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Autore: Justice Gundam    08/05/2016    2 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 22 - Il prossimo obiettivo
 
 
Ortilla tirò un breve sospiro quando il suo Scraggy mise a segno un potente attacco Breccia contro un Houndour della Banda Magma, facendo cadere a terra privo di sensi il Pokemon Buio/Fuoco. Accanto a lei, Heather, Shelly e Fern stavano a loro volta dando prova della loro abilità - il Vibrava e il Bagon di Heather stavano affrontando efficacemente un altro po' di Pokemon e scagnozzi, mentre un po' più in là, Shelly e Fern stavano guidando Volbeat, Beedrill, Roselia e Nuzleaf all'assalto della Banda Idro e dei loro Pokemon d'Acqua. A quel punto, era chiaro che le due bande di strada non potevano farcela contro i più esperti allenatori della resistenza.  
 
"Ora, per favore... potremmo smetterla di combattere inutilmente, e cercare di discuterne, come avevamo cercato di fare prima?" chiese Ortilla. Alty svolazzò maestosamente accanto a lei, lasciando a terra un gruppetto di Pokemon Fuoco nemici - un Vulpix, un Numel e un Flareon - con il suo attacco Dragopulsar.
 
"Alti altaria!" esclamò la graziosa Pokemon piumata, muovendo lentamente le sue grandi ali.      
 
"Già... io, sinceramente, avrei cose più interessanti da fare che starmene qui a badare a dei babbei come voi." affermò Fern, guardando con distacco il suo Nuzleaf che metteva a terra un avversario con un attacco Foglielama.
 
Per quanto numerosi membri delle bande fossero frustrati e infastiditi, non potevano negare che l'abilità di quel giovanotto dai capelli verdi e di quelle tre bambine che sembravano così innocue era al di là di quanto potessero fare loro in quel momento... quindi, seppur con riluttanza, decisero di arrendersi e lasciar perdere tutto. "Tsk... e va bene, avete vinto voi..." mormorò una ragazza della Banda Magma. "Ma che cosa vi è saltato in mente di immischiarvi nella sfida tra noi e quei buffoni della Banda Idro? Questa sono cose che riguardano noi, e soltanto noi!"
 
"A chi è che dici buffoni, testa di fiammifero?" reagì una della Banda Idro. "Se non ricordo male, siete stati voi a separarvi dalla nostra banda per primi!"
 
"Certo, perchè voi non avevate la più pallida idea di come fare ad attaccare il Team Meteora!" esclamò un tizio della Banda Magma. "Stavate lì a pensare per secoli, iniziavate un piano e poi subito lo scartavate... secondo voi, potevate davvero farcela così com'eravate?"
 
"Oh, non mi sembra che voi abbiate avuto molto più successo!"
 
"Certo, perchè voi ci ostacolate, branco di marinaretti d'acqua dolce!"
 
Heather alzò gli occhi al cielo e strinse le mani a pugno per il fastidio, presa com'era tra quei due branchi di idioti che litigavano tra loro e si insultavano senza alcun costrutto. Anche la più paziente Shelly fece una smorfia e si sfregò la fronte con una mano cme se le stesse venendo un forte mal di testa, e Fern fece finta di non conoscere nessuno...
 
"Scrrrrrraggy..." mormorò lo Scraggy di Ortilla, pensando che la situazione fosse talmente ridicola da diventare comica!
 
La bambina dai capelli turchini guardò negli occhi prima Scraggy e poi Alty, e la Pokemon piumata fece un cenno con la testa come per dire che in effetti sarebbe stata una buona idea intervenire...
 
"Hai ragione, Alty... questa gente ha fatto un po' troppa confusione da queste parti..." disse Ortilla. Si mise in mezzo tra le due bande e battè le mani in modo da richiamare l'attenzione su di sè. "Hey, hey! Calma, tutti e due! Non credete di stare esagerando?" esclamò, cercando di fare la voce grossa. Non era esattamente abituata ad essere brusca, ma in quel momento era la cosa più sensata da fare, se voleva farsi prendere sul serio. "Abbassate un po' le mani, tutti quanti, e cerchiamo di discuterne!"
 
"E tu cosa vuoi saperne, marmocchia?" esclamò uno della Banda Idro. "Tu non c'entri niente, quindi alza i tacchi e pedala!"
 
"Altaria!" esclamò accigliata Alty, rivolgendo uno sguardo feroce al tizio che aveva appena parlato. Sembrava che volesse dire che non gli conveniva alzare la cresta con lei e la sua allenatrice...
 
"Per vostra informazione, queste... mocciose... fanno parte della resistenza contro quel dannato Team Meteora!" esclamò Heather, con una grossa venuzza pulsante sulla fronte. "E hanno molta più esperienza di voi, se posso dirvi le cose come stanno!"
 
Shelly non volle essere da meno. "Non voglio essere sfacciata... ma in tutto questo tempo che avete passato a combattervi a vicenda, il Team Meteora è andato avanti con i suoi piani! Questa vostra rivalità non ha giovato a nessuno, se non al Team Meteora, che adesso vi starà ridendo alle spalle! Almeno noi abbiamo provato ad opporci a loro! E se permettete, ci stiamo anche riuscendo!" esclamò, con più durezza di quanta non ricordasse di aver mai avuto. Heather stessa sgranò un po' gli occhi davanti alla fermezza dimostrata dalla sua timida amica del cuore.
 
"Beh... non credo che sarei riuscita a spiegarmi con parole più indicate." affermò Ortilla, dopo aver fatto un cenno di intesa ai suoi due Pokemon. "In questo momento, mentre voi continuate a sprecare le vostre forze in queste battaglie inutili, il Team Meteora continua a portare avanti i suoi piani. Credo che sarebbe meglio se cercassimo... di venirci incontro!"
 
"Scraggy..." disse Scraggy, come se volesse dire che aveva anche lui un po' di esperienza a riguardo.
 
Per diversi secondi, scese il silenzio tra le due fazioni che erano state costrette a deporre le armi, o meglio, le Pokeball. Si sentiva che la sfiducia e la reciproca rivalità impediva alle due bande di parlare apertamente l'una con l'altra... ma se non altro, le parole delle tre bambine sembravano aver avuto un po' di effetto sui teppisti e li avevano indotti a più miti consigli. Uno della Banda Idro sospirò e si sfregò la fronte, parlando per primo.
 
"E va bene..." disse, ancora poco convinto. "Vorrà dire che per stavolta... cercheremo di parlarne. Ma sia chiaro che se è un trucco... potete scordarvi che noi e la Banda Magma scendiamo a patti!"
 
"Lo stesso vale per noi!" replicò una ragazza della Banda Magma. "Non siamo venuti qui per chiacchierare! Dovevamo regolare i conti una volta per tutte!"
 
Heather alzò gli occhi al cielo. "Ugh... siete davvero due branchi di imbecilli, lo sapete?" ringhiò la bambina più piccola. "Potete fidarvi di noi, accidenti! Anche noi vogliamo sconfiggere il Team Meteora! Ma se voi decidete fin da subito che non c'è niente da fare, allora non vale neanche la pena di parlarne!"
 
