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Autore: cleariver7    06/05/2016    0 recensioni
Come tutte le ragazze in piena crisi adolescenziale ho tutto il diritto di lamentarmi della mia vita e fatemelo dire, la mia vita è paragonabile alle tonnellate di cibo che vengono ingurgitate quotidianamente da mio padre, Ronald Bilius Weasley.
Sono Rose Weasley e non sono pronta per ricominciare un altro anno ad Hogwarts! Il motivo?
Scorpius Malfoy.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 13


La situazione aveva dell'incredibile. Come potevo essermi agitata tanto per la vicinanza di... Di... Di quel coso!
Mentre i miei neuroni lavoravano per trovare una soluzione del tutto logica a quel dilemma il coso in questione si stava rialzando dolorante.

«Ma cosa ti è preso?»
Cervello, io ti adoro ma... TROVA IMMEDIATAMENTE UNA SOLUZIONE!
«Io... Mi sono scottata con la padella!» dissi tutto d'un fiato.
«Ah si?» indagò sospettoso.
«Si, sennò per cosa?» feci ironica.
Un'ombra di incertezza gli scurì quegl'occhi tanto glaciali. Fu un attimo ma riuscii a scorgerla.
«Malfoy... Tu non me la racconti giusta.» 
Mi rialzai da terra e mi diressi verso la porta d'ingresso

«Em Malfoy allora io vado...»
Feci scattare la maniglia quando una morsa ferrea strinse il mio polso.
«Perché tutta questa fretta di andartene Weasley?»
Stavo sudando freddo così decisi di controbattere, a volte la miglior difesa è l'attacco.
«Perché tutta questa voglia che io rimanga?»
Il principino si zitti. Avevo fatto centro. Un ghignò malefico mi si dipinse sul volto così velocemente che ci mise altrettanto tempo a scomparire.
«Non vorrai negare che piacerebbe anche a te rimanere qui» il suo sguardo malizioso diceva tutto. Ma cosa diamine era preso a Malfoy!?
Sgranai gli occhi sorpresa, non per la malizia e il desiderio che si divertiva a sfoggiare così apertamente ma per il fatto che aveva pianamente, completamente ragione! 
Con uno strattone tentai di liberarmi e sfuggire dalla sua presa. Dovevo andarmene o non sarei più stata cosciente delle mie azioni, Malfoy, per quanto viziato ed arrogante potesse essere era pur sempre il dio dello splendore. 
«Se non ti dispiace dovrei andare a medicarmi la bruciatura, sai, non è nelle mie aspirazioni principali starmene impalata con una mano pulsante dal dolore»
«Patetico il tuo modo di tirarti indietro. Dimmi, Weasley, è la bruciatura o il negare la verità che ti incalza ad andartene in questo modo?»
Per le mutande di Merlino e la sua vescica sul piede destro! Adesso tira in ballo la sincerità? Mr "sono il principe delle serpi Malfoy" vuole metterla davvero su questo piano???
Non può continuare a rigirare la frittata facendo ricadere  OGNI SANTISSIMA COLPA su di me. Eh no caro, per tutti i malefici cactus dell'universo questa volta non te la darò vinta.
«Negare ? No, io non nego proprio nulla! Tu invece....» Avanti Rose! Fatti forza e esci vincitrice da questa cucina! 
Rendi fiera quella pazza della tua amica che in questo momento è incollata alla porta ad origliare tutto.
«Vedi di comprare quell'ingranaggio mancante al tuo cervello per mettere in moto la tua COERENZA! Sai, Malfoy, quella cosa che è presente in ogni persona e le rende capaci di intraprendere discorsi con una logica! Esiste veramente ed è ora che tu, da bravo bambino viziato, cominci ad utilizzare.»
«MA COSA DIAVOLO STAI BLATERANDO?»
Ha il coraggio di mettersi ad urlare ora?? Per Godric! Ora basta! Che il gatto dei vicini sia con me e mi sostenga in questo gesto di puro coraggio!
«ORA TI RENDERÒ CHIARO DI COSA STO BLATERANDO, NON PREOCCUPARTI! Parli di verità, perfetto, allora se proprio vogliamo essere sinceri perché PORCO SALAZAR mi hai baciato e poi ti rivolgi a me con appellativi quali "stupida", " mezzosangue" e "idiota"? Se la stupida in questione la ritieni tanto cretina allora perché? Perché baciarmi e poi fare finta di nulla? Perché passare da essere uno stronzo colossale ad un individuo passabilmente dolce ed amabile? Perché quello sguardo pieno di orrore dopo avermi abbracciato ed essersi dileguato subito dopo senza nessuna spiegazione?» Ancora una sforzo Rose, rimanda l'imbarazzo e liberati di tutto!
«Quindi, non venirmi a predicare i valori della verità ed essere sinceri se neanche tu lo sei stato fino ad ora con me! Ma se CI TIENI TANTO a questa cavolo di verità eccoti accontentato: mi sono innamorata di te va bene!? SEI CONTENTO? Ora potrai pure ridermi in faccia e stamparti quel ghigno irritante in volto ma almeno IO la verità l'ho detta!»
Concluso questo, ormai rossa di rabbia e di imbarazzo mi apprestai ad aprire la porta pronta a ritrovarmi un esterrefatta Ly che mai avrebbe creduto ad una mossa tanto azzardata da parte mia.
«Dove stai andando?» la voce scossa del biondino mi fece irritare ancora di più se possibile.
Solo questo aveva da dire dopo avergli esternato con tanta fatica quello che provavo? Ma certo Rose, cosa ti aspettavi? Che si voltasse e ti afferrasse per un braccio baciandoti appassionatamente come nelle commedie sentimentali babbane? Incazzata a livelli inimmaginabili decisi di portare la conversazione su un piano più volgare tanto cos'avevo da perdere? Nulla.
«Appena avrai finito di stressarmi andrò beatamente in discoteca a farmi qualche ragazzo a caso per dimenticare questo momento di merda e se la cosa non ti aggrada SONO CAZZI TUOI!»
Rossa come un pomodoro maturo siciliano mi decisi a spalancare la porta, afferrare per il braccio la mia inseparabile compagna di tragedie e sbattere violentemente la porta d'ingresso facendomi investire dalla brezza serale.

