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Autore: Its a beautiful day    07/05/2016    0 recensioni
"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"O mi dio!" urlo 

"Ou, che cazzo gridi?" Zayn si rigira nel letto, per guardarmi in faccia "Oh" dice solamente

"Cosa ci faccio nel tuo letto?" chiedo inorridita

"Ieri sera, ho avuto un.. un incubo e ti ho chiesto di restare, penso" sembra piuttosto imbarazzato

"Oh, è vero" dico semplicemente "Ma che ore sono?" spalanco gli occhi quando noto che sono le 11.30
Mi alzo velocemente dal letto, correndo in bagno
"Non vorrai andare a scuola ora? Il tempo di preparati e arrivare e le lezioni saranno quasi finite" Zayn è appoggiato allo stipite della porta. 
È assonnato, ha gli occhi semi chiusi ha causa della luce e i capelli scompigliati. È completamnete svestito, a parte i boxer, il che mi permette di osservare i suoi tatuaggi. 
Noto una scritta in ebraico in alto a destra, sul suo petto. Chissà cosa ci sarà scritto
"Mi stai ascoltando?" mi schiocca le dita davanti alla faccia

"Eh? Sì sì ho capito. Non posso saltare scuola, ormai siamo alla fine e poi Federico.. Federico cazzo!" urlo e lascio il bagno. Corro in camera per prendere il telefono: due messaggi e tre chiamate perse.
| Scusami amore, non ho sentito la sveglia stamattina. Ti vengo a prendere? | gli scrivo

"Per una volta che non lo vedi, fai tutto questo casino?" Zayn appare dietro di me

"Mi ha aspettato davanti a casa per un quarto d'ora poverino" dico dispiaciuta

"Vuol dire che domani ti sveglierai in orario" fa spallucce

"È tutta colpa tua se non sono andata a scuola!" urlo

"Nessuno ti ha chiesto di venire da me" ringhia

"Cosa avrei dovuto fare? Al contrario di te, ho un cuore" sbotto

"Oh, anche io ho un cuore. Anche io so essere gentile con le persone. Tendo a soddisfare molte vagine vogliose" mi sorride

"O mio dio, sei disgustoso" mi lamento "Sai pensare a qualcosa che non sia il sesso?"

"Diciamo che non ho particolari interessi oltre a quello" fa spallucce

"Oltre alle moto" aggiungo. Rimane in silenzio per un attimo

"Come lo sai?" chiede

"Hai lasciato il casco e il giubotto in camera. Non sapevo avessi una moto" 

"Beh ora puoi aggiungere un'altra voce sulla tua lista di 'cose da scoprire su Zayn' " Lascia la stanza, e rimango a osservare la sua figura, finché non scompare dietro alla porta di camera sua.
Vado in bagno per lavarmi la faccia, poi mi cambio, mettendomi dei pantaloncini e una canotta celeste
| Tranquilla piccola. Non c'è bisogno che vieni fino a qui. Domani ho una verifica, e devo cominciare a studiare per gli esami, non penso di poter uscire | la notifica del messaggio di Federico lampeggia sullo schermo
| Verrai venerdì da me, vero? |
| Certo |
| Perfetto. Ti voglio bene, buono studio! |
| Anche io. Grazie |
Appoggio il telefono sul bancone del bagno e inizio a spazzolarmi i capelli: mi osservo nello specchio, e guardo come siano belli.
Oltre alle labbra, è l'unica cosa di me che mi piace. Li spazzolo per qualche minuto, mentre mi osservo, poi scendo in cucina
"Dio, potresti almeno vestirti?" mi lamento, coprendomi gli occhi, appena entro in cucina. Zayn indossa solo i boxer

"So che vuoi guardare" è girato di spalle, ma posso scommettere che stia sorridendo.
Ha ragione.
Cosa? Giorgia, cosa stai dicendo? Tu non lo vuoi guardare, hai un fidanzato.