"E noi preferiremmo che collaborassimo tutti. La Banda Idro e la Banda Magma erano dalla stessa parte, una volta... o sbaglio?" chiese Shelly. "Quindi... mi chiedo perchè vi siate allontanati! E credo che... possiate tornare ad essere amici! Non si dimenticano certe cose... così, soltanto perchè lo si vuole!"
 
"Okay, okay, non sbilanciamoci... adesso raggiungiamo gli altri, e vediamo di parlare anche con i vostri capi!" disse Ortilla. "Cerchiamo di risolvere tutto in maniera diplomatica, invece di stare sempre l'uno alla gola dell'altro. Ed ora... forza, andiamo! A quest'ora Vera e gli altri avranno sistemato le cose."
 
"Va bene..." disse infine uno della Banda Magma, immaginando che a quel punto non ci fosse altra scelta che fare come avevano detto quelle marmocchie...
 
 
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Poco dopo, nel rifugio della resistenza, i due leader delle bande di strade erano seduti l'uno davanti all'altro ad un tavolo, illuminati da una lampada e sorvegliati dallo sguardo acuto e severo di Amaria. Ivano e Massimo si guardavano in cagnesco, tirando ogni tanto un sospiro o un brontolio, ma senza dire nulla. Nessuno dei due sembrava essere deciso a fare il primo passo che avrebbe potuto significare un incontro pacifico tra le due bande di strada, e la fine di una rivalità inutile e dannosa.
 
"Bene." disse Amaria, dopo alcuni snervanti minuti di tensione, tenendo in braccio il suo Oshawott. Assieme a lei c'era anche un altro Pokemon - il Bibarel che lo Skitty di Vera aveva incontrato e aveva portato con loro fino al rifugio. Il Pokemon castoro attendeva accanto ad Amaria con espressione apprensiva, evidentemente sperando che uno dei due leader facesse la prima mossa per condurre alla riappacificazione. Ma visto che nessuno dei due sembrava deciso a farlo, Amaria stava cercando di dare una mano. "Ora, se permettete, vorrei sapere qualcosa di più su questa vostra rivalità. Che cosa speravate di ottenere, esattamente, con questo vostro modo di fare? Non avete ottenuto nient'altro che favorire il Team Meteora, sprecando inutilmente le forze."
 
Ivano e Massimo restarono in silenzio, ed Amaria non seppe se interpretarlo come un segno di vergogna per le parole della giovane esperta di Pokemon d'Acqua... o se come un testardo rifiuto di scendere a patti.
 
"Insomma, vogliamo cercare di capire il motivo di questa rivalità? Non è che volete spiegarcelo?" chiese Amaria, a metà tra l'esasperato e l'indignato. "Perchè tutt'a un tratto il gruppo che eravate si è scisso, e vi siete messi a combattere tra di voi!"
 
"La colpa è tutta sua!" scattò su Ivano, alzandosi di colpo dalla sua sedia e puntando l'indice contro Massimo, che si tirò indietro di qualche centimetro davanti a quella implicita minaccia. "Noi volevamo ripulire questa città! Volevamo spazzare via quei maledetti del Team Meteora! Eravamo tutti d'accordo su questo... almeno finchè il signorino Massimo, qui presente, non si è messo a dire che il nostro modo di fare era sbagliato, e che non saremmo mai riusciti davvero a liberare Reborn City con i nostri metodi!"
 
"Ah, adesso dai la colpa a me?" esclamò Massimo, restituendo ad Ivano uno sguardo astioso. "Voi non avevate la più pallida idea di cosa fare una volta che il Team Meteora fosse stato eliminato! La ricostruzione di Reborn non terminerà certo quando quei maledetti saranno stati cacciati via! Capisco che tu abbia le tue ruggini personali, ma lasciarsi prendere dall'impeto non servirà a niente!"
 
"Hai un bel dire di non farsi prendere!" gli rinfacciò Ivano, avvicinandosi di un po'... al punto che Amaria fu costretta a gettare loro uno sguardo minaccioso per intimare loro di non fare scherzi. "Hmph... sì, lo ammetto... c'è del personale nel mio motivo per oppormi al Team Meteora! Quei maledetti hanno inquinato il Lago Azzurro, e hanno rovinato la mia famiglia... ma anche a te è successo qualcosa, no? La vostra casa è stata distrutta da una delle loro diavolerie!"
 
"Questo cosa c'entra?" esclamò Massimo, alzandosi di scatto e battendo una mano sul tavolo. "Va bene, anch'io serbo rancore al Team Meteora, e allora? Non mi sembra comunque un buon motivo per caricare a testa bassa come fate voi! E comunque, al contrario di voi che pensate che basti sconfiggere il Team Meteora... noi almeno siamo consapevoli che ci vorrà ancora tempo prima che questa città possa essere rimessa in piedi! E che dovremmo lavorare ancora a lungo per fare in modo che ritorni quella di un tempo!"
 
"E allora? Vi sembra un buon motivo per starvene là come dei babbei a pianificare, a perdere tempo con minuzie?" esclamò Ivano. "Voi facevate un piano, e poi lo scartavate cinque minuti dopo! Non vi trovavate mai d'accordo su come fare per attaccare il Team Meteora! Non saremmo andati da nessuna parte continuando a temporeggiare come degli eterni indecisi! E alla fine il Team Meteora ci avrebbe preso!"
 
"Non avete fatto un gran bel lavoro, da quando vi siete separati da noi!"
 
"Beh, se voi ci impedite di farlo, non c'è da stupirsi!"
 
Amaria si massaggiò la fronte mentre continuava ad ascoltare il battibecco di quei due. Era quasi imbarazzante starli ad ascoltare... come facevano a non rendersi conto di una cosa tanto semplice?
 
"BIBAREL!" esclamò il Pokemon castoro, arrampicandosi  rapidamente sul tavolo ed aprendo le braccia, per fare segno a quei due di smetterla e di mettersi calmi. Quando Massimo lo ignorò e fece un cenno di volersi scagliare contro Ivano, Bibarel decise che ne aveva avuto abbastanza... e usò un attacco Pistolacqua, spruzzando un getto d'acqua che colpì in faccia il capo della Banda Magma con abbastanza forza da farlo ribaltare! Massimo emise un gorgoglio strozzato prima di finire a gambe all'aria, davanti allo sguardo esterrefatto di Amaria e del suo Oshawott!
 
"Beh, questa se l'è andata a cercare..." disse Vera, guardando la scena da distanza di cortesia. Bibarel si voltò rapidamente verso Ivano, come per dirgli che ne aveva anche per lui... ed Amaria, dopo aver battuto le mani, si mise in mezzo ai due capibanda per cercare di richiamarli all'ordine.
 