«Rose..... SEI STATA FANTASTICA! Allora la codardia dei Weasley può essere superata. Ah c'est la magie de l'amour!»
«Non sparare cavolate Ly, lo sai che prima o poi sarei esplosa....»
«E che esplosione! Peggio di una bomba nucleare! Ma non ti abbattere vedrai che il biondino accenderà la spina del cervello per una buona volta!»
«Eh.. Se magari esistesse quella spina....» sospirai scoraggiata dopo la sua ultima domanda decisamente fuori luogo.
«Avanti Rose non ti devi abbattere! Vedrai che domani si deciderà ad ingoiare il suo orgoglio smisurato e risolverete una volta per tutte questa situazione»
«Ly, basta parlare di questo, la conversazione sta raggiungendo livelli da soap opera in un modo da rasentare il ridicolo...»
«MHHH hai ragione... Dunque, impavida Rose, sei pronta ad andare in discoteca giurando di divertirti come una folle scatenata e promettendo di scolarti qualche drink anche a coste di ubriacarti e scolarti burrobirre come se non ci fosse un domani?»
«Lo prometto!» esclamai ormai con le lacrime agli occhi dal troppo ridere.
E allora io, Lily Potter con il potere conferitomi da Merlino in persona dichiaro che questa sera ti divertirai come non hai mai fatto da anni!»


