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Autore: Imbranata09    07/05/2016    8 recensioni
Dal capitolo 1^
Ho sempre creduto al colpo di fulmine. Quello che ti fa scoprire innamorata di una persona in pochi istanti. In quel momento in cui gli occhi di due innamorati si incontrano e non esiste più nulla intorno a loro. Non ci sono i problemi di lavoro, i colleghi impiccioni, i figli che strepitano per essere ascoltati, le bollette da pagare, … non esiste niente se non la persona amata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1°
Benvenuta Alice!



 
Pov Bella

Gennaio 2014


Ho sempre creduto al colpo di fulmine. Quello che ti fa scoprire innamorata di una persona in pochi istanti.  In quel momento in cui gli occhi di due innamorati si incontrano e non esiste più nulla intorno a loro.  Non ci sono i problemi di lavoro, i colleghi impiccioni, i figli che strepitano per essere ascoltati, le bollette da pagare, … non esiste niente se non la persona amata.

“… e, quindi, mi vuoi dire che Jasper è andato all’aeroporto a prendere questa Alice?” mia cognata Vic annuisce vigorosamente. Entrambe stentiamo a crederlo. Io non ne sapevo niente. O meglio: so dell’esistenza della sua dolce metà e che stavano cercando la soluzione per vivere insieme, ma non immaginavo che l’avrei conosciuta così presto.

Il mio cuginetto Jasper, durante le vacanze estive  trascorse in Svizzera, dove sua madre gestisce un piccolo hotel di montagna, ha conosciuto Alice, ragazza americana dolce e carina e si sono follemente innamorati.  E la magia dell’amore, come la chiama James, il mio fratello maggiore, ha coinvolto anche Lucas, il figlio di Jasper. Perché anche lui è pazzo di Alice!

Hanno passato un mese sempre collegati su skype, in qualsiasi ora del giorno … Addirittura Lucas si alzava la mattina presto per fare i compiti delle vacanze con l’aiuto di Alice, sempre via Skype!

Poi, nel mese di settembre Jasper e suo figlio sono andati a trovarla in America. Hanno trascorso due settimane a giocare alla famigliola felice. Sono rientrati a Londra che sembrava camminavano tre metri sopra il cielo … svampiti e felici! Ma depressi allo stesso tempo a causa della distanza e dell’oceano che li divideva dalla felicità!

L’esperienza l’hanno ripetuta durante le vacanze natalizie perché si sono nuovamente incontrati in Svizzera. Ed in quei giorni hanno deciso che non potevano continuare a vivere in due continenti diversi.  Il tempo di informarsi sulle norme in materia di immigrazione  e  tre settimane dopo, probabilmente solo il tempo per preparare i bagagli e documenti, siamo in attesa di conoscere Alice. La fantastica Alice!

Non abbiamo capito come abbiamo deciso chi doveva trasferirsi. Probabilmente Jasper ha preferito andare più cauto, vista la presenza del figlio.

“Ragazze, cercate di non spettegolare troppo. E siate amichevoli con Alice. Sapete quanto ci tiene Jasper!” ci voltiamo senza parole verso mio fratello che si sta prendendo una birra dal frigo e si accomoda con noi in cucina. Ci guarda e, con fare cospiratore, pone le sue domande.
“Allora, cos’altro sappiamo di lei?” mio fratello, il grande uomo, ci chiede altri pettegolezzi guardandoci con aria angelica!

“Cretino! Ci dici di non spettegolare e, poi, rientri dal lavoro in anticipo per la curiosità di conoscere l’americana!” guardo torva mio fratello mentre i miei nipotini di 5 anni ridono piegati in due e reggendosi la pancia!

“Mamma, zia Bella lo ha chiamato cretino!” James e Vic, sposati praticamente da sempre, hanno una coppia di gemelli, Elionor e John.  Che, adesso, indicano ridendo il padre.

“Se lo merita, Elionor!” sorridiamo tutti alle parole di Vic e James non fa in tempo a ribattere perché la porta di casa si apre.