"Calma! Calma, voi due! Non vi ho portati qui per vedervi litigare, ma per discutere!" esclamò Amaria, mentre guardava Massimo che si rialzava asciugandosi la faccia con un fazzoletto come meglio poteva. La ragazza dai capelli smeraldini porse una mano al capo della Banda Magma e lo aiutò a rialzarsi, prima di riprendere il discorso. "Allora... la situazione è quella che sappiamo. Voi siete iniziati come una banda che si opponeva al Team Meteora e cercava di liberare Reborn City da questa minaccia, non è vero?" chiese. 
 
Non ci fu molto che i due capibanda poterono fare, se non annuire.
 
"Allora... perchè non riprovare?" chiese Ortilla, arrivando assieme a Vera e Max. Quando Ivano e Massimo la guardarono basiti, la piccola coordinatrice dai capelli turchini si schiarì la voce e continuò a parlare. "Voglio dire... visto che una volta avete pure lavorato assieme, e che il vostro scopo è lo stesso, perchè non fare un altro tentativo? Non credo che abbiate nulla da perdere... anzi, con un gruppo come il nostro, penso che potreste opporvi ancora meglio al Team Meteora! E le vostre rispettive abilità... potrebbero essere di grande aiuto al nostro obiettivo comune!"
 
"Osha osha..." disse lo Oshawott di Amaria, annuendo con fare arguto.Ivano e Massimo sembravano adesso, se non esattamente convinti, almeno un po' più aperti ad una soluzione pacifica... 
 
"Io penso che quello che ha detto Ortilla sia molto ragionevole." affermò Amaria, voltandosi per fare un sorriso complice alla bambina. "Perchè non provate ad unirvi a noi? Non avreste più motivo per combattere tra voi, e avremmo maggiori possibilità di sconfiggere il Team Meteora, tutti assieme!"
 
Ivano e Massimo guardarono in basso, ancora non del tutto sicuri... e infine, il capo della Banda Magma fece un sospiro e diede la sua risposta. 
 
"Beh, se la mettete su questo piano... immagino che la vostra proposta abbia anche senso." disse, pur con un po' di riluttanza. "E va bene... lo riferirò ai miei sottoposti, evedremo cosa fare. Ma... non posso certo garantire che saranno tutti d'accordo."
 
"Non pretendiamo una risposta subito." affermò Vera. "Vorremmo solo che impiegaste meglio le forze, invece che combattervi tra voi senza alcuno scopo."
 
Massimo storse il naso, ma non disse nulla. Il fratello minore di quella ragazzina lo aveva battuto, dopo tutto... non aveva il diritto di protestare.
 
Ivano ci mise un po' più di tempo a decidersi. Il capo della Banda Idro sembrava ancora molto arrabbiato con Massimo per le faccende di cui avevano parlato in precedenza... ma alla fine, qualcosa sembrò muoversi anche in lui. "Hmph... a questo punto, immagino che abbiate ragione anche voi. In effetti... se ci unissimo a voi saremmo più forti. Ma... non aspettatevi che io chieda scusa a questo bellimbusto!"
 
"Beh, non aspettatevelo neanche da me!" esclamò stizzito Massimo. "La nostra rivalità è affare nostro, e ce la sbrigheremo da soli... ma non prima che il Team Meteora sia stato sconfitto!"
 
Ortilla storse il naso. Sperava che sarebbe riuscita a convincerli a smetterla di odiarsi e tornare amici come avevano dovuto esserlo una volta, ma evidentemente queste erano cose per le quali ci sarebbe voluta un po' di pazienza. Intanto, erano riusciti a far smettere di combattere quelle due bande, e questo era un risultato ottimo. E adesso, i loro capi avevano anche accettato di collaborare con la resistenza. Il resto sarebbe venuto in seguito.
 
"Bene. Questo vuol dire che da oggi in poi avrete qualche limitazione... ma potrete anche godere di un bel po' di vantaggi." affermò Amaria, sorridendo tranquillamente. "Intanto, credo che venga da sè, ma giusto in caso... Non saranno tollerati scontri fisici o battaglie di Pokemon tra membri della Banda Magma e della Banda Idro, nè potrete dare fastidio agli abitanti di Reborn City... questo è tutto quello che vi chiediamo. In cambio, noi della resistenza faremo in modo di assistervi ogni volta che ne avrete bisogno, e vi aiuteremo a ricostruire questa città, e a sconfiggere il Team Meteora. Non solo, ma avrete tutto il diritto di proporre le vostre idee. Vi promettiamo che ogni vostro parere sarà vagliato, e se verrà considerato meritorio, verrà poi messo in pratica. Che ne dite? Non vi sembra una proposta allettante?"
 
Ivano e Massimo dovevano ammettere che temevano in peggio... c'erano delle parti che non stavano loro benissimo, ma tutto sommato si poteva dire che questa disposizione risolvesse più problemi di quanti ne creasse.
 
"E va bene. Ci sto." disse infine il capo della Banda Idro. "In fondo... anche noi della Banda Idro desidereremmo che questa città diventasse un po' più vivibile. Forse assieme a voi si può fare."
 
Massimo alzò le spalle. "Idem per me."
 
Amaria congiunse le mani davanti a sè e sorrise beatamente! "Perfetto! Allora, senza perdere altro tempo... direi che è il momento di passare al nostro obiettivo!" disse, sorprendendo Vera ed Ortilla... oltre che i Pokemon che erano fuori dalle loro Pokeball.    
 
"Alty?" chiese la Altaria che era ormai diventata la compagna inseparabile di Ortilla.
 
"Volete dire che... avete già trovato dove colpirà il Team Meteora, e cosa possiamo fare per ostacolarli?" chiese Vera. In parte, sperava che avrebbe avuto ancora un po' di tempo per studiare meglio quella strana pietra di cui Elisio le aveva fatto dono... ma non era la questione prioritaria, almeno per il momento. 
 
Amaria mosse la testa per dire di sì. "Esatto... e riteniamo che sarà alquanto pericoloso. Avremo bisogno di un po' tutti per gestire questo problema." spiegò. "Florinia ed io siamo riuscite a scoprire il luogo da cui il Team Meteora inquina il Lago Azzurro, e rende le sue acque invivibili. Se riuscissimo a debellare il Team Meteora in quella zona, rimuoveremmo una grave minaccia alla sicurezza della città, e potremmo anche destabilizzare il loro dominio su Reborn City."
 
"Perfetto! Questa sì che è una grande idea!" esclamò Vera stringendo una mano a pugno. "Allora... quand'è che cominciamo?"
 
"E noi... in tutto questo, che parti avremmo?" chiese Ivano, che sicuramente - almeno per il fatto che era il capo della Banda Idro - era personalmente coinvolto in questa particolare operazione.
 
Fu la voce di Florinia a rispondergli, quando la giovane donna con gli occhiali entrò nel soggiorno dalla stessa porta da cui erano entrate Vera, Ortilla ed Alty. "La collaborazione della Banda Idro e della Banda Magma è ritenuta da noi vitale per il buon esito dell'operazione." spiegò con il suo solito tono piatto. "Esporremo il piano molto presto. Nel frattempo, la presenza di tutti i membri della resistenza è richiesta nella sala delle riunioni. Lì spiegheremo la situazione e valuteremo la strategia da utilizzare."
 