Pov di Matt

Lo osservai per un po' cercando di non avere un aria troppo inquietante, lui arrossì e si grattò il collo. 
Il suo sguardo schizzava per la stanza, sembrava cercasse qualcosa da dire che l'avrebbe aiutato a iniziare una conversazione, imbarazzato com'era. Io ero stranamente calmo, mi scrocchiai le dita ghiacciate dal freddo di fuori, Albus sobbalzò e fermò lo sguardo sulle mie nocche arrossate. Una parte della sua bocca si arricciò
«Non hai portato dei guanti?» senza aspettare una risposta, si mise a frugare nelle sue tasche e tirò fuori un paio di guanti di lana, poi afferrò le mie mani e corrugò la fronte «Stai gelando»  alzai le spalle  
«Sono abituato al freddo» non dissi: mi piace l'insensibilità che porta, la sensazione di perdere le mani che si estende per tutto il corpo, che mi aiuta a sparire, a diventare parte dell'inverno, dell'aria, del cielo. Che mi avvicina a lei. 
Sorrisi e ammiccai  « e poi sono così hot che non mi servono» ma Albus aveva gli occhi abbassati e  aveva iniziato a strofinare le mie mani tra le sue, era una azione così piena di affezione e preoccupazione, così piena di una cura che mi era stata negata da anni, che mi sentii avvampare «Io...ehm...» sempre senza alzare lo sguardo lui mi infilò i suoi guanti di lana rossi, distrattamente vidi che su una c'era ricamata una A e sull'altra una S, notai con grande vergogna che le mie mani avevano iniziato a tremare, cosa che prima nella neve non avevano fatto. 
Non sapendo cosa dire cadde il silenzio e non trovando nulla da guardare cercai di tenere ferme le mie mani. 
«Li ha fatti mia nonna» sentii Albus mormorare, la sua voce come il fuoco che bruciava in un angolo della sala.
«Li fa quasi ogni anno, insieme a maglioni e a volte sciarpe» alzai lo sguardo, stava sorridendo e i suoi occhi cercavano i miei  «Li fa per tutta la famiglia, non sono sicuro di come ce la faccia, visto che siamo più numerosi di due squadre di quidditch messe insieme, ma li fa sempre.»
Apprezzai il suo impegno nel cominciare un discorso, iniziai a sorridere. 
Lui continuò  «Sai, ora che ci penso ieri mi pare di aver visto mio padre e zio Ron nascondere con aria furtiva degli attrezzi per filare dietro al divano quando sono entrato nel salotto.» fece finta di grattarsi il mento pensieroso, sbuffai e sorrisi. «Il famoso Harry Potter che si mette a filare? Per cos'altro di scioccante mi devo preparare?»
Albus alzò gli occhi al cielo «Sapessi che succede alle cene di famiglia!» Ridemmo. 
Arrivarono le nostre Butterbeers e brindammo, i suoi occhi verdi brillavano e io mi perdevo tra le scintille. 
«Sai» dissi, dopo aver leccato la schiuma della birra dalle labbra  «Anche mio padre mi ha fabbricato delle cose, non mi ha mai fatto dei guanti, tragicamente, ma una volta ha aiutato me e mia sorella a costruire una casa sull'albero.»
Albus pose il suo bicchiere sul tavolo «Hai una sorella?» mi morsi l'interno della guancia, di solito riuscivo a non parlare di lei, la pensavo sempre, ma non avevo mai pronunciato il suo nome ad alta voce da anni.
Però mi sentivo così calmo qui, il viso di Albus era così aperto, la sua postura cosi amichevole, la sua voce oh così gentile, così pensai che forse non sarebbe stato tanto terribile dirlo ora. Deglutii « Dalia» il suo nome come un petalo nella mia bocca, come aria fredda che entra negli spicchi delle porte, come luci deboli di lampioni in una sera d'autunno, lontana ormai, ma mai dimenticata. Non spostai il mio sguardo, mi concentrai su Albus e su ogni suo tratto 
«È morta, ora.» ghiaccio sulla mia lingua, ghiaccio in tutto il mio corpo. Gli occhi di Albus, mio punto fisso, si ammorbidirono, le scintille si placarono, diventarono la luce di candele. 
