dicessi che lo sei, che hai trovato ciò che cercavi, che non mi pensi più, forse io…

«Non ci riesci neanche tu, vero?»

Antonio scosse la testa. Se solo non fossimo in mezzo alla gente, se solo non fossi sposata, se solo sapessi che tu…

«Mi dispiace» ripeté Anna. «Vorrei solo…» la voce le si ruppe con un singhiozzo. Chiuse gli occhi, deglutì, si passò una mano sul volto, e si sforzò di tornare a guardarlo. «Ora che sei qui mi aiuterai a capire, me lo devi.» Fece un respiro profondo. «Come posso essere ancora innamorata di te?»




Abbiamo viaggiato attraverso il tempo e le canzoni, e questo viaggio finisce qui. Ma è una fine che non è mai una fine, perché non c'è niente da fare: quando la voglia di scrivere ti bussa alla mente, devi aprire un documento vuoto e svuotarci le idee. Quindi ci ri-leggiamo alla prossima storia!
   
 
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