"Ricevuto!" esclamò Ortilla, facendo un saluto militare! Vera ridacchiò, divertita dal contrasto tra la serietà di Florinia e il carattere vivace di Ortilla. Quanto meno, la bambina dai capelli turchini dimostrava di essersi adattata abbastanza bene all'esperienza di Reborn... e stava reagendo con determinazione.
 
"Bene! Allora ci vediamo nella sala riunioni tra una mezz'oretta!" affermò Amaria, con le mani intrecciate dietro la nuca. Rivose lo sguardo a Massimo ed Ivano, guardandoli come per dire che erano coinvolti anche loro. "E ovviamente, ci saranno anche i nostri due ospiti. Non ci sogneremmo certo di lasciarli qui da soli, se c'è qualcosa che possono fare."
 
Ivano e Massimo si alzarono dai loro posti e, pur continuando ad evitarsi a vicenda, seguirono Amaria. E il Bibarel che stava con la Banda Idro tirò un sospiro di sollievo, vedendo che quanto meno, quell'inutile disputa era giunta ad una conclusione. Saltò agilmente giù dal tavolo e andò a ringraziare Alty ed Ortilla. 
 
"Bibarel, biba bibarel!" esclamò il buffo Pokemon castoro, tendendo una zampa verso la candida Altaria, che atterrò con grazia accanto a lui e ricambiò il gesto.
 
"Altaria!" cinguettò, strizzando poi un occhio alla sua allenatrice, che rispose facendo il segno di vittoria. Poi, Bibarel si fermò un attimo per pensare a qualcosa... e si rivolse nuovamente ad Altaria, evidentemente per chiederle un favore. 
 
"Bibarel?" esclamò, facendo sbattere gli occhi alla Pokemon Drago/Volante.
 
"Alt?"
 
"Bibarel bibarel... biba bibarel." spiegò il Pokemon Acqua/Normale. Ortilla e Vera non capivano molto del linguaggio dei Pokemon, ma guardando i gesti di Bibarel si erano già immaginate cosa volesse chiedere...
 
"Altaria? Alty alty!" esclamò Alty, facendo un sorriso entusiasta e sbattendo le ali per dire di sì, prima di rivolgersi nuovamente ad Ortilla. "Alty altaria, alt alty!"
 
"Oh? Vuoi dire che Bibarel vorrebbe unirsi alla nostra squadra?" chiese la ragazzina dai capelli turchini. Passato un primo istante di sorpresa, Ortilla guardò verso Vera, che fece un cenno affermativo con la testa. "Beh... per me non c'è problema! Anzi, penso che la cosa farà piacere sia a me che a Bibarel! E va bene, Bibarel... se vuoi unirti alla mia squadra, per me non c'è nessun problema, sei il benvenuto!"
 
"Biba!" esclamò il Pokemon castoro, saltellando con gioia e stringendo le mani a pugno, prima di mettersi in posa e fare cenno ad Ortilla di lanciare pure la sua Pokeball. "Biba bibarel!"
 
La piccola coordinatrice sorrise e tirò fuori una Pokeball azzurra e bianca, prima di prendere la mira e lanciare la sfera verso il Pokemon Normale/Acqua, che si lasciò toccare senza opporre alcuna resistenza. La sfera atterrò con un tintinnio metallico e si aprì con uno scatto secco... e Bibarel si trasformò in una piccola sfera di luce che venne rapidamente assorbita. Poi, la Pokeball si richiuse e cominciò ad ondeggiare lievemente per qualche secondo... prima di stabilizzarsi del tutto e segnalare che la cattura era stata completata!
 
"Altarrrrria!" esclamò Alty, aprendo le sue bianche ali piumate in segno di trionfo. Svolazzò festosamente sulla spalla di Ortilla, che la accolse con un sorriso e poi si chinò per raccogliere il suo nuovo Pokemon.
 
"Grazie, Alty! Sono contenta, questo è il secondo Pokemon che si è unito alla mia squadra!" esclamò Ortilla. "Okay, Bibarel... tra un po' dovrò andare a fermare i piani del Team Meteora, ma non appena torno... cominceremo ad allenarci, sia per le battaglie che per le gare! Sono sicura che ci divertiremo, assieme ad Alty e a Scraggy!"
 
"Alty!" esclamò Alty, mentre Vera guardava con soddisfazione e un certo senso di malinconia. Le ricordava non poco i suoi inizi, e i suoi primi passi sulla sua strada per diventare coordinatrice...
 
 
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"Okay... per adesso può bastare, ragazze! Abbiamo lavorato come muli, oggi..." disse Drew, rivolto alle ragazze che stavano facendo un po' di pratica con lui ed il suo Masquerain. Heather, Shelly e Julia tirarono tutte e tre un sospiro di sollievo, e i loro Pokemon, ancora più esausti, si afflosciarono come tanti sacchi di patate sul avimento per riposarsi un po'!
 
"Bagon gon..." sussurrò il Bagon di Heather, cercando poi di rimettersi in piedi per non dare a vedere che era stanco. La sua allenatrice, dopo essersi asciugata un po' di sudore dalla fronte con un fazzoletto, si sedette accanto a lui e lo accarezzò sulla testa.
 
"Uff... accidenti, Drew, non credo di essermi mai stancata tanto in un allenamento di Pokemon." affermò la bambina dai capelli fucsia.
 
"Non credo che mi siano rimaste abbastanza energie neanche per agitare i miei pon-pon..." disse scherzosamente - ma non troppo - Julia. "Spero almeno che mi farete venire a questa nuova spedizione contro quei pazzi del Team Meteora. E' un po' troppo tempo che me ne sto qui ad aspettare!"
 
"Ma se hai anche partecipato alla nostra uscita alla Fabbrica Abbandonata..." commentò Shelly, accarezzando uno dei suoi Pokemon - la sua Beedrill - sulla testa. 
 
"Appunto! E' già passato fin troppo tempo, e io vorrei muovermi un po'!" disse la cheerleader dai capelli verdi. "Io voglio vedere le cose che saltano per aria, e se si tratta del Team Meteora, meglio ancora! Spero che questa volta Saphira ci abbia dato una missione come si deve!"
 
"Non è esattamente da Saphira che viene questa nuova spedizione..." affermò Drew, dando una rapida scorsa ad un avviso che gli era stato consegnato da Florinia pochi minuti prima. "Hanno detto che hanno scoperto da dove viene tutta la marea di materiali tossici che inquinano il Lago Azzurro, e se riuscissimo a fermare tutto questo, sicuramente riusciremmo a danneggiare i piani del Team Meteora."
 