«Mi dispiace, Matthew. Posso...come è morta?“ la sua voce sempre più calma, sempre più delicata, come se fosse un arma e lui avesse paura di colpirmi. Il mio corpo iniziò a riscaldarsi, dalle mani al sicuro nei guanti fino alla lingua e io riuscii a parlare  «Amava il mondo dei babbani, è anche per questo che abbiamo costruito quella casa sull'albero, sai? Ne aveva letto da qualche parte e per giorni non parlava d'altro...ovviamente voleva fare tutto senza magia, proprio come i babbani. Quando aveva quindici anni aveva iniziato a uscire più spesso, andava nel loro mondo, tornava con libri e macchinari elettronici e ogni tipo di cosa immaginabile ed era sempre così felice..» sorrisi, abbassai gli occhi, ripensando a come piombava nella mia stanza con qualcosa di nuovo da presentarmi, con un grande sorriso nel viso. Sentii che i miei occhi si stavano inumidendo. « E quindi anch'io ero diventato curioso, cosa c'era là fuori che la appassionava così tanto? Cosa riuscivano a fare i babbani che noi non avevamo? Quindi le chiesi di portarmi con lei una volta. Lei era felicissima, così andammo e io...io ero talmente sorpreso da tutte quelle cose, da quelle case di metallo così alte, da tutte quelle persone strane che...beh..che..» la mia voce sembrò spegnersi, i miei denti iniziarono a tremare, il mio cuore a battere sempre più forte. Una mano prese la mia, Albus mi guardava preoccupato 
«Va bene, non devi continuare, va bene così» scossi la testa  «no, no, io...devo dirlo prima o poi. Ero così distratto mentre attraversavamo una strada che non vidi uno di quei mostri di ferro venire verso di me, e perché non l'ho visto? Perché non l'ho sentito? Fanno tanto rumore...io non l'ho visto, ma Delia sì e lei...mi ha salvato. Ma..lei..»
Albus aveva iniziato a passare il pollice sulla mia mano. Iniziai a respirare più velocemente 
«Se solo fossi stato più attento, più sveglio, se...» Albus mi prese anche l'altra mano «Non è colpa tua. Okay, Matt?Non è assolutamente colpa tua. Non è colpa di nessuno. Va tutto bene.»scossi la testa.
 «no,come può andare tutto bene se lei è..è...morta? Non c'è più, perché io non ho visto una macchina. Perché sono sempre cosi distratto, con la testa tra le nuvole »'Albus si alzò e mi mise un braccio intorno alle spalle 
«Vieni» mi lasciai portare fuori, l'aria fredda come un muro di pietra, come uno schiaffo, lo accolsi con sollievo, il mio vecchio compagno, il freddo che intorpidisce le membra, il freddo che mi faceva sparire, dimenticare.
Due mani calde mi presero il viso, mi ritrovai vicinissimo ad Albus Potter, il suo respiro mi riscaldava la faccia 
«Va tutto bene Matt, tua sorella non c'è, ma ci sono i tuoi genitori, i tuoi amici, e anch'io e c'è tutta la vita. Okay? Non è colpa tua, non sarebbe mai potuto esserlo.» mi abbracciò e io chiusi gli occhi, affondai il viso nella sua spalla e piansi. Piansi avvolto in braccia calde mentre attorno a noi cadeva la neve, silenziosa e soffice, impietosita forse. 
Non so quanto stetti lì, quanto lui stette con me, ma dopo un po' mi ripresi, iniziai a respirare più lentamente e mi asciugai  le guance. Riuscii a sorridere, o qualcosa di simile almeno «Scusami Albus, non solo ti ho riempito di muco e ti ho tenuto qui nel freddo, ma ti ho anche raccontato una storia che probabilmente non avevi alcuna voglia di sentire, penso che...me ne andrò ora, con tutta la poca dignità che mi è rimasta.»
 Albus era arrossito di nuovo mentre parlavo, ma ora scuoteva la testa  «Ma che dici? Vieni, torniamo dentro al caldo. O....hai forse voglia di venire a casa mia? Ci sarà del cibo e un camino e...potremmo stare insieme»
Arrossì di nuovo, che carino. Probabilmente aveva paura che avrei fatto qualcosa di stupido nello stato in cui ero, ma una volta in più mi sentii toccato da quanto si preoccupasse e, stupendo persino me stesso, accettai. 
                                                 