"No che non voglio guardare. Potresti mettere almeno un paio di pantaloni?" gli chiedo

"Il fatto che tu abbia pensato prima di rispondere, già dice qualcosa" si gira e si appoggia al bancone

"Certo, certo" chiudo la conversazione. Lui si rigira a cucinare.
Lo osservo: osservo come i muscoli della schiena si contraggano mentre cucina, osservo il piccolo tatuaggio che ha in cima alla schiena.
Dovrei farmi spiegare il significato di ogni singolo tatuaggio che si è fatto. Secondo me, nessun tatuaggio ne ha uno.
"Potresti anche smetterla di fissarmi" si gira, sorridendo soddisfatto, posandomi davanti un piatto di pancakes

"Cosa? Non ti stavo fissando" mento. Solo adesso mi accorgo di essermi appoggiata con il gomito al tavolo, posando la testa su una mano. 

"Certo" sorride e si siede davanti a me "Ti ricordo che sei una pessima bugiarda"

"Ma poi, quale persona cucina in mutande?" taglio corto

"Io" risponde sempliemente, alzando le spalle
Mangiamo in silenzio. Durante la colazione sento i suoi occhi addosso mentre guardo la televisione.
Non saprei dire che sensazione provo ogni volta i miei occhi incontrano i suoi: è come se mi mancasse il respiro per un momento, e sento qualcosa muoversi in fondo al mio stomaco.
Appena ho finito la colazione, lascio la cucina. Tiro un sospiro di sollievo quando lascio la stanza, e non mi sento più i suoi occhi su di me. I miei movimenti tornano fluidi, mentre cammino velocemente verso il salotto.
Non so perché, ma restare a casa da sola con lui mi mette ansia. So che alla fine non mi farebbe nulla, perché so che è un bravo ragazzo, ma ci sono ancora tante domande senza una risposta
Mi alzo dal divano per andare ad aprire alla porta
"Uh, ciao. C'è per caso un certo Davide Smith?" un ragazzo alto, dai capelli ricci e profondi occhi verdi è in piedi davanti a me, e guarda dentro casa. Lui sa del cambiamento di nome di Zayn.

"Sì, te lo chiamo. Smith! Ti cercano!" urlo facendo sobbalzare il ragazzo

"Che c'è.. Che ci fai qui?" i suoi occhi su chiudono a fessura davanti alla vista del ragazzo riccio. Ora indossa dei bermuda neri e una conotta bianca: per poco non sgrano gli occhi alla sua vista.

"Dobbiamo finire la chiacchierata, non ricordi? Le corse non si organizzano da sole" sorride
Era lui al telefono l'altra mattina? Dall'espressione di Zayn appena l'ha visto direi proprio di sì. Oppure potrebbe essere stato Louis. 
Il che spiegherebbe perché era in quella zona, e la busta che gli ha lasciato.
Ad ogni modo, se avessi saputo che non voleva vederlo, non gli avrei detto che era qui. Ma dato che Zayn non mi parla dei suoi amici, non potevo saperlo.
La parola corse attira la mia attenzione. Di quali corse parla?

"Non ora Harry" dice a denti stretti
Harry? Harry.. Harry Edward Styles, altro componente della band. Osservo i suoi profondi occhi verdi, e quel sorrisetto malizioso che aveva fin da ragazzino. Non c'è dubbio, lui è il quarto componente della band.
Com'è possibile che quei ragazzi così puliti e innocenti si siano traformati nelle persone che sono oggi?

"Oh sì invece, se no mi prendo la tua amichetta" mi attira contro di lui, col suo petto schiacciato contro la mia schiena. Rimango pietrificata.

"No! No. Non di nuovo. Lasciala stare. Parliamone fuori" sospira, tirandomi via dalla sua presa "Entra dentro e chiudi a chiave tutte le porte" mi sussurra nell'orecchio. Annuisco, e chiudo la porta appena lui esce. 
Vado in cucina e chiudo quella del retro e aspetto. Aspetto che Zayn rientri per capire cosa sta succendendo, anche se so che non mi dirà nulla.
Passano una ventina di minuti, quando finalmente rientra
"O mio dio, stai bene" tiro un sospiro di sollievo

"Preoccupata per me?" sorride soddisfatto

"Che? No. Non volevo occuparmi del tuo cadavere" sbotto. Ride "Chi era lui? Un altro dei tuoi amici di merda?"