"Immaginavo che ti avrei trovato qui, Drew!" disse Vera, entrando nella sala degli allenamenti e notando subito il suo amico dai capelli verdi assieme al suo Masquerain. Il Pokemon Coleottero/Volante si voltò verso la ragazzina castana e fece un cenno con le ali, mentre Heather, Shelly, Julia e i loro Pokemon salutavano Vera a loro volta. "Va tutto bene, ragazzi? Ricordate che tra un po' ci sarà la riunione dove ci spiegheranno cosa fare..."
 
"Hey, Vera." disse Drew, con il suo tipico fare un po' altero. "Beh, sì... diciamo che ho pensato sarebbe stata una buona idea fare un po' di pratica, assieme alle nostre compagne. Non è così, Masquerain?"
 
"Masquerain, masq!" rispose il leggiadro Pokemon Occhi. Agitò lentamente le ali, e dalla sua espressione, Vera riuscì a capire che era piuttosto in ansia anche lui. Se quello che la ragazzina aveva sentito riguardo all'abilità di quel Lord Solaris era vero, non poteva certo biasimarlo... 
 
"Sì... immagino che... ancora non riesca a toglierti dalla testa quello che è successo là, in quella strana galleria." affermò Vera, mentre Heather, Shelly, Julia e i loro Pokemon si avvicinavano per ascoltare il discorso. "Sono preoccupata anch'io, Drew. Questo continente è un luogo completamente diverso da Hoenn, Kanto... e da tutti i posti che abbiamo visto. Lì affrontavamo organizzazioni criminali, è vero, ma eravamo tutto sommato in luoghi sicuri e potevamo sempre contare sull'aiuto dei nostri amici. Qui invece..."
 
"Qui invece, il Team Meteora la fa da padrone, volete dire?" disse Heather, sfoderando una volta di più quella dose di cinismo che suonava quasi terrificante quand usciva dalla bocca di una bambina di dieci anni. "Pensavo ci aveste già fatto l'abitudine. Chi non si fa le ossa presto, in queste strade maledette... finisce per soccombere!"
 
"Bagon..." affermò il piccolo Pokemon Drago di Heather. Lui e la sua piccola allentrice ne avevano mangiata di polvere, prima di abituarsi alla realtà dei fatti di Reborn City...
 
Vera tirò un piccolo sospiro, senza badare eccessivamente al modo di fare della bambina dai capelli fucsia. "Lo so, lo so... ma è tutto così diverso! Mi sembra quasi che questa città venga da un incubo. Ad Hoenn, il paese da dove vengo io... una cosa del genere non si vedrebbe mai, per nessun motivo." affermò. A giudicare dalla luce malinconica che vide brillare negli occhi della bambina più piccola, Vera capì che Heather desiderava ardentemente vedere che posto fosse Hoenn, e sperava un giorno di rendersi conto di persona di quanto più accogliente fosse il resto del mondo dei Pokemon...
 
"Heh... sapete, all'Accademia Onice ci hanno parlato degli altri continenti, e a parte Auros... e per certi versi Aevium... mi sembrano tutti dei bei posti in cui vivere!" affermò. "Avete mai sentito del continente di Tunod? E' proprio ad ovest di Johto, e dicono che sia un gran bel posto, con isole tropicali dalle spiagge dorate, e grandi catene montuose avvolte nei ghiacci perenni! Un posto che offre un sacco di possibilità, a quanto mi pare di capire! E anche l'Arcipelago Rankor, che è lì vicino... dicono che quelle isole offrano degli spettacoli che non si vedono da nessun altra parte nel mondo!"
 
"Johto, eh? Chissà come stanno andando le cose da quelle parti..." disse tra sè Shelly. La sua Beedrill, con un ronzio sommesso, si abbassò per guardarla negli occhi, e li vide inumidirsi al pensiero del suo paese d'origine che non vedeva da chissà quanto tempo. "E chissà come sta Raffaello. Spero che si stia preoccupando almeno un po' per me... è sempre stato così assorto nei suoi studi! Hehehee..." concluse la frase facendo una risatina divertita. A distanza di tanto tempo, anche i ricordi più malinconici potevano diventare una fonte di piacere e gioia.
 
Heather guardò malinconicamente la sua migliore amica, augurandosi tra sè che Shelly avesse presto l'occasione di rivedere suo fratello... ma decise che non era il caso di lasciare che ci si disperdesse troppo in ricordi del passato, e richiamò tutti alla situazione attuale.
 
"Okay, okay... magari penseremo più tardi a queste cose. E ammetto che anche a me piacerebbe molto vedere qualche altro continente... ma restiamo qui, per adesso, e parliamo di quello che dobbiamo fare. Amaria ha chiesto di incontrarci tutti tra un po' in sala riunioni, vero? Vorrebbe parlarci del nostro prossimo obiettivo, se non vado errando..." disse la bambina dai capelli fucsia.
 
"Lei e Florinia dicono di aver trovato il punto da cui il Team Meteora inquina il Lago Azzurro, e se riuscissimo a rimuovere il Team Meteora da lì... quello sì che sarebbe un bel colpo per noi!" affermò Vera. Il Masquerain di Drew fluttuò vivacemente attorno al suo allenatore, esprimendo la sua eccitazione nel ricevere delle notizie così interessanti. "Ma... sicuramente sarà una zona molto ben difesa, e Amaria non esclude che possiamo incontrare di nuovo Lord Solaris."
 
"Certo, capisco... abbiamo bisogno di un piano, se vogliamo strappare il Lago Azzurro alle grinfie del Team Meteora." disse Julia. "Anche se... hehehee... beh, se lo chiedete a me, la mia strategia sarebbe di bombardarli e raderli tutti al suolo! Ma... immagino che con quel Garchomp che Lord Solaris si porta dietro, questa non sia una strategia molto accorta, vero?"
 
"Wow, non posso crederci. Julia che propone prudenza." affermò sarcastica Heather, alzando gli occhi al cielo e facendo una mezza risatina amareggiata. Tutti ridacchiarono brevemente della battuta di Heather, prima che la piccola domatrice di draghi continuasse il discorso. "Ma... se si tratta di sferrare un colpo decisivo al Team Meteora, non avete che da dirmelo. Non mancherei neanche per tutto l'oro del mondo."
 
"Bagon bagon..." disse il suo Bagon, guardandosi i corti artigli con fare minaccioso. Ricordava fin troppo bene quello che lui e la sua allenatrice avevano passato a causa di quella gentaglia...
 
"Allora cominciamo ad avviarci." disse Shelly, richiamandosi alla realtà e sfregandosi il viso con una mano. Forse quella era l'occasione giusta per destabilizzare i loro nemici una volta per tutte... e rendere Reborn City un po' più vivibile! Shelly seguì Vera, Drew e Masquerain mentre si avviavano verso la sala dove Amaria e Florinia stavano organizzando l'incontro...
 
"Bene! Credo che sia il caso di farvi un po' di coraggio con le mie esibizioni!" esclamò allegramente Julia tirando fuori i suoi pon-pon. Comnciò ad esibirsi in una delle sue scatenate danze da majorette, lanciando i pon-pon in aria per prenderli al volo! "La resistenza siamo noi! Picchiamo duro anche per voi! Due, quattro, sei... Team Meteora, perderai!"
 