L'anno dopo Molly Weasley regalò anche a me un paio di guanti, ma alcuni giorni prima vidi Albus nascondere furtivamente qualcosa dietro alla sua schiena che assomigliava molto a un uncinetto

************************

La musica era alta a dei livelli inauditi ma, nonostante mi spaccasse i timpani, mi stavo divertendo molto.
Dopo aver bevuto due bicchieri di Whiskey incendiario mi ero rilassata quel poco che bastava per essere trascinata da una scatenata Lily al centro della pista da ballo. Tra danze scatenate, fianchi che si dimenavano a vista d'occhio e alcune avances ricevute da giovani maghi il mio corpo disidratato richiedeva urgentemente qualcosa da bere.
Mi avvicinai al bancone in tutta tranquillità e ordinai la prima cosa che vidi scritta tra le innumerevoli proposte  dei drink. Dopo averla trangugiata avidamente senza riprendere fiato una strana sensazione prese possesso del mio corpo. Da quando facevo fatica a concentrarmi su qualcosa di preciso? E da quando non stavo attenta a cosa diamine bevevo pur sapendo che io l'alcol non lo reggevo proprio? FIGURIAMOCI DOPO AVER BEVUTO DEL WHISKEY!
Una manciata di minuti dopo ero occupata in un interessantissimo discorso sugli unicorni con un interlocutore immaginario.
«Insomma come devo ripetertelo Steavy che gli unicorni sono BIANCHI e non blu? Perché non vuoi capirlo? È così SEMPLICE!!!!»
«Rose va tutto bene?» Lily dopo un'ora dalla mia sparizione mi aveva finalmente ritrovata mollemente accasciata su uno dei tanti divanetti neri in pelle ancora intenta a dibattere col nulla più totale.
«Lyyyyyy  dillo anche tu a Steavy che gli unicorni sono bianchi!! DIGLIELO!»
«Rose ma con chi diavolo stai parlando?» rispose quella perfida che se la stava ridendo di brutto non abituata a vedermi ubriaca fradicia in quel modo. 
«A lui Ly!» dissi indicando un punto a caso di fronte a me dove presumibilmente avrebbe dovuto trovarsi Steavy 
«lì non c'è assolutamente nulla Rosy inoltre, credo che tu ti sia divertita abbastanza per stasera. Sono le due di notte ed è ora di tornare a casa» 
«No, IO NON VOGLIO! MI RIFIUTO CATEGORICAMENTE DI TORNARE DA... DA... DAL COSO!»
«da chi?»
«dallo Sgor.....sgorbio biondo» biascicai
«Non preoccuparti sarà già a dormire beatamente come un angioletto e tua madre e l'individuo pure»
«No, mia madre e quel... Quel... Quell'essere inutile torneranno domani. Staranno nella villetta di Dracucciopuccipù fino a domani per lasciare un po' di spaziooooo  a me e al COSO per farci raggiungere una convivenza pacifica..... Puffff che cavolata vero?  AHAHAHAHHAHAHA» sfiancata ormai dalla complessità del lungo discorso persi quel poco di lucidità che mi era rimasta e mi misi a ridere.
Lily, guardandomi con aria compassionevole e scuotendo la testa, riuscì miracolosamente a farmi uscire da quella baracca infernale trascinandomi finalmente fuori di lì.
«Lilyyyyyyyyy tu non mi lasci da sola vero? Vero che non mi abbandoni dal terribile coso biondo?»
«Rose non è un cane a tre teste sputafuoco!» 
«No, è peggio Lily!!!» 
«Avanti, ora ci smaterializziamo e tu vedi di buttarti sul divano e farti una sana dormita, il biondo non lo incontrerai neanche»
..............

«Va bene..... Però tu accompagnami fino alla porta! » risposi dopo aver elaborato molto lentamente cos'avesse appena detto. « Certo Rose, mica ti lascio ruzzolare per strada ubriaca come sei!»
«Non SONO UBRIACA! Sono solo brilla»
«Si sì come vuoi tu» rise lei 
«Lily!» protestai offesa dopo aver colto dopo 1 minuto e mezzo l'ironia nelle sue parole.
«Avanti donna! Sta zitta e non protestare che ora ci smaterializziamo!»
In un attimo fummo entrambe davanti a casa con la sola differenza che Lily era ancora in piedi mentre io mi ero spalmata intenta vomitando uno strano liquido blu. Accidenti a quel cocktail del cavolo! 

Una volta che Lily si fu assicurata per le millesima volta che sarei stata in grado di raggiungere il divano senza cadere e fracassarmi l'osso sacro decise di tornare finale ente a casa.
Mi sentivo un po' meglio, ero ancora un po' ubriaca ma almeno riuscivo a reggermi in piedi! 
Tra un'imprecazione contro Merlino e un "porco Salazar" arrivai finalmente alla metà tanto desiderata!
«O amatissimo divano» esclamai sollevata dal poter finalmente buttarmi contro qualcosa di morbido.
Mi raggomitolai in posizione fetale quando uno strano movimento mi fece capire che una strana presenza si era appena seduta a pochi centimetri da me. Ostinata a schiacciare un dannatissimo pisolino e non volendo condividere il divano con nessuno pronuncia un "va via" poco convincente.
«Ci siamo date alla pazza gioia a quanto vedo» 
Quella voce........ O CRISTO! Quando finalmente associai un volto a chi avesse appena parlato spalancai gli occhi fissando la figura seduta di fronte a me.
«Lasciamo sola, ho bevuto troppo e voglio dormire» feci un gesto con la mano come per scacciare una mosca fastidiosa e tuffai la faccia sprofondando nel cuscino.
«Rose.....»
«Lasciami ....... LASCIAMI STARE» sbottai senza neanche sapere da dove venisse quello scatto di ira prendendomi la testa fra le mani. Anche il mal di testa doveva venirmi? Mi misi a mugolare disperata come un cane a cui è appena stata pestata la coda. 
«Senti ora ti porto una pozione anti-sbronza così la smetti di lamentarti va bene?»
Gli rifilai un'occhiataccia ma non dissi nulla.
Passata mezz'ora potei finalmente accogliere con grande felicità la mia amata sanità mentale e abbandonare quello stato di confusione che mi annebbiava il cervello. Ripensai a tutti gli aventi delle ultime ore....
Mi ero ubriacata sparando cavolate assurde e facendo ridere Lily come una pazza, sono tornata a casa, Scorpius mi ha fatto tornare lucida e ora mi ritrovo alle tre di notte sdraiato sul divano..... Ma....
«E TU PERCHÉ DIAVOLO SEI SVEGLIO? NON DOVRESTI ESSERE NEL TUO LETTO REALE A RUSSARE FELICEMENTE? SONO LE TRE!!!»
Arrossii dopo due secondi ricordandomi subito dopo del discorso avuto in cucina. Porca miseria ...... 
«Volevo parlarti»
«E non potevi farlo domani?» dissi ormai disperata consapevole di non poter ritardare la fine del mio povero e amato cuore.
«No. Senti Rose...... Riguardo a quello che è successo prima volevo dirti che...»
«Non dire nulla! Risparmiati pure il discorsetto che ti sarai sicuramente preparato!» sbottai avanzando pericolosamente verso Malfoy. Sarei stata capace di tutto pur di non sentirmi sbattere in faccia quanto sia troppo mezzosangue per lui e che il bacio di molti mesi prima fosse solo stato uno sfogo. Tutto pur di non ascoltare quelle parole.