"Sì" prende un bicchiere d'acqua

"Cosa vuole da te? Perché parlava di corse?" gli chiedo

"Nulla" La risposta che mi aspettavo

"Allora sei il mio coinquilino, potrei almeno sapere in quali cazzo di casini sei andato a finire?" sbotto

"Casini che non ti riguardano, che non rigurdano in alcun modo te e tua cugina, perciò stanne fuori"

"Hanno dei collegamenti col tuo passato, non è vero?" si irrigidisce, e stringe i pugni

"Sì" dice a denti stretti

"Perché non vuoi parlarmene? Io ti ho parlato del mio passato" 

"Ti ho già raccontato della band, e hai scoperto troppo. Non ho intenzione di dirti altro. Qui non si tratta solo di droga sbotta" Quindi ho la conferma che si dorgava anche lui.

"Tu corri in moto?" le parole mi escono, senza controllo "Ti sei pagato l'università correndo in moto!" esclamo

"Aggiungi anche questa voce alla tua lista. Giornata di scoperte, quella di oggi" sbuffa lasciando la stanza e va al piano di sopra. Lo sento chiudere la porta della sua stanza, poi silenzio.
Non riesco a capire cosa possa nascondere nel suo passato, da volerlo dimenticare. Si drogava anche lui questo è certo.
Forse non ha capito con chi ha a che fare. Se lui non vuole dirmelo, saranno i suoi amici a farlo.
Prendo il computer, e comincio a fare qualche ricerca. La zona dove ho incontrato Louis, è a nord della città, circa una mezz'oretta da qui. Dovrei arrivarci in una ventina di minuti in motorino.
Per raggiungere Liam e.. Harry, non so come fare. Però potrei chiedere a Louis.
È da pazzi voler tornare dal ragazzo che ha tentato di violentarmi, ma se Zayn non vuole parlare allora parleranno i suoi amici.
Domani pomeriggio andrò da Louis e ci parlerò.
Ora è meglio che io mi metta a studiare per la verifica di matemarica di domani.
Salgo in camera mia, e apro il libro.
Leggo e rileggo più volte le regole mentre provo a fare gli esercizi.

                              ----

Quando guardo l'ora sono le 14.30. Zayn non mi ha chiamata per fare pranzo, presumo che non l'abbia fatto nemmeno lui.
Decido di andare in camera sua a cercarlo. Busso due volte alla porta, ma nessuno risponde.
Apro la porta, e lui non c'è. 
La sua camera è estramamente disordinata: i suoi vestiti sono buttati sul pavimento, mentre alcune paia di scarpe sono sparse per la camera.
Sulla scrivania, una boccetta di profumo. Lo annuso: è davvero buonissimo. È un odore forte, virile. Mi pizzica leggermente il naso, mentre ne assaporo il profumo. Rimetto la boccetta apposto ed esco dalla cemera.
Scendo al piano di sotto e trovo un biglietto
*Sono uscito a fare delle commissioni. Torno presto, Zayn*
È uscito senza dirmi nulla? Ma come può farlo? Non avrebbe dovuto uscire senza dirmi nulla, è una questione di rispetto.
Decido di farmi un bagno, per rilassarmi un po'.
Riempio la vasca, con acqua e sapone, in modo che si riempa di schiuma. Accendo lo stereo, e attacco un biglietto sulla porta del bagno *Sono nella vasca, non disturbate*
In modo che nessuno, e ripeto nessuno, possa entrare.
Mi immergo nella vasca mentre le note di Jason Derulo riempono la stanza. Appoggio la testa sul bordo, chiudendo gli occhi facendomi avvolgere dall'acqua calda e dalla melodia. 
Mi sveglio di soprassalto quando Acid Rain parte, ad un volume un po' troppo alto.
Guardo l'ora: le 16
"Devo essermi addormentata" mi dico mentre mi stiracchio. Comincio a insaponarmi il corpo