"Ma questo non faceva rima..." mormorò Heather, tenendo in braccio il suo Bagon, che scosse la testa rassegnato.
La cheerleader dai capelli verdi non sembrò per nulla preoccupata. "Si chiama licenza poetica, piccola Heather!" affermò. "Finchè crei una buona assonanza non ha importanza che tu faccia rima o meno! E solo i compositori più bravi lo sanno fare!"
 
"Sei un tipo strano, Julia..." commentò Heather sfregandosi la fronte.
 
Questo non fece altro che strappare una risata alla cheerleader. "Hahahahaaa! Sai come si suol dire, piccola Heather... l'arte è un'esplosione! KA-BOOOOM!" esclamò, facendo un gesto con le mani come di una bomba che saltava in aria!
 
Un grosso gocciolone di sudore scese dalla testa di Shelly. "Questa poi non credo di averla mai sentita..."
 
 
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Poco tempo dopo, tutti i membri della resistenza erano riuniti in una delle sale principali, in attesa che Amaria e Florinia arrivassero ad illustrare la situazione e quello che loro avrebbero dovuto fare per sistemare il Team Meteora. Anche Fern, che di solito sembrava strafottente ed arrogante, sembrava essersi fatto più serio... e per il momento, non aveva ancora provocato nessuno, cosa che quasi stupiva Max! Certo, il ragazzino con gli occhiali avrebbe avuto una mezza voglia di prenderlo un po' in giro... ma forse non era il caso di stuzzicarlo, per quanto gli fosse antipatico. Forse quella era la volta buona che Fern faceva qualcosa per rendersi più socievole...
 
Pietro, dal canto suo, stava strimpellando la sua chitarra con fare assente, tirandone fuori qualche motivetto ma senza eccessiva convinzione. Alty si era piazzato accanto a lui, ascoltandolo con interesse... e anche Vera e Drew si trovarono ad ascoltare distrattamente il motivetto che il giovane rockettaro stava tirando fuori dal suo strumento.
 
"Vi piace? Pietro ha sempre avuto la passione della musica." disse Cain, seduto vicino ai due ragazzi di Hoenn. "Fin da quando eravamo bambini, gli piaceva comporre qualche motivetto, o imparare a suonare le canzoni che sentivamo. Credo che sia stato anche per questo che è riuscito a conquistare il cuore di mia sorella! Hehehee..."
 
"Non ricordo di averti mai sentito parlare di tua sorella, Cain." disse Hitomi, un po' stupita. 
 
Il ragazzo dai capelli viola rise di nuovo, ma Max riuscì a percepire una certa amarezza nel suo gesto... forse gli era stato riportato alla mente qualche brutto ricordo del suo passato? Sicuramente, non era da Cain mostrarsi triste, ma forse il suo modo di fare allegro e gioviale nascondeva qualcosa?
 
"Beh, diciamo che le cose, con la mia famiglia, non sono andate proprio benissimo." rispose Cain con tutta tranquillità. "E' da un po' di tempo che io e mia sorella Aya non ci sentiamo più, ed eravamo anche riusciti a tenerci in contatto quando mi sono trasferito a Reborn City. Comunque... sì, Pietro è il fidanzato di Aya, anche se è un po' che non si vedono. Ho come l'impressione che Aya voglia evitare sia me che lui... e in un certo senso, posso immaginare il perchè."
 
Da come Cain parlava, i ragazzi si rendevano conto che doveva avere avuto qualche serio problema in famiglia... ma decisero saggiamente di non pressarlo ulteriormente, e di restare semplicemente ad ascoltarlo. Pietro finì di strimpellare sulla chitarra e appoggiò il suo amato strumento musicale vicino alla sua sedia... mentre Cain scuoteva la testa e alzava le spalle. "Beh, ma immagino che a questo punto siate curiosi di saperne un po'di più. E io, in effetti, non ho nulla in contrario. Diciamo che... sono andato via di casa in seguito a delle, diciamo così, incompatibilità caratteriali tra me e mia mamma. Ho lasciato la mia casetta nelle Paludi Mercurio... o meglio, nel luogo che adesso viene chiamato così... e sono venuto a vivere qui a Reborn City. E finchè il Team Meteora non si è messo in testa di rovinarla, la cosa ha anche funzionato bene."
 
"Ehm... beh, se la metti su questo piano..." disse Vera. La bambina castana non riusciva a capire come chiunque potesse parlare di cose così come se la cosa facesse ormai solo parte del passato - Cain non sembrava neanche provare rancore per il fatto che era stato costretto a trasferirsi lì a Reborn, con tutte le difficoltà che questo chiaramente comporta. 
 
"Comunque... sì, è da poco tempo dopo che Cain si è trasferito qui che Aya ha interrotto tutti i contatti con lui." continuò Pietro. "E da un po' a questa parte, li ha interrotti anche con me . Non sono riuscito a farmi dire il perchè... ma Aya mi ha detto qualcosa come "dimenticati di me e cerca qualcuno che ti meriti." Sì, così ha detto."
 
Cain annuì. "Sì, se è come dico io... allora questa sua risposta non mi stupisce per niente..." cominciò a dire. Ma prima che Vera, Drew, Max ed Hitomi potessero chiedere altro, la bambina dal ciuffetto ribelle voltò lo sguardo verso l'ingresso della grande sala riunioni. Ivano e Massimo stavano arrivando in quel momento, accompagnati dai loro rispettivi Pokemon, Sharpedo ed Arcanine... e subito dietro arrivarono Amaria e Florinia. L'esperta di Pokemon Acqua mosse una mano verso i membri della resistenza lì riuniti per salutarli, mentre Florinia si limitò ad un cenno appena visibile di riconoscimento... poi, sotto lo sguardo di tutti i membri della resistenza, le due compagne di istituto raggiunsero la lavagna che avevano posto davanti all'uditorio, e sulla quale era affissa una mappa di Reborn City.
 
"Benvenuti... e scusate se vi abbiamo fatto venire così di corsa, dopo l'ultima spedizione." disse Amaria, facendo un inchino educato ai suoi compagni della resistenza. "Ma è una questione molto importante. Se riuscissimo a portare a termine questa missione, avremmo segnato una vittoria molto importante nella nostra lotta contro il Team Meteora, quindi... è una questione della massima importanza."
 
"La fonte dell'inquinamento che rende insalubre il Lago Azzurro è stata isolata." disse Florinia, asettica come sempre mentre con una matita indicava sulla mappa di Reborn City la zona corrispondente al quartiere Peridoto. "Confermata presenza del Team Meteora nella centrale idroelettrica abbandonata. Confermata emissione di sostanze inquinanti negli affluenti del Lago Azzurro. E' possibile arguire, con un margine di errore molto scarso, che la rimozione del Team Meteora da quell'area risulterebbe in un miglioramento delle condizioni dell'acqua, e in un indebolimento della strategia del nostro nemico."
 