Ci alziamo tutti velocemente e facciamo finta di lavorare: chi apparecchia, chi cucina,… Il primo ad entrare è Lucas. È un bambino solare, coetaneo di Elionor e John. Viviamo tutti nella stessa casa e stanno crescendo come fratelli. È un piacere per gli occhi e per il cuore vederli ridere e scherzare sempre insieme. Proprio come siamo cresciuti noi: Victoria, Jasper, James ed io. Sempre insieme e la nostra amicizia va avanti dall’infanzia.

“Ragazzi, ci siete tutti?” Jasper urla per farci capire che sono arrivati. Più per fare scena che per necessità. Perché sa perfettamente che siamo tutti in attesa ed in cucina. Anche lui è parecchio agitato, malgrado l’euforia. In questi giorni ha ritinteggiato le pareti di casa, ha acquistato un nuovo divano ed ha fatto spazio nel suo armadio agli oggetti di Alice.

“Jazz, vieni avanti” pochi istanti dopo Alice fa il suo ingresso in cucina e, metaforicamente parlando, nella nostra famiglia.

“Buonasera” non so cosa mi attira di lei. E’ piccolina, moretta con due occhi azzurri come il cielo. Ed un sorriso splendido sulle labbra. Un sorriso solare, aperto alla vita. Si vede che è preoccupata della nostra opinione. 

Mi piace subito. Mi conquista il suo sorriso, mi conquista il sorriso che vedo sulle labbra di Jasper e che sono anni che non vediamo. La deve pensare così anche Victoria perché si alza e le va incontro …

“Ciao, io sono Victoria, la moglie di James, cugino di Jasper. Siamo felici di conoscerti. Jasper e Lucas non fanno altro che parlare di te ed eravamo …” parla a macchinetta e James la blocca e la allontana. Alice ride della scenetta dei due.

“Vic, la stai monopolizzando. Ci siamo anche noi che vogliamo conoscerla. Io sono James. I piccoletti che vedi, invece, sono miei: Elionor, John e la più alta è Isabella, la più rompi! Ma chiamala Bella o ti ringhierà contro! Benvenuta a Londra” ridono tutti della battuta di mio fratello mentre la abbraccia.

“Si, sono solo figli suoi! Perché si è fatto lui 9 ore di travaglio per far uscire le due belve di 3 kg l’una” Vic sbuffa e si appresta a tirare fuori dal forno l’arrosto che è pronto. Con le loro solite scenette, stanno mettendo a loro agio l’ultima arrivata ed, infatti, Jasper le spiega di non far caso ai due, perché sono proprio come li vede in quel momento!

“Io, invece, sono Isabella. Bella per gli amici. James è mio fratello. Perdonalo, è un pagliaccio nato! È un piacere conoscerti, finalmente!” ci abbracciamo e mi trovo subito a mio agio con lei. La invito a togliere il cappotto e mettersi comoda, così potremo cenare tutti insieme.

“Wow! Non mi aspettavo un’accoglienza così calorosa. Jasper e Lucas mi hanno parlato di voi come delle persone speciali e non posso che concordare con la loro opinione”

In poco tempo nasce una bella amicizia. Abbiamo tutti stampato in faccia lo stesso sorriso che da mesi hanno Jasper e Lucas!

“Sarai stanca dal viaggio e sicuramente accuserai il jet lag. Abbiamo preparato una cena leggera, così andrai subito a riposare” mi dirigo verso il piano cottura e comincio a portare i piatti in tavola, mentre tutti prendono posto chiacchierando allegramente. Osservo Lucas che cambia il suo abituale posto per mettersi vicino ad Alice. Incrocio il mio sguardo con quello di Jasper. Ha occhi solo per Alice. È la prima volta che lo vedo completamente innamorato di una donna. Ha lo stesso sguardo protettivo che finora ha riservato solo al piccolo Lucas. Malgrado questo colpo di testa, lui è una persona molto razionale. E ci tiene alla nostra opinione. E annuisco per fargli capire che Alice mi piace!