«MA VUOI LASCIARMI ALMENO SPIEGARE?» urlò di rimando trovandosi a dieci centimetri dal mio viso.
«Cosa c'è da spiegare? Cosa? Vuoi sbattermi in faccia quanto noi due siamo diversi? Umiliarmi e dirmi che mi sono innamorata della persona che mai nella vita si interesserà ad una come me?»

«NO! VOLEVO SOLO INFORMARTI DI QUANTO QUESTA SERATA SIA STATA UN INFERNO! SONO STATO OGNI MALEDETTO SECONDO A PENSARE CON CHI TI STESSI BACIANDO! CHI TI STESSE STRINGENDO CONTRO DI SE IN OGNI ISTANTE E SAI COSA? OGNI FOTTUTO MINUTO MI DAVO DELLO STUPIDO PER NON AVERLO FATTO PRIMA IO, PER NON AVER IGNORATO IL MIO STUPIDO ORGOGLIO. CAZZO ROSE! MI SONO INNAMORATO DI TE E ANCHE LE STUPIDISSIME BUSTINE DA TÈ DI ALBUS SE NE SONO RESE CONTO!»

Rimasi pietrificata dalle sue parole fissandolo incredula.
Lui era innamorato di me? Come? Quando sarebbe successo? Eh?? Il mondo aveva cominciato a girare al contrario e io non me ne ero accorta?
Dopo che ebbe ripreso fiato Scorpius puntò nuovamente lo sguardo sulla sottoscritta fissandomi intensamente con un piccolo sorriso malizioso.
«E ora vuoi darmelo un cavolo di bacio o devo venirlo a prendere?» 
Sgranai gli occhi ancora più incredula, poi, mi detti mentalmente della stupida e mi gettai in avanti affondando le mani nei suoi capelli. Se solo un abbraccio di Scorpius aveva il potere di farmi stare da dio, le sue labbra mi mandavano direttamente in paradiso. PER TUTTI I NASI FINTI BRAMATI DA VOLDEMORT stava accadendo veramente e ..... E niente! Decisi di spegnere finalmente l'interruttore del cervello e godermi questo momento unico che rimarrà stampato nella mia mente per sempre.


ANGOLETTO DELL'AUTRICE

Yuppy! Rieccomi qui con il capitolo finale!
Mi scuso ancora tantissimissimo per il ritardo COLOSSALE che sono riuscita a fare anche questa volta. Abbiate pietà di me e non uccidetemi!
*la folla inferocita la insegue con le torce infuocate*
Devo sopravvivere fino a lunedì per vedere il nuovo episodio di Game Of Thrones poi potrete pure fare di me ciò che volete!
*scappa furtivamente*
Ok, terminato questo pazzo sproloquio vi ringrazio di cuore per aver recensito, seguito è messo nelle preferita la storia!!!
Un grande abbraccio anche a chi legge solo la storia, grazie mille per avermi seguito fino a qui!
  
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