"E' vero. Se il Lago Azzurro non fosse più inquinato, le persone avrebbero meno motivi per andarsene da Reborn City... e sarebbe anche un simbolo di speranza per tutti noi!" esclamò Vittoria, lieta che almeno per stavolta si fosse trovato un modo per contrastare la diabolica organizzazione criminale. "Ma... immagino che il Team Meteora non abbia lasciato incustodito il luogo, non è vero?"
 
"Affermativo." continuò Florinia. "Confermata la presenza di uno dei loro migliori scienziati, il comandante Zel. Si sospetta inoltre la presenza del leader del Team Meteora, Lord Solaris."
 
"Ragion per cui sarebbe meglio se accompagnassi io la squadra che si occuperà di questa missione." disse Amaria. "Io sono l'unica ad avere qualche possibilità di affrontarlo."
 
"Certo che questo Team Meteora non rispetta affatto le regole. Voglio dire, il boss finale non dovrebbe scendere in campo solo alla fine dell'avventura?" commentò Julia, appoggiandosi alla sua sedia con le mani dietro la nuca. 
Si sentì qualche risata a mezza bocca, prima che Florinia - che, a questo punto è inutile dirlo, non aveva nemmeno cambiato espressione - ritornasse a parlare della situazione attuale. "La cosa può tornare a nostro favore, in ogni caso." affermò la ragazza con gli occhiali. "Se il soggetto Amaria dovesse riuscire nell'obiettivo secondario di debellare e catturare Lord Solaris, il Team Meteora ne uscirebbe grandemente indebolito, e potrebbe anche risultare impossibile un ritorno alla precedente condizione di minaccia."
 
"Detto in altre parole, farò del mio meglio per catturare quell'uomo." affermò Amaria. "Va bene, contate pure su di me. Avremo comunque bisogno di dividerci i compiti, se vogliamo avere la meglio sul Team Meteora alla centrale idroelettrica. Ci sarà molto probabilmente un numero di reclute superiore alle occasioni precedenti, e la sorveglianza sarà molto più serrata. Inoltre, non sappiamo esattamente cosa usino per inquinare le acque del Lago Azzurro in questa maniera. Tenete gli occhi bene aperti, nel caso il Team Meteora sfoderi qualche altra delle loro diavolerie."
 
Max corrugò la fronte. Che dovesse aspettarsi un'altra di quelle diavolerie, quelle macchine PULSE di cui gli aveva parlato Vera? La cosa era certamente probabile... e l'idea di doversi confrontare con un Pokemon modificato a quel modo era terrificante!
 
"E noi... beh, io e il signorino qui presente..." disse Massimo, gettando un'occhiataccia ad Ivano, che fece finta di non accorgersene. "Noi che ruolo avremmo, in tutto questo?"
 
"Voi vi occuperete di sorvegliare il perimetro del quartiere Peridoto." affermò Amaria. "Il Team Meteora cercherà senza dubbio di richiamare i suoi agenti occultati nelle altre parti della nostra città, ma la Banda Idro e la Banda Magma, assieme, dovrebbero essere più che sufficienti ad impedire loro di dare rinforzo ai loro superiori. Ovviamente, qualcuno di noi si occuperà di sorvegliare i passaggi sotterranei, visto che potrebbero usare anche quelli per coglierci di sorpresa."
 
"Va bene. Di questo possiamo occuparci noi." affermò Cain, facendo un cenno a Pietro, che appoggiò la sua chitarra e fece il segno dell'okay al ragazzo dai capelli viola. "Allora, fin qui è tutto a posto, giusto? Tutti gli altri si occuperanno di affrontare il Team Meteora nella centrale?"
 
"Esatto. Se Lord Solaris è lì, io lo affronterò in battaglia." affermò Amaria. "Spero davvero di riuscire ad avere la meglio su di lui."
 
"Ottimo. Noi invece... penseremo a Zel, e magari cercheremo di scoprire qualcosa di più su di lui." disse Drew. "Che ne dici, Vera? Mi sembrava un tipo... alquanto strano, non trovi anche tu?"
 
La bambina dai capelli castani non potè che dirsi d'accordo. "Già... era quello che abbiamo affrontato quando il Team Meteora ha scatenato le piante della Foresta Malachite contro Reborn City, vero? Quello che abbiamo incontrato prima di Taka e di quella macchina infernale..." affermò. "Sinceramente, non so cosa pensare di lui... aveva qualcosa di davvero strano ed inquietante in lui... il modo in cui cambiava voce e comportamento... sembrava quasi che all'improvviso venisse sostituito da un'altra persona che aveva il suo stesso aspetto, ma un carattere molto diverso."
 
"Quel Taka aveva detto che Zel ha parecchio a che fare con le macchine PULSE, vero?" disse Shelly. "Se lo incontrassimo e riuscissimo a fargli confessare qualcosa, sarebbe anche quella un'ottima cosa. Beh, comunque per adesso, dobbiamo concentrarci sul rimuovere il Team Meteora dalla centrale idroelettrica."
 
"Perfetto... allora tenetevi pronti, perchè tra un paio d'ore partiamo." disse Amaria. "Assicuratevi che tutti i vostri Pokemon siano al massimo della forma, e che possano affrontare tutto quello che il Team Meteora ci manderà contro. E state pur certi, ci manderanno contro di tutto!"
 
"Va bene!" affermò Ortilla. "Io sarò pronta con Alty, Scraggy e Bibarel! Ci vediamo tra poco!"
 
"Altar!" cinguettò con decisione Alty. Amaria fece un sorriso speranzoso. Per la prima volta dopo tanto tempo, si sentiva decisa, e sentiva che tutto sarebbe andato nel migliore dei modi. Ne era passato di tempo, dall'ultima volta che si era sentita così... ed era convinta che Titania avrebbe approvato in pieno! 
 
 
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La centrale idroelettrica abbandonata del quartiere Peridoto era anch'essa, come del resto molti degli edifici diroccati dei vecchi quartieri industriali, una sorta di simbolo del degrado che affliggeva il continente, e di quanto un luogo che una volta era stato prospero ed ospitale fosse sprofondato nella miseria. Era un luogo cupo e vuoto, i cui pavimenti lisci, assieme ai muri dall'aspetto asettico, contribuvano a creare un senso di alienazione e di inquietudine. Diverse vasche, ancora in buone condizioni nonostante l'abbandono, facevano da contrasto con le passerelle impolverate e piene di macerie e rifiuti... ma l'acqua calma e piatta dava l'impressione che non ci fosse alcuna forma di vita nemmeno là dentro. Se non fosse stato per gli uomini del Team Meteora che si avvicendavano lungo i corridoi e le passerelle, affrettandosi ad eseguire gli ordini che erano stati loro dati, la centrale sarebbe sembrata in completo abbandono.
 