“Alice, non ti faremo molte domande. Solo una: raccontaci tutto di te!” Vic è diretta e lei non si risparmia mentre mangiamo allegramente. A fine cena, molto più lunga del solito, sappiamo praticamente tutto di Alice: che è figlia unica, adottata da una coppia di medici benestanti di New York; ha 25 anni ed è laureata in medicina. Il padre le ha dato dei nomi da contattare a Londra per trovare lavoro, ma nulla di certo. E dopo, con occhi sognanti, ci racconta del loro amore …

“… e mentre ero a passeggio tra le bancarelle del mercatino di Berna, mi imbatto in Lucas che si era perso. Si era allontanato da Jasper per andare a vedere lo spettacolo di marionette e non ritrovava il padre. Quello che mi ha colpito era che non piangeva. Era preoccupato ed in ansia, questo si! Allora l’ho accompagnato al posto di raccolta più vicino e gli ho fatto compagnia finché non è giunto Jasper, che avevamo rintracciato al cellulare. Anche questo mi ha colpito. Pur essendo moto piccolo conosceva tutti i riferimenti del padre. E quando Jasper è arrivato era bianco come un cencio. C’è voluto un po’ prima che si riprendesse e, nel frattempo, noi abbiamo bevuto una cioccolata al fondente. Ho scoperto che Lucas ed io abbiamo gli stessi gusti in fatto di cioccolata! Anzi abbiamo deciso che la prossima estate, se torneremo in Svizzera per le vacanze, faremo il corso per diventare maitre chocolatier! Quando eravamo giunti ai saluti è uscito fuori di alloggiare nello stesso hotel e, da allora, non ci siamo più separati … due settimane fantastiche, da sogno!” la guardiamo entrambi con gli occhi a cuoricino e lei ride del nostro stato. Jasper è il primo ad alzarsi e cominciare a sparecchiare mentre i bambini si spostano in soggiorno per giocare liberamente.

“Avete finito con il vostro interrogatorio? La posso portare a vedere la casa in cui abiterà?” Jasper interrompe il nostro momento femminile.
“Figurati, dovete solo andare dall’altro lato del pianerottolo! Alice, viviamo tutti in questa piccola palazzina. Al piano inferiore i ragazzi hanno i loro uffici. Al primo piano abitiamo noi e in mansarda ci vive Bella. Tutto qui!” sappiamo che lei, a New York, vive in una bellissima villa. Qui, dovrà adattarsi. Ma lei sorride e annuisce.
“Mi sembra bellissimo. In pratica vivete tutti insieme in questa villetta” annuiamo tutti e le spieghiamo.
“Ci siamo trasferiti qui dopo l’università. Londra era troppo cara per le nostre tasche. Con quello che pagavamo di affitto, qui siamo riusciti a fare il mutuo e comprare casa. A Dulwich abbiamo trovato la comodità del piccolo paese e della grande città tutto insieme. Con la metro, abbiamo la fermata praticamente sotto casa, ci mettiamo 20 minuti ad arrivare al centro Londra” le spieghiamo la nostra realtà e pare soddisfatta.

“Ho soggiornato a Londra l’ultimo anno di università. Ho fatto una stage di 6 mesi e conosco benissimo il funzionamento della vostra metro. È ottima e permette di fare a meno della macchina, anche la sera raggiunge la periferia ed è molto controllata” annuisce convinta.

Pochi minuti dopo loro si recano nella loro casa ed io rimango ad aiutare Victoria a sistemare casa. Spettegolo con lei e James ed i pareri sono unanimi: Alice ci piace!
E dentro di me penso che anche io vorrei un amore come il loro: come James e Victoria che si capiscono anche con un solo sguardo; come Jasper e Alice che hanno messo meno di un battito di ciglia a capire di voler rivoluzionare la loro vita per stare insieme. Mi siedo sullo sgabello e sospiro.

"Lo troverò mai, io? “  Vic e James mi guardano senza capire.
"Il grande amore! Quello che avete voi ed ora anche loro! “ li vedo sorridere ed entrambi mi stringono in un abbraccio familiare.
“ Arriverà, Bella! E ti farà battere il cuore come nessun altro! “ sorrido e li ringrazio per consolarmi. Poi, anche io, vado nella mia casetta.