"Oddio, scusami, di nuovo" Zayn apre la porta, ma la richiude immediamente quando mi vede nella vasca

"Ma sai leggere?" urlo dalla vasca
Zayn non mi risponde, ma non ho intenzione di lasciare in sospeso l'argomento.
Appena ho finito di asciugarmi, mi vesto e vado da Zayn
"C'era un cazzo di biglietto appeso alla porta" sbotto

"Ma di quale biglietto parli?" sembra non capire

"Dio mio" esclamo. Vado verso la porta del bagno ma il biglietto non c'è. "Era qui, l'avevo attaccato"

"Sei sicura?" mi chiede con la braccia incorciate

"Sì davvero! L'hai tolto apposta non è vero? Dove l'hai messo, stronzo?" lo spintono

"Ehi calmati. Non l'ho toccato il tuo biglietto. Non c'è nemmeno per terra" sgrana gli occhi "Hai sentito dei rumori mentre non c'ero?" chiede fissandomi

"No, avevo la musica accesa. Perché?"

"Nulla" entra in camera sua. "È questo il biglietto?" dice porgendomi un pezzo di carta raccolto da sotto la scrivania

"Sì" rispondo

"Figli di puttana" lo stringe tra le mani e lo sbatte contro la scrivania. Apre il cassetto, e tira fuori una busta. È vuota

"Figli di puttana!" urla ancora, facendomi sobbalzare

"Che succede?" chiedo spaventata

"Nulla. Non dire niente a tua cugina di questa storia, ti prego. Me ne occupo io"
È la prima volta che mi supplica. Forse è davvero il caso che io ne rimanga fuori

"D'accordo, però voglio sapere che succede" ma non ce la faccio proprio a rimanere all'oscuro di tutto

"No" dice a dentri stretti

"Allora dirò tutto a Giulia"

"Tu!" mi punta il dito contro, facendomi indietreggiare. Alla mia reazione, si calma. "Okay" sospira

"Devo parecchi soldi a Louis e Harry. Mi hanno aiutato in passato, diciamo. Ma ora li rivogliono indietro. Soprattutto Louis. Non sono molto amichevoli quando si tratta di soldi"

"Aiutato a fare? A comprare la droga?" stringe i pugni alle mie parole

"Anche. Ora hai saputo quello che volevi" incrocia la braccia

"Ma non mi hai detto tutto" mi lamento

"Le cose più importanti. Finiscila. Sei così irritante con tutte le tue cazzo di domande"

"L'hai già detto"

"E lo ripeto!" dice esasperato prima di lasciare la stanza
Ma deve lasciare la stanza ogni volta che non gli va a genio un argomento? Che nervi.
Quindi, ricapitolando, degli scagnozzi di Harry e Louis, se non loro stessi, sono entrati in casa mentre io ero in bagno e hanno rubato dei soldi a Zayn.
Rabrividisco al pensiero che siano entrati mentre io ero in casa, al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere. Mi immagino il ghigno sul viso di Harry, mentre stacca il biglietto dalla porta.
Un altro brivido mi percorre.
Torno in camera mia a preparare la cartella per domani, cercando di ricordare tutti i libri e soprattutto il materiale per la verifica di matematica.
Sento le voci di Giulia e Filippo: sono tornati dal lavoro. Tiro un sospriro di sollievo che dura ben poco
"Come mai non sei andata a scuola oggi?" mi urla Giulia

"Ehm io.."

"Devo averle disattivato la sveglia ieri. Ero entrato in camera sua per cercare dei fogli e devo averla spenta per sbaglio" mi copre Zayn.
È ovvio che Giulia non debba venire a sapere che io e Zayn abbiamo dormito insieme, anche se non mi ha toccata, ma uscirebbe di testa comunque.
"Non c'è biosgno che la copri" si lamenta Giulia, mentre Filippo ridacchia dietro di lei.
Mimo con le labbra un grazie verso Zayn, ma lo ingnora.
Assolutamente lunatico. Prima mi aiuta, poi mi ignora.
Non esiste persona più irrante, lunatica, insopportabile di lui.

   
 
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