All'interno di quella che una volta era la sala principale della centrale idroelettrica, numerosi uomini del Team Meteora erano al lavoro davanti a degli schermi computerizzati, tenuti accesi grazie ad alcuni Pokemon Elettro che tenevano i macchinari in attività nonostante l'abbandono... e a supervisionare il tutto c'era un comandante del Team Meteora che ormai era familiare a tutti loro, e che riscuoteva da loro un curioso miscuglio di rispetto e paura. Zel, il migliore scienziato al servizio del Team Meteora, stava personalmente passando in rassegna tutte le postazioni, per verificare come stesero andando i lavori.
 
"Allora, qual è la situazione?"chiese Zel, adesso con la voce di una donna matura. "Avete stabilizzato l'output energetico? Ne abbiamo bisogno, per il nostro prossimo esperimento sul PULSE..."
 
"E' quello che stiamo cercando di fare, comandante Zel... e per adesso, siamo anche riusciti ad ottenere dei buoni risultati. Ma c'è sempre quell'elemento imprevedibile che fa sì che i nostri calcoli non siano affidabili al cento per cento..." rispose uno degli scienziati, spostandosi giusto un po' per far vedere al suo superiore i risultati delle loro prove. Zel annuì lievemente e si sfregò il mento con una mano... poi rispose, e la sua voce era diventare fredda, con un timbro chiaramente maschile. 
 
"Bene. Per adesso, questi risultati sono soddisfacenti, e saranno un buon punto di partenza per quando dovremo passare all'esperimento vero e proprio." affermò. "Comunque, continuate così, e non esitate ad avvertirmi nel caso scopriate qualcosa di nuovo."
 
"Certamente, comandante Zel." disse lo scienziato, riprendendo a lavorare febbrilmente alla sua posizione.
 
Zel attese un attimo... e poi, ritenendo che fosse il caso di ricordare a tutti in che situazione si trovavano, riprese la parola. "Ricordatevi che la resistenza non tarderà a farsi vedere. Se li conosco come credo, si presenteranno presto... e questa volta, potrebbe essere l'occasione perfetta per toglierli di mezzo. Lo stallo è durato abbastanza a lungo... dobbiamo cercare di toglierli di mezzo, prima che diventino un serio problema."
 
"Abbiamo con noi i nostri Pokemon più forti ed affidabili, comandante Zel." rispose un altro scienziato del Team Meteora. "E la sicurezza di questo luogo è stata rafforzata. La resistenza non riuscirà a coglierci di sorpresa."
 
"Bene." rispose Zel, stavolta parlando con voce femminile. "Non deludeteci. Questo esperimento potrebbe essere quello decisivo."
 
Zel si voltò e cominciò ad allontanarsi, lasciando il resto degli uomini del Team Meteora a continuare il loro lavoro. Uscì da una porta scorrevole e si inoltrò nel corridoio, percorrendolo fino a raggiungere un'altra stanza... una grande sala dove, accanto ad un generatore, si trovavano due dei superiori di Zel! Lord Solaris e Blake stavano controllando l'enorme generatore che dominava la sala... e una grande macchina posta vicino ad esso, costituita da alcuni cilindri che circondavano un corpo tozzo di colore grigio piombo. Da un'apertura in uno dei cilindri colava lentamente qualche goccia di fango violaceo...
 
"Puntuale." disse Solaris. "Come da programma, Zel. Come procede l'esperimento?"
 
"Tutto secondo i parametri, Lord Solaris. Dovremmo essere pronti a passare alla fase successiva entro breve." disse lo scienziato, parlando con voce femminile. Attese un attimo, come se stesse pensando... e poi parlò di nuovo, e questa volta la sua voce si era fatta più acuta e giovanile, anche se pur sempre femminile. "Speriamo... ehm... speriamo solo che non arrivino quelli della resistenza. Mi... dispiacerebbe molto se dovessero farsi male..."
 
Blake alzò gli occhi al cielo e fece per rispondere... ma non ne ebbe bisogno, visto che Zel si sfregò il viso con una mano e riprese a parlare. Questa volta, la sua voce era maschile, dal tono feroce e spietato. "Lo scopo è proprio quello di eliminarli! Stupida Lumi... se non fosse per Eve, me ne sarei già sbarazzato da un pezzo!"
 
Immediatamente, Zel si bloccò per un attimo... e la sua seconda personalità riprese il discorso. "Non ti azzardare a fare del male a Lumi! Ti avverto, Zero. Se le accade qualcosa, tu sei morto. Non me ne frega niente se verrò con te." affermò la personalità femminile più forte. "Ad ogni modo... Lord Solaris... comandante Blake... E' tutto calcolato. La resistenza non dovrebbe tardare a farsi vedere."
 
"Mi aspetto che sappiate come accoglierli." affermò Lord Solaris, dopo aver finito di dare un'occhiata alla massiccia macchina che affiancava il generatore. Dalla parte inferiore del macchinario, fuoriusciva un grande tubo semitrasparente nel quale scorreva un flusso di denso liquido velenoso, che veniva poi fatto scorrere verso i corsi d'acqua di Reborn City… e da lì, scaricato nel Lago Azzurro. "E devo ammettere, che questa nuova macchina PULSE è decisamente più affidabile della precedente. Riesce ad inquinare il Lago Azzurro e i corsi d'acqua di Reborn City con molta più rapidità. Ottimo. Fate in modo che questa macchina non venga manomessa."
 
"Anche se dovesse accadere, quegli idioti della resistenza avrebbero solo perso il loro tempo." sghignazzò Blake. "Non hanno idea di quello che abbiamo preparato per loro."
 
"Può darsi, ma è meglio non correre troppi rischi." affermò Solaris. "Nel caso la resistenza si faccia troppo pericolosa, comunque, hai la mia autorizzazione a mandare PULSE Muk contro di loro. Cerca semplicemente di conservarlo come ultima risorsa. Se dovessero comparire Amaria, Titania o Saphira, me ne occuperò io personalmente."
 
"Va bene, Lord Solaris. Come desidera lei." affermò Zel. "Mi auguro semplicemente che questa sia la volta buona in cui ci libereremo per sempre della resistenza."
 
"Dobbiamo farlo. In nome della rinascita del nostro mondo." disse Lord Solaris, stringendo gli occhi allorchè i suoi ricordi tornavano ad un passato perduto, dove il mondo era decisamente migliore di quanto non fosse. "Noi del Team Meteora… siamo gli unici a poter salvare Reborn e riportare tutto all'antico splendore…"
 
 
 
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CONTINUA...
 
 
Note dell'autore: Questa volta, sembra proprio che i nostri baldi giovani avranno la possibilità di infliggere un duro colpo al Team Meteora! E state pur certi che ne vedremo delle belle, alla centrale idroelettrica. Già c'è il caso che Vera e gli altri avranno a che fare con un Pokemon PULSE - un Muk, in questo caso. E poi... vedremo qualcos'altro di interessante, che avrà la sua importanza nei capitoli a venire! Non sarà un'impresa facile debellare il Team Meteora. statene pur certi!
 
A presto, e mi raccomando... recensite! :)         
  
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