Qualche settimana dopo….

“Finalmente ho trovato lavoro!!!” Alice entra in casa saltellando allegramente e sventolando in alto un plico di fogli! Ci stavamo preoccupando che avesse sbagliato linea della metro o fermata. Al telefonino non rispondeva e Jasper stava andando in escandescenza! Il sempre controllato Jasper camminava da un angolo all’altro della casa come un leone in gabbia!

“Alice, perché non rispondi al cellulare? Pensavo ti fossi persa e con la bufera di neve che c’è non sapevo da dove cominciare per ritrovarti!” Jasper non le manda a dire e, malgrado la nostra presenza le chiede spiegazioni. Cerca di non alzare la voce per non innervosire i bambini. È agitato e non lo nasconde. Vic non trattiene le risate. Mi piace il modo in cui Alice gli sorride. Il suo sorriso arriva agli occhi. È amore pure. In queste settimane ho visto come interagiscono. Sembra che si conoscono da sempre. Hanno lo stesso rapporto di Vic e James. E Alice tratta Lucas proprio come se fosse suo figlio. Penso che a breve sarà naturale per tutti che lui la chiami mamma. Lega le sua mani dietro al collo di Jasper e lo abbraccia.
“Infatti, ti immaginava già sperduta su qualche vagone ferroviario, magari in viaggio verso Liverpool, al freddo e al gelo, con una tazza di te in mano per scaldarti, gentilmente offerta dai volontari che in questi giorni si occupano degli homeless!” fortuna che c’è James sempre pronto a sdrammatizzare.
“Ah! Non avrò un gran senso dell’orientamento ma dopo 4 settimane ho imparato a tornare a casa. E il telefonino ha la batteria scarica!” abbraccia Jasper. Ma, come si accorge della presenza di Lucas, lo lascia subito per coccolarsi il bambino.
“Piccolo mio, ho fatto preoccupare anche te?” è bello il modo in cui si guardano. Sono proprio innamorati! Lucas scuote la testa!
“No! Ti conosco. Te la cavi in qualsiasi occasione. Non ti ferma un tacco rotto e un calza smagliata, figuriamoci una metro!” è bravo Lucas!

“Alice raccontaci del lavoro” Vic ci riporta tutti alla realtà. Sistemo in tavola. Stasera siamo a casa mia e ho preparato la pizza per tutti. Di tutti i gusti ed in grande quantità.
“Il distretto sanitario di Dulwich mi ha proposto un contratto di 6 mesi in sostituzione dell’attuale medico che è in Africa per “Medici senza frontiere”. Non è il massimo, ma per cominciare va bene” ci guarda tutta soddisfatta. Ha faticato a trovare un lavoro. Non l’ha aiutata essere cittadina americana. Non è stato facile ottenere il permesso di soggiorno per poter lavorare in Inghilterra e so che sono dovuti intervenire personalmente il console americano. Non so come faccia a conoscerlo. Ma l’ha aiutata.
“Ottimo. Anche vicino casa. Nel frattempo, dovrai continuare a cercare qualcosa di più stabile” annuisce mentre sforno la pizza per i bambini che si accomodano in trepidante attesa. Li seguono anche gli adulti.

“Bella mi devi insegnare a cucinare. Se un giorno deciderai di cambiare lavoro, ti consiglio di puntare sulla ristorazione!” sono tutti d’accordo con Alice e scuoto la testa. Per loro è facile cucinare. Sono di bocca buona e si accontentano di tutto. Basta che sia italiano ed in abbondanza. Poi, si sa. In compagnia si mangia di tutto e senza badare molto a cosa c’è nel piatto.


Ciaoooooooooooooooooo!!!
Sono tornata con una nuova storia!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Allora: innanzitutto ringrazio tutte coloro che in questi mesi mi hanno scritto per sapere che fine avessi fatto!!! Ma come sapete non amo pubblicare qualcosa che non è finito o che non mi soddisfa!
Ora sono pronta e spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!!!
Attendo i vostri commenti e prometto che questa volta risponderò a tutte!!!

Baciiii
 
 